Era una mattina estiva, un lieve vento caldo e soffocante scuoteva i cortili polverosi della reggia imperiale.
Si trattava di una di quelle giornate che portano con loro fin dal primo istante di veglia la consapevolezza che sarebbero state ore tediose e assonnate, quelle giornate in cui in genere non si ha voglia di fare alcunché e in cui si trascorre il tempo persi in pensieri di dubbia filosofia e a passare in rassegna tutte le problematiche della propria vita.
E Kouyoku non faceva eccezione: dopo che le sue servitrici l’avevano aiutata a prepararsi si stava recando alla noiosa lezione della giornata a cui aveva tutt’altro che voglia di partecipare.
Ma lo avrebbe fatto, era uno dei suoi doveri da principessa.
Sempre se Koubun Ka fosse stato abbastanza attento.
Infatti, bastò un istante, un attimo di distrazione, un cenno di saluto al principe Hakuryuu che si stava recando ai suoi allenamenti e… Puff.
Sparita.
Kougyoku ignorò i richiami del tutore, anzi li usò per cercare di allontanarsi il più possibile da lui.
Quel giorno non aveva proprio voglia di studiare: ultimamente non aveva fatto altro e aveva proprio bisogno di uno stacco.
Non che possedesse una qualche alternativa valida, comunque.
A parte stare da sola, certo.
Perfino Judal non si trovava a palazzo: il sacerdote attualmente era impegnato nella conquista di un dungeon, in compagnia di Hakuei, se non ricordava male, perciò la rossa non aveva nessuno con cui trascorrere la giornata.
 
“Un dungeon… Mi piacerebbe conquistarne uno…”
 
Pensò ad alta voce, uscendo in uno dei cortili del palazzo.
Se fosse diventata una guerriera, forse sarebbe riuscita finalmente a rompere la monotonia della sua vita… Avrebbe viaggiato, proprio come i suoi fratelli, e magari si sarebbe addirittura fatta degli amici!
Le era capitato di allenarsi con la spada e le era stato detto anche di essere piuttosto brava. A volte, aveva avuto la tentazione di chiedere ad Hakuryuu se poteva unirsi ai suoi allenamenti, ma aveva troppa paura di ricevere una risposta negativa, in fondo il giovane principe era sempre così serio!
E comunque, quello non era il suo ruolo.
 
“Principessa! Principessa!”
 
La voce di Koubun Ka! E adesso?! Non c’era un posto dove nascondersi e la voce del servitore si faceva sempre più vicina…
Improvvisamente si sentì afferrare per le spalle e i suoi piedi cessarono di toccare il suolo.
“Jud…!”
Non ebbe il tempo di finire di urlare il nome che il suo proprietario le tappò la bocca e la intimò a fare silenzio con un sibilo.
Koubun Ka era sotto di loro, impegnato nella frenetica ricerca della sua principessa.
Judal sistemò entrambi su un tetto, cercando di fare il meno rumore possibile e quando finalmente il servitore si fu allontanato abbastanza, entrambi tirarono un sospiro di sollievo.
“Il quattrocchi è davvero fastidioso, vero?”
Il moro rise rumorosamente, probabilmente per bilanciare il silenzio di poco prima.
 
“Judal! Non sapevo che fossi tornato!”
 
“Infatti sono appena arrivato.”
 
“Oh, capisco… Come è andata la conquista?”
 
“Benissimo, ovviamente! Non fare domande stupide, befana!”
 
“Smettila di chiamarmi così! Ho solo diciassette anni!”
 
“Non è colpa mia se a volte hai la faccia da vecchia!”
 
Le risate del ragazzo furono bloccate dalla solita, e meritatissima, risposta alquanto “fisica” della rossa, che per poco non lo fece ruzzolare giù dal tetto.
 
“Hey! Se continui con questo caratteraccio non troverai mai nessuno disposto a sopportarti!”
 
“Senti da che pulpito!”
 
“Oh, ma io non ho bisogno di nessuno.”
 
Replicò quello con un inflessione perfida, vincendo inesorabilmente la discussione.
In una situazione normale, Kougyoku gli avrebbe dato un altro dei suoi micidiali pugni e sarebbe scappata via.
Se solo non si fossero trovati su un tetto.
 
“Fammi scendere. Koubun Ka si starà preoccupando.”

Ordinò freddamente, ma chiunque avrebbe capito che stava per mettersi a piangere.
 
“Hey, prima di metterti a frignare, ascoltami! Sono venuto a cercarti perché devo parlarti di una cosa importante!”
 
La ragazza era un po’ perplessa: francamente non ricordava neanche un episodio della sua vita in cui qualcuno l’avesse coinvolta in qualcosa di importante.
 
“Di cosa si tratta?”
 
L’ostilità di poco prima era stata sostituita da un genuino entusiasmo.
Quello rimase in silenzio per un po’, come per dare solennità al discorso.
 
“Kougyoku, andiamo a conquistare un dungeon!”
 
Affermò entusiasta, con un sorriso a trentadue denti.
La principessa non fu pienamente certa di aver capito bene. Judal voleva conquistare un dungeon… Con lei?
FANTAST… Aspetta un minuto.
 
“Mi stai prendendo in giro, vero?”
 
“Che cosa?”

“Mi hai sentita prima, e adesso vuoi prenderti gioco di me!”
 
“Aspetta, ma prima quando…?!”
 
Judal dovette scansarsi in fretta, prima di essere buttato giù dal tetto.
 
“Sei impazzita, stupida befana?!”
 
Certamente non era la reazione che si era aspettato.
 
“Smettila con questi stupidi scherzi! Come se una come me potesse conquistare un dungeon!”
 
“Ma tu sei forte Kougyoku!”
 
Quella frase la lasciò decisamente spiazzata. Judal le aveva fatto un complimento?
 
“Insomma, mi hai quasi buttato giù dal tetto! Due volte!”
 
Beh, in fondo era di Judal che si parlava.
 
“Veramente non scherzi?”
 
“Sono sempre serissimo quando si tratta di scegliere un candidato.”
 
In un attimo la rossa gli saltò al collo.

“Grazie Judal! Graaaazie! Questa è la cosa più carina che tu abbia mai fatto per me! Grazie! Grazie! Grazie!”
 
“Ma che… Che diavolo hai capito?! Staccati di dosso, befana!”







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Ed eccomi qua con l'ennesima JuKou, anche se non è proprio una JuKou, ma vabbé! :'D
Mi sono divertita molto a ritrarre questo momento, e spero che i personaggi siano IC e sopratutto che vi piaccia!
Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi sosterranno e in particolare le mie due beta, Rie ed Haru, siete grandi ragazze! <3