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Autore: Kessi    08/05/2013    3 recensioni
[SPOILER IRON MAN 3]
“Come procede il lavoro?” gli chiese, appoggiandosi alla sua schiena. Lui rabbrividì al contatto col suo corpo e si girò verso di lei “Bene. Prossimamente lascerò tutti col fiato sospeso” poi le diede un bacio veloce e Pepper sentì il cuore salirle in
gola per l’emozione.
Ancora non si capacitava di come un uomo come Tony, che poteva avere
qualunque ragazza desiderasse, avesse scelto proprio lei. “Non sei ancora pronta, tesoro?”.
Rise “Senti chi parla”.
“Andiamo a fare una doccia?” chiese malizioso.
“Mi piace la sua idea signor Stark” disse sorridendo.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She was already perfect

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Pepper stava mettendo la firma sull’ennesima foglio svolazzante che le avevano recapitato. Era almeno il centesimo in un solo pomeriggio. Questa era una richiesta di colloquio con Tony Stark per la presentazione di un progetto. Lo lesse distrattamente: riguardava la costruzione di un missile che sarebbe stato invisibile, applicabile eventualmente anche all’armatura. Sbadigliò e firmò il consenso. A Tony non sarebbe dispiaciuta l’idea anche se lei personalmente, la trovava poco originale.
Posò finalmente la penna sul tavolo vetrato e sorride pensando all’imminente serata. Tony le aveva promesso che questa sera l’avrebbe portata fuori a cena , dicendole che sarebbe stata una serata speciale, diversa. Ultimamente il genio indiscusso d’America, passava la maggior parte del tempo in laboratorio. Dopo l’operazione al cuore, era tornato ad essere un uomo normale anche se perseguitato continuamente da paparazzi e giornalisti che gli chiedevano quale sarebbe stato il destino di Iron Man. Oltre a loro, si erano aggiunti anche il governo Statunitense e nientemeno che Nick Fury.
Tony non aveva ancora rilasciato dichiarazioni ufficiale, ma lei e Rhodes erano gli unici a sapere che il genio, miliardario e ex playboy, filantropo, stava lavorando ad una nuova armatura, motivo per cui lo vedeva di rado, stando sempre rifugiato nel laboratorio.
La ragazza scese di sotto, trovandolo ovviamente ad armeggiare con computer e strumenti vari. Il laboratorio era nel caos più totale e Ferro Vecchio, che era stato aggiustato da Tony stesso, puliva con una vecchia scopa.
“Come procede il lavoro?” gli chiese, appoggiandosi alla sua schiena.
Lui rabbrividì al contatto col suo corpo e si girà verso di lei “Bene. Prossimamente lascerò tutti col fiato sospeso” poi si sporse verso di lei, dandole un bacio veloce e Pepper sentì il cuore salirle in gola per l’emozione. Ancora non si capacitava di come un uomo come Tony, che poteva avere qualunque ragazza desiderasse, avesse scelto proprio lei. “Non sei ancora pronta, tesoro?”.
Rise “Senti chi parla”.
“Andiamo a fare una doccia?” chiese malizioso.
“Mi piace la sua idea signor Stark” disse sorridendo. Quasi non ebbe il tempo di finire la frase che si ritrovò sollevata da due braccia muscolose. Lei rise e in meno di un secondo si ritrovarono sotto il getto caldo dell’acqua, ancora vestiti.

Anthony Edward Stark era sempre stato un uomo eccentrico, su questo non c’era dubbio. Nella sua stanza poteva creare il caos, ma era comunque un tipo preciso in ogni cosa che faceva e questa volta non era stato da meno. Aveva organizzato la serata in ogni singolo dettaglio. Tutto sarebbe stato perfetto, nulla gli avrebbe impedito di godersi una sera speciale con la donna che amava e che gli rendeva la vita speciale in ogni singolo giorno. Avrebbe dato la vita per lei. Questo era il suo pensiero mentre finiva di farsi il nodo della cravatta argentata che aveva deciso di indossare per quell’occasione. .
Nel frattempo anche Pepper si stava preparando. Aveva deciso di indossare un abito lungo, rosa color champagne. Le fasciava perfettamente il fisico asciutto, magro, lasciandole spalle e una parte di schiena scoperta. Prese le scarpe col tacco che aveva ricevuto come regalo dalla sua migliore amica e se le mise. Guardò la sua immagine riflessa allo specchio. Il viso era rilassato, gli occhi brillavano di felicità.
Dalla borsetta estrasse un rossetto che si curò di mettere in modo perfetto. I capelli rossicci, lisci e setosi al tatto, ricadevano lungo le spalle e la schiena.
Afferrò la pochette e scese le scale, trovando Tony ad attenderla. Inutile dire che lui rimase estasiato alla visione della compagna, anzi il termine giusto da dire era che gli si era smorzato il fiato. Era bellissima, la donna più bella che avesse mai visto, la più bella del mondo. (*1)
“Dove vuoi andare vestita così? Mi farai morire tutti” scherzò lui, facendola arrossire lievemente.
“Faccio morire anche te, signor Stark?”.
Sorrise, avvicinandosi alla sua ragazza “Non sai quanto”. La baciò sul collo e Pepper sospirò, poi si staccò da lui. “Abbiamo un appuntamento o sbaglio?” chiese sorridendogli. Lo guardò per un interminabile secondo, pensando a quanto fosse fortunata ad averlo accanto, a come rendesse la sua vita straordinaria. Quella sera era ancora più affascinante del solito nel suo completo nero e la cravatta argentata che gli aveva regalato  per il suo scorso compleanno.  La camicia bianca metteva risaltava il suo fisico muscoloso, atletico. Era semplicemente perfetto. Accanto a lui si sentiva sempre la più fortunata di tutte.
“Anche tu comunque non sei male caro Iron Man”.
Lui ridacchiò “Aspetta”. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni una collana argentata, che aveva come ciondolo un cuore color rosso rubino. Gliela allacciò al collo, scostandole i capelli, poi la fece girare verso di lui.
“Ecco, adesso possiamo andare”.


Il modesto ristorante, che aveva definito Tony, si era rivelato in realtà il più lussuoso della città, ma era prevedibile: eccentrico come lui. Appena scesero dall’Audi nera che lui aveva scelto per quella serata, furono invasi da flash e domande dei giornalisti e paparazzi.
“Signor Stark!”
“Cosa pensa di fare?”.
“Dov’è finito Iron Man?”.
“Signorina Potts, non si è più vista ad incontri e conferenze! È incinta?”. Un altro giornalista si attaccò alla domanda fatta da quest’ultimo “è il signor Stark il padre?”.
I due riuscirono a cavarsela e ad entrare all’interno del ristorante. Nonostante fosse tutto occupato, c’era silenzio, solo un leggero chiacchiericcio di sottofondo, quasi un sussurro. Un ragazzo vestito di bianco, li accompagnò al tavolo davanti alla vetrata che lasciava una vista di tutta la città illuminata.
Pepper si commosse quasi di fronte a tutte quell’attenzione, a tutto ciò che aveva.
“Ti piace amore?”.
Lei sorrise “Come potrebbe essere diversamente?”.
Tony ridacchiò  “Beh, allora dopo mi aspetto un caloroso ringraziamento” disse malizioso.
“Tutto ciò che vuole, signor Stark”.
Il cameriere venne a prendere le ordinazioni: i due avevano deciso di darsi al pesce quella sera, richiedendo un branzino con contorno.
Nel frattempo l’uomo che aveva recentemente sconfitto i Chitauri ed il famigerato Mandarino, anche se in realtà era stata Pepper, la sua fidanzata, si soffermò a guardarla: era sempre stata importante per lui, fondamentale, l’aveva sempre protetto, anche quando era solo la sua segretaria. Gli venne un brivido ripensando alla sera in cui si era scontrato con Killian, quando lui le aveva promesso che l’avrebbe presa, ma aveva fallito, assistendo impotente alla sua caduta nelle fiamme. Scosse la testa, cercando di scacciare quelle immagini dalla testa. Ricordò anche come la sua fragile fidanzata, era ricomparsa con occhi incandescenti e corpo di fuoco, sconfiggendo lei il Mandarino e salvandogli la vita. Erano cambiate tantissime cose, Pepper era cambiata. Aveva affrontato cose che probabilmente non aveva mai immaginato di vivere in tutta la sua vita, eppure era rimasta con lui. E lui l’amava e s sentiva l’uomo più fortunato del mondo ad averla accanto.
“Tony?” lo richiamò la ragazza, accorgendosi della sua assenza, mentre gustava il piatto che avevano servito.
“Come?”.
“Mi stai ascoltando?”.
“Stavo pensando a quanto sei sexy stasera” disse malizioso.
Pepper lo guardò “Se vuoi possiamo andarcene e farmi vedere quanto lo sono per te”.
Il miliardario sobbalzò di fronte alla proposta della sua fidanzata. Era molto allettato dall’idea ma poi si riscosse. Non era così che aveva programmato la loro sera, affatto. Voleva fare le cose per bene. La scatolina di velluto che teneva in tasca bruciava, scottava.
“Vieni” le disse, prendendola per mano e portandolo fuori, nell’enorme terrazza. La città brillava, in lontananza si sentivano le onde del mare e la luna, quella sera,  piena, splendeva come non mai.
“Io ti amo” sbottò d’improvviso.
Lei gli sorrise “Ti amo anche io, Tony”.
“No aspetta fammi finire” la interruppe avvicinandosi a lei. Le prese le mani tra le sue e la guardò negli occhi azzurri come il mare “Io ti amo come non ho mai amato nessuna donna. Tu mi fai sentire come un adolescente al primo appuntamento. Tu mi hai salvato la vita.”.
Un sorriso si formò sulle labbra della ragazza, sentendo fare il suo uomo, in modo un po’ impacciato, imbarazzato, quel discorso così importante.
“Non intendo con Killlian o quando mi hai fatto scudo con l’armatura. Pepper  tu mi hai salvato molto prima, quando sei entrata in casa mia. Mi hai cambiato. Mi hai trasformato nell’uomo che sono. Hai cambiato la mia vita, l’hai resa bella, finalmente”.  E fu allora che Pepper capì. Si irrigidì leggermente, tesa, nervosa. Si guardarono come mai avevano fatto. Lui si inginocchiò davanti a lei, tirando fuori dalla tasca finalmente quella famigerata scatoletta, che rivelò un anello con sopra un diamante, il quale a malapena colpito dalla luce lunare, brillò. Pepper rimase senza fiato.
“Io voglio passare il resto della mia vita con te. Virginia Potts” disse utilizzando il suo nome completo che la fece sussultare. In quel momento, nel cielo scuro, comparirono delle luci, dei fuochi di artificio che formarono una scritta: Mi vuoi sposare?
Lei sorrise. Megalomane come sempre, anche per chiederle quello ma era proprio questo che gli piaceva di lui, una delle tante cose per cui l’amava.
“Sì, Tony” disse la ragazza senza un attimo di indugio “Ti voglio sposare” poi gli prese il volto tra le braccia e lo baciò. I loro respiri si confusero l’un l’altro e furono travolti da tutto il loro amore, da tutta la loro passione.
“Ti amo” gli sussurrò all’orecchio.
Lui sorrise “Che ne dici, andiamo a casa?”.
“Non vedo l’ora”.
Quando si ritrovarono tra le mura domestiche, Tony afferrò la ragazza, baciandola con tutta la passione del mondo, togliendole il fiato. Frettoloso, le sfilò il vestito, sentendo il sorriso di lei contro le sue labbra.
“Allora hai mantenuto la parola, signor Stark” gli sussurrò all’orecchio “Lascia che ricambi il favore”.
“Non vedo l’ora” disse l’ex playboy, utilizzando le stesse parole che Pepper aveva pronunciato poco prima, approfondendo il contatto con lei.

1 mese dopo

Tony si aggiustò nervosamente la cravatta, mentre rubò da uno dei tavoli un drink che si sgolò in fretta.
“Non credo che tu voglia arrivare ubriaco” fece una voce maschile. Si girò, preso di sorpresa.
“Poche persone sono in grado di sorprendermi” borbottò lui.
“Di solito è la sposa a farsi attendere, non lo sposo” lo rimproverò bonariamente il colonnello, meglio conosciuto come War Machine.
Il miliardario sbuffò “Ricordami perché ti ho nominato come testimone”.
L’altro sorrise “Perché sono il tuo migliore amico” poi posò il bicchiere “Forza, muoviti”.
“Lei è già lì?”.
“No, ma se non ti muovi, arriverà prima lei di te”-
“E se cambiasse idea?” chiese, sentendosi per la prima volta insicuro su tutto.
Rhodes rise “Cambierà idea se arriverai al vostro matrimonio in ritardo”. Vedendo che stavolta Tony non era per niente scherzoso, si fece serio “Lei ti ama. Questo lo sai meglio di chiunque altro. Tra poco vi direte sì e ti sentirai stupido per aver avuto tutte queste incertezze”.
“Parli facile tu” sbottò “Tu sei già sposato”.
L’amico ridacchiò “Già. Avanti, Iron Man ha paura di sposarsi?”.
“Questo mai. Andiamo”.
Uscirono finalmente nel giardino, trovando tutti gli invitati già ai propri posti. Il sole splendeva nel cielo della California, ed in fondo si trovava l’orchestra. Tony scorse i genitori di Pepper e qualche amico dell’MIT che probabilmente non vedeva da anni, ma di cui comunque conservava ricordi fantastici.
Con occhi stupiti, vide che c’erano anche Natasha, Bruce Banner e nientemeno che Nick Fury e Steve Rogers. Si chiese chi diavolo li avesse invitati, poi lasciò perdere. Nonostante alcuni contrasti, aveva comunque un buon rapporto con loro. Insieme ne avevano passate tante.
Teso come non mai, arrivò all’altare, aspettando la sua amata.
Una limousine si fermò e Tony sentì il suo cuore fermarsi. La portiera venne aperta da un uomo vestito in giacca e cravatta e dall’auto scese lei.  Era bellissima.
Indossava un lungo abito bianco, con dei piccoli diamanti sul corpetto. I capelli erano lasciati liberi di ricadere sulla schiena, non erano lisci come sempre ma con dei boccoli che Tony aveva amato fin dal primo momento. Il suo viso era leggermente contratto per il nervoso, un po’ come il suo, eppure era bellissima.
La marcia nuziale incominciò a diffondersi ma lui quasi non la sentì, troppo concentrato su di lei per pensare ad altro. Ogni pensiero svanì.
I loro sguardi si incrociarono. Pepper sorrise e Tony si sentì l’uomo più beato della terra.
Il padre di Pepper la lasciò nelle mani dell’uomo, dopo avergli lanciato uno sguardo di ammonizione ma allo stesso tempo di affetto. Sapeva che quell’uomo la amava, la rendeva felice come mai l’aveva vista.
Tony prese la sua mano, resistendo all’impulso di baciarla. “Sei bellissima” le sussurrò.
Lei sorrise, timidamente. “Anche tu”.
Un bambino nel frattempo portò gli anelli. Gli occhi azzurri del fanciullo incrociarono quelli di Tony, che riconobbe subito quel viso familiare, attento ed intelligente. “Harley?”.
Il ragazzino sorrise, non dicendo nulla e limitandosi solamente a porgere gli anelli ai due. Sempre in silenzio, rivolse uno sguardo di intesa a Tony, per poi sparire tra la folla.
Finalmente, il sacerdote iniziò a fare la sua predica, ma Tony non prestò attenzione a nessuna parola che sentì, troppo concentrato su Pepper, che continuava a sorridergli.
“Siamo qui per celebrare il matrimonio di Anthony Edward Stark e Virginia Potts. Siete pronti ad accogliere la nuova vita matrimoniale e ad amarvi ed onorarvi in ogni giorno della vostra vita?”.
Guardandola negli occhi, Tony disse solamente “sì”.
“Sì” fece eco lei.
“Vuoi tu, Anthony Edward Stark, prendere la qui presente Virginia Potts come tua legittima sposa ed amarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà finchè morte non vi separi?”.
Lui si perse negli occhi azzurri della donna. Le prese la mano “Sì, lo voglio” infilò le fede al dito “Con questo anello io ti sposo”.
“E vuoi tu, Virginia Potts, prendere il qui presente Anthony Edward Stark come tuo legittimo sposo ed amarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà finchè morte non vi separi?”.
“Sì, lo voglio. E con questo anello io ti sposo” disse Pepper.
“Con i poteri conferitomi da Dio e dallo Stato della California, io vi dichiaro marito e moglie. Ora lo sposo può baciare la sposa”.
Il sacerdote quasi non ebbe tempo di finire la frase, che Tony prese la donna tra le braccia e la baciò appassionatamente. Non badò a nessuno dei presenti , che cominciarono a fischiare ed applaudire. Niente contava, apparte loro due.
Quando gli invitati notarono che i neo sposi non accennavano a staccarsi l’uno dall’altra, cominciarono a ridacchiare. Rhodes tossì piuttosto rumorosamente, facendo girare Tony.
“Scusate” mormorò il supereroe “Ma guardatela: è bellissima. Come si può resisterle?” disse facendo ridere tutti i presenti.
“Scemo” gli disse Pepper, abbracciandolo. Lui la strinse a sé, baciandole i capelli e fu in quel momento che vennero immortalati dai fotografi ed alcuni giornalisti. Tony non seppe come erano riusciti ad entrare ma in quel momento gli importava ben poco. Era il giorno più bello della sua vita e niente poteva rovinarglielo.
Un’ora dopo, tutti gli invitati stavano ballando, compresi Tony e Pepper che erano abbracciati, sorridenti come non mai.
“Questa scena mi ricorda qualcosa” fece Tony, mentre lei aveva il viso appoggiato alla spalla dell’uomo.
Pepper sorrise, sapendo esattamente che si riferiva a quella famosa serata di beneficenza, in cui si stavano quasi per baciare.
“Mmm.. anche a me, Signor Stark” disse, allacciando le sue braccia al suo collo “Ma vorrei che finisse diversamente, non crede anche lei?”.
“Mi crede, signorina Potts. Finirà molto diversamente questa volta”.
Lei sorrise “Sono curiosa di sapere che piani ha”.
“La sorprenderò”. Amavano scherzare così, giocando ancora ad essere il capo e la timida segretaria.
“Ehi” disse Tony, serio “Sei stupenda. Ti amo, lo sai?”.
“Beh  direi che è per questo che siamo qui”.
Vennero interrotti da James Rhodes che chiese un ballo con la sposa. “Posso?”.
“Certo amico. Trattamela bene” rise, poi diede un bacio alla ragazza. “Ci vediamo dopo”.
Tony si concesse finalmente un drink al bancone, dove rimase ad osservare la sua Pepper, rapito dai suoi movimenti, dal suo sorriso mentre scherzava con il suo migliore amico.  Un’ombra silenziosa si avvicinò a lui. Bruce Banner rimase silenzioso affianco a Stark.
“Ti diverti?” chiese il miliardario al dottore.
“Non c’è male”.
Lui rise “Disprezzi la mia festa?”.
“Il tuo matrimonio, vorrai dire”.
I due si guardarono, ridacchiando. Aveva un buon rapporto con Banner, più che con gli altri. Durante le missioni a New York, era quello con cui aveva trascorso più tempo e poi gli aveva salvato la vita.
Gli doveva tutto.
Rimasero in silenzio, Bruce individuò l’oggetto dell’attenzione del genio.
“E’ bella, eh?”.
Tony lo guardò, stupito da quell’affermazione. Una punta di gelosia affiorò in lui, ma poi si diede dello stupido.  Era ovvio che il Dottore non stava facendo apprezzamenti inappropriati su sua moglie. Sì, doveva abituarsi: era sua moglie, non solo più la sua fidanzata.
“Mi stai cercando di rubare la ragazza, Hulk?” fece lui serio, ma il tono minaccioso non concordava con il sorriso che aveva il miliardario sulle labbra.
“Certo che no, Iron Man”.
Stark la guardò, avvolta nel suo abito bianco “No. È magnifica” concluse sospirando.

La sera stessa, a mezzanotte, Tony e Pepper avevano finalmente concluso i festeggiamenti per la cerimonia. Casa loro era nel disordine più totale ma i suoi fidati robot stavano già provvedendo a mettere a posto.
Pepper si era finalmente tolta i tacchi e rimase a pensare alla giornata appena trascorsa. Era stato tutto stupendo, tutto perfetto. Tony aveva organizzato tutto nei minimi dettagli ed ogni volta che la guardava la faceva sentire speciale. Si rigirò la fede che portava al dito. Cavolo. Non poteva ancora crederci. Era diventata la signora Virginia ‘Pepper’ Stark.
“Tesoro” la chiamò l’uomo, anche lui cambiatosi, vestito con dei pantaloni neri e tshirt rossa “Sei pronta?”.
“Per andare dove?”.
“Il nostro viaggio di nozze”, disse andandole incontro “Non crederai di cavartela così facilmente, vero?”.
La ragazza sorrise “Non mi sottovalutare, Iron Man” gli sussurrò all’orecchio.
Tony sorrise, stringendola a sé, senza dire nulla. Rimasero così, in piedi, al centro del salone, immobili, semplicemente godendosi la presenza reciproca.
Fu lui a rompere delicatamente l’abbraccio e a prendere un valigetta in terra.
“Andiamo?”.
Lei annuì, prendendola per mano. Non chiese quali fossero i suoi piani, non era sicura di volerlo sapere … E poi era una sorpresa, quindi voleva godersela.
Un jet privato li stava aspettando, già pronto al decollo.
“I bagagli?” chiese lei, previdente come al solito.
“Sono già dentro. Ho pensato a tutto. E poi non potevo lasciare che tu preparassi i bagagli, altrimenti che razza di sorpresa sarebbe stata?”.
“Devo aver paura?”.
Lui ridacchiò “Forse.”
“Tony?”.
“Sì, amore?”.
“Che cos’hai in quella valigetta?” chiese adocchiando quella che aveva in mano.
“Questa è la mia nuova armatura.”
“Che?! Vuoi portartela in viaggio di nozze?”.
“E che problemi ci sono?”.
“Non ti metterai mica a sparare e a salvare il mondo, vero? Siamo in luna di miele!” sbottò lei, tirando fuori il carattere che l’aveva fatto innamorare.
Le prese delicatamente le braccia tra le mani “Tesoro, non voglio salvare nessun mondo. Niente supereroi o divinità aliene. Solo noi” disse rassicurandola “Non ho intenzione di partire per missioni improvvisate di salvataggio … Almeno per ora” sussurrò tra sé, poi si riscosse dai suoi pensieri “La porto per precauzione. Non ho nessun mondo da salvare. L’unica persona che voglio proteggere sei tu”.
Pepper sorrise, commossa dalla dolcezza delle parole del suo uomo, pensando a quanto fosse cambiato.
“Non potrai sempre proteggermi.”
“Invece sì. Darei la mia vita per te ..”.
“Tony ..” fece lei con nota di rimprovero.
“Non ti preoccupare amore, non ci sarà nessun pericolo imminente. Infondo, siamo in vacanza l’hai detto tu stes-“, ma non ebbe il tempo di finire la frase che lei si fiondò sulle sue labbra, baciandolo.
“Ti amo.” Gli disse “Quando sto con te, quando mi guardi .. Mi fai sentire la ragazza più carina della festa”.
“Perché lo sei” rispose. “Ora andiamo”. La prese per mano, aiutandola a salire sul jet.
Lui rimase qualche secondo fuori, godendosi l’aria fresca che gli scompigliò i capelli.
“Lei era già perfetta. È sempre stata perfetta” sussurrò tra sé e sé.
Ora tutto era cambiato. Era diventato suo marito, doveva proteggerla e soprattutto doveva amarla.
Aveva il suo cuore: ora era davvero il più ricco del mondo, pensò salendo sul jet e chiudendosi lo sportellone alle sue spalle. Una nuova avventura stava per cominciare: la loro vita insieme.

 

Notes: Prima fic su Pepper e Tony. Non seguo Iron Man solo dall’ultima uscita del film nelle sale, ma dall’uscita del primo. Da diverso tempo in realtà, solo che non ho mai scritto nulla su di loro.
E’ un eventuale proseguimento di Iron Man 3.
Che dire? Li amo, sono stupendi, perfetti insieme. La coppia cinematografica che più adoro.
Spero che la storia vi sia piaciuta e che lasciate recensioni.
Franci

(*1) si riferisce al fatto che Gwyneth sia stata eletta come la donna più bella del mondo secondo la rivista americana People.

  
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