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Autore: balim    08/05/2013    3 recensioni
e se Mikey decidesse di scrivere una lettera al fratello?
*dal testo*
"Ehy Gee, come va?
Non chiedermi perchè ti sto scrivendo una lettera, non ne ho idea nemmeno io, diciamo che è da un pò di tempo che ripenso alla mia vita, a tutto quello che ho vissuto insieme a te e penso di doverti dire un paio di cosette."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gerard Way, Mikey Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You Saved Me Bro
















Ehy Gee, come va?
Non chiedermi perchè ti sto scrivendo una lettera, non ne ho idea nemmeno io, diciamo che è da un pò di tempo che ripenso alla mia vita, a tutto quello che ho vissuto insieme a te e penso di doverti dire un paio di cosette.
Tu c'eri sempre, in qualsisasi momento e per qualsiasi cosa.
Tu ci sei sempre stato.
Ricordo quando eravamo bambini, e a scuola, durante l'intervallo, venivo escluso da qualsiasi gioco.
Io ero quello strano, quello che non sapeva fare niente, assolutamente niente.
Ma poi arrivavi tu, il mio eroe, incurante di tutto, e mi diceva di non ascoltare ciò che dicevano, non potevano capire niente di me.
La società tende decisamente a sottovalutare la crudeltà che può celarsi anche dietro a bambini di appena sette anni.
Da sempre i bambini sono simbolo di innocenza, di purezza, eppure la cattiveria si nasconde dappertutto, e non risparmia mai nessuno.
Questo l'ho imparato a mie spese, ma non m'interessava nulla, niente mi pesava mai seriamente, finchè mio fratello c'era.
Ricordo gli interminabili pomeriggi, passati a inventare storie, avventure inimmaginabili, dove noi due eravamo gli eroi, i grandi, pronti a salvare l'umanità dai cattivi.
Non avevamo il permesso di uscire, non era un bel quartiere il nostro, il tasso di criminalità era pericolosamente alto, ma a noi due non interessava, l'importante era stare insieme no?
Ricordo le ore intere passate a leggere fumetti, passate a guardarti disegnare.
Sembrava che nulla potesse distrarti in quei momenti, sembrava tu fossi completamente immerso in un universo completamente tuo, sconosciuto ai più, un mondo di cui solo tu avevi la chiave, di cui dettavi le regole, e in cui a volte mi facevi persino entrare.
Ricordo con orgoglio che ero io l'unico ad avere libero accesso al tuo blocco da disegno, nessuno a parte me poteva nemmeno avvicinarsi a quel blocco, e ogni volta che mi capitava di tenerlo tra le mani, mi sembrava di tenere un cimelio di inestimabile valore, un oggetto sacro di cui non potevo nemmeno immaginare il potere e, ripensandoci ora, penso che sia in effetti l'oggetto che più ti rappresentasse, dove riuscivi ad esternare tutte le tue emozioni, senza vegogna, senza paura, senza nessuno che ti potesse giudicare.
Ricordo quando nonna Helena ti regalò la tua prima chitarra, avevi otto anni, e cominciasti a strimpellarla come un matto, dove stavi tu c'era anche la chitarra.
Ti rifiutasti di prendere lezioni, allora quel poco che imparasti lo imparasti da solo, ma io ero sempre lì, ad ascoltarti ed aiutarti per quanto mi era possibile, orgoglioso di vedere mio fratello così felice.
Ricordo che cantavamo e suonavamo come matti, passavamo ore intere, solo io e te, per il puro gusto di divertirci e stare insieme.
Arrivammo perfino a far impazzire la mamma, che vedendo quell' "oggetto infernale", come lo chiamava lei, ci mandava urlando in camera nostra, non potendone più di sentirci fare tutto quel baccano ininterrottamente.
Ma tu eri davvero bravo sai? Non capivo come mamma facesse a non notarlo.
Ricordo quando ormai tu eri alle superiori, e non avevi molti amici, quei pochi che avevi li tenevi stretti, non ti trovavi bene a scuola, c'era gente cattiva, che non ti apprezzava.
La cattiveria umana non ha limiti, ebbi modo di confermerare con certezza in quel periodo, basta non rientrare nei canoni di normalità che subito si viene bollati come strani, come sfigati, e scartati come feccia, come esseri inferiori, quasi a dire " mi fai schifo".
Ma con orgoglio io ti stavo vicino, e tu stavi vicino a me, anche in quel periodo fummo inseparabili ricordi?
Anche crescendo eravamo sempre insieme, sempre uniti, mai nessuno ci avrebbe separati, questo era quello che pensavo e credevo con tutto il cuore, e continuai a pensarlo per molto tempo.
Le superiori per te finirono, finalmente, non nel migliore dei modi, ma finirono, decidesti di seguire la tua vocazione, il disegno, e ti iscrivesti alla prestigiosa Visual Art di New York.
Ah quanto eri orgoglioso parlando di quell'università, ti brillavano gli occhi appena la si nominava soltanto, e io ero ancor più orgoglioso di vedere mio fratello fare ciò che più amava: disegnare fumetti.
Io sapevo che avreti sfondato, che saresti stato uno dei migliori fumettisti di sempre, tutti avrebbero letto le tue storie, tutti avrebbero conosciuto Gerard Way, e io sarei stato il fratello più orgoglioso dell'universo, ma come ben sai, le cose non vanno mai come ci si aspetta.
Ricordo ovviamente tutte le tue fantastiche idee scartate, una dopo l'altra, quasi in modo crudele.
Ci mettevi l'anima in quei disegni, in quelle storie, ma sembrava non bastasse mai.
Ricordo quando quel giorno, mi raccontasti che ti stavi dirigendo ad un normale colloquio di lavoro, amareggiato, quando la situazione precipitò.
Assistetti ad uno degli orrori più grandi della storia dell'umanità, uno di quegli avvenimenti che ti scavano dentro, ti corrodono nel profondo, che cambiano indelebilmente la tua vita.
Nessuno può assistere ed uscire incolume da certe esperienze, e tu non fai eccezione, vero Gee?
Tu eri lì, a New York, quell'11 settembre, e assistetti al famoso quanto orribile attacco terroristico alle torri gemelle.
Dopo un pò di tempo riuscisti finalmente a sfogarti, ad almeno condividere l'atrocità  cui eri stato presente, che era avvenuta davanti ai tuoi occhi, ma non riuscisti a liberarti da quelle terribili immagini, come stampante a forza e indelebilmente nel tuo cervello.
Ricordo quei momenti come se fossero avvenuti ieri, ricordo l'orrore nei tuoi occhi al solo rivivere quelle immagini.
Ricordo che non ti riprendesti mai completamente, e ricordo anche che dopo questo avvenimento non tornasti più come prima.
Decidesti di abbandonare il tuo sogno:, fare il fumettista.
Volevi che la tua voce si sentisse, che il mondo ascoltasse cosa avevi da dire, e quale mezzo se non la musica poteva servirti per esprimere tutto ciò che provavi?
Ricordo quando Matt e Ray decisero di partecipare al tuo progetto, e ovviamente volevo esserci anch io, per starti vicino sempre e comunque.
La musica era da sempre il mio sogno, lo sai benissimo, quale migliore occasione potevo ricevere che fare musica e stare con mio fratello ?
Mi impegnai a fondo, e entrai come bassista nella tua band, che alla fine battezzammo come My Chemmical Romance.
Tutto avvenne velocemente, Frank si aggiunse al gruppo, e senza che me ne accorgessi acquistammo una discreta fama.
Cominciavamo a raccogliere fan, ed ero felice.
Tu scrivevi canzoni, le suonavamo sul palco, ed erano meravigliose, perchè erano Vive.
In un modo che non mi sono mai spiegato.
Quelle canzoni non erano solo musica, erano speranza, gioia e dolore, spesso il tuo, di dolore, perchè non ti passò mai quel senso di oppressione che ormai ti trascinavi dentro, non lo dicevi, ma io lo vedevo nei tuoi occhi ogni singola volta, e non potevo fare nulla.
I primi due album volarono, e tu non stavi bene, per niente.
Ricordo che quel periodo fu davvero uno dei peggiori. Tu abusavi di alcool e a volte anche di droghe pesanti, e io ti guardavo senza poter fare nulla, ti guardavo distruggerti lentamente, e cercavo di fermarti, di farti ragonare, ma tu non mi sentivi.
Ricordo però, quel giorno in cui il mondo mi crollò addosso, con tutta la crudeltà e la freddezza possibili.
Ricordo quando tentasti il suicidio. Cosa ti ha spinto a farlo? davvero per te toglierti la vita avrebbe risolto qualcosa? sarebbe stato meglio di continuare a combattere?
Non ti ero stato vicino abbastanza? Non capivo, e penso non capirò mai.
Ora la colpa la attribuisco alla tua depressione, agli alcolici e alla droga, ma davvero mi ferì nel profondo quell'episodio, perchè fu una sconfitta per me, come fratello, come compagno, vederti ridotto così.
ma sai come si dice, una volta toccato il fondo, non puoi che risalire.
E tu sei sempre stato uno forte, e ricominciasti a combattere. Anche lì ti fui vicino.
Andasti alla Betty's, la clinica di riabilitazione.
Ricordo le infinite volte in cui ti venni a trovare, leggevo il rimorso nei tuoi occhi ( con mio grande sollievo) ma purtroppo non fu piacevole il tuo soggiorno lì.
Ricordo te, stanco, nervoso, depresso, mi dicevano in continuazione che era normale il tuo comportamento, era giusto che la disintossicazione facesse il suo corso, ma non mi pentii mai di averti allungato di qualche pacchetto di sigarette di nascosto durante quel periodo, nonostante le continue raccomandazioni.
Ricordo quando finalmente uscisti, e nei limiti del possibile tornasti il mio fratello Gerard di un tempo.
tutti erano davvero felici di rivederti star bene, sorridere e condurre una vita normale, tra me e Frank, il tuo migliore amico, non so chi fu più sollevato, ma finalmente stavi superando tutto ciò che avevi passato, e sapevi che avresti potuto sempre contare su di me.
Purtroppo quella pace così tanto sospirata non durò molto, le cose precipitarono un'altra volta, ma le cose questa volta si fecero dure per me.
Non starò a scriverti molto su quel periodo, perchè non sviluppai una vera e proprio dipendenza dall'alcool, perchè non voglio rievocare quel momento di depressione scaturito dalla morte di Helena, un duro colpo per entrambi, ti dirò solo che ho apprezzato davvero tanto quanto siate stati tutti quanti comprensivi e importanti per me, tu per primo, che avendo passato ciò che io stavo vivendo, eri il primo a capirmi ed appoggiarmi ,ascoltarmi e consolarmi.
Non so se riuscirò mai davvero a ringraziarti per ciò che hai fatto per me, per la figura così importnate che tu hai sempre rappresentato nella mia vita, non so se riuscirò mai ad esprimere il bene che ti voglio, non so se tra fratelli ci sia spesso questo legame unico come il nostro, ma se anche un altra persona ha mai avuto la fortuna di avere un fratello come te, allora almeno quella persona potrebbe capire l'ammirazione che provo per te e per tutto ciò che hai fatto, perchè sì, ci sono voluti anni, ma finalmente il mondo ti sta ascoltando, sta sentendo le tue urla, i tuoi messaggi, i tuoi pensieri.
Spesso sono cose che il mondo non vorrebbe sentirsi dire, spiattellati con una tale franchezza che risultano difficili da appoggiare, ma tu continui ad urlarle, incurante dei pregiudizi e delle osservazioni sprezzanti che il nostro gruppo riceve, perchè c'è qualcuno che ci ascolta, i nostri messaggi stanno finalmente arrivando alla gente, e perchè no, magari qualcuno li condivide persino, nel suo piccolo?
Ti starai chiedendo il perchè di questa lunga lettera, il perchè io stia tirando fuori dopo tutto questo tempo, i più svariati episodi delle nostre vite, bhè, penso infondo sia solo per dirti grazie per tutto quello che hai fatto.
Grazie per aver salvato me, te, e anche per il mondo, perchè dopo tutto ciò che hai fatto, questo è il minimo di riconoscenza che ti meriti da parte di tutti noi, perchè sei un grande nel tuo piccolo, perchè sei bellissimo rimanendo brutto, perchè dai il 200 percento in tutto quello fai, senza chiedere nulla in cambio.
Bhè, dopo tutti questi pensieri  da checca mi rimane poco da dirti.
Grazie Gee, ti voglio bene.

Tuo fratello Mikey









Mikey è concentrato su un foglio, un foglio fittamente riempito da quella sua scrittura disordinata e discontinua.
Si trova su un tuor bus, il tuor bus dei My Chemica Romance.
Sembra completamente concentrato sul lavoro che sta facendo, come se ne andasse della sua vita.
Sul resto del bus regna la calma.
Bob sonnecchia sulla sua brandina, Frank e Ray strimpellano motivetti stupidi ridacchiando, mentre Gerard è sbattuto senza grazia sul divanetto nell'angolo, immerso nel suo mondo.
Frank e Ray mollano le loro chitarre ed escono dal bus, Ray ridendo per una battuta detta poco prima da Frank.
" Ehy, noi ci facciamo un giro, voi venite?" Chiede pacificamente Frank alternando lo sguardo sui due fratelli e Bob, che in tutta risposta sbiascica un " Fanculo ... Stavo dormendo".
Frank lo ignora e rivolge uno sguardo speranzoso ai due fratelli.
Gerard guarda Mikey, in attesa di una risposta, ma Mikey non alza nemmeno lo sguardo dal foglio, troppo concentrato a scrivere.
"Arriviamo tra due minuti" Dice allora Gee continuando a fissare il fratello, per niente partecipe a quelle poche e semplici battute.
Il grande si alza e si avvicina al più piccolo, che sentendo dei passi avvicinarsi perde interesse per quel  foglio, lo ripiega malamente e lo infila nella tasca dei Jeans.
Gerard fa finta di nulla e chiede a Mikey " ehy Miks, Andiamo a fare un giro coi ragazzi?".
Il piccolo fa un cenno di assenso, e i due si dirigono verso l'uscita del tour bus, dove i chitarristi li aspettano impazienti.







A distanza di tempo Mickey non trovò più quella lettera scritta per il fratello.
La diede per dispersa durante quel pomeriggio in compagnia degli amici e non ebbe mai più il coraggio di scriverne un'altra..



A distanza di tempo Gee custodisce ancora gelosamente quella lettera ritrovata nei pantaloni prestati al fratello in un caldo pomeriggio estivo.
E ogni volta che la rilegge pensa a quanto in realtà sia stato Mikey ad aver salvato lui, Mikey, che gli ha rivelato il bene che gli vuole e che non riuscirà mai a capire quanto sia stato in realtà fondamentale per Gerard. Forse ancora più di quanto Gerard sia stato fondamentale per lui.


























































  


Buonsalve popolo di efp
come stateee?????
Allooooora! non ho voglia di perdere tempo a scrivere che schifezza oddio è orribile ecc. perchè mi sono impegnata davvero tanto per scriverla, non sarà la migliore ff del fandom, ma ci ho messo il cuore per scriverla e ci sto lavorando da un bel pò, quindi spero appreziate! :3
Che posso dire, li amo. Sono tra le persone da cui bisognerebbe prendere esempio ed ispirarsi, perchè davvero, non hanno avuto una vita facile eppure eccoli lì, con le loro vite finalmente splendide!
Va Bene, i My Chem non ci sono più  ma non possiamo buttare all'aria anni di insegnamenti  per questo, dobbiamo continuare a combattere per ciò in cui noi crediamo, perchè loro credono ancora in noi e nelle nostre capacità, quindi non possiamo deluderli,
 Ooooooook!! se volete rendere questa povera scrittrice una persona felice lasciatele una recensioncina, anche piccina piccina piccina!! (?) per favoreeeeee!!!! :3
Per ogni recensione lasciata un unicorno nel mondo viene salvato!! Non vorrete che un povero unicorno venga ucciso per un pò di pigrizia no?? E poi pensate a quanto Mikey ci rimarebbe male!!!
E poi io ho i biscotti!!!! Giuro che ve li lascio tutti tutti tutti!!! Non faccio l'ingorda e ve li regalo!!! Sono buonissimi, posso giurarvelo!!
Ok, dopo questa scena estremamente patetica vi lascio!!
...

Anzi l'ultima cosa!! Grazie Sara Emmeeeeeeeeeeee per la pazienza di avermi ascoltato per tutta la serata di sclero-pre-pubblicazione!! (?)
Ok, giuro che ora vi lascio in pace!!
Buona continuazione di serata-nottata giornata cari KillJoys!!
E ricordate!!! Make some noise!! <3
baci
Balim
  

   
 
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