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Autore: AllePanda    08/05/2013    4 recensioni
Vuole essere un racconto breve ma intenso e anche un po' divertente di come Peeta e Katniss sono diventati una coppia. Finale a sorpresa!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 OUR FIRST KISS
 

Questa “cosa” non so bene come definirla. Faccio prima a dirvi che non riuscivo a dormire e mi sono “raccontata” questa storia per aiutarmi ad addormentarmi. Sperando ovviamente che non risulti noiosa o soporifera, ho deciso comunque di proporvela. Buona lettura!

Il timido ragazzo del pane scruta tra le giovani che gli stanno passando accanto. Una treccia scura attira subito la sua attenzione e automaticamente distoglie lo sguardo. Lei, Katniss Everdeen lo fissa a sua volta, senza sapere che lui poco prima stava facendo altrettanto. Non appena Peeta alza di nuovo lo sguardo, lei lo va a posare rapidamente su qualcos’atro e tira dritto.

   Questa scena ormai si ripete da più di una settimana, da quando il primo dente di leone è spuntato a primavera e Katniss ha ricevuto da lui il pane che ha salvato la sua vita e quella della sua famiglia. La giovane ragazza del Giacimento sente di dover ringraziare di cuore il figlio del fornaio, ma qualcosa le impedisce di avvicinarsi a lui senza una scusa. Dal canto suo Peeta Mellark è già ampiamente cotto a puntino… e ha talmente paura di un rifiuto da parte di lei da non volerle nemmeno rivolgere la parola.

I due giovani si rincorrono tra sguardi e sospiri per diversi mesi che pesano parecchio sul cuore di entrambi. Questo finché in un pomeriggio di maggio succede che Katniss lo vede partecipare ad un incontro di lotta durante uno dei giorni dedicati alle attività fisiche e ricreative che organizza la loro scuola. Peeta vince il suo match, alcune ragazze esultano, ma il ragazzo che ha atterrato durante il corpo a corpo, si rialza e gli infligge un colpo in pieno viso, in modo del tutto scorretto. Dal naso di Peeta comincia a sgorgare sangue. Gli altri ragazzi fischiano, ridono e urlano per il gesto eclatante del compagno. Gli insegnanti nel frattempo rimproverano aspramente quest’ultimo. Peeta sta già per rimettersi in piedi quando Katniss gli si avvicina facendosi spazio tra la folla e intimando a tutti di lasciargli spazio. Il figlio del fornaio sgrana tanto d’occhi mentre quella treccia bruna che ben conosce gli si avvicina al viso e la ragazza che la porta comincia a tentar di fermare il sangue strappandosi un pezzo della gonna da usare come fazzoletto. – Che idiota! – sbotta Katniss mentre lo sguardo di Peeta si fa sempre più incredulo. Dopodichè rivolge a colui che lo ha colpito diversi improperi decisamente poco consoni ad una ragazza. A Peeta viene da ridere nonostante il dolore e le lacrime che inevitabilmente minacciano di uscire. – Tutto bene? – chiede lei mentre anche una loro insegnate si è avvicinata per aiutare il ragazzo. – Beh stavo meglio prima – risponde lui con un sorriso decisamente esagerato per uno a cui hanno quasi spaccato il naso. La cosa però si conclude lì, perché Peeta viene accompagnato in infermeria dalla donna e Katniss si fa da parte.
Passano altre settimane che poi diventano mesi. Nel frattempo i due continuano a lanciarsi degli sguardi. Ogni tanto azzardano anche un saluto, ma niente di più.
Giunge il mese di ottobre, in un giorno ancora abbastanza caldo, durante il mercato, Katniss si riscopre a fissare il figlio del fornaio, di nuovo. Lo vede sollevare pesanti sacchi di farina, la fronte imperlata di sudore. La sua sorellina le chiede chi sia quel bel ragazzo biondo che sta osservando. – Nessuno…- risponde lei.

Arriva la vigilia di Natale. A casa di Peeta sono tutti seduti attorno al tavolo per la cena. Sorridono, scherzano addirittura e soprattutto gustano con gioia le prelibatezze cucinate per l’occasione. Peeta però non ha fame. Continua a pensare alla sua Katniss, al rumore che deve fare il suo stomaco vuoto in questo momento, anche in un giorno come quello.  Peeta quasi non tocca cibo, lamentando un non ben precisato malessere. E’ il mal d’amore in realtà…
La notte forse porta consiglio al ragazzo del pane, perché la mattina seguente, il giorno di natale, quando la vede vestita a festa in occasione della messa domenicale  (l’unica dell’anno alla quale partecipino sia lui che lei a dire il vero) le si avvicina e senza riuscire a parlarle le fa arrivare un biglietto bianco, infilandolo nel cesto delle offerte. Quando questo le arriva (colmo per la maggior parte di bottoni più che di monete) Katniss trova quel piccolo pezzetto di carta bianco con scritto il suo nome in bella grafia, seguito da quello del mittente: Peeta. Senza esitare lo afferra nascondendolo alla vista di sua sorella e della madre.  La strada verso casa non le è mai sembrata tanto lunga. Solo al suo arrivo, chiusa nella sua stanza, la ragazza si decide a srotolare il biglietto. – Mi piacerebbe conoscerti – Quello che segue sono palpitazioni e tante domande senza risposta.
Cala la sera e purtroppo lo stomaco di Katniss è ancora vuoto, perché ha voluto regalare alla madre e alla sorella anche la sua porzione di quel poco di cibo tenuto da parte per le occasioni speciali. Almeno a natale, Prim non avrebbe sentito i morsi della fame. La pancia vuota però fa strani scherzi, e così Katniss si ritrova a girovagare per le strade del distretto, infreddolita, avvolta in una coperta di lana pesante mentre dal cielo comincia a scendere una neve leggera. I suoi piedi la portano dove dice il suo cuore, di fronte ad una panetteria, dove al piano di sopra vive quel ragazzo gentile dai capelli biondi e gli occhi color del cielo. C’è una luce accesa lassù. Katniss non busserebbe mai, ma subito la ragazza avverte dei passi e il figlio del fornaio, si presenta davanti a lei, sorpreso più che mai.
A Peeta non sembra neanche vero. Fino a qualche momento prima era lì nella sua stanza a darsi dell’idiota per quel gesto infantile del biglietto. Aveva trascorso l’intera giornata a rimuginare sul fatto che così se l’era sicuramente giocata. Katniss certamente, da ora in poi, non avrebbe nemmeno più ricambiato un suo sguardo. E invece eccola lì, affamata e infreddolita come un gattino abbandonato.

I due ragazzi si fissano a lungo, mentre piccole nuvolette di fumo bianco si creano nell’aria ad ogni loro respiro. – Vuoi entrare? – chiede lui. Poche parole. I due giovani si ritrovano a non fare rumore mentre salgono lentamente le scale che portano alla stanza di lui. Nel frattempo Peeta ha recuperato dalla cucina tantissime cose da mangiare, avanzi ben più che commestibili dei pranzi e delle cene precedenti. La ragazza sembra riluttante all’inizio, ma poi comincia a mangiare di gusto mentre lui le sorride. E’ un sorriso caldo, pieno d’amore. – Io…scusami…non sono venuta qui per fare la carità…né tantomeno ho intenzione di vendermi per del cibo – dice ad un tratto Katniss sentendosi in dovere di chiarire la situazione. – Ti ripagherò… è che in inverno è più difficile cacciare selvaggina e…-. Non fa in tempo a terminare la frase che lo sguardo indignato del ragazzo si trasforma in indignazione verbale. – Io non voglio qualcosa in cambio – dice lui – vorrei soltanto esserti d’aiuto – spiega infine. Lei continua a guardarlo con circospezione. – perché lo fai? – domanda dunque Katniss. Quando vede il figlio del fornaio assumere una tonalità di rosso decisamente acceso, sembra rendersene finalmente conto. – Tu mi piaci da sempre – è la semplice confessione del ragazzo. – Mi dispiace averti buttato il pane in quel modo…Sarei dovuto scendere sotto la pioggia e dartelo tra le mani – continua lui. A quel punto ogni remora che aveva la ragazza svanisce del tutto. Katniss lo prende decisamente in contropiede quando lo bacia. E’ un bacio incerto, timido, che sa di inesperienza e di pudore. Quando le loro labbra si separano e i loro occhi si fissano gli uni negli altri, stavolta è Peeta a decidere di colmare di nuovo le distanze. Questo secondo bacio sa di conquista, è un bacio caldo, fatto di labbra screpolate ma dolci.
(…)
“Mamma! Ma allora è così che tu e papà vi siete innamorati?” chiede la voce di una bambina bruna dagli occhioni azzurri. “Più o meno” risponde la madre dandole una bacio sulla fronte mentre la aiuta ad infilarsi sotto le coperte. “Wow…” è il commento entusiasta della piccola. I due genitori si scambiano uno sguardo divertito tra di loro, pieno d’amore e di comprensione reciproca, dopodiché tentano di avviarsi finalmente verso la loro stanza. “E poi cos’è successo? Come sono nata io?”
La domanda fa andare a sbattere Peeta contro lo stipite della porta. Katniss invece semplicemente strabuzza gli occhi. “Facciamo che per stasera è abbastanza ok? Ora prova a dormire! Buonanotte!”

Fine

     
 

  
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