Memento mori
Divertenti gli affanni umani
Dei scorgon l'uomo piangente
e ridono delle disgrazie terrene
Oh, come inseguon sentimenti vani
Oh, come struggon cuore e mente
Oh, son trascinati da quali pene.
Paion sciocchi, chini sulla pietra ove l'uman spirito invano erra,
cullati dal falso conforto di infinite lacrime cadute a terra.
Moire, Fato, Destino, Morte
quale mostro multiforme
il nome č solo un simbolo
e rimane oscuro il vincolo
ma quando l'uomo dorme
la falce dell'oblio apre le porte.
Ricorda, fanciullo
attendi, vecchio
e tu, vile, temi!
Caronte dal volto brullo
al sol colpo d'orecchio
muoverą inesorabile i suoi remi.
Memento mori.
Hic decor hec forma manet, hec lex omnibus una.