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Autore: Vivy93    28/11/2007    5 recensioni
Ciao! E' una long ma... non troppo long! XD Il bello è che non ho avvisato nessuno che stavo per pubblicare... ahahah...
"Era la signora Darbus e … qualche suo alunno avrebbe maledetto quel momento." La Darbus ha una splendida idea per colpire l'Ispettore Scolastico che arriverà tra due settimane, e nel frattempo urge che Chad si smuova con la ragazza che gli piace da impazzire...
E' una Chaylor, che altro? XD Buona Lettura.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Ms. Darbus, Taylor McKessie
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sogno di una notte di …

… Darbus, compiti in classe, progetti, sogni, amori, amicizie. In una parola, VITA.

 

Ricordo a tutti i lettori che il titolo prende spunto dal libro di William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, mentre la parte qui sotto in corsivo è presa da un determinato punto della storia. Grazie signor William! ^^

Questo capitolo è dedicato ad una persona che ultimamente mi sta facendo provare molte emozioni. A te, che chissà se ricordi che esisto. *Uhm.. non direi, no, mi dispiace, Nd?* ^^ Buona lettura!

Terzo capitolo: Zampino biondo di salvataggio.

La primavera, l’estate, il fertile autunno e il rabido inverno vengon mutando le loro consuete livree; ed il mondo, interdetto a causa dei loro stessi prodotti, non raccapezza più di qual stagione si goda. [Titania, Atto secondo, scena prima.]

Dannazione, parla, idiota che non sei altro! Mi dico mentalmente. Stiamo immobili, fissandoci negli occhi. Sono nella trappola dei suoi occhi. I suoi bellissimi occhi …

Ricorda che forse lei ha un ragazzo! Ricordalo, dannazione!!! Ma forse non ce l’ha …

Ricorda oggi. Come ti ha fatta star male. Come ti sei sentita ferita per il flirt con Susan. Ma forse lui non intendeva flirtare … in fondo lei è un mostriciattolo dai mille tentacoli!

Non c’era un preciso motivo per cui lo fecero. Forse gli sembrò naturale. Sorrisero.

Ok, hai sorriso. Un passo avanti. E contando che l’ha fatto anche lei, siete di due passi più vicini. Ma ora potresti anche distinguerti dalle scimmie e parlare, no?? La mia bocca mi risponde di no. Grandioso. Forza, io sono Chad Danforth. So fare di tutto.

-Non sei male nel canto.

Anche spezzare un momento così speciale.

Complimenti.

L’ha detto davvero?? Che tenero, mi ha fatto un complimento! Ok, poteva anche dire “Sei stata bravissima e sono pazzo di te!” ma è sempre meglio di niente.

-Anche tu. – rispondo titubante. Sembra quasi pentito della frase che ha detto. Vuole rimangiarsi tutto? Perché non riesco a capirlo? Cavoli, come si fa ad entrare in quella testolina coperta dai suoi riccioli … i suoi riccioli …

Sveglia!!

D’un tratto, echeggiò il lontano suono di una campanella, segno per gli studenti che l’intervallo era terminato, mentre invece dovevano riprendere le lezioni. Per la classe di Danforth e McKassie c’era chimica, più precisamente il test che avrebbe influito pesantemente sul risultato alla fine dell’anno.

I due ragazzi, consci del fatto che quel ritardo gli sarebbe costato caro, iniziarono a ricomporsi mentalmente. La prima rimise tutto a posto e raccolse le sue cose, sparse per il camerino dell’amica Sharpay, poi spostò lo sguardo sul giovane Wildcat. Quando lui era entrato nella stanza, confuso e continuando a cantare, aveva sperato di poter riavvolgere il nastro, perché da quella situazione non sapeva proprio come uscire. Solitamente se i sentimenti erano positivi da entrambe le parti si risolveva tutto con un bacio appassionato, mentre nel peggiore dei casi Lei veniva derisa e Lui se ne andava con una cheerleader rivelandosi un idiota.

Ma la vita non è un film, e le cose potevano complicarsi.

E si complicarono.

-Senti, andiamo in classe, ti va?

-Certo! La prof sarà già isterica!

Sorrido, ma non sto pensando alla professoressa. Lei ha alzato un braccio facendo cadere i trucchi di Sharpay. Mi abbasso per raccoglierli ( a proposito, che schifo tutte queste briciole di terra colorate! Ma davvero le ragazze se le mettono in faccia?) e le poggio disordinatamente sul tavolino. Poi mi pulisco le mani leggermente imbrattate con un fazzoletto di carta, ma il make-up si sparge ancora di più per le mie dita. Lei trattiene un risolino, poi estrae dalla borsa un fazzoletto di stoffa, con le sue iniziali ricamate sopra. T MK. Poi lo bagna un po’ con la sua bottiglietta d’acqua e inizia a togliermi quelle schifezze dalla mano.

Io sono imbambolato. Lei sembra non voler incrociare il mio sguardo. Come farò di questo passo? Finirò per baciarla, ma ora non si può.

No. Non si può. È maledettamente ingiusto, lo so. Ma non si può.

Lei finisce il suo “lavoro” e riprende quei libri che erano rimasti sulla scrivania. Poi ammicca e mi precede fuori dal camerino. La seguo, lei richiude tutto a chiave.

Devo alleggerire la tensione. Devo alleggerire la tensione! Come si fa?!

-A proposito, come mai hai le chiavi di Sharpay?

Che cavolo sto dicendo?

Colta in flagrante.

-Me le ha regalate lei.- accenno un tantino imbarazzata.

-E ora, a chimica!- aggiungo affrettando il passo. Strano a dirsi, lui stenta a starmi dietro. Cosa ci fa con tutte quelle corsette col coach?

La professoressa sarà furiosa. Attraversiamo i corridoi in silenzio, ma sento i suoi occhi puntati su di me. Ci fermiamo al suo armadietto per prendere i suoi libri; fa scattare la serratura con una password numerica, poi afferra un volumetto sgualcito (Sogno di una notte di mezza estate) e il nostro tomo sugli acidi e le soluzioni, integro come se non fosse mai stato aperto. Forse è proprio così!

Finalmente, impauriti, apriamo la porta del laboratorio, ma … non c’è nessuno alla cattedra. Fortuna sfacciata!

I nostri amici ci accolgono.

-Dove eravate?- domanda Ryan, ricevendo una gomitata dal suo compagno di banco, Troy. Credo che a Ryan si romperà presto una costola.

-Oh, non importa- minimizza poi il biondo con aria da se-non-ci-fossi-io-che-capisco-tutto… . Poco importa, imparerà.

Gabriella mi invita a sedermi accanto a lei,  sgomberando il banco che aveva occupato con la sua borsa. Ha i capelli sciolti in morbidi boccoli corvini. Sposto il mio sguardo su Sharpay, che invece li tiene raccolti in una simpatica treccia laterale, con le ciocche bionde che le incorniciano il viso. La mia stupida e banale chioma ondulata viene tenuta in ordine da una fascia, invece. Me la tolgo, ravvivando il tutto con una mano. Voglio darmi una rimodernata!

Un paio di membri del Club di Chimica mi osservano confusi, ma non possono dire nulla, anche perché è arrivata la prof.

-Scusate il ritardo, ragazzi! C’era un certo Fulton con un’automobile assurda che mi impediva di parcheggiare.

Mi osserva stupita. Anche lei?? Sento Sharpay che grugnisce per quell’ “assurda” riferito alla sua Tiffany (le ha dato un nome!!) mentre Chad le sussurra un “grazie” per l’ordine al suo dipendente che ci ha salvati.

-Cominciamo con l’appello …

***

Qualche giorno dopo, Chad Danforth usciva per ultimo dalla classe di matematica, dove si era svolta l’ultima pesantissima ora della sua giornata scolastica. Qualche alunno lo fissò meravigliato; di solito lui era sempre il primo a scalciare per poter andare via. Quella volta, però, era stata piuttosto stressante e il giovane voleva solo fare una bella doccia e stendersi sul letto a pensare. Camminava con gli occhi bassi, lo sguardo sulla sua vecchia edizione di Sogno di una notte di mezza estate. La professoressa Darbus, l’indomani, avrebbe iniziato a spiegare come articolare la rappresentazione teatrale. Ella, infatti, aveva dato agli studenti tre giorni per leggere il libro, per poi passare alle altre attività del progetto. 

Il signor Matsui le era sembrato d’accordo e anche terribilmente affascinante, ispirandola di continuo per il musical e il programma.

Ormai i quattro fanciulli erano nei boschi, mentre Puck e il re Oberon tentavano di rendere la vita più facile alla povera Elena, che in effetti ricopriva il ruolo della più “sfigata” nel libro.

Dal canto suo, il giovane lettore cercava di concentrarsi, sebbene senza molto successo. Negli ultimi giorni, Taylor McKassie l’aveva deliberatamente ignorato, salutandolo appena la mattina. Lui aveva invano scavato negli archivi di psicologia della madre per qualche suggerimento, ma non vi era traccia di come conquistare una persona talmente contraddittoria.

Con un sospiro, chiudendo con gran fragore il suo armadietto, ricordò gli sguardi truci che la ragazza gli aveva rivolto quel giorno. Pareva proprio inquieta, ma come entrare nella sua testa e comprendere i suoi desideri? Gli avevano detto che le “femmine” erano proprio strane, ma Chad non aveva potuto immaginare qualcuno peggiore di sua madre, che si ostinava a lasciare le foto di un aitante Micheal Crawford nel frigorifero a casa loro. Ormai c’era qualcuno a scalare l’infida classifica sulla donna più bizzarra al posto della signora Danforth.

Ormai il ragazzo era arrivato sulla strada principale di Albuquerque, perso nei suoi pensieri.  A casa non c’era nessuno: tutti a lavoro, e non sarebbero tornati prima delle cinque di pomeriggio, quindi pensò di entrare in una pizzeria e mangiare qualcosa. Zeke non avrebbe mai approvato, sempre concentrato sui suoi dolci. Jason era da Kelsie, o almeno così sembrava, e Troy doveva recuperare un voto di chimica con Gabriella. “Beh, chimica … quello che è!” pensò Chad ingenuamente, ignorando la rigidità dell’amica quando si parlava di scuola. Troy non poteva superare un limite di distanza o parlare di qualcosa che non concernesse i segreti degli acidi.

Il locale dove il castano era entrato era mediamente ampio e accogliente, e un buon profumo di pizza italiana caratterizzava tutto l’ambiente. Chad ordinò quella al pomodoro e delle patatine fritte, poi sedette ad un piccolo tavolino. Stranamente avvertiva un paio d’occhi puntati contro di lui, ma ignorò quelle strane sensazioni e prese in mano un quotidiano, aprendo una pagina a caso, per distrarsi dalla sua lettura shakespeariana. Una frase troneggiava su tutte.

Una donna? Conquistala con i fiori.

Seguiva poi l’indirizzo del fiorista.

Fiori! Ma certo, fiori!Oh mamma, ma non sarà troppo azzardato? Cioè, potrebbe pensare che sono un idiota, un galletto, un dongiovanni! Potrebbe prendersela! Devo farmi consigliare anche su questo? Nossignore! Andiamo, io sono realmente un playboy, io non mi faccio intimidire da una ragazza qualunque. I fiori andranno benissimo per Taylor.

Beh, qualunque … quegli occhi cioccolato, quei bei capelli, quel sorriso. Ok, magari no al qualunque.

L’ordinazione arrivò subito. La giovane cameriera, dalla scollatura eccessiva e il sorriso ammaliatore, però, aveva anche miscelato peperoncino e ketchup, dando vita ad un pranzo esplosivo. In un batter d’occhio il poveretto si trovò in preda al panico, con il calore in gola; agitato come non mai e maledicendo quella sciocca ragazzina, corse in bagno. Era un bagno ristretto, sia per donne che per uomini. Con orrore, Chad si rese conto che era occupato.

-Nooo! Ti prego fammi entrare! Ti scongiuro!!- si ritrovò ad esclamare, senza alcun pudore.

-Ch-chad??- chiese timidamente una voce roca e nasale, di chi aveva appena pianto.

Allora lei aprì la porta. Era infatti una giovane adolescente, dalla pelle molto chiara, con piccole labbra rosse e un nasino all’insù. I suoi capelli castani e corti erano elaborati in due treccine legate sulla nuca a formare una specie di due cerchi incrociati, ma ora i ciuffi sulla fronte erano spettinati. Portava gli occhiali, che coprivano due dolci occhioni, e un cappello colorato posizionato però in disordine.

-Kelsie?? Cosa ti hanno fatto??

***

-Non posso crederci. Ti ha tradita? Con una cheerleader?? Susan?

All’indelicata ripetizione delle sue parole, la mia amica ricomincia a piangere, facendo voltare tutti. Siamo infatti tornati nella sala della pizzeria e le ho offerto qualcosa, ma lei ha rifiutato. È sconvolta, e così anche io.

Com’è possibile che abbia fatto qualcosa di così schifoso? Jason? Il mio amico tutto d’un pezzo che le aveva fatto romanticamente centrare un canestro alla festa della vittoria per il campionato invernale dell’anno scorso??

-Sì … sono andata a fargli una sorpresa, era in palestra a “giocare con voi”. Ma poi li ho visti. Si ba … si … baciavano con … molta enfasi.

Io lo odio! Come ha potuto essere così schifoso? È, anzi, era mio amico! Povera Kelsie, deve starci proprio malissimo. Con affetto, le do’ una pacca sulla spalla, e lei mi abbraccia. La stringo a me, con gli occhi chiusi, mentre l’obbrobriosa immagine di quei due mi torna in mente. 

-Certi momenti però vanno affrontati nella vita. Sì, è stato uno stronzo, ma ora devi dimenticarlo e rifarti, perché sei carina e in gamba. Andiamo, scommetto che in molti farebbero la fila per te!

-Grazie. Sei un … vero amico.

-Ma … lui ti ha vista?

-Sì. Non ha detto niente, però.-racconta Kelsie, tentando di contenersi un po’. – Mi ha fissata, mentre Susan mi guardava con orgoglio, soddisfazione. Quella …

Le tappo la bocca con la mano, che poi tolgo, lei sorride e si congeda.

-Ora vado, sarà meglio. Mia madre mi aspetta da un’ora buona.

-Vuoi che ti accompagni?

-No, ti ringrazio. Ti ho già rubato troppo a Taylor. E su, ora valle a comprare dei fiori.

Ammicca, prende la sua borsa e va via, lasciandomi interdetto. O è una maga ( ce la vedrei proprio bene!) oppure questo è il secondo segno che mi è stato inviato dal fato, per dirla come la Darbus. Opto per la seconda possibilità e vado a pagare il conto, uscendo poi all’aria fresca. Il fiorista non è molto distante, quindi posso sbrigarmi con mezz’ora.

Prendo l’autobus alla stazione e giungo lì davanti. L’insegna recita un cognome un po’ antiquato, ed entro dentro imbarazzato. Un vecchino dall’aria dolce e remissiva allora accorre in mio aiuto, con un sorriso che sa di diabolico, a parer mio. Paranoia, quella di oggi.

-Ehm … cerco dei bei fiori per …

- … una donzella, non è così? Andiamo, giovanotto, ho quel che fa per te!- mi interrompe l’anziano, trascinandomi fino ad una parte più interna del suo negozio. A quel punto scorgo due cose che mi attraggono moltissimo, seppur per motivi diversi: da un lato le bellissime rose sono l’ideale per la mia Tay,  dall’altro … devo picchiarlo.

Jason!

-Brutto idiota, che ci fai qua?- gli domando aggressivo.

-Ma … come ti permetti di trattare così mio nipote? Jason, chi è questo delinquente?

-Delinquente a me? E questo schifoso traditore di suo nipote cos’è?- esclamo arrabbiato, senza riuscire a contenermi.

Jason per tutto il tempo è rimasto in silenzio, con gli occhi bassi, con aria colpevole, dietro il bancone. E ci credo, dopo quello che ha fatto a Kelsie! A questo punto, però, si vede costretto ad intervenire, quindi si avvicina e inizia a mormorare il mio nome con voce impercettibile, ma io lo scanso via, e lui atterra su delle orchidee. Non conta nulla per me; prima non avrei mai difeso Kelsie Nelson da un Wildcat, ma la situazione è molto cambiata. Esco dal negozio, ignorando le minacce del nonno di Jason di denunciarmi o cosa, perché tanto sono certo che suo nipote lo farà smettere. Infatti, ora che ricordo, il cognome dell’insegna è quello di sua madre da nubile.

Mi dirigo verso un altro fioraio. Verso la mia nuova vita, da ragazzo più gentile, meno scontroso con tutti e più rispettoso verso persone e rapporti. Da ragazzo innamorato.

***

Aaaaah lo so! Questo capitolo non è un granché, ha un grosso ritardo e per di più si tratta dei cosiddetti “cappy passaggio”. Ma mi ci voleva, anche per i capitoli successivi! ^^ Spero non ne siate troppo delusi … miiii il pessimismo sta contagiando anche me!! XDDD

Vi ringrazio per le vostre recensioni (ovviamente grazie anche a chi sta solo leggendo la mia storia e non recensisce), ma in particolare:

enora…93, anzi, armony93 (XD): Grazie per i tuoi super complimenti, mi fanno molto piacere! ^^ Scusa di averti lasciato sulle spine.. Chad e Taylor però continuano a non muoversi ^^ Che sadica che sono!

Titty90: Wow che ringraziamento! ^^ Di niente! E non preoccuparti per lo scorso capitolo, in fondo alla tua età.. XDDD Perdono.. Grazie per la recensione! (sisi io ce li vedo tanto a cantare insieme!!)

*AqUaPrInCeSs*: Ehm ehm.. non mi uccidere per questo capitolo poco Chaylor.. beh altrimenti che long sarebbe?? XDDD Il sadismo mi conquista sempre di più!! O.o mi faccio paura da me! Per il musical … beh non è detto nulla … ma non è nemmeno un no … *suspance* Che bello sarebbe se fossimo compagne di scuola, sempre a confabulare di HSM e fan fiction (ulteriore metodo per concentrarmi di meno XDDD)! Grazie per la recensione anche a te!!

Herm90: Visto che dedica? Sto diventando troppo romantica, mm … ^^ John tornerà presto, e chissà che non sia già tornato … mm sto svelando troppo!! ^^ Grazie mille, sono contenta che il mio surrealismo sia stato gradito! P.S.: Ho messo Topo Gigio e il Re Leone sul mio MP3.. DAVVERO!!

kikka93: Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, e mi dispiace se per ora non c’è un bacio appassionato!! Purtroppo quei due si capiscono meno di … di … ok non ci sono paragoni, sono scemi e basta!! XDDD Grazie ancora!

emylee93: Come ho detto alle altre, scommetto che l’assenza di una scena con un bacio non ti sia piaciuto! Anzi, forse state già organizzando un complotto per picchiarmi a sangue!! Aiuto!! Chad salvami tu!! XDDD Grazie per aver recensito!

Ok, ho finito … tornerò (quando?? No perché ci metti un’eternità ad aggiornare! Ndt) con un nuovo capitolo pieno di insidie, guerrieri e tradimenti a Xena … volevo dire, su EFP: Il tuo sito di fan fiction!! Gentilmente offerto da Chaddino caro e da Erika XDDD.

Bacioni, Vivy93.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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