Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: AlessiaVilla    10/05/2013    0 recensioni
"Era un nuovo inizio, non volevo più le mani sporche di sangue, forse quella ragazza dai capelli rosso fuoco, era la mia speranza"
Genere: Azione, Dark, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hope’s point of view :
*Suona la campanella*

“Si cazzo, grazie Signore” dissi girandomi le mie migliori amiche che mi lessero il labbiale dal fondo della classe.

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Si chiamavano Ashley e Jen, erano al mio fianco da tre anni, dall’inizio del liceo, del “St.Barbara high school”, Los Angeles California.
Ashley era proprio la californiana doc, fisico da paura, bel carattere e lunghi capelli biondi su cui lei aveva deciso di fare delle ciocche colorate, aveva un sorriso bianchissimo che ti faceva scaldare il cuore, ma non dimentichiamoci dei meravigliosi occhi verdi, come la primavera. 
Jen sembrava più una ragazza da costa ovest, forse perché si era appena trasferita dalla grande New York, era nata lì, ma per lavoro la sua famiglia si era stabilita qua, dall’altra parte degli Stati Uniti d’America. Lei aveva una lunga chioma fatta di bellissimi capelli ricci neri, era impossibile pettinarli ma ,non so come, lei ce gli aveva sempre perfetti, ogni giorno. I suoi occhi erano azzurri come l’oceano e era davvero difficile non notarli, sembravano infiniti.
E poi c’ero io, Hope, non ho mai capito perché i miei genitori mi hanno dato questo nome, significa speranza, lo odio.
Ho i capelli color rosso fuoco, naturali, purtroppo. Si, odio pure questi, molte volte avevo cercato di tingerli ma tutti i parrucchieri mi hanno sempre detto “Non farlo, esistono poche persone al mondo con capelli del genere, sono favolosi!” bha, diciamo che mi avevano convinto. In effetti, se ne vedono di poche con i capelli rossi in California.
Io sono nata a Toronto, in Canada, appena nata i miei hanno deciso di trasferirsi qua con mio fratello, e la nostra vita è rincominciata. Posso dire di rappresentare molto la tipica ragazza canadese, del freddo: capelli rosso fuoco, occhi azzurri e assolutamente voglia zero.
Ashley ci portava molto spesso sulle meravigliose spiagge californiane a provare a fare surf ma, detto sinceramente, preferivo starmene sull’asciugamano a guardare il cielo e l’orizzonte. Tipica canadese.

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Mi alzai velocemente dal banco, e mi diressi verso Jen :”Non ci credo, l’estate inizia ora baby” esclamai quasi urlando, “Haha, è la nostra estate” rispose con un sorriso a 32 denti.
Uscemmo dal liceo, fiere di vedere tutta la gente che come noi 16enni non aspettava altro che questo, non fare un cazzo e divertirsi per ben tre mesi, il paradiso.
Mentre camminavamo per accompagnare prima a casa Ashley, iniziai a parlare “Allora ragazze, io oggi devo imbiancare casa mia quindi non posso uscire, usciamo domani vi va?” “Certo, facciamo che per mezzogiorno ci troviamo da Nato’s e mangiamo qual cosina, così poi usciamo, possiamo andare in centro a vedere qualche negozio, prendiamo il treno okay?” Rispose subito Jen “Certo” continuò Ashley “hanno aperto un nuovo negozio sulla cinquantaquattresima, ci facciamo un salto”, sia io che Jen annuimmo alla proposta di Ash. Fra chiacchiere, avevamo lasciato Ashley a casa e ora eravamo davanti alla mia, salutai Jen.
Ma mentre entrai dalla porta della mia villetta, notai degli scatoloni e una macchina davanti alla casa di fronte alla nostra, “Ehi mamma” urlai “Ci sei?”, “Si, eccomi tesoro, com’è andata a scuola?” sbucò immediatamente dal suo studio, “Bene” risposi “Ma abbiamo nuovi vicini?” continuai guardando fuori dalla finestra e indicando la casa di fronte “Oh bè si, sai una cosa, ora ti do un cesto, vai da loro e dagli il benvenuto!” mi disse con una voce squillante “No, mamma, non gli conosco neanche!” “Meglio, farai amicia.
Dai forza su,su” disse insistendo. Che palle, la solita canadese insistente e rompi cazzo, ora voleva che facessi amicizia anche con gli sconosciuti.
Mi limitai però ad allungare le mani e aspettare il cesto, uscii di casa, attraversai la strada e mi trovai sulla porta dei nuovi vicini “Bene” pensai fra me e me,
“Ora devo fare anche amicizia con un paio di noiosi vecchietti che ogni sera mi diranno di abbassare il volume della musica, che palle cazzo”. Suonai il campanello, ma ad aprirmi non era un vecchio come mi aspettavo, anzi.
Subito la mia faccia fu colta da un’emozione travolgente, cazzo se era figo. Abbastanza alto, capelli biondi messi in un’elegante cresta, occhi verde come il prato, pantaloni della tuta blu, a torso nudo. Ripeto, a torso nudo e occhiali ray ban neri. Sembrava uscito da un film di James Bond.
“M-m-maaa.. tu chi sei?” dissi con una voce che subito dopo ritrovai molto imbarazzante.
“Credevo che fossi stata tu quella a suonare alla mia porta” risposte acido.
“Si, scusa, io abito qua di fronte, mia madre mi ha chiesto di darvi questo cesto come benevuto quindi..”
Non feci in tempo a finire la frase che subito il biondo mi interrose “i tuoi capelli sono così..”
“Sono Hope, Hope Thomas” tagliai corto.
Io Justin Bieber” rispose stando al gioco.
Bieber eh? Oh, quella si che sarebbe stata una bella estate!





Questo è solo il mio primo capitolo, la storia che ho in mente (e che in parte ho già scritto) è davvero bella, spero molto che vi piaccia e che mi chiederete di continuare, grazie a tutti.
  
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