Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Flowrsinmyhead    11/05/2013    0 recensioni
“ormai era inutile cercare altre vie di uscita: io ero sua, e non potevo farci assolutamente nulla.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi rigiravo nel letto,  stavo pian piano capendo che l’idea di prendere sonno non era stata una delle migliori. Avevo così tante cose nella mente: il trasferimento, la nuova casa, i nuovi vicini, i possibili nuovi amici, in pratica posto nuovo, gente nuova. Forse era quello che mi spaventava, lo scoprire nuovi luoghi, magari più grandi, più popolati della mia vecchia città, l’idea che avrei parlato con nuove persone che non sarebbero stati i soliti amici di sempre. Pensare mi stava distruggendo e certamente, se avrei continuato così, avrei finito per non dormire né la sera stessa, né i giorni seguenti.
Ma, pochi minuti dopo il frastuono proveniente da fuori casa mia mi fece sobbalzare e avvicinarmi di scatto alla finestra. Sentivo urla, musica ad alto volume, risate: era una festa.
In quell’esatto momento fu come se una lampadina si fosse accesa sopra la mia testa: avere sedici anni significa divertirsi, spassarsela alla grande e sicuramente dovevo darmi una mossa, dovevo scoprire nuovi luoghi e nuova gente, soprattutto non essere timida. E per conoscere tutto ciò, cosa c’era di meglio di una festa piena di giovani in una casa non molto distante dalla mia? Nella mia vecchia città ero sempre stata la ragazza casa e chiesa, educata nel rispettare le regole, lo avrei fatto ma non in quel momento e poi i miei genitori dormivano, non si sarebbero mai accorti la loro tranquilla figlia stava sgattaiolando fuori di casa.
Aprì l’armadio, uscì le prime robe comode che trovai nonché una canotta e un pantaloncino, e in cinque minuti mi vestì.
In punta di piedi mi avvicinai alla finestra e silenziosamente la aprì. Mi affacciai e notai che la distanza finestra- suolo era molto bassa e decisi di saltare. Cosa fare adesso? Non potevo più ritornare indietro e, forse, era meglio così: volevo solo trovare quella casa, divertirmi un po’ e magari conoscere nuova gente. Seguivo il suono della musica, che mi dava, in un certo senso, immensa tranquillità. D’un tratto sentì uno sparo che riuscì a sovrastare il suono ritmico della musica.
Mi girai di scatto, il cuore pulsava al massimo, avevo paura. Vidi una gang, i soliti gruppi di cazzoni che sanno solo combinare guai e andare in prigione. Ma non erano loro che mi preoccupavano perché il mio sguardo era immerso in una brutale scena che si presentava a pochi metri da me: un corpo disteso a terra sul marciapiede, coperto da macchie di sangue, schizzate anche sulla strada. Ero nel panico.
Continuavo ad osservare il cadavere, ma non feci caso allo sguardo pericoloso di un ragazzo, un biondino alto con una pistola in mano, circondato da altri tre ragazzi, incrociai i suoi occhi e l’unica cosa che mi riuscì fare fu quella di dire a me stessa sottovoce 'Jenna, scappa.' e lo feci.


Angolo scrittrice.
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia e spero con tutto il cuore che vi piaccia gfhjk per informazioni contattatemi qui (https://twitter.com/drewsbear), è il mio twitter. Un bacione, a presto.
   
 
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