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Autore: acrosstheoceanx    12/05/2013    2 recensioni
Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. Non cercava comprensione, cercava vicinanza. Era alla ricerca di calore umano, non solare. Prometteva, se ne andava. Continuava a guardarti, mimando con gli occhi una scusa, condannando se stesso per l'incapacità di rimanere. Forse paura, insinuatasi nelle sue membra. Forse una piccola creatura, soffocata dall'esperienza.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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HIM.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. Lo sguardo perso nel vuoto, come fosse  alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi. I capelli perennemente scompigliati, forse dal vento, e l'accenno di un triste sorriso proprio lì, all'angolo della bocca. Le mani lungo i fianchi, un'apparente tranquillità celata nel suo portamento, la concentrazione nell'eseguire tutto con un'estrema naturalezza a volte provocatoria.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. La mascella contratta, lo sguardo perforante. Cambiava la voce, profonda e autoritaria. Cresceva, contro la sua volontà, cercava di aggrapparsi al passato. Ma gli rimanevano soltanto i dilanianti ricordi infantili. Girava lo sguardo, verso il futuro. Il viso pallido, come un fantasma.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. Non cercava comprensione, cercava vicinanza. Era alla ricerca di calore umano, non solare. Prometteva, se ne andava. Continuava a guardarti, mimando con gli occhi una scusa, condannando se stesso per l'incapacità di rimanere. Forse paura, insinuatasi nelle sue membra. Forse una piccola creatura, soffocata dall'esperienza.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. I suoi sogni nel cassetto, le lacrime nascoste, le sfide a calcetto. Gioiva raramente, un sorriso inebriante. Nascondeva dolore, nascondeva passione, la speranza voleva distruggergli il cuore. Si irrigidiva, sbuffava, scappava.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. Le mani sporche di colore, il viso stanco, gli occhi spenti. Batteva pugni sul petto, cercava di spegnersi il cuore, urlava, imprecava. Creava meraviglie sui muri, un brivido di adrenalina lo riscuoteva.
Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. La gente lo guardava perplessa, lo chiamavano strano. Ma lui non era strano, lui era diverso. Si stringeva nelle spalle e proseguiva, a testa alta, non si inchinava a nessuno.

Tagliava l'aria, lui, con quel suo skate. La finta insofferenza. Gli auricolari sempre nelle orecchie. La musica gli scuoteva i pensieri, sembrava piacergli. Osservava il mondo, lo odiava. Voleva fare la differenza, spiccare come il rosso sul bianco.

Lui odiava il bianco. Era così freddo e vuoto. Lui odiava il freddo, portava la felpa anche d'estate. Le maniche sempre alzate sugli avanbracci. Odiava il vuoto, si sedeva, portandosi sempre le ginocchia al petto, cercando di soffocare il grido che sembrava torturargli il cuore. Odiava il bianco, gli ricordava l'anima degli innocenti. Ma per lui, non esistevano innocenti, associava a loro persone prive di sogni, di ambizioni, che si attenevano alle crudeli regole del mondo. Pensava alla sua di anima, piena di macchie. Una nube di fumo, indistinta nella mente consapevole, decisa in una mente annebbiata, senza spigoli. Niente valori, niente sentimenti, solo il brivido adolescenziale di una canna. Sangue, rosso. Lui amava il rosso, il colore di chi si impone, di chi decide di non essere una pedina della società, rosso come la passione, rosso come un fuoco che da sempre gli ardeva dentro, un fuoco che lui non credeva di avere. Come non credeva nell'amore, ma era solo un'illusione, lui si illudeva e cercava di nuovo di spegnersi il cuore, battendosi i pugni sul petto, quasi con aria infantile. Si accasciava a terra, portandosi le ginocchia a petto e guardava, osservava, curiosava con gli occhi di un bambino. Perchè questo lui voleva essere. Solo un bambino, con le ginocchia sbucciate, con le lacrime in procinto di cadere dagli occhi e la parola 'mamma' che risuonava gutturalmente dal profondo della gola. La voce candida, a volte acuta. Respirava l'aria, di una giovinezza che gli era stata negata.
  
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