Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: louwasmyrealfirstcrush    12/05/2013    5 recensioni
3 Aprile 1996, San Antonio.
Caro L. ,
allegato a questa lettera c’è il file contenente le fotografie del prototipo A-16.
A-16 arriverà domani alle 3:37pm. Tutto ciò che occorre è: acqua e latte.
Addio.
-Nasa.
Kate Mackenzy Oliva, rilesse per la dodicesima volta quella lettera.
Erano passati sedici anni da quando l’ebbe ricevuta. Non un solo giorno passava senza che l’avesse riletta, non un solo giorno passava senza che si fosse ripetuta che forse avevano sbagliato indirizzo, non un solo giorno passava senza che pensasse a quante coincidenze ci fossero state con ciò che diceva la lettera.
[...]Austin era sempre stato un pallino fisso per Camilla. Troppo bello, troppo intelligente, troppo perfetto.
Quel ragazzo, secondo lei, nascondeva qualcosa.
E' la mia prima Fanfiction su Austin, vi prego non uccidetemi. #Pace.
Genere: Mistero, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Che si fa?-chiese Austin grattandosi la testa con l’iPhone rosso. “Rosso. Tutto. Dannatamente. Rosso. Cappello? Rosso.  Ciondolo? Rosso. Bracciale? Rosso. Laccio delle scarpe? Rosso. Boxer? Ros.. ah, no, quelli non li ho visti.” Pensò la ragazza osservandolo.
-Cacca.-rispose Camilla con nonchalance. Quando si girò, trovò un ragazzo con una mascella che partiva all’altezza delle orecchie e arrivava fino a terra.
-COSA?- chiese nuovamente Austin scioccato.
-Cacca.- ripeté la Gray scocciata.
- Ma.. ehm.. io l’ho fatta prima.- ammise il ragazzo. –Sai, tu eri intenta a scegliere i manga e io.. beh, l’ho fatta nel cestino.
Camilla si bloccò, si girò verso Austin e lo guardò sconcertata. –HAI CAGATO NEL CESTINO DELL’ EDICOLA?- non le importava che qualcuno la sentisse, era decisamente scandalizzata.
- Ovvio che no.-rispose il ragazzo sorridendole.
-Troppo bello per essere vero.-disse lei con aria malinconica.
- Corbezzoli.- esclamò Austin. – ma con che essere vivente vado in giro?
Camilla si voltò verso di lui. Lui si voltò verso di lei. Ommioddio- urlò la ragazza mettendo una mano davanti la bocca e indicando con l’altra l’amico. –TU!
-Io?
-Tu!
-Cosa?

- TUUUU!
-Mi spieghi che vuoi???- gridò Austin spaventato.
-Quale persona sana di mente direbbe ‘CORBEZZOLI’?-Fu difficile capire se Camilla era seria oppure no ma, il mezzo cyborg non poté che sbuffare. –Oh San Crispino!
-E’ il nostro vino. –rispose un uomo di passaggio.
I due si guardarono e risero, risero forte, risero per la battuta di uno sconosciuto, risero perché il quel momento volevano solo e semplicemente ridere.
 
 
Erano le nove, Camilla aveva già ricevuto un paio di telefonate da parte di sua madre ma, Austin, invece, non aveva la minima intenzione di tornare a casa, da una donna che gli aveva mentito per sedici anni.
-Fratello carissimo, io, dovrei andare. –disse Camilla raccogliendo lo zaino dal marciapiede. Si erano fermati per un po’ a parlare, seduti in strada, l’aria era fresca, un venticello solleticava le loro guancie arrossate per l’imbarazzo.
-Di già?- chiese il ragazzo prendendole un polso.
Il cuore di Camilla perse un battito, non sarebbe voluta andare via neanche per tutto l’oro del mondo ma,  purtroppo doveva. –si.- scostò la mano in modo da liberarsi dalla stretta e si voltò su se stessa.-Ciao Mahone!- salutò.
Sentì due colpetti sulla spalla, si girò di nuovo.
Due braccia muscolose circondarono il suo corpo, stringendolo a un torace delineato da muscoli duri. L’odore di dopobarba le pervase i sensi e si abbandonò a quell’abbraccio.
-Non andar via, per favore.-la pregò Austin con un filo di voce.
Camilla sollevò lo sguardo e i suoi occhi verdi incontrarono l’azzurro del ragazzo.
-Non vado da nessuna parte senza di te.
-Tua madre?
-Dormirai da me, entra dalla finestra.
 
Dopo aver salutato calorosamente la madre (“Ue mà.”) Camilla salì in camera e accese la luce, sistemò il letto e prese un cuscino dall’armadio.
-Austin?-chiamò affacciata alla finestra.
Un ragazzo comparì da dietro l’albero in cortile, sollevando un braccio.
-Sali.
Lo stesso ragazzo cominciò ad arrampicarsi sui rami sporgenti del ciliegio, fermandosi all’altezza della finestra. Camilla sporse un braccio e Austin afferrò la sua mano.
-Grazie.-disse quest’ultimo entrando nella camera.
-Che si fa?-chiese la Gray sedendosi sul letto e facendo cenno al ragazzo di seguirla.
-Cacca.-rispose Austin con nonchalance. Quando si girò, trovò un ragazza con una mascella che partiva all’altezza delle orecchie e arrivava fino a terra.
-Non copiarmi le battute, troio.-esclamò Camilla lanciandogli un cuscino. 
Austin lo schivò e ne prese un altro che lanciò all’amica.
Dopo vari altri scambi, entrambi, sfiniti, si stesero sul letto.
-Quindi?-chiese Camilla girandosi su un fianco, verso Austin.
-Cacca.-rispose lui sorridendo.
Camilla socchiuse le labbra e lo fissò immobile.
Austin sorrise ancora. –Buonanotte.- disse prima di lasciarle un bacio a fior di labbra e spegnere la luce.
 



Aiuto! E' il primo capitolo romantico, vero, che ho scritto.
Scusatemi l'orario ma dovevo, per forza.
AAAAAAAH che devo dire? Uhm.. dolci dai lol
Austin finalmente l'ha baciata, ennò eh, Camilla non ne avrebbe mai avuto il coraggio.
Insomma, boh, niente, il capitolo l'ho scritto in tipo un' ora e non so se peggio di così sarebbe potuto venire.
Se mi lasciaste una recenZZZZione sarei felice.
Grazie a chi ha recensito o messo nei preferite/seguite/ricordate
VI LOWO TUTTEEEE (?)
Twittah: @swagbabeswag
Ciau tesori
  
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