Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: TonyCocchi    12/05/2013    1 recensioni
Sia Erza che Mira hanno a disposizione un ampio repertorio di trasformazioni in modo da potersi adattare ad ogni situazione o avversario. E anche qualcuna che non serve esattamente per combattere… E se Mira puntasse proprio a quelle? Se c'è da far battere il cuore, quale sarà la versione più adatta delle nostre eroine? [Erza x Mira]
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Mirajane
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ft - mirza

Un bell’ehilà a tutti, gente! ^__^
Anche se sto attraversando un periodo di scarsa ispirazione, mi rimetto all’opera! Ho infatti deciso di iniziare a scrivere questa fic per due motivi. Innanzitutto, era da un sacco di tempo che non scrivevo su Fairy Tail, è un po’ mi mancava!

In più, voglio tirare un po’ su il morale di una mia amica, Chiara “Scarlet”, a cui il manga ultimamente non ha dato molte soddisfazioni… XD

Questa tipa è una grandissima fan della coppia di cui state per leggere, e anche una bravissima disegnatrice; quindi eccovi qui il link della sua gallery su Deviantart, date pure un’occhiata!

 

http://edoroku.deviantart.com/

 

Bene, vediamo se so ancora scrivere una bella fic su FT! Buona lettura! ^__^

 

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

 

 

 

Per Erza Scarlet essere ordinati era più che un pregio, bensì un dovere; e per una tipa ligia e rigorosa come lei, il rispetto dei doveri era anche felicità. Ecco perché ricoprire di attenzioni le sue armature era anche il suo hobby preferito.

Robuste, potenti, efficacissime nel prendere a calci nel sedere nemici e amici idioti, e se una maga vuole essere professionale non può certo trascurare i suoi strumenti di lavoro; ma quando era indaffarata nella loro pulizia periodica, a strigliarle e lucidarle una per una fino a quando il sole riflettendoci sopra poteva abbagliare qualche malcapitato fuori dalla finestra del suo appartamento a Fairy Hills (o tutto o niente…), sembrava più che una guerriera una collezionista appassionata, col cuore che saltellava felice nel petto ogni volta che le passava in rassegna.

La adorava tutte dalla prima all’ultima, quelle di metallo e quelle di tessuto, dalle più sicure e coprenti a quelle più “areate”… Non si sarebbe mai stancata di procurarsene di nuove, specie pezzi rari o curiosi.

In un fumetto che le era capitato tra le mani c’erano alcune armature completamente d’oro: a primo impatto le aveva bollate come decisamente pacchiane, uno schiaffo alla povertà e al buon gusto… Però dentro di sé un pensierino l’aveva fatto!

<< Forse con una percentuale di oro un po’ più bassa e qualche fregio in meno potrei… No, no, non essere avida, Erza… Però…  >>

Erza proseguiva così di armatura in armatura, con panno, acqua, lucido, olio di gomito e sorriso sulle labbra, sempre meno stanca e sempre più entusiasta.

Quasi non riuscì a distogliere gli occhi e la mente quando una vocina fece capolino: “Ehilà!”

“Ciao, Mira!” –la salutò mentre chiudeva la porta dietro di sé.

“Disturbo?”

Sorrise in modo accogliente: “No, figurati, sono solo un po’ indaffarata.”
“Vedo, e fai bene: le tue armature sono tutte stupende, si meritano un trattamento speciale.”

Erza si voltò a strofinare un’armatura a caso in modo da nascondere il faccino contento da gattina appena coccolata: certi complimenti si che facevano scomparire la maga e venire fuori la collezionista.

“Faccio solo del mio meglio per tenerle in ordine…” –si schernì con modestia la tipa che quando era particolarmente contenta del risultato non si risparmiava bacetti affettuosi a pettorali, elmi e spallacci.

“Beh, sono loro la ragione del tuo successo, no? Non solo sono forti, grazie alla tua magia che le richiama in un istante puoi adattarti ad ogni situazione scegliendo quella più utile.” –disse Mira iniziando a camminare tra le armature, appese ai loro sostegni di legno che sembravano indossate da manichini invisibili, come fosse in un museo- “C’è di tutto, una per ogni evenienza, che ci sia da sfidare un mago del fuoco…” –adocchiò l’armatura dell’Imperatrice delle Fiamme- “… O da ballare sul palco la nuova canzone di Gazille!” –punzecchiò il morbido batuffolino di lana bianca che faceva da codina sulla Bunny Girl Suit; non aveva visto di persona la performance di Lucy ma era sicura avesse fatto un figurone!

Erza intanto riaggiustò sul sostegno una spada come si trattasse di un quadro appeso storto: “Anche la tua magia è molto versatile: hai diversi take-over a tua disposizione anche tu.”

A quelle parole Mira le lanciò un’occhiatina che non seppe interpretare.

“Che c’è?”
“Niente, ih ih ih! Pensavo solo che abbiamo qualcosa in comune.”

Per quanto riguardava la magia si, annuì Erza prima di rimettersi al lavoro: anche Mira, grazie ai suoi vari take-over demoniaci aveva un’ottima scelta di opzioni per contrastare i propri avversari. A quel pensiero le tornò in mente una curiosità che in effetti non le aveva mai chiesto, e magari poteva approfittarne ora, anche per non sembrare troppo scortese: non poteva non prestarle le dovute attenzioni dopo che era venuta fin lì a portarle il suo gentile sorriso e la sua sempre gradita compagnia dopotutto. E pensare che da bambine chissà quante volte aveva sognato di poterle parlare e fare domande senza doversi aspettare incluse nella discussione le solite occhiatacce e tirare di capelli.
“Dì un po’, Mira, in effetti non ti ho mai chiesto in quante forme di demoni sei in grado di trasformarti.”

“Ehi, è vero! Non me l’hai mai chiesto!” –rise lei, saltellando due passi più vicina, ed Erza ebbe la curiosa sensazione che fosse venuta lì quel pomeriggio già pronta per quella domanda.
“Te ne faccio vedere qualcuno, che ne dici?”
“Volentieri.” –si asciugò il sudore la rossa

Mira chiuse gli occhi: era in arrivo una degna sfilata delle forze infernali!

Ad aprire lo spettacolo furono sinistre o oscure fiammate dalle sfumature violacee, che rivelarono, dissolvendosi, un’acconciatura che saliva incurante della gravità come un fuoco albino, affiancato da scure ali membranose come quelle di un pipistrello.

“Questa è la forma standard del Satan Soul.” –fece Mira, con la voce più bassa e minacciosa, così diversa dalla sua solita parlata cristallina e che pure le apparteneva- “Non è eccessivamente potente o vistosa come altre, ma fa sempre un bel figurone.” –gonfiò il petto che risaltò sotto gli occhi della rossa, e facendo al contempo schioccare nell’aria la robusta coda come quella di un coccodrillo.

<< Sembra proprio si stia divertendo a mostrare il suo arsenale >> -pensò la spettatrice dai capelli rossi, a cui non erano sfuggite le movenze dell’altra, vanesie, che pregavano di ammirarla.

Sorrise sovrappensiero: se fosse stata lei a dover esibire il suo possente corteo di metallo si sarebbe immedesimata nello stesso modo. Per un attimo si perse nel pensiero di quali armature scegliere per la sua sfilata, quando la trasformazione successiva di Mira la riportò coi piedi per terra.

Adesso il vestito scollato e le scaglie di Mirajane avevano toni di blu e azzurro glaciale; il viso era incorniciato da due lunghe corna celesti.

Girò su sé stessa e scosse un po’ le grandi ali.

“Questo è il Satan Soul Alphas: veloce e letale, ma difficilmente controllabile. Una volta solo trasformandomi ho demolito un intero villaggio… Così il master mi ha fatto la ramanzina e mi ha costretto a ricostruirlo mattone su mattone…” –aggiunse la diavolessa con una punta d’imbarazzo!

Erza si coprì la bocca: divertente oltre che interessante come sfilata! E avrebbe aggiunto anche provocante… Mira era già sinuosa di suo senza camminare ancheggiando e smuovendo lentamente ali e coda; ed ecco che le armature coccolate fino a poco prima erano già belle che dimenticate.

“La prossima è una forma che non mostro spesso.”

Mira si ritrasformò: le scaglie su braccia e gambe erano ora bruno-rossicce e meno spesse, ma dalla fronte e da dietro le orecchie partivano, come una corona, delle corna scure lunghe e sottili. Anche la coda era più esile rispetto a quelle delle precedenti due forme, ma era costellata di quegli stessi spuntoni dritti e acuminatissimi: Erza si sentiva pungere sulla pelle solo a guardarli.

“Satan Soul Asmodeus: utile contro molti avversari insieme, gli aculei della coda possono essere scagliati tutto intorno come quelli di un istrice, e fanno molto male!”

Sempre più divertita, Mira arcuò la coda puntuta sopra la sua testa, mettendosi in posa come uno scorpione pronto all’attacco.

“Impressionante.”

“Devi vedere quel che viene ora!”

Chiunque non avesse avuto la stessa tempra di Erza sarebbe indietreggiato all’improvvisa vampata rossa che ne seguì.

Dalle fiamme emerse la forma che Erza sapeva essere il tuo take-over più potente. Meno sexy negli abiti, ma molto più spaventoso: avvolta in un mantello, ai due lati del viso emergevano due corna larghe robuste, dietro le quali ondeggiava una folta criniera bianca.

Le fiamme le danzavano attorno come per presentare la loro diabolica padrona: “Satan Soul Sitri. Devi avermi fatto arrabbiare parecchio per costringermi ad usare questa forma… O forse ho solo voglia di farti prendere un gran bello spavento, umpf!”

Erza applaudì a quel gran finale: “Complimenti, la tua “collezione” non ha nulla da invidiare alla mia!”
“In realtà credo di avere ancora di meglio nel repertorio.”
Erza restò a bocca aperta: “Una forma demoniaca più potente del Sitri?!”

“Non proprio.” –fece la diavolessa avvicinandosi- “D’altro canto anche nel tuo arsenale ci sono armature non esattamente per battersi, dico bene?”

Erza si sfregò una guancia: “Beh…”
“Ne ho una anch’io!”

Schioccò le dita e l’apparizione demoniaca venuta tra i lapilli infernali scomparve in un’innocua e morbidissima nuvoletta rosa.
<< Un diavolo che non combatte? E allora cos… ?!?!? >>

Il pensiero le si fermò; viceversa un rivoletto di sangue fece di gran carriera capolino dalla sua narice!

“Satan Soul Succube!”

Ah, le succubi… Le diavolesse della tentazione e della depravazione che garantiscono anche all’Inferno la giusta dose di fanservice! Come poteva Mirajane lasciarsele scappare?

“Mi-Mi-Mira…”

La codina terminava in una punta a cuoricino ed era di un rosso acceso, invitante come i suoi vestiti, o per meglio dire la sua biancheria visto che non indossava niente sopra. E anche la biancheria era difficilmente definibile come tale: più che mutandine quelle sembravano un filo, e più che un reggiseno quello sembrava una strisciolina di stoffa a cingerla a livello dei capezzoli. Persino le calze a rete con tanto di reggicalze, prevedibili visto il tipo di demone, erano più sobrie!

Per evitare di passare per pervertita (come se il suo naso non stesse affatto gocciolando copiosamente…), Erza tentò di alzare gli occhi un po’ più su, ma lo sguardo socchiuso di Mira le arrivò dritta al cuore come una freccia. E in quel capolavoro di oscenità e lussuria, quale acconciatura poteva andare meglio di un paio di treccine laterali da bambinetta innocente?

“Non credi sia la mia forma migliore?” –domandò poggiando le mani sui fianchi.

“Eeeeeeeehm…”
“Pfffff!” –fecero le guance di Mirajane gonfiandosi, prima di esplodere in una rassicurante risata di nuovo con la sua vocina da brava ragazza- “Che faccia!”

“M-Mira, se sei venuta per prendermi in giro…”

“Oh, no no, Erza, io sono venuta per mostrarti le mie trasformazioni, solo questo.”
“U-un momento, eri qui che volevi andare a parare sin dall’inizio?”
Mira tirò fuori la lingua.

“NON FARE QUELLA FACCINA DOLCE MENTRE INDOSSI QUELLA ROBA!” –scattò Erza diventata una torcia tutta rossa!

“Ih ih ih, quanto tempo ho aspettato che mi chiedessi di mostrarti tutti i miei take-over!” –e avesse avuto la scusa per farle quella bella sorpresa!

Subdola e pervertita macchinatrice!

“Beh, o-ora me li hai fatti vedere, quindi…”

La strisciolina sul petto era così inadatta che adesso che Mira le si era avvicinata tanto da tenerle la scollatura sotto gli occhi la sua immaginazione restava disoccupata!

“Quindi perché non mi fai vedere anche tu qualche cosina “particolare” del tuo repertorio?”

“S-sono solo un paio di orecchie da coniglietta su un frontino, non fanno del male a nessuno!”

Mira le prese una ciocca e cominciò a giocarci: “Io mi riferivo piuttosto alla tua Armatura da Seduzione: non so perché ma penso che se la indossassi in questo momento si sposerebbe perfettamente con questa mia trasformazione. Oserei dire che sarebbe… adatta alla circostanza. Molto adatta.” –ammiccò.

“……”

“Ne è passato di tempo dall’ultima volta, no?”
Così non andava. Lei era Erza Scarlet, cribbio! Aveva abbattuto bestie, mostri, abomini, venditori insistenti, fabbri incompetenti, non poteva perdere contro una semplice diavolina tentatrice, anche se aveva il delizioso sedere, il bel faccino e i profondi occhi blu di Mira che le piacevano alla follia e non l’aveva mai detto a nessuno.

Con una tirata su di naso epocale ricacciò indietro il sangue!

“Mira, non so che ti sia saltato in mente oggi, ma l’ultima volta era il mio compleanno e ho il sospetto che quella bottiglia fosse truccata! E comunque…” –si schiarì la voce- “Sia chiaro che la mia Armatura di Seduzione è in mio possesso unicamente per la sua utilità quale distrazione degli avversari, non certo per motivi tanto venali come…”

Non avesse mai riaperto gli occhi…

Le apparve, tra i luccichini, un mix incredibile di un corpo da fotomodella in “abiti” da << Acchiappami ora! >> con una posa da bimbetta pucciosa con le mani davanti il corpo dondolante, che la tramortì con la sua vocina d’angelo.
“Fare di me la diavolina più felice del mondo?” –le suggerì la fine della sua frase.

“……”
Il sangue ritornò fuori con gli interessi!

 

 

A Fairy Tail l’esuberanza è di casa si sa, ma non è comunque una buona scusa per dimenticare l’educazione ed entrare negli appartamenti altrui praticamente sbattendo la porta e senza bussare.

“ERZA!” –gridò Natsu- “Prestaci la tua Armatura della Seduzione! La dobbiamo mettere addosso a Lucy per una missione!”
“Aye!”
“VI HO GIÀ DETTO CHE POTETE SCORDARVELO, RAZZA DI MANIACI!”

“……”

Una maid con grembiule e poco altro e una diavola pervertita a slinguazzarsi tra armi e corazze: a proposito di maniaci…

“……”

Mentre lo shock veniva superato, le lingue tornavano lentamente nelle bocche di propria appartenenza… Quanto a quelle di Natsu ed Happy, erano ormai slogate oltremodo.

“Momento sbagliato?” –chiese Lucy.

La terra tremò, e dagli abissi di due diversi regni dell’oltretomba, si scatenarono le maligne forze che solo una pomiciata interrotta può evocare!

Mira in Satan Soul e Erza nell’Armatura del Purgatorio!

“FUORI DI QUI ALL’ISTANTE!”

 

“AYE SIGNORE!” – fecero il saluto i tre, che non si preoccuparono certo di chiudere la porta: tanto ci avrebbe pensato la loro aura feroce un secondo dopo!

Le ombre sparirono e dalla finestra poterono tornare lì dentro la luce del sole e il canto degli uccellini, momentaneamente esiliatisi per la paura anche loro…

“…… Ih ih ih!”

“Uh?”

“Abbiamo reagito allo stesso identico modo!” –spiegò Mira continuando a ridere e trascinando la rossa con sé. In tanti anni poche volte si erano sentite così simili e così vicine: non si sfioravano nemmeno eppure era come essere abbracciate.

“Beh, prima abbiamo parlato di sapersi adattare alle varie situazioni, no? Su questo siamo davvero brave, hai ragione Mira!”
“Contenta te ne sia accorta, Erza! Quindi… visto che siamo di nuovo sole, perché non ci “adattiamo” nuovamente alla situazione?”

Si ritrasformò in succube e scodinzolando, le fece l’occhiolino.

“Allora?”

“… Umpf!”

La luce della magia Requip brillò sul cuore di Erza avvolgendola.

Mira restò a bocca aperta. Non era l’Armatura della Seduzione, né la Bunny-Girl, la Gattina, o la Sado Armor (si, sapeva anche di quella…).

Davanti a lei, a farle brillare gli occhi di meraviglia e a farle battere forte il cuore non c’era nessuna Erza in particolare, nessuna tenuta sgargiante o seducente.

Solo la sua candida camicetta senza maniche, il suo fiocco azzurro e la sua gonna blu.

“Direi che è questa la tenuta più adatta.”

Mira, o meglio la sua parte pervertita (che c’era eccome…) aveva immaginato qualcosa di diverso; più erotico, più passionale, tra codine, grembiuli e perizomi. Eppure le guance rosse di Erza e la sincerità nei suoi occhi non erano mai state tanto eccitanti.
Decisamente si, era quello il vestito più adatto.

Semplicissima ma stupenda, sé stessa e basta, senza armature a proteggersi, come faceva la povera ragazzina spaventata che albergava in lei, né sorrisi e sguardi piccanti a rispondere alla sfida di seduzione lanciatale, come farebbe un’acerrima rivale.

Solo Erza, la sua amica da tempo immemore, che già la vecchia Mira di una volta aveva voluto molto più bene di quanto mai avrebbe ammesso.

Neppure una succube poteva resistere… a una tale mancanza di sensualità!

La lunga gonna rossa e i fiocchi bianchi tornarono e svolazzarono per attimo.

Un altro sguardo poi le due si avvicinarono, si raggiunsero, ed armature e vestiti, tristi e messi in disparte, furono di lì in poi gli unici testimoni.

 

 

“Natsu?”
“Si, Happy?”

Rassegnatisi al fallimento del loro piano, anche vista l’inspiegabile contrarietà di Lucy, i tre si erano presi la giornata libera ed erano andati a pescare.

“Ho una domanda.

“Cioè?”

“Che stavano facendo Erza e Mira quando le abbiamo raggiunte?”

Natsu ebbe uno spasmo e la canna gli si spezzò tra le mani!

Disperato, cercò lo sguardo ugualmente atterrito di Lucy che cercò di ragionare: si richiedeva versatilità e capacità di adattamento alla situazione!

“Stavano… pescando… un qualcosina finito tra i denti! Si, proprio così!” –annuì affannosamente la bionda- “L-le amiche servono anche a questo, a togliere le cose rimaste tra i denti, già!”

“Oh, ho capito!”

“Fiuuuu…” –fecero i due umani in coro.

Questo si che era scamparla!

“… Lucy, al compleanno di Erza che cosa si era incastrato tra i denti di Natsu?”

Anche la canna di Lucy si spezzò misteriosamente…

 

Dannata bottiglia!

 

 

 

Quanto mi amo quando mi escono fuori questi finali non programmati! X3
Spero mi amiate anche voi dopo questo! XD
Però dai, non voglio che questo finale, per quanto bello, oscuri Mira ed Erza, le vere protagoniste di questa fic! ^__^

Pur non essendo una coppia su cui abbia fantasticato mai molto direi di essermela cavata benino; certo che le succubi sono veramente utili quando si tratta di scrivere qualcosa di un po’ “biricchino” XD

Con certe armature che ha Erza, magari anche Mira potrebbe avere qualche forma seducente, è stato questo il punto di partenza su cui ho messo a lavorare la mia fantasia. Piccola nota a questo proposito, la forma “Asmodeus” (è il nome di un diavolo nella demonologia occidentale) è una mia invenzione, quindi non vi siete persi qualche puntata o capitolo, tranquilli. ^__^
Spero vi sia piaciuta, e di aver dato un contributo alla causa del pairing Mirza che alla mia amica tanto piace! XD

Alla prossima!

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: TonyCocchi