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Autore: GinevraCorvino    13/05/2013    1 recensioni
Ispirata alla Fiaba di Barbablù, la disgregazione dei sogni dell'ultima sposa.
Spero vi piaccia.
Genere: Dark, Drammatico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coro
“ C’era una volta,
o forse fu mille altre cento,
o non mai,
chissà solo sogno”
 
Biondo mare
in scaglie d’ambra,
pesante profumo di carne
nei petali enormi
di gigli cerosi
che nulla hanno più di puro.
 
Coro
“Un Principe, o forse solo un Mercenario,
o chissà unicamente un Uomo.
E una Principessa, probabilmente una Sgualdrina,
o semplicemente una Donna.”
 
Era così bello,
feriva gli occhi,
anima uccisa,
nella barba portava zaffiri
come lacrime,
e lei cedette che l'amore potesse guarire.
 
Coro
“E nella favola bella
che mai esiste
e che nel frinire delle cicale
fa vibrare il mondo
l’azzurro Cavaliere
impalmò la vergine Dama.”
 
Ella è frutto da sbucciare
(cadono le vesti bianche diamante)
Ella è coniglio da scuoiare
(ogni innocenza è osceno ricordo)
Ella è legna ad ardere
( il sangue si incendia porpora)
Ella è straccio in un angolo
(le ali di farfalla sono ormai state toccate)
 
Coro
“Donna è la Sposa,
rosso è il lenzuolo
violato il sacro impero,
saccheggiata l’anima
non ha più invitanti segreti di perla
e il vino è rosso
come il sangue crudele
 
Lei scende antiche scale,
in freddi abissi di pietra
la veste ha raccolto ragnatele
di mondi in disparte
e il silenzio ha una voce d’ira.
 
Coro
“Lui aveva capelli del color della tempesta
E labbra rosse melograno…
La luna risiedeva lasciva nel pozzo
onnivoro degli occhi di onice
e la voce andava oltre i limiti del mondo
nelle profondità della terra…
Non ti chiedesti Signora in fiamme
quale natura avesse tutto quel fascino?
Tu,ingenua falena,
credevi solo che i sogni germogliassero in terra.
Sciocca!
Adesso contratta nel sogghigno astuto dell’oscurità,
rivolgi gemiti a rumori impalpabili.
Solido nulla ti inchioda al suolo

E un bacio gelido

ti si strofina sulle carni di sposa.”
 
Lei ha trovato cammei che non la ritraggono,
e discende antiche scale
in cerca di profili in controluce
di sbadati artisti che non si sono accorti
che la Padrona era mutata…
 
Coro
“Creatura curiosa,
tutti sono gelosi dei propri segreti.
Tutti hanno i loro delitti
in voluttuosità concupiscenti,
cuori mummificati in scatole di velluto
di cui siamo perversi custodi.
Non lo sapevi che la Bellezza è Cattiva?”
 
Ella scende antiche scale di pietra
e nella fragilità di una luce di cera trova coraggio.
Adora l’ustione che la tiene viva…
il fuoco che morboso divora
ciò che gli appartiene.
 
Coro
“Aveva mani di quercia,
e il suo respiro contro il tuo collo
era risacca di mare..
Era solo Fame!”
 
Lui l’ ha scelta perché
era fatta per morire.
Bella in un modo così vulnerabile
da esserne intollerabile la caducità.
 
Coro
“ Piange l’Assassino
quale alibi troverà
per cingerle la gola diafana
e spezzare il giunco, distratto?”
 
Novella Ofelia è ninfa nel fango,
ad occhi sbarrati
non può affondare,
è singulto di salice,
è nuvola adagiata per sbaglio al suolo melmoso,
è accaduto senza risposte.
E’ la Vergine Folle
Dello Sposo Infernale.*
 

Coro

“Quinta Sposa.
Barbablù
È  in cerca di rosa bianca
giardino selvaggio,
mare di schiuma
tutto si perde nell'opalescenza dell’alba
di un giorno
senza altri cento,
forse mai,
chissà
Sempre.”
 
 
 

NOTA *  Titolo di una novella di Rimbaund

  
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