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Autore: principessaotaku97    13/05/2013    2 recensioni
Non posso crederci,non posso crederci! Sta accadendo davvero!
Io,Eldarion figlio di Aragorn ed unico erede al trono di Gondor,sto davvero per andare oltre quei confini che non mi sono mai stati permessi di attraversare.
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Ispirata alla fanfiction di Enedhill ^____^
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eldarion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   Ciao a tutti,questa è una fanfiction ispirata a un'altra fanfiction della fantastica Enedhill =D
   Parla di Eldarion quando va via di casa per andare a Bosco Atro e che poi li incontrerà la persona che cambierà il suo intero destino    ;D
   E' raccontato dal punto di vista di Eldarion e sono solo riflessioni e descrizioni sulla strada che prenderà per arrivare a Bosco Atro.
   Da premettere che io non so scrivere come Enendill,siate clementi xD
   E se c'è qualche errore mi scuso,io controllo sempre ma qualcosa può sfuggirmi >.>
   Buona lettura e grazie =)




           


 Heriad- The journey of  destiny



   






                                                                                       ***********************************************




  Chiudo gli occhi...
  Non posso crederci,non posso crederci! Sta accadendo davvero!
  Io,Eldarion figlio di Aragorn ed unico erede al trono di Gondor,
  sto davvero per andare oltre quei confini che non mi sono mai stati permessi di attraversare.
  Il mio cuore batte all'impazzata per l'emozione che sto provando.
  Mi tremano pure le gambe!
  Un profondo respiro...poi un'altro...ci siamo...devo solo aprire gli occhi
  Forza sù,non essere codardo eldarion!
  Un respiro e riapro gli occhi...
  E' una serata bella,una tipica serata d'inizio estate,non è cosi fresca ma...è bella!
  forse per tutta questa emozione che sto provando,non sento nemmeno freddo nonostante
  non mi sia messo dei vestiti abbastanza pesanti per una serata.Ho messo la prima cosa
  che mi capitava tra le mani.sono passato prima dalle cucine,furtivo prima che mi
  vedeva cuoca Bea,per poter prendere del cibo per i giorni di viaggio.
  Ho portato con me del cambio e qualche coperta per la notte.
  Abbasso la mano sulla caviglia sinistra,il pugnale che mi regalò tanto tempo mio padre era li.
  Prendo il guanto di pelle nera e lo indosso nella mano sinistra,dove
  tengo l'anello della mia stirpe,anch'esso mi è stato regalato da mio padre.
  Poi come se avessi preso coraggio,come se non potessi più aspettare,sprono il
  cavallo ed inizia da subito a galoppare forte...e via...via..lontano da casa mia.
  Il vento adesso si sentiva,i miei capelli sbattevano sul mio viso ma non vi badavo per
  la troppa felicità.I vestiti si scontravano con la mia pelle in modo violento e anche se sentivo i brividi di freddo non vi badavo.
  Ridevo...ridevo a voce alta,una risata data con il cuore e la felicità di quell'emozione che mi diceva che avrei finalmente
  conosciuto quei luoghi raccontati da mio padre.
  E poi il bosco atro,quella foresta magnifica con quella creatura eterna meravigliosa.
  Ammetto di essermi sentito un pò geloso,perchè mio padre non parla mai cosi di nessuno,
  ma poi la curiosità di sapere chi l'aveva fatto parlare in quel modo si è fatta strada
  in me,forse è anche per questo che ho deciso di andare li in primo luogo.
  Peccato che è buio,non posso vedere i paesaggi che ci sono.
  L'unica cosa che spero è di non incontrare qualche nemico o qualcuno che vuole
  derubarmi,anche se saprei difendermi devo pensare che sono un ragazzo solo e che
  se mi trovo circondato da un gruppo non avrei tante speranze di vittoria.

  La strada continua e il vento sembra anche aumentare,forse è solo la sensazione della
  stanchezza e lo sembra anche il mio cavallo.
  Per oggi va bene cosi,sono vicino alle cascate di Rauros,domani attraverserò il
  fiumicello di Entailuvis cosi verso sera arriverò vicino alle Terre Brune.
  Mi fermo in un piccolo boschetto,dove c'è un tronco che sembra fare apposta per me.
  Fermo il cavallo e lo lego bello stretto a un albero,poi esco le coperte che mi ero portato
  e le distendo lungo il tronco.Mi distendo,e giuro che mi sta mancando il mio materasso!
  Com'era morbido...
  sbuffo e cerco di prendere sonno,nonostante l'emozione,la paura e la durezza del tronco
  non aiutano.
  Solo dopo aver mandato il bacio della buonanotte,verso il cielo,a mia madre riesco a chiudere occhio
  ma solo per poco...

  Sento qualcosa sullo stomaco...e non è il brontolio della fame!
  Apro gli occhi di colpo e vedo uno scogliattolo messo arrotolato e addormentato sulla mia pancia.
  Che carino...da un lato mi dispiace svegliarlo,ma dall'altro devo ricominciare a cavalcare,non vorrei
  metterci una vita per andare li.Cosi faccio un movimento un pò stroppo brusco forse perchè il piccolo
  animaletto apre di colpo gli occhi e corre via lontano.Io rido.
  Mi alzo del tutto e mi stiro,ahhh! la schiena! che dolore!
  Mi strofino la faccia con le mani e cerco di sistemarmi i capelli,poi dopo aver sistemato
  tutte le cose,slego il cavallo e riparlo per il viaggio.
  E come avevo pensato ieri sera,attraverso il fiume che non è altro che uno dei bracci delle
  cascate del Rauros e continuo a cavalcare verso le terre brune e li mi fermo per un altro riposo.
  L'indomani,ultimo viaggio che mi avrebbe condotto in quel luogo incantato,parto dalle Terre Brune e verso
  pomeriggio tardo entro dentro i boschi che mi avrebbero condotto a bosco atro.
  Mi fermo soltanto quando sento l'esigenza di bere ed è li che mi accorgo che l'acqua è finita.
  E adesso cosa faccio?! non penso che troverò qualche ruscello da queste parti e io sto proprio morendo
  dalla sete! magari continuo a cavalcare e cerco di vedere se c'è qualche ruscello o cascata.
  si,è l'idea migliore!
  Riparto e questa volta in modo lento cosi se sento qualche rumore d'acqua o altro mi fermo subito.
  Dopo un pò di strada,forse una mezz'oretta,riesco a sentire il rumore di acqua,forse qualche cascata.
  Mi fermo subito e lego il mio cavallo andando a recuperare la mia borraccia e poi incomincio ad
  incamminarmi verso quel rumore che sarebbe stato la mia salvezza...









 
   
 
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