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Autore: Burupya    13/05/2013    2 recensioni
Terza e ultima storia della serie "Forever". Questa volta Hisaki dovrà fare i conti coi suoi poteri e con il ritorno dei suoi genitori :)
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Il moro intrecciò le dita con quelle di Akira, raccolse tutto il coraggio che aveva e sollevò le loro mani portandole sopra al tavolo.
“Akira non è un semplice amico come forse avete pensato... Lui è il mio fidanzato”
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“Hum... Akira...?”
Akira sussultò.
“Sì?”
“Tu e mio figlio... Ecco....”
Yuriy tossicchiò. Akira lo guardò perplesso. Cosa voleva chiedergli?
“Voglio dire, certe cose si fanno anche tra due maschi, no...?”

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“A quanto pare ha saputo vedere oltre la tua corazza da duro”
Disse la madre sorridendo.
“Già”
Rispose Hisaki chiudendo gli occhi.
“Akira è stato il primo ad amarmi fino in fondo”
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forever'
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Il mago estrasse dalla maglia una collana, il ciondolo appeso ad essa brillava di un azzurro intenso.
“E’ questa che vuoi, no? Allora vieni a prenderla!”
Il mago creò una sfera d’energia scagliandola contro Hisaki. Il moro fece appena in tempo a creare una barriera per difendersi, ma bloccare quell’attacco era più difficile del previsto. La potenza del suo avversario superava di gran lunga quella di Mark, o forse la sua difficoltà a sostenere la barriera era dovuta al fatto che doveva proteggere anche Akira?
Hisaki strinse i denti cercando di resistere, ma la sua difesa cominciò a cedere. Le piccole crepe che si erano create su quel muro magico cominciarono ad allargarsi fino a quando la barriera non andò in mille pezzi; Hisaki venne colpito in pieno da quel flusso d’energia e finì violentemente contro il muro.
“Hisaki!”
Gridò Akira preoccupato. Hisaki inarcò la schiena per il colpo preso e cadde a terra stringendo i denti e portando le mani al petto, piegato in avanti. Era tanto, troppo doloroso. Gli attacchi del suo alter-ego non erano nulla in confronto a tanta potenza.
“Ti credevo più forte, Hisaki. Come sospettavo non sai nemmeno reggere due barriere in contemporanea”
Il mago si avvicinò a lui e lo prese per il collo alzandolo da terra. Hisaki incrociò quegli occhi glaciali e sentì un brivido corrergli lungo la schiena.
“E’ davvero un peccato aver tutti questi muscoli per niente. Sei solo un debole”
Gli disse con disprezzo scagliandolo a terra in mezzo alla sala. Hisaki scivolò sul pavimento per diversi metri prima di fermarsi dolorante, la schiena piena di abrasioni per l’attrito col pavimento.
“Oh, non mi sono nemmeno presentato” Il mago camminò lentamente verso Hisaki, fermandosi di fianco a lui e premendo col piede sul suo petto. “Credo tu voglia sapere il nome di chi porrà fine alla tua miserabile vita, no? Il mio nome è Keishi e sono felice che quello stupido biondino sia venuto con te... Così potrò vendicare mio padre!”
Hisaki sgranò gli occhi.
“Tuo padre era...”
“Kiroi. Sai, quando ho scoperto che Selina aveva scelto proprio te come allievo ho pensato che il destino è davvero ironico, non trovi?”
“Hey, stupido mago! Io ho ucciso tuo padre, IO! Lascia stare Hisaki!” Akira batteva un pugno contro alla prigione attorno a sé per richiamare l’attenzione di Keishi.
“Sta’ zitto”
Keishi diede un calcio ad Hisaki, Akira di fronte a quella scena sentì una stretta al cuore.
“Ucciderti subito è troppo facile! Invece torturare il tuo amato fidanzatino davanti ai tuoi occhi è molto più divertente! Peccato non sia riuscito a prevedere anche l’esito di questa battaglia grazie al monile... Ma il risultato mi sembra palese”
“Non dare per scontato la tua vittoria!”
Hisaki prese il piede del mago tirandolo a terra e gli si mise sopra a cavalcioni dandogli un pugno in viso con tutta la forza che aveva, facendolo sanguinare dal naso.
“Dannato!”
Keishi posò le mani sul petto di Hisaki facendolo volare lontano da sé grazie ad un attacco magico, poi si alzò in piedi asciugando il sangue che scendeva dal naso col dorso della mano.
Hisaki atterrò a quattro zampe, cercando di frenare con le unghie mentre scivolava sul pavimento.
I due maghi si scagliarono contemporaneamente delle sfere d’energia uno contro l’altro, le loro magie si scontrarono creando un bagliore accecante.
“Hisaki resisti!”
Hisaki sentendo la voce di Akira cercò di concentrarsi, la sua magia sembrò prevalere su quella dell’avversario e il centro dello scontro tra le sfere magiche si spostò verso quest’ultimo.
“Non credere di riuscire a vincere contro di me!”
Keishi urlò, il suo attacco vinse contro quello di Hisaki investendolo in pieno. Il mago corse verso Hisaki e lo prese per i capelli sbattendogli la testa a terra.
“Te l’ho già detto, sei troppo debole per me!”
Hisaki gli diede una gomitata liberandosi, poi gli scagliò contro una sfera d’elettricità facendolo contorcere dal dolore. Il moro ne approfittò del momento di debolezza dell’avversario per assestargli un calcio sullo stomaco, lo prese per la maglia e lo scaraventò contro al muro con tutta la forza che aveva. Keishi gemette di dolore, quando si rialzò i suoi occhi erano a dir poco diabolici.
“Come ti permetti di trattarmi così?!”
L’attacco che sferrò questa volta non diede scampo a Hisaki e fu così violento da farlo urlare di dolore. Akira sgranò gli occhi cercando di vedere il compagno in mezzo a quella luce, ma il bagliore era troppo forte e dovette distogliere lo sguardo.
Quando Keishi fermò l’attacco Hisaki cadde in ginocchio con le mani appoggiate al pavimento. Cercò di tenere gli occhi aperti, ma aveva la vista offuscata dal sangue che scendeva dalla fronte. Sentiva il corpo dolorante come se fosse appena stato investito da un carrarmato.
“Hisaki! Hisaki ti prego lascia perdere la mia barriera e pensa a difendere te! Io posso resistere!”
Hisaki spostò lo sguardo su Akira.
“Sai benissimo che non lo farò mai”
Rispose sorridendo.  Akira non riuscì a trattenere le lacrime.
“Che scenetta commovente” Keishi sorrise sadicamente. “Hisaki, ho qualcuno da presentarti”
Hisaki vide la figura di un bambino dietro a Keishi, a fatica si alzò in piedi e cercò di aguzzare lo sguardo per distinguere chi era. Quando quel bambino si spostò davanti al mago Hisaki sgranò gli occhi sentendo il cuore fermarsi. In quell’istante Akira urlò di dolore, la barriera eretta dal fidanzato per proteggerlo si era infranta, lasciandolo in balia della magia di Keishi. Hisaki restò indifferente alle urla del compagno, come se la sua attenzione fosse stata completamente risucchiata da quel bambino, isolandolo dal resto del mondo.
“Oh, forse è il caso che fermi la magia dato che il tuo compagno sembra essere diventato incapace di difenderti. Non voglio ucciderti proprio ora”
Keishi bloccò le scariche elettriche nella prigione di Akira, quest’ultimo cadde a terra tremando per il dolore appena provato. Quando alzò lo sguardo si soffermò a guardare quel bambino dai capelli neri e gli occhi rossi. Perché Hisaki aveva reagito a quel modo? Il biondo guardò il fidanzato che tremava come una foglia, il suo sguardo era sconvolto.
Il bambino si avvicinò a Hisaki, quest’ultimo indietreggiò lentamente, continuando a fissarlo esterrefatto.
“Perché mi hai ucciso, fratellone...? Io non ti avevo fatto nulla di male”
Disse con voce candida continuando ad avanzare verso Hisaki. Akira rimase a bocca aperta, aveva detto fratellone?! In quel momento il biondo si rese conto della notevole somiglianza tra Hisaki e quel bambino.No, non poteva essere vivo!  Akira ricordò improvvisamente le parole di Selina.
“Hisaki è solo un’illusione! Non può essere lui, tuo fratello è morto!”
“Oh Akira, non eri forse morto anche tu?”
La voce di Keishi tuonò nella stanza, glaciale come il sorriso che aveva stampato in volto.
“Qui è diverso! Hisaki hai detto tu stesso di averlo visto bruciare davanti ai tuoi occhi, il suo corpo non può esistere!”
Akira urlava con tutto il fiato che aveva in gola, ma Hisaki sembrava non sentire la sua voce. Fissava il fratellino con le lacrime agli occhi, come se tutti i fantasmi del suo passato fossero tornati per inghiottirlo. Il moro si risvegliò dallo shock solo quando sentì qualcosa afferrargli la caviglia, spostò lo sguardo in basso e vide una mano insanguinata uscire dal pavimento. Poco dopo ne apparvero altre, imprigionandolo lì. Era tutto esattamente come nell’incubo che faceva spesso, ma questa volta... Era reale. Hisaki cominciò a respirare affannosamente, cercando di liberarsi da quelle mani, ma ogni tentativo era inutile. Alzò lo sguardo verso suo fratello e vide che il suo viso si stava lentamente riempiendo di bruciature. Hisaki portò le mani alla testa urlando disperato.
Akira vedendolo in quello stato si sentì morire. Il suo fidanzato stava soffrendo e lui era impotente, rinchiuso in quella prigione senza poter far nulla. Akira sentì le lacrime scorrere lungo il suo viso e si lasciò scivolare a terra tenendo lo sguardo fisso sul compagno.
“Hisaki... Ti prego reagisci! Non può finire così”
Akira portò le mani al viso. Keishi rise soddisfatto.
“Chi si lascia tormentare in quel modo dal suo passato è solo un debole”
“HISAKI GUARDAMI MALEDIZIONE!”
Akira batté il pugno contro alla barriera, Hisaki lo guardò col viso stravolto. Akira lo fissò negli occhi.
“Io sono con te”
Disse il biondo scandendo le parole lentamente. Hisaki sentì il cuore accelerare, quella frase gli ricordava qualcosa... Era come un déjà-vu. Akira era sempre stato al suo fianco, aveva lottato per lui. Non poteva arrendersi così, non poteva.
Hisaki fissò il fratello negli occhi, poi aprì una mano tremante. Tra le sue dita apparve una luce, Hisaki stava immagazzinando le energie rimaste per creare una sfera magica. Il moro deglutì, stava davvero per farlo...?
Akira lo vide scagliare il suo attacco contro al fratello e restò a bocca aperta. Il bambino si dissolse e con lui sparirono le mani che ancoravano Hisaki a terra. Keishi assistette alla scena sconvolto.
Hisaki alzò lentamente lo sguardo e piantò i suoi occhi rossi su quelli di Keishi.
“Il mio passato non mi rende debole, è proprio grazie ad esso se ora sono così! Il mio passato... E’ la mia forza!”
Akira si alzò in piedi, pieno di speranza. Hisaki si era finalmente ripreso? Keishi fece un passo indietro tremando di rabbia.
“Sei solo un moccioso!”
Keishi gli scagliò contro una sfera infuocata, Hisaki si limitò a incrociare le braccia lasciandosi colpire. Bruciava, ma in quel momento ciò che ardeva più di tutto era la sua voglia di rivincita. Non tanto su Keishi, quanto sul suo passato.
“Sta a vedere come brucia la mia voglia di vincere!”
Hisaki lo attaccò con lo stesso elemento usato poco prima da Keishi.
“Non mi farò mai battere da te”
Keishi si difese usando una barriera, ma Hisaki non demorse cercando di porre più energia nell’attacco. Akira osservava la scena col fiato sospeso.
Hisaki si sentiva sfinito, ma non poteva mollare proprio in quel momento, soprattutto ora che la difesa del suo avversario cominciava a dar segni di cedimento. Il moro chiuse gli occhi e raccolse le ultime forze rimaste urlando, la sua magia infranse la barriera di Keishi colpendo il mago con tutta la sua potenza. Quando il fuoco sparì il mago era a terra in preda al dolore, il suo corpo ricoperto di bruciature. Hisaki si avvicinò a lui e materializzò una spada, puntandola al petto dell’avversario. Stava per uccidere una persona. Di nuovo. Le sue mani a quel pensiero cominciarono a tremare, per un attimo guardò Akira, cercando di prendere coraggio.
“Non hai nemmeno il fegato di uccidermi?”  Keishi parlò a stento, seppur in fin di vita conservava il suo sorriso sadico stampato in volto.
Hisaki lo guardò negli occhi.
“Mi dispiace”
Disse prima di trapassargli il petto con la spada. Nell’istante in cui Keishi chiuse definitivamente gli occhi la prigione attorno ad Akira sparì, così come tutto ciò che in quella stanza era stato creato con la magia. Attorno a loro non rimasero che muri spogli.
“Hisaki!”
Akira gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo. Hisaki fece un leggero mugolio, il biondo si allontanò da lui.
“Scusa, non ho pensato alle tue ferite... Come ti senti?”
“Sto bene”
“Come fai a dire di star bene se sei completamente ricoperto di sangue?!”
“Parla quello con un buco nel braccio”
“Non è così profondo, non avevo mica un palo conficcato nel braccio”
“Nemmeno le mie ferite sono profonde se è per questo”
Akira sfiorò le sue labbra con le dita.
“Ancora una volta mi hai salvato” Hisaki prese la mano di Akira con la propria.
“Che stai dicendo?! Anzi, sono stato un peso per te... A causa mia hai dovuto tenere eretta la barriera per tutta la prima parte dello scontro!”
“Akira, tu non ti sei ancora reso conto che bastano un tuo sguardo e poche delle tue parole a svegliarmi?”
Akira lo guardò con gli occhi lucidi.
“E’ un’ingiustizia, tu mi dici queste cose dolci e io non posso nemmeno abbracciarti perché ti faccio male!”
Hisaki sorrise e lo strinse a sé. Valeva la pena di sopportare un po’ di dolore pur di averlo fra le sue braccia.
“Torniamo a casa, dobbiamo medicarci come si deve” disse dopo qualche minuto allontanandosi da lui. Hisaki si abbassò sul corpo di Keishi e gli strappò dal collo la collana. Quando prese in mano quel gioiello vide delle strane immagini: due anelli dorati, una persona inginocchiata... Ma chi era? Le immagini erano confuse e sfuocate, Hisaki non riusciva a distinguere il volto dello sconosciuto.
“Hey, che ti prende?” Chiese Akira vedendolo con lo sguardo fisso sul monile.
“Ah nulla” Hisaki si alzò “Vediamo di creare il varco per tornare”
Il moro fissò per un attimo il corpo senza vita di Keishi. Uccidere qualcuno, per quanto cattiva fosse la sua vittima, gli lasciava sempre un peso al cuore. Sarebbe mai riuscito ad abituarcisi? Lo dubitava.
Hisaki tornò vicino al fidanzato.
“Mh non ho la minima idea di come fare”
“Concentrati”
“E tu che ne sai di creare varchi?”
“Bè, Selina ti dice di concentrarti per qualsiasi cosa, no?”
Hisaki si lasciò sfuggire una risata, poi chiuse gli occhi pensando intensamente alla villa. Davanti a loro si aprì il varco di ritorno.
“Yay ci sei riuscito!” Akira saltellò felice.
“E’ stato più facile del previsto”
Hisaki lo prese per mano e attraversò il passaggio assieme a lui. Finalmente si tornava a casa.





Ciao a tutti x3 
purtroppo non sono riuscita a finire il disegno in tempo per postarlo con questo capitolo. Ho preferito rimandare al prossimo nonostante fossi a buon punto per non far tutto velocemente, si sa che le cose fatte di fretta vengono sempre peggio xD
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo di questa storia (nonché della serie) mi sembra quasi impossibile che stia per finire °_°
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e, dato che non riesco a postarvi il mio disegno, vi posto uno schizzo della villa di Hisaki fatto dalla mia amica Chiara (futuro ingegnere edile xD) per averlo fatto in cinque minuti è stata davvero brava secondo me x3


 photo 2013-05-06150843_zps3cfe33fd.jpg

Un abbraccio a tutti e alla prossima! :D

   
 
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