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Autore: parveth    13/05/2013    2 recensioni
e alla fine della seconda serie altra fan fiction sul cast con me come protagonista e non solo ^^
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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back to wonderland  Le otto  ore di volo trascorsero senza grandi intoppi: per un po', causa notte insonne dormimmo: oddio, "dormire" e' una parola grossa perche' non e' che fu un sonno di quelli ininterrotti piuttosto un ovattato dormiveglia  e' pur vero che prendemmo l'aereo praticamente all'alba il che misto all'ansia non e' certo il miglior ingrediente per un buon sonno,  anche perche' le ragazze  mi bombardavano di domande: essendoci viste solo due volte era abbastanza ovvio che lo facessero.

A parte che il tutto era cominciato il giorno prima....


Nel pomeriggio mentre cominciavo a metter via qualcosa squillo' il cellulare,  era Benedetta.


"Non osare dirmi che non vieni! Ti ci portero' anche lunga distesa con entrambe le gambe fratturate!"  pensai mentre rispondevo.

"Pronto?"

"Ciao, senti stavo pensando...come fanno col mio nome?"

"In che senso?"

"Beh...per loro e' difficile da pronunciare"


"....vabbe' troveremo un modo..."

"Che ne pensi di Benedict?"


"Come le uova certo. Perche' non Benny?"


"Per carita'! Piuttosto Betty"


"Sembra Elisabetta ma puo' andare".


Se queste erano le premesse c'era da preoccuparsi, loro erano agitate perche' era la prima volta ed io ero troppo felice perche' era la terza.


"Vedrete che vi troverete benissimo: sono tutti molto simpatici e alla mano, certo, Colin e Barbara non li conosco nemmeno io ma se hanno accettato di venire non devono essere tanto male"  dicevo mentre aspettavamo i nostri bagagli,  "e mi raccomando: fate le brave con Josh e anche con Robert"  a quanto pareva ero l'unica a non ritenere Charming un'idiota, certo ero una Rumbeller ma anche lui e Snow non mi dispiacevano  quanto a Robert sperai ardentemente che Claudia non se lo fosse portato dietro come l'altra volta altrimenti le ragazze avrei dovuto caricarle in macchina coi carrelli delle valige.

Una volta recuperati i bagagli ci avviammo verso il terminal dove ci aspettava Claudia e, con mio enorme sollievo, Sarah  abbracciai entrambe e presentai le mie amiche.

Salimmo in macchina e quando arrivammo agli studios era ormai mezzogiorno, lasciammo li' le valige e ci avviammo verso la sala relax: man mano che percorrevo il corridoio sentivo l'adrenalina scorrermi dentro, osservai le ragazze: ancora un po' e partiva la sigla de "l'armata Brancaleone"  mi mancava solamente il cavallo!

"Scusate ma io non ce la faccio piu'!" esclamai cominciando a correre verso la porta, certo non era il massimo della gentilezza ma cercate di capirmi: da uno a otto mesi di distanza c'era una bella differenza e loro per me erano peggio di una droga.

Appena ruotai il pomello e la porta si apri' sembro' ripetersi la scena di "Mamma mia" quella dove Sophie va al molo a prendere le sue amiche strillando come un'ossessa.

Io credo di aver gridato piu' forte.


Subito mi ritrovai fra mille braccia: Jessy, Raphael, Meghan, Lana...ci volle un po' perche' ci calmassimo tutti e potessi presentargli Silvia, Lucrezia e Benedetta,  tuttavia mi sembro' che mancasse qualcuno.

"Scusate ma...Robert ed Emilie?"  chiesi una volta ripreso fiato


"Oddio! me n'ero dimenticata: purtroppo hanno avuto un contrattempo e non son potuti venire"  disse Claudia

"Crash"  fecero i nostri poveri cuoricini rumbellers a quelle parole.

Riflettei e guardandoli uno ad uno negli occhi dissi:  "no non e' vero, loro sono qui lo so"  e senza dire altro feci per uscire dalla stanza e dirigermi nel corridoio quando Lucrezia mi blocco'  "e noi che ci facciamo qui, le belle statuine?"   "non ci  mettero' molto voi intanto...fate conoscenza"  sorrisi mentre uscivo.

Cominciai a percorrere lentamente il corridoio chiamandoli ad alta voce  "Robert, Emilie!! lo so che ci siete venite fuori dai, io e le mie amiche vi aspettiamo"  procedevo aprendo praticamente qualsiasi porta, erano perlopiu' uffici ovviamente vuoti in quel momento ma io non avevo intenzione di mollare.

Aprivo tutte le porte ma niente, cosi mentre cominciavo a credere alle parole di Claudia mormorai  "Belle, Rumpelstiltskin..." nel mentre aprivo la decima porta credo, ritrovandomi davanti una Emilie in jeans al ginocchio e maglietta a fiori con i capelli, ora di una sfumatura rossiccia raccolti in una coda, ero cosi felice che non ebbi nemmeno piu' il fiato per gridare e le corsi tra le braccia  "che bello rivederti, i capelli ti stanno benissimo ma io non ho amato per niente Lacey" le dissi sperando di non cominciare a piangere  "where is your boyfriend?"  chiesi ovviamente riferendomi a Robert  "non lo so, vieni cerchiamolo" disse portandomi fuori da li.

Perlustrammo altre stanze finche' sbucammo in quella che doveva essere una sala riunioni con un grande tavolo a "L"  ed eccolo li in pantaloni corti e t-shirt blu, il primo istinto fu quello di buttargli le braccia al collo ma avremmo rischiato di volare oltre il tavolo e romperci entrambi qualcosa cosi mi avvicinai e arrivata a pochi passi intonai:


"Today i brew, tomorrow i bake

and the child away i'll take

For little knows my royal dame

Rumpelstltskin is your name"

L'avevo trovata in rete e l'unica differenza era il "your"  al posto di "my" cio' detto l'abbracciai appoggiandomi alla sua spalla e poco dopo feci un cenno ad Emilie che si uni' a noi  "i missed you so much"  mormorai sforzandomi di non piangere di gioia,  "e questi da dove arrivano?"  chiesi indicando i suoi occhiali dalla sottile montatura nera "li hai fregati dal set di Stargate?"  scherzai  "no, in realta' dovrei portarli ma in genere metto le lenti"   rispose lui  "ti stanno benissimo"  dissi, sembrava davvero un insegnante con quelli addosso,  uscimmo dalla stanza  "allora ci sono anche le tue amiche?"  chiese Emilie  "si e scusatele ma sono emozionate all'idea di essere qui"  dissi mentre varcavamo la porta della sala relax.

"Tale as old as time" canticchiai entrando con loro due al seguito e rimanendo un attimo indietro

"Vedete di non svenire che non ho il mocio vileda per raccogliervi"  dicevano i miei occhi alle ragazze che credo abbiano subito uno dei piu' grandi shock della loro vita in quel momento,  anche se devo dire che conservarono una calma invidiabile, anche troppo, in genere chi fa cosi esplode poco dopo.

Finite le presentazioni andammo nell'altra stanza, la stessa dove ricevemmo i miei genitori anche in quel momento con un bel buffet e dove ci attendevano Colin e Barbara, e a parte le ovvie disquisizioni su di lui vedendo lei pensammo tutte  "e c'e' chi si lamenta della vecchiaia!"  non so, forse era perche' in Italia siamo abituati a quella mentalita' secondo la quale dopo una certa eta' le donne specialmente non si devono vestire in un certo modo ma vederla con un paio di jeans chiari, una maglia verde e i lunghi capelli sciolti desto' in noi particolare stima e rispetto, tutto sembrava, tranne che avesse sessantacinque anni.

"Piacere di conoscerla signora Hershey"  dissi porgendole la mano, dopotutto lei non solo era la piu' grande li ma era anche la piu' "importante" quella con piu' esperienza e mi venne naturale darle del lei.

"No ma che signora, io sono Barbara non preoccupatevi"  ci sorrise lei  "quanti anni avete ragazze?"  rispondemmo che ne avevamo diciannove o almeno io li dovevo ancora compiere.

"oh santo cielo, potrei essere vostra nonna" ridacchio' lei   "Vorrei essere anche io come te alla tua eta'"  disse Silvia vincendo la timidezza ed esprimendo un pensiero comune  "ti ringrazio"  rispose lei mentre cominciavamo a prenderci da mangiare.

"Voi siete state a scuola assieme?" chiese Ginny una volta seduti a tavola,  a quel pensiero sorrisi "no, e credimi e' meglio cosi altrimenti sarebbero state scene isteriche ogni martedi' mattina"  risposi   "come vi siete conosciute allora?"  chiese Jessy  noi quattro ci guardammo: in fondo avevano il diritto di saperlo  "su internet: tutte noi scriviamo fan fiction su ouat e le pubblichiamo sullo stesso sito, non abitiamo nemmeno nella stessa citta' anche se io e Silvia stiamo a dieci km di distanza, dopo un po' ci siamo date il contatto fb e abbiamo conosciuto anche Betty"  dissi indicandola anche se il pensiero era "ci avete fatto conoscere e mo' so' cazzi vostri"  dopodiche' vennero a sapere che:

1)Grazie a loro ero sulla buona strada per gli alcolisti anonimi (dopo la 2x11 prima di ogni episodio la domanda ricorrente era "quanto devo bere?")

2) Al nostro primo incontro quando mostrai le foto e la tazzina che portavo al collo le ragazze furono li li per svenire, piu' per la tazzina che per le foto

3) Quando uscirono i dvd della prima serie ci mettemmo d'accordo per avvisarci a vicenda con telefonate e/o sms appena li avessimo acquistati,  la prima a chiamarmi fu Silvia:

"Pronto?"


"ahsjkdjsiasaiatrovatooooo"


"oh fantastico brava!"


"Li hai trovati anche tu?"

"ahem...veramente...io ce li ho da Natale, me li han regalati loro"

"Gloria?"


"Si?"

"Fanculo!"

e riattacco'

4) che in un sacco di film ci beccammo riferimenti a ouat.


"Avete visto "les Miserables?"  chiese Benedetta, Lana, Robert e Barbara annuirono

"E non hai notato niente di strano?" chiesi a Rob

"No"  rispose lui perplesso

"Proprio niente?"  insistetti

"assolutamente"  disse bevendo

"Neanche due dearie di fila?"  chiesi ormai sulla soglia dell'esasperazione

Io l'avevo visto con Silvia e avreste dovuto vedere la mia faccia al buio.

5) che nei giorni prima della 2x19 rischiammo l'infarto per l'ansia

"Sapete, la gente mi fermava per strada e mi chiedeva "ma Belle e Rumpel lo fanno?"  disse Emilie mentre noi facemmo fatica a tenerci gli occhi nelle orbite "lo sapevo io che dovevo star zitta poco fa!"  pensai.

"Chissa' perche' tutti pensavano che dovevano farlo" disse Robert nello stesso tono in cui Gold diceva "ma perche' tutti mi chiedono l'affitto oggi?" e facendoci scoppiare tutti a ridere.


Finito di mangiare andammo a portare i bagagli in camera  "Gloria tu sarai con Meghan, Silvia con Jennifer, Lucrezia con Sarah e Betty con Ginny"  disse Claudia mentre salivamo le scale, "fortuna che qui le stanze son tutte da due e da tre, se fossero state da quattro e ci avessero messe assieme io avrei avuto paura" pensai,  la nostra era la prima nel corridoio, di fronte avevamo Silvia e Jenny, a destra Lucrezia e Sarah e poi Benedetta e Ginnifer,  dopo esserci riposate ci portarono a fare un giro nei dintorni proprio come fecero con me la prima volta e mentre scendevamo per cena ci fermo' Lana  "vorrei chiedervi una cosa ragazze"   "ma certo"  risposi io  "ecco, probabilmente saprete che presto mi sposero' e il mio compagno e' anche lui mezzo italiano ma nessuno di noi due lo conosce bene perche' i nostri genitori non ce l'hanno mai insegnato cosi mi chiedevo..."  chiese lei un po' impacciata.

"Vorresti che t'insegnassimo l'italiano?"  chiese Lucrezia  

"Ecco, mi pacerebbe se a voi va bene ovvio"  rispose Lana con un sorriso,

"Sicuro, quando vuoi sapere il significato di qualche parola basta che ce lo chiedi"  dissi io.

"Thank you...come si dice in italiano?"

Presi il cellulare dalla tasca e digitai un "grazie" nello spazio dei messaggi

"you welcome"  disse Benedetta

"si dice cosi"  dissi scrivendo "prego"  sul display.

"verso mezzanotte troviamoci tutte in sala relax"  mormorai una volta finito di mangiare mentre salivamo in camera.

Poche ore dopo  eravamo tutte giu' in pigiama

"allora che ne dite?"  chiesi a bassa voce

"sono meravigliosi"  disse Silvia

"sara' una settimana da urlo me lo sento" disse Lucrezia

"si, sesso droga e rock'n roll" scherzai io,

"eh magari..."  disse lei

"ma per favore! adesso torniamo di sopra e facciamo piano prima che si sveglino"  dissi a bassa voce mentre ci avviavamo su per le scale.

Mettendomi a letto pensai che conoscendoli e conoscendoci probabilmente Lucrezia non aveva tutti i torti.
  
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