Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: ImpavidSwan    14/05/2013    4 recensioni
Il suo sguardo continua a vagare in quel bianco assoluto, finché non incontra due punti neri -Neri e terribili- che sporcavano quel paesaggio.
“Mai. Non me ne andrò mai.”
Flashfic incentrata su Jafar e il suo passato. Spero sia di vostro gradimento.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ja'far
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza è bianca, completamente bianca.
La figura di Jafar potrebbe quasi confondersi con il colore di quelle pareti.
Tutto quel candore lo infastidisce. Gli provoca un senso di vuoto e vertigine, come se si trovasse in uno spazio infinito e senza contorni, come se stesse cadendo dentro quello stesso spazio bianco, ma il pavimento che sente sotto i piedi e la mancanza di un attrito che scompiglia i suoi capelli lo persuadono che si tratta solo di un’impressione.
Il suo sguardo continua a vagare in quel bianco assoluto, finché non incontra due punti neri -Neri e terribili- che sporcavano quel paesaggio.
Conosceva quel nero: profondo e intenso come una pozza di catrame, spaventoso, perché si trattava dello specchio di un’anima maledetta.
A poco a poco, con crudele lentezza, attorno a quelle macchie impure comincia ad apparire una figura fin troppo familiare. Anche questa riesce a malapena a distinguersi nella stanza, con le sue vesti bianche e stracciate, ma i suoi occhi -Neri e terribili, neri e terribili- risaltano intensi, ma vuoti, incatenandosi ai suoi -Neri e terribili-.
La figura che è apparsa a Jafar è quella piccola ed esile di un bambino, ma anche inconfondibile.
 
“Eccoti ancora qua.”
 
Si limita a dire.
 
“Mai.”
 
Risponde quello lapidario.
L’uomo rimane in silenzio, ha paura. Paura di quello che può significare un’unica e semplice parola.
 
“Mai. Non me ne andrò mai.”
 
“Vorrei che lo facessi, invece. Io… Non sono più quello di un tempo! Sparisci!”
 
“MAI!”
 
La voce acuta del bambino risuona nella stanza come un tuono, facendo tremare le pareti che si tingono del nero -Nero e terribile, nero e terribile-, facendo ora contrasto con il bianco delle vesti delle due figure.
 
“Io sono te! Mai! Tu non potrai liberarti mai di me! Perché tu non potrai mai cambiare, Jafar!”
 
“Ti sbagli!”
 
Ma la voce del generale non esce forte e decisa come vorrebbe.
 
“No Jafar. Tu non cambi mai, non cambierai mai -Noi non cambieremo mai-. Non importa quanto tu finga, resterai per sempre nero -Nero, tutto nero, nero e terribile-, non importa quanto ti avvicini alla luce -La luce non fa altro che accrescere le ombre-, tu sei nero -Tutto nero- e i tuoi occhi non potranno mai nasconderlo.”







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Salve a tutti!
Eccomi qui con un'altra fic, stavolta il protagonista indiscusso è uno dei miei preferiti: Jafar!
Francamente non so bene da dove sia venuta fuori, ma credo comunque cha Jafar non viva con assoluta serenità il suo passato, perciò... Boh, vedete se vi piace! XD
Come sempre ringrazio Rie ed Haru che mi hanno betata e in anticipo chi recensirà o metterà fra le preferite, o soltanto leggerà!



P.S.
Mi spiace molto per questo finale un po' inconcludente, ma sono convinta che quello che affligge Jafar non sia un problema che si può risolvere facilmente. A un certo punto ero stata tentata di scrivere una SinJa con questa idea, ma proprio per il motivo detto prima, ho preferito evitare.
Tanto mi rifarò, prima o poi B3
   
 
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