Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: marys_2503    14/05/2013    0 recensioni
Genere: | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Piccoli e teneri (si fa per dire) - serie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap Ciao a tutti scusate per questo immenso ritardo
Questo è l'ultimo capitolo della storia.. spero vi piaccia
Buona lettura!

***********


E infine lei....
-…Nella foresta, quando fu intrappolata in una rete per troll...-  lesse a mezza voce Henry. Il ragazzo era seduto sul divano, la luce della lampada emanava un bagliore soffuso, creando un'atmosfera intima. Suo nonno, stava sfogliando il giornale, leggendo attentamente le ultime notizie. Alle parole del ragazzo alzò la testa.
-Cos'hai detto?- chiese
-Niente, sto leggendo il mio libro. Sono arrivato al tuo incontro con la nonna- disse Henry con un sorriso
-Sembra ieri!-
-Dai nonno  diamo un lieto fine a questo racconto!-
-E va bene ma poi a nanna!-
-Allora…. dopo alcuni mesi tornai a casa da Re Giorgio. Ovviamente , quando mi vide tornare, si volle suicidare per la disperazione. Peccato che ci ripensò e optò per una punizione esemplare. Stavo sistemando i miei bagagli quando un servo bussò alla porta…-

-Sua Maestà la desidera, Principe- disse lui facendo un profondo inchino.
Buttai le mie cose sul letto e mi avviai verso la sala del trono.
-Volevate vedermi padre?- dissi a denti stretti
-Ho sentito parlare delle tue avventure amorose. Peccato che tu non ti sia deciso a prenderne una in sposa. Pertanto, ne ho scelta una io. Si chiama Abigail, e tra tre giorni sarà tua moglie. Fatti bello, perché conciato così sei ripugnante anche agli occhi di una contadina.-
Rimasi allibito... sposarmi??? –Ma voi non potete.."
-Non sei tu a dirmi cosa posso o non posso fare e ora quella è la porta, sparisci e se scappi ti farò tagliare la testa-
Sconfortato tornai in stanza, pensando a un piano d'evasione, ma appena fui dentro qualcuno chiuse la porta a chiave
-Mi spiace Principe, ma è un ordine del re- disse una voce, che riconobbi come quella del servo di prima.
Ero talmente fuori di me, che iniziai a lanciare cose a caso per la stanza, rompendo alcuni gingilli di scarso valore. Mi preparavo a passare i tre giorni più deprimenti di tutta la mia vita.

-Accidenti nonno ma perché non hai sposato un di quelle fanciulle?-
-Facevo il cascamorto, ero un giovane ragazzo che voleva divertirsi e poi non erano il mio tipo. Voglio dire..." disse imbarazzato -Ma tu non dire a tua mamma queste cose  e soprattutto non andare in giro per Storybrook a fare il Don Giovanni con le ragazze-
Henry sorrise -No nonno,figurati, a me piace solo...- ma si interruppe diventando di un rosso pomodoro
-Comunque- disse schiarendosi la voce -Il temuto giorno delle nozze arrivò...-

-Mi preparai per essere al meglio. Presi i gioielli, la spada, il borsellino con alcuni soldi, e mi presentai in giardino. Re Giorgio era già li-
-Bene. I nostri ospiti dovrebbero arrivare a momenti. Cerca di non fare quella faccia da ebete e stai su, sembri uno zoticone. Povero me.. sei una vergogna!-
Alzai gli occhi al cielo. “Povero me!" pensai, mentre una carrozza arrivava addobbata a festa  nel piccolo piazzale.
Re Giorgio fece in tempo a passarsi il pollice sotto la gola, con un gesto eloquente, prima di sfoggiare un finto sorriso alla meringa che era appena scesa dalla carrozza.
Poi guardai meglio. Non era una meringa. In una crinolina voluminosa rosa e bianca, apparve il viso di una ragazza, con un'acconciatura elaborata. I capelli dorati raccolti in mille boccoli che cadevano sulle spalle.
-Caro Re Mida!! che piacere!-  disse mio padre stringendogli la mano
-Sono così emozionato Giorgio! I nostri ragazzi che si sposano! sarà un grande matrimonio! Spero di poter tenere in braccio i nostri futuri nipoti e poi i nipoti dei nipoti e poi.. "
-Si si ho capito- disse re Giorgio, che tremava al solo pensiero di avere nipoti da me.
-Lei è mia figlia, la bellissima principessa Abigail- disse al mio indirizzo avvicinando sua figlia a me.
-Molto onorato principessa- dissi baciandole la mano.
Lei pareva molto turbata, probabilmente sopraffatta dalla mia bellezza, o meglio dalla magnificenza emanata dalla mia persona.  Anzi, più che turbata sembrava terrorizzata .
Più tardi eravamo in carrozza , seguendo il percorso alternativo, per ritardare al più presto quel triste evento. Stavo illustrando ad Abigail la bellezza delle piante autoctone del regno, quando la carrozza si bloccò di colpo.
Scesi per controllare e notai un tronco che bloccava la strada.

-Questo tronco..- dissi puntando il dito -.. è stato tagliato di proposito!- e dicendo ciò mi girai appena in tempo per vedere una figura incappucciata correre via con una borsa. La mia borsa.
Presi il cavallo e iniziai l'inseguimento.
 Finalmente raggiunsi il ladro buttandolo  giù dal cavallo.
-Dove credi di andare? mostra il volto ,codardo!-dissi tolgliendogli la sciarpa per vederne il volto.
Non ti dico il mio stupore quando vidi quel volto: due occhi di una bellezza spettacolare mi fissavano, le sopracciglia ben delineate che devano alla ragazza uno sguardo deciso ma tenero insieme.
-Sei una ragazza!- esclamai stupito
-Una donna!- precisò lei
La stavo ammirando così intensamente , che non mi accorsi della pietra che aveva in mano e che mi stava tirando sulla testa, ferendomi.
La ragazza si alzò, e scappò nel fitto della foresta.
-Non puoi sfuggirmi! ovunque tu andrai, ti ritroverò!- le urlai.
Mi rimisi in piedi anche io, deciso più che mai a ritrovare la ragazza. Dopo ore di cammino, riuscii a trovare il suo nascondiglio. Preparai una rete e la nascosi sotto un mucchio di foglie e terra e poi aspettai.
Mi stavo quasi per addormentare, nascosto dietro ad un albero quando all'improvviso la ragazza fu catturata dalla mia trappola.
-Guarda un pò chi è finita nella rete? ti ho detto che ti avrei trovata- dissi sfoderando il mio sorriso migliore
La ragazza si dibatteva, poi si fermò e mi fissò -Allora è cosi che conquisti le donne? mettendole in trappola! potresti farmi la cortesia di liberarmi? come principe azzurro sei poco romantico-
-Se tu mi fai la cortesia di restituirmi la borsa con i gioielli e comunque ho un nome la sai?- risposi
-Non mi interessa principe ti sta a pennello. Adesso lasciami andare!-
-Ti lascerò andare una volta che mi avrai restituito il sacchetto con i gioielli-
-Non uso gioielli- disse lei
-infatti l'ho notato-
-Questo che vorrebbe dire? adesso mi insulti?-
-Hai ragione , porgo le mie scuse. Come ho osato offendere la persona che mi ha appena derubato-
-Sono stati venduti- disse ad un tratto lei
-Cosa?-
-Non hai un castello pieno di gioielli? che te ne importa!-
-Quelli sono speciali! c'era anche un anello che apparteneva a mia madre , stavo per darlo a ...-
-A quella biondina tanto simpatica? davvero lo stai facendo per lei?-
-Lei è la mia fidanzata!- dissi sembrando offeso
-Buona fortuna allora devi essere convinto davvero per sposare una cosi- disse lei, sopprimendo una risata
-Come scusa?-
-So come vanno queste cose. il vero amore non esiste. Solo matrimoni combinati o d'affari..-
-Se lo dici te.. Adesso ti dico cosa faremo! Adesso io ti libero e tu mi porti da quelli a cui hai venduto i gioielli--Perchè dovrei farlo?-
-Perché non vuoi che vada in giro a rivelare la tua identità Biancaneve-
Quel suo modo di fare insolente mi stava facendo venire voglia di prenderla a schiaffi.
-Se lo farai io non ti consegnerò alle guardie della regina e credo che lei sia meno romantica rispetto a me-
-Ok non ostacolerò il tuo cammino verso il vero amore!-
Tirai fuori dalla cintola un pugnale e con un gesto deciso tagliai la corda.
-Il mio  nome è James comunque, meglio noto come...."
-Il donnaiolo del regno!- disse lei con uno sbuffo , mentre si toglieva il terriccio dai pantaloni
Ci avviammo lungo il sentiero , lei mi camminava davanti. Aveva un non so che di regale nelle sue movenze
-Dobbiamo entrare nel bosco o qualcuno ci vedrà- cosi entrammo nel fitto degli alberi, e per essendo passato da poco mezzogiorno, la luminosità era scarsa.
-Hai detto di non indossare gioielli e quello cos'è?- chiesi notando un ciondolo che le pendeva dal collo
-E’ un'arma ..polvere di fata per la precisione!-
-Allora non può far male- dissi sorridendo
-Non tutte le fate sono buone e con questa polvere si trasformano i nemici più grossi in creature facili da schiacciare!- disse lei
-E perché non l'hai usata su di me?- dissi nella mia voce più sensuale
-Perché non ne vali la pena!-
-La tieni in serbo per la regina!-
-le accuse sul manifesto sono false- disse lei con voce ferma -Ha mandato lo stesso un cacciatore per farmi strappare il cuore ma non tutti sono gelidi e crudeli come lei, così mi ha lasciata andare. Da allora mi nascondo nella foresta, ma voglio andare via verso un posto isolato. Pensavo tu fossi uno dei suoi, solo le sue guardie fanno quella strada-
-Infatti non la faccio mai-
-Buon per te. Tutto quello che prendo mi serve per sopravvivere e lei mi vuole morta-
-E cosa hai fatto per meritarti tanta ira?-
-Mi incolpa di averle rovinato la vita-
-Ed  vero?- domandai esitando
-Diciamo di si. Oh guarda un ruscello ho tanta sete posso rinfrescarmi un attimo?- chiese avvicinandosi al ruscello li vicino. MI avvicinai anche io per bere ma lei mi spinse in acqua dandomi una ginocchiata nello stomaco.
Le urlai contro, rialzandomi tutto zuppo e partendo all'inseguimento. Ma poiché ero tutto bagnato feci fatica a starle dietro. E lei era già sparita.
-Accidenti. Due volte in un giorno! E' decisamente troppo!- pensai infuriato.
Feci qualche metro, poi sentii un urlo
-Trovata!- e corsi nella direzione. Lei era li, catturata dalle guardie della regina.
-Adesso vieni con noi. Dolcezza- disse un tizio , mentre tirava la ragazza per un braccio
"Non credo proprio!- urlai  buttandomi nella mischia. Riuscii a uccidere due guardie, ma la terza guardia si dette alla fuga con lei. Brandendo il mio arco, scoccai una freccia e feci centro: la guardia cadde a terra, la mia freccia conficcata nella schiena.
-Tutto bene?- le chiesi
-Mi hai salvata- disse lei. Ma questa volta il suo sguardo non era più diffidente, qualcosa era cambiato.
-Era la cosa giusta da fare! sei pronta allora?-
-Per cosa?-
-I gioielli-
-Giusto devi andare a un matrimonio..-
-E tu devi trovare il tuo angolo di solitudine-
-E tu accontentare una principessa senza anello- disse sorridendo

-E poi cos'è successo?-  disse Henry emozionato -Quando hai capito di amare la nonna?-
-Dal primo sguardo!- disse David andandosi a prendere qualcosa da bere -Vuoi un frullato?-
-Prima finisci la storia ormai siete arrivati al ponte. Immagino che i troll non siano stati molto amichevoli!-
-No infatti i troll è meglio evitarli se puoi. Creature avide e senza scrupoli-

-Arrivammo al ponte dei troll. Biancaneve diede una pacca al cavallo dicendo che i troll li destano e che sarebbe stato meglio proseguire a piedi. Lei era davanti a me ma sul ponte non c'era nessuno
-Dove sono?- chiesi
-Sono qui!- disse lei seria e infatti un gruppetto di troll si materializzò davanti a noi
-Che ci fai qui? pensavo avessimo finito- disse quello che sembrava il capo
-Ho un accordo da farti- disse Biancaneve
-Non parlo di fronte a lui- disse indicandomi -Chi è?-
-Lui è con me- ribatté lei -Sono qui per ricomprare i gioielli che ti ho venduto-
-Chi è lui?- insistette quello
-Ti ho detto che non è nessuno senti, ti ridarò indietro tutti i tuoi soldi.-
-Mi devi ridare solo l'anello il resto te lo puoi tenere- conclusi io
Il troll vicino a me mi guardò bene-Lui è della famiglia reale-" urlò  prendendo Biancaneve e puntandole la spada alla gola
-Lasciala stare!- gridai
-Lasciatelo stare lui non è della famiglia reale!-
-Il tempo di fare affari è finito!- disse lui –Perquisitelo!- e iniziarono a infilarmi le mani ovunque buttando a terra tutto ciò che riuscirono a trovare. Poi aprirono anche la sacca di Biancaneve, trovando il manifesto.
-E’ Biancaneve!- disse uno con una risata maligna
Riuscii a liberarmi e ingaggiai una lotta furibonda. Io contro loro tre.
Cercai di ucciderli con la mia spada ,ma quelli non demordevano: ero distrutto. Poi uno riuscì a mettere un piede sul mio braccio, tenendomi fermo
-Il sangue reale è il più dolce di tutti- disse cercando di mangiarmi.
 Chiusi gli occhi, ma non successe nulla. Sentii solo un urlo e quando aprii gli occhi , al posto dei troll trovai tre piccoli scarafaggi che correvano via.
-Tu mi hai salvato!" dissi senza fiato a Biancaneve che si era riuscita a liberare dai troll
-Era la cosa giusta da fare!- sorrise lei
-Grazie!-
-Sei il principe azzurro non potevo lasciarti morire"
-Te l'ho detto mi chiamo James- dissi sorridendo
-Adesso andiamo stare qui è pericoloso!-e a passi veloci lasciammo quel posto per tornare al margine della foresta"

-Wow é cosi wow!- disse Henry
-ma adesso viene il bello... oh meglio. Il gran finale! Ascolta-

-Arrivammo al limitare del bosco. Nessuno dei due parlava da tempo. Procedevamo con le teste chine, fissando il terreno, quando lei sospirò..-
-devo ridarti questo!- le dissi porgendole il borsello contenente l'oro
-Giusto e tu non puoi sposarti senza questo- disse lei dandomi il sacchetto dei gioielli. Aprii il sacchetto e ne tirai fuori un piccolo anello, con una pietra verde. L'anello di mia madre
-Lo so non è nel tuo stile- dissi con un leggero sorriso
Lei mi fissò e sorridendo a sua volta reclamò -C'è solo un modo per scoprirlo..- e si infilò l'anello. La pietra si illuminò.
"Non è possibile lei.." pensai
-Già non mi dona. ma alla tua fidanzata piacerà molto-
-Se vuoi puoi tenere tutto il resto, a me serve solo l'anello!-
Arrivò il momento dei saluti -Dovunque andrai stai attenta perché io...-
-Tu mi troverai!- finì lei
-Sempre!-  e rimisi l'anello nella borsa.
-Sei quasi convincente-
-Addio Biancaneve-
-Addio principe!-
-James!- dissi
-No ti dona meglio principe!- e raccogliendo la sua sacca, se ne andò per la sua strada

-Rimasi li ad osservarla finché non la vidi sparire nel bosco. Poi , con il cuore pesante, tornai verso la carrozza che mi stava aspettando dove l’avevo lasciata.
 Non sapevo se l'avrei rivista, non sapevo dove sarebbe andata, ma sapevo che l'amavo e che nei miei pensieri c'era spazio solo per lei. Ci volle molto tempo prima di ritrovarla, di dirle che l'amavo, che sarei andato contro la volontà di mio padre pur di stare con lei.
Lei che non credeva al vero amore, alla fine dovette ricredersi e il risultato del nostro amor fu tua madre. Non puoi immaginare la grande gioia che quella bambina portò nei nostri cuori e l'angoscia di dovercene separare subito. Abbiamo aspettato cosi tanto tempo prima di ritrovarsi, e adesso sono sparite. Ma io ho un dono speciale le ritroverò sempre-
Henry si portò una mano vicino agli occhi, asciugandosi una lacrima, senza farsi vedere.
-Bellissimo nonno! Ora mi racconti quella avventura dove hai salvato la nonna dalla mela della regina?- disse Henry con un gran sorriso
-Campione quella è tutta un'altra storia- disse James, facendogli l'occhiolino.

****
Graze a tutti quelli che hanno letto la storia
Fatemi sapere cosa ne pensate
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: marys_2503