L’allenamento.
Il cielo era
velato dalle nuvole, di tanto in tanto cadeva qualche goccia di poggia.
Due giovani saiyan si stavano allenando da ore, in una verde
radura a poco distanza dalla dimora della famiglia Son, ignari di
essere spiati.
Nascoste dietro ad un cespuglio Bra e Pan si divertivano ad osservarli
e a commentare con occhio critico ogni loro mossa. Ogni tanto
però sfuggiva loro anche qualche apprezzamento
sull’aspetto fisico, sui muscoli scolpiti contratti dallo
sforzo.
“Certo che tuo zio non è niente male.”
Ammise la figlia di Vegeta con sguardo sognante, ma subito fu
interrotta dall’amica che a sua volta con
sincerità le confessò di provare un attrazione
verso suo fratello.
“L’ho sempre sospettato…”
mormorò la principessa maliziosa, sporgendosi in tempo per
vedere Goten sferrare un colpo verso l’altro facendolo finire
a terra.
“Dici che riusciremo mai a farci notare?” chiese la
ragazza dai capelli corvini mordendosi il labbro dall’ansia.
“Spero, ma pare che abbiano altri interessi in testa, guarda
come si osservano, sembrano due innamorati presi dalla
passione!” Bra sbuffò, poi scoppiarono a ridere.
Il problema era come riuscire a conquistarli, poiché
solitamente loro le ignoravano o
peggio le trattavano come due poppanti.
Cominciò fra le ragazze un acceso scambio di opinioni e non
si accorsero che l’allenamento era giunto al termine.
“Anche oggi ti ho battuto!” Gli occhi di Trunks
brillavano, certo ultimamente capitava spesso, Goten era giù
di tono.
“Mi sento stanco, accidenti l'università
mi consuma tutte le energie, io non sono di certo bravo come
Gohan.” Sorrise asciugandosi il sudore, camminavano fianco a
fianco diretti proprio verso il rigoglioso cespuglio.
“Oh cielo stanno venendo qui!” La giovane Son
portò una mano alla bocca, era impossibile andarsene, ma se
le avessero scoperte non se lo sarebbe mai perdonato.
Si fecero silenziose, trattenendo il respiro, ascoltando le voci
maschili.
“Ci hai pensato?” domandò Trunks
cambiando tono, facendosi malizioso.
“Ecco io, sono indeciso, non mi sembra una buona
idea...” il respiro di Goten si era fatto pensante, potevano
distinguerlo chiaramente.
“Avanti, lo sai che è piacevole, in fondo non
sarebbe la prima volta, sono già stato dentro di
te!” Continuò il saiyan più grande
cercando di essere persuasivo.
Gli occhi delle ragazze si sbarrarono, aprirono la bocca incapaci di
urlare, bianche e sconvolte…
“No! Non posso crederci!” Di colpo Pan
sentì il mondo crollarle sulla testa, un flusso di dolore le
scorreva nelle vene, era insopportabile aver scoperto che suo zio e
l’uomo di cui era innamorata fossero amanti.
Bra rimase frastornata, incredula, vinta dalle lacrime.
Ancora le loro voci.
“Possiamo farlo anche adesso se vuoi, mi stuzzica
l’idea, sono eccitato.” Trunks sembrava libero da
ogni pudore, mai avrebbero creduto che fosse così sfacciato.
“Va bene se insisti, aspetta però mi metto in
posizione…” rispose l’altro.
Le amiche rimasero interdette e disgustate.
“Andiamocene, è vergognoso, lo dirò a
papà quello che fanno, altro che allenamento...”
ferita e vogliosa di vendicarsi, la Brief d’impeto si
sollevò.
“Bra cosa ci fai qui?” Chiese il fratello
sobbalzando a quello sguardo truce.
Anche Pan si fece avanti, era atterrita, pallida e sembrava sul punto
di vomitare.
“Ma cosa vi prende? Ci stavate spiando per caso?”
Goten incrociò le braccia al petto, risentito da quella
scoperta.
“Sì, è vero vi stavamo guardando, ma
mai avremmo immaginato che, che…che schifo!”
Urlò lei aggrappandosi alla spalla dell’amica che
annuì convinta.
“Schifo?” domandò Trunks perplesso
cercando risposte nello sguardo ebete di Goten.
“Andiamo via, a noi piacciono i maschi!”
Continuò la giovane.
Entrambe girarono i tacchi e in tutta fretta senza altre spiegazioni
sparirono nella fitta vegetazione.
Il Son si grattò la testa.
“Tu le capisci le donne?” La cosa incredibile era
che Trunks non sapesse cosa rispondere tanto era rimasto schoccato.
“Meglio non farci caso, sicuramente sono gli ormoni, sai sono
solo delle ragazzine.” spiegò ancora il figlio di
Goku.
“Sei pronto per quella cosa?” Trunks di fronte a
lui a pugni stretti assentì.
“Bene, mi metto in posizione e fallo anche tu.”
Seguì un breve silenzio, interrotto talvolta dal cinguettio
degli uccelli, poi improvvisamente all’unisono urlarono:
“FU.SI.ONEEE!”
Fine.
Lo so che ne sono state scritte tante, troppe! Ma non ho resistito, spero di avervi strappato un sorriso…nel caso contrario scusatemi, vi ho fatto spendere alcuni minuti del vostro tempo.
Lasciate un commentino se vi va, mi fa piacere ^^
Vi mando un
bacio, chi sono?
Sempre
io…la pazza LORIGETA^^