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Autore: stoneheart23    14/05/2013    1 recensioni
Scagliò con tutta la forza che aveva il sasso nel mare e mentre quello affondava tra le onde una lacrima rigò il suo viso. Ecco di nuovo: ogni volta che si arrabbiava piangeva; mentre gli altri rompevano tutto o gridavano quando si arrabbiavano, lui era diverso perché stringeva la sua furia in sé stesso e si chiudeva isolandosi da tutti, quasi avesse paura di contagiare gli altri con la sua ira, e piangeva in silenzio lacrime amare, mentre il suo cuore rimaneva assiderato nel vento gelido dell’indifferenza degli altri.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Doveva stare attento. Circospetto si guardò intorno fino a quando vide che nessuno stava percorrendo la strada; poi nonostante il caldo cominciasse a farsi sentire tirò su il cappuccio e si avviò lontano dai cancelli della scuola: aveva bigiato. Ma quel giorno l’unico motivo che per tutto quel tempo l’aveva spinto a varcare quei cancelli, stare con le chiappe incollate a una sedia di legno e scattare ogni volta che il telefono vibrava per correre fuori dall’aula per cinque minuti di abbraccio non era venuto, anzi venuta, a scuola, quindi si era risparmiato la sofferenza di un giorno di scuola senza lei. Dopo un attimo di indecisione su dove andare, sorrise e, come tante volte aveva fatto, percorse a balzi la discesa che lo separava dal mare.

“Ehi mare hai visto? Ho bigiato la scuola per venire da te”. Uno schizzo di un’onda più forte del solito lo bagnò nonostante fosse sulla montagnola di sassi. “Si lo so che non si fa ma oggi Vale non è a scuola che andavo a fare?” Riuscì a schivare il secondo schizzo. “Ma perché tu non sai cosa ho passato. Se solo mi ascoltassi un po’ forse capiresti almeno tu…” Il mare ritirò le sue onde. “Vuoi sapere la novità? Ho preso un altro bidone da una ragazza”, le sue nocche sbiancarono tanta era la forza con cui stringeva un sasso, “per la milionesima volta io mi interesso a una ragazza, ricordi la bionda che ti dicevo, la sento un po’ via tecnologica, poi le chiedo di uscire o qualcos’altro lei non mi risponde più lasciandomi appeso come un salame e solo come un pulcino in un nido abbandonato. Così quando le ho chiesto il numero lei ha smesso di scrivermi su Face e …”. Scagliò con tutta la forza che aveva il sasso nel mare e mentre quello affondava tra le onde una lacrima rigò il suo viso. Ecco di nuovo: ogni volta che si arrabbiava piangeva; mentre gli altri rompevano tutto o gridavano quando si arrabbiavano, lui era diverso perché stringeva la sua furia in sé stesso e si chiudeva isolandosi da tutti, quasi avesse paura di contagiare gli altri con la sua ira, e piangeva in silenzio lacrime amare, mentre il suo cuore rimaneva assiderato nel vento gelido dell’indifferenza degli altri. Anche quel giorno sentì quel vento ghiacciato e si sedette arreso sul bagnasciuga, ma il mare soffiò una brezza leggera, calda e profumata di salsedine. “Grazie amico non saprei come fare senza di te”. E mentre un’altra lacrima percorreva il percorso di dolore lasciata dalla precedente, si distese sulla sabbia e decise di fare l’unica cosa che in quel momento poteva tirarlo su: pensare a Vale.

Così pensa ai suoi capelli, mare di lava in tempesta, che con i suoi ciuffi ribelli, simili alle creste delle onde insanguinate alla luce del tramonto, richiamano in lui sensazioni uniche che tentare di esprimere in modo diverso dal linguaggio dei sentimenti servirebbe soltanto a sminuirle. Pensa ai suoi occhi, lucido e profondo specchio castano, che riflette con forza la luce forte generata dal cuore e che, come un faro nella notte più buia, guida i sentimenti di lui verso porti di pace e tranquillità, dove il suo cuore può finalmente bearsi al calore del suo sguardo. Pensa poi al suo meraviglioso sorriso, che con la sua dolcezza scioglierebbe un ghiacciaio e con la sua semplicità perfora anche i cuori più duri dalla cui breccia poi zampillano amore e passione, figlie della forza di quel sorriso. Poi pensa al suo seno, spesso desiderato ma mai raggiunto, che con la sua forma accentuata e perfetta libera il cuore dalle catene del sesso e lo porta a elevarsi a cieli, parole e sentimenti più alti, libero di cantare con gioia sempre nuova un amore che va oltre i confini del corpo. In breve Vale era l’unica cosa che gli era rimasta, ma quell’unica cosa lo faceva sentire il più ricco di tutti, anche se lei in fondo non era totalmente sua. E mentre tristemente pensava come sarebbe stato se il destino non avesse voluto così, si rialzò dal bagnasciuga e spinto da una forte brezza marina, ripercorse la strada che lo portava indietro fino a fermarsi ad una panchina dove la terza lacrima cadde dopo essersi staccata dalla guancia ormai bagnata….
  
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