Prologo: An adventure in time and space

Spazio. L’oscuro e tenebroso spazio che ci circonda tutti, in ogni momento. E proprio in un punto imprecisato di questo spazio infinito si sposta un’astronave, che sembra una normale astronave ,di quelle  che si vendono ai mercati ventosi: forma allungata, accesso in alto a forma di oblò, ma in effetti al suo interno è contenuta una tecnologia ben superiore a quella di qualunque altra astronave; al suo interno se superiamo quell’oblò scopriamo che è più grande all’interno, che sa viaggiare nello spazio e nel tempo, e che è uno dei Tardis più vecchi e scadenti dell’universo. Al suo interno abbiamo un giovane signore del tempo, appena 50 anni, non abbastanza per poter dire di aver vissuto pienamente. Non ha un nome, o almeno ce l’ha ma lo tiene nascosto, si limita a studiare sulla poltrona davanti alla console ciò che il maestro Cort gli ha assegnato :” Le guerre del tempo” Che gran periodo...
<< peccato che ormai sia finito>>
Si solleva dalla poltrona e raggiunge la console:
<< post-bruciatori a posto, sistema di raffreddamento in funzione, Jarvis…>>
Una sagoma pallida si materializza affianco a lui, un ologramma, l’ologramma dell’IA operativa su questo Tardis:
<< Ai suoi ordini signore>>
<< senti ho tutte le spie di sicurezza attive, ma allora come è possibile che avverta questa sensazione … non so come di pericolo>>
<< signore non sono protocollato per provare sensazioni>>
<< già be, rimane comunque… Senti manda un messaggio a Gallifrey, chiedi quanto ancora a lungo deve durare questo maledetto turno di guardia>>
Il rumore silenzioso dell’universo viene interrotto da una specie di ronzio, un suono indescrivibile, piatto, disturbante . Ad un certo punto una nave appare dal nulla: ha una forma rotonda e si dirige verso il Tardis, ne appaiono altre due poi altre quattro, poi altre cinquanta...
<< signore rilevo un centinaio di segnali che si avvicinano alla nostra posizione>>
Il nostro signore del tempo scatta dalla poltrona e raggiunge il monitor sulla console:
<< attiva lo scanner>>
<< scanner attivato>>
Per la prima volta nella sua vita ha paura, ha davvero paura: è circondato e gli scudi non reggerebbero una tale potenza di fuoco. Prova a smaterializzarsi, ma evidentemente gli hanno bloccato i movimenti:
<< analizzale! Chi sono?>>
<< il computer li rileva come Dalek>>
<< certe cose a volte è meglio non saperle>>
Un raggio verde viene sparato da una delle suddette navi, e lui lo riconosce subito, inizia a muoversi intorno alla console, preme tasti, alcuni a caso, altri no:
<< Jarvis attiva gli scudi dimensionali prima che…>>
Troppo tardi. Il raggio verde colpisce il Tardis e lo proietta nel vortice spazio temporale:
<< JARVIS CI HA COLPITO CON UN RAGGIO DIMENSIONALE, CI CATAPULTERA IN UN PUNTO QUALUNQUE DELLO SPAZIO TEMPOOOOOOO>>
L’ambiente comincia a tremare, il signore del tempo tenta in tutti i modi di domare il Tardis, ma non ci riesce, è in balia dello spazio – tempo, potrebbe finire dovunque. La console comincia a sfrigolare, poi scoppiano le prime scintille, attiva i freni e i motori di riserva ma non serve a nulla; lui stesso viene sbalzato lontano dalla console e trova l’unico appiglio nella stessa poltrona nella quale fino a qualche tempo prima leggeva il saggio sulle guerre del tempo, si tiene stretto e non può far altro che osservare la console che si distrugge… finché non tocca terra. Tutto si spegne. Il signore del tempo è per terra, illeso, lentamente si solleva:
<< Jarvis? JARVIS? Ti prego dimmi che non sei andato offline>>
Si avvicina allo schermo, alcuni pulsati lampeggiano, prova ad accenderlo e ha fortuna:
<< Allora dai dimmi in che pianeta inospitale sono finito? Analisi atmosfera: positiva, pianeta poco ostile, nome comune: terra. Ma in quale pianeta schifoso sono capitato?>>

Continua…

Spazio dell'autore: Ed ecco concluso il prologo, so che è breve ma vi assicuro che i prossimi capitoli saranno molto più lunghi e lo potrete sperimentare a breve, ho infatti già pronto il primo che posterò a breve. Spero di avervi intrigato almeno un po con questo nuovo signore del tempo, che presenterò più ampiamente nei prossimi capitoli, buona lettura ;)