CHAPTER ONE;

Ascolto una delle canzoni dei miei idoli con l’mp3. Mi metto le cuffie e cado in un universo parallelo in cui tutti i miei problemi scompaiono e la mia vita diventa una di quelle perfette che vorrei tanto avere.
Chi sono? Si, proprio loro, gli One Direction.
Quel gruppo tanto preso in giro dai miei coetanei , ma che per me sono la mia vita. Da sempre sono stata criticata per i miei gusti musicali , per non essere aperta come tutte le altre ragazze , ma soprattutto , per il mio più grande problema. La cecità.
Esatto, la cecità. E’ da quel 21 aprile 2009 che ho perso la vista in un terribile incidente. Da lì la mia vita sembrava non avere più un senso , mi sentivo sola , con un vuoto dentro.
Non riuscivo a smettere di pensare che chiunque mi si fosse avvicinato lo avesse fatto per pietà o comunque per prendermi in giro. Nessun amico , ero sola.
Quel vuoto , lo sento ancora oggi. Ed è proprio per questo che decido di trasferirmi a Madrid con il mio fratello maggiore , Greg.
Mia madre e mio padre sono morti in quello stesso incidente quindi ora siamo noi due , solo io e lui. Tengo molto a Greg , è l’unico che mi ha sempre aiutata , soprattutto durante la morte di mamma e papà , per me è stato davvero un trauma perdere due persone che amavo completamente , come per lui.
Lui deve trasferirsi lì per lavoro ed io , naturalmente , ho deciso di seguirlo.

Siamo in aereo ed io ho ancora le loro voci nelle orecchie , quando mi sento toccare alla spalla.
‘ Rose , arriveremo tra poco ‘
‘ Meglio così , mi è venuto una certa fame ed ho finito tutta la scorta. ‘
‘ Non preoccuparti , appena scendiamo ti compro uno di quei maxi gelati alla fragola ‘ dice passando la mano sui miei capelli e scompigliandoli.

Adoro mio fratello , nonostante mi tratti come la sua sorellina . Adoro il modo in cui mi abbraccia dolcemente e mi fa sentire al protetto , adoro il modo in cui mi fa sentire una persona normale , si una comune , come quelle lì fuori. Cosa che invece non sono , so di essere diversa , so che non posso leggere un libro , so che non posso guardare la televisione e so anche di non poter avere una vita normale come quella di tutte le altre persone su questo pianeta.
Ogni ragazza di diciassette anni lì fuori , va nelle discoteche , si diverte con i suoi amici , ride , scherza ed ha un ragazzo. Già , è da quel fottuto 2009 che non ho una relazione. Pur avendo tredici anni , la storia tra me e Cole è stata davvero stupenda , fino a quando lui mi ha lasciata subito dopo l’incidente. Che stronzo. E’ stata una tra le tante cose che mi ha lasciata spiazzata e che oggi mi porta ad odiare me stessa più di ogni altra cosa.

Arriviamo a Madrid.
Mio fratello mi aiuta a scendere le scale dell’aereo e recupera le valigie sparse nel portabagagli. Per come ne parlano , la città deve essere davvero uno splendore. Peccato che io quello splendore non lo possa ammirare.