‘Il mio migliore amico, Sherlock Holmes…è morto.’ Quanto era stato difficile dire quelle parole? Perché significava accettare quella situazione e John non voleva farlo. Era più forte di lui e quei tre anni insieme al più strampalato detective, erano stati i migliori per lui. Era diventato una persona nuova. Diversa.

Caro Sherlock,
la psicologa ha detto che sarebbe stata una cosa buona scriverti. Pensa di nuovo che io abbia un disturbo da stress post traumatico. Questa volta non per la guerra.
Cosa dovrei dirti quindi? Che sei arrivato nella mia vita, l’hai migliorata, mi hai reso dipendente dalle tue stranezze e dai tuoi discorsi e mi hai abbandonato?
Non c’era anche una soluzione anche per questo, Sherlock Holmes? Mi rifiuto di credere che tu abbia inventato tutto.
Io c’ero.
C’ero mentre  tu risolvevi in un battito di ciglia quegli omicidi. C’ero quando mi spronavi a pensare, perché era più divertente raggiungere una conclusione in due. C’ero quando eri annoiato e tormentavi Lestrade per un caso qualsiasi.
Cosa ne sanno invece i giornali? Stupidaggini.
La realtà è che mi hai reso un uomo migliore, Sherlock Holmes.  Prima di te ero convinto che nella mia vita non ci fosse niente che mi spronasse a viverla al meglio.
Scegliere di dividere la casa con te è stata la decisione migliore che io abbia mai preso.
Nessuno ti ha mai conosciuto veramente, nessuno ti conoscerà mai.
Ma io ero lì.
                                                                                                                                                   John.

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Come sempre, nei miei momenti di noia (è un caso che capitino sempre a scuola?) inizio a scrivere cose del genere. Non avevo mai scritto neinte su Sherlock, nonostante sia il mio telefilm preferito. Eppure eccola qui, una semplice riflessione post Reichenbach Falls, del povero John a cui è stato sottratto il suo migliore amico ( e, oserei dire, anima gemella.)
Boh, quindi se vi è piaciuto (non che ci sia molto da dire infatti) mi farebbe piacere un vostro commento con, critiche, impressioni, suggerimenti.
Un beso.