Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: mikchan    15/05/2013    2 recensioni
TRATTA DALLA STORIA "LIKE A PHOENIX". Non è del tutto necessario leggerla, ma è consigliabile per via di alcuni riferimenti.
I pensieri di un ragazzo geloso ma troppo orgoglioso per ammetterlo anche a se stesso. I pensieri di un ragazzo innamorato che non vuole ammettere di esserlo, ma che ormai è caduto troppo in basso per riuscire a uscire.
"Il temporale infuria impetuoso sulla mia testa e non accenna di calmarsi.
Ormai avrò fatto più di due chilometri, ma non mi fermo, anzi incremento l'andatura incurante delle pozzanghere.
Sento i muscoli bruciare, i polmoni che reclamano l'aria e il cuore che batte per pompare sangue nelle mie gambe, ma va bene.
Se penso a quello, non penso ad altro. Non penso a lei."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie 'Like a Phoenix'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TO LOVE OR NOT TO LOVE, THAT'S THE QUESTION

questa one-shot fa parte della storia "LIKE A PHOENIX" (--->http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1476376&i=1)  e si colloca tra il capitolo 23 e il 24.  

Il temporale infuria impetuoso sulla mia testa e non accenna di calmarsi.
Ormai avrò fatto più di due chilometri, ma non mi fermo, anzi incremento l'andatura incurante delle pozzanghere.
Sento i muscoli bruciare, i polmoni che reclamano l'aria e il cuore che batte per pompare sangue nelle mie gambe, ma va bene.
Se penso a quello, non penso ad altro. Non penso a lei.
Ed è proprio per quello che cerco di distrarmi con le goccioline di pioggia che si infrangono sul mio viso. Non voglio pensare a lei. Non devo. So perfettamente che è stupido dirlo adesso, soprattutto dopo averle chiesto di essere la mia ragazza, ma non riesco a non accorgermi quanto io sia cambiato, quanto tutto questo sia lontano dall'Adam che ero.
Non mi capisco più, da quando la conosco.
Non riesco a comprendere quel sentimento devastante che mi stringe lo stomaco in una morsa ogni volta che la vedo, quella sensazione di rabbia e frustrazione ogni volta che parla di quell'idiota biondo, quell'emozione che mi percorre tutto il corpo e mi riempie il cuore di gioia quando solo la sfioro.
È stupido. E confuso.
Non mi sono mai comportato così con una ragazza. Fino a pochi mesi prima mi bastava conoscerla, uscirci un paio di volte e divertirmici a letto. Punto. Io non chiedevo di più, loro non chiedevano di più. Se andava bene restavamo amici, altrimenti andavamo avanti con le nostre vite. Non ho mai provato un... attaccamento così forte. Non mi sono mai sentito così debole davanti a una donna e non mi è mai importato molto di quello che lei faceva.
Con Amanda, ora, è tutto diverso. Non riesco a sfiorarla senza sentirmi eccitato come un ragazzino. Non sono in grado di non preoccuparmi per lei, di non sentirmi ansioso ogni volta che è lontana, soprattutto in compagnia di un esponente maschile. Non sono uno di quei ragazzi che vuole mettere le catene alla sua donna per tenersela accanto, ma, in quel momento, sotto la pioggia e in mezzo alla strada, non riesco a reprimere un ringhio rabbioso al pensiero che lei trova in quello stupido bar. Da sola.
Charlie dice che sono geloso marcio.
Non sono geloso.
Mi da solo tantissimo fastidio che lei passi del tempo con quello psicopatico. Mi fa solo fremere di rabbia il pensiero che lui possa anche solo sfiorarla.
Ma non solo geloso.
È solo che le voglio bene, in fondo, e non voglio che la faccia soffrire.
Solo questo?
Accidenti, ora mi immagino pure le risposte di Charlie ai miei stupidi pensieri. Diamine, no! Non è solo per quello. Ma allora per cosa?
Sei geloso della tua ragazza, è normale, idiota.
Scuoto la testa, accelerando. No, no e ancora no.
Non sono geloso.
Ma Amanda è la mia ragazza. La mia Lupacchiotta.
Perché tengo così tanto a lei?
Lei è così diversa da tutte le altre. Con lei non ho cercato subito un approccio fisico.
Siamo diventati amici. Amici sul serio, quasi come con Charlie. Avevamo sviluppato una complicità tale da capirci con uno sguardo.
Poi è arrivata quella terribile sera.
Forse è iniziato tutto lì, forse è stata l'immagine di lei, rannicchiata per terra in lacrime a fare scattare qualcosa dentro di me.
Da quel momento mi sono ritrovato a essere sempre più protettivo verso di lei, anche inconsciamente. E non riesco a capirne il perché.
Eravamo amici, punto. Ma allora perché il solo pensiero che qualcuno la sfiorasse mi faceva salire il sangue al cervello?
Sono mesi che mi ripeto che devo reprimere quelle emozioni. Io non posso provare dei sentimenti per una ragazza, è una cosa talmente estranea che è assurdo anche solo pensarci. Io sono quello che metteva subito in chiaro che, mai, avrei voluto essere condizionato da una donna. Solo sesso. Punto.
E invece mi trovo a preoccuparmi per una ragazzina, la mia compagna di banco, alla quale mi sono affezionato quasi come se fosse una sorella.
Ma io non volevo quello, non volevo affezionarmi a lei. Volevo soltanto un'amica.
E forse è per quello che, con il tempo, ho deciso di far prevalere l'istinto nelle mie decisioni. Ho cercato di passare con lei più tempo possibile, trattandola come mai avevo trattato una ragazza. Ho iniziato ad apprezzarla sempre di più, non solo come amica. Lei c'era sempre per me e io cercavo di essere presente. Dovevo solo convincermi che era solo un'amica, e ho finito con il prendermi una cotta per lei!
Un sorriso amaro mi si dipinge sulle labbra al ricordo della sua espressione delusa quando, in Inghilterra, ho incontrato le due francesine.
Forse anche lei era gelosa tanto quanto me.
Sbuffo, fermandomi un attimo in mezzo al marciapiede per riprendere fiato, incurante della pioggia e delle persone attorno a me.
A che servono tutti questi pensieri, mi chiedo.
Prima ero un donnaiolo incallito, ora ho una ragazza.
Qual'è il problema?
Il problema sono le emozioni che mi risveglia dentro proprio quella ragazza. Emozioni che non so gestire, comprendere e affrontare.
Emozioni che mi fanno paura.
Tuttavia non voglio perderla. È importante per me, Amanda. È più della mia ragazza, è la mia migliore amica, l'unica donna con la quale non voglio solo far sesso. Vorrei fare mille cose con lei, ma non ho la più pallida idea di come metterle in pratica.
Mi sento come un sedicenne alle prime armi. Mi sento uno stupido.
Scuoto la testa e rabbrividisco, alzando gli occhi verso il cielo. La pioggia non cenna a smettere, sembra quasi che i nuvoloni grigi debbano essere strizzati fino all'ultima goccia.
Riprendo la corsa verso casa, questa volta più moderata.
Cerco di non pensarci, ma non posso fare a meno che i miei pensieri tornino a lei, di nuovo. 
Vorrei prendere il telefono e chiamarla, chiederle com'è andata con l'idiota, ma il mio orgoglio mi blocca. Mi chiede perché devo essere solo io quello che deve rimuginarci sopra per ore, perchè devo nascondere che vorrei spaccare il muso al maniaco biondo.
Lei deve capire che sono geloso.
Merda, l'ho ammesso. Ho ammesso di essere geloso, ora non si torna più indietro.
Vorrei accantonare il mio ego, per una volta, ma non lo faccio. Voglio che anche lei si senta un macigno sul cuore. Sono solo un fottuto egoista.
Arrivo a casa e mi butto sotto la doccia per cercare di calmare i tremiti. Ho freddo e mal di testa, di sicuro è tutta colpa di quei pensieri.
Ho solo bisogno di dormire e dimenticarla per un attimo.
Devo riequilibrare la mia vita, riuscire ad ammettere che le emozioni che provo per lei sono una cosa positiva, anche se nuova. Ho agito troppo d'impulso baciandola, quel pomeriggio. Ma erano mesi che volevo provare il sapore delle sue labbra, vedere se erano davvero così morbide e invitanti come sembravano. Da quando il mio giudizio per lei si è trasformato da "che gnocca" a "che angelo"? Da quando preferisco averla solo al mio fianco, senza pensare al sesso? Effettivamente, ora che ci penso, sono mesi che sono in astinenza.
Ho bisogno di tempo, adesso. Non voglio perderla, ma non voglio neanche sentirmi estraneo a tutto.
In questo momento voglio solo addormentarmi e sognarla. Sì, sognarla per dimenticarla. Sognare per capire quello che provo.
Voglio sognare il suo sorriso e i suoi occhi. Voglio solamente perdermi nell'odore dolce dei suoi capelli e nella morbidezza della sua pelle.
Voglio solo imparare ad amarla.

 

Salve gente! 
Per chi già conosce la storia (alla quale riporto -->
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1476376&i=1 ), ricordo che questo "capitolo" si colloca dopo il capitolo 23 e prima del 24. Per chi mi legge per la prima volta... beh, spero che questo piccolo spezzone vi abbia incuriosito e vi porti a dare un'occhiata anche alla storia di provenienza! Amanda e Adam sono due personaggi dei quali mi sto innamorando e spero possano piacere anche a voi! 
Il titolo, ovviamente, riporta alla frase di Amleto, eroe Shakespeariano, "To be or not to be, that's the question". Beh, io amo Shakespeare!!
Ma tornando a questa one-shot. Non so come sia uscita. Sinceramente non era nemmeno prevista, ma mentre mi facevo la doccia e pensavo al capitolo successivo (sì, le due cose sono strettamente collegate e, no, non sono pazza...), mi sono chiesta: Amanda ha espresso i suoi pensieri, e Adam? Così eccomi qua. Spero che vi sia piaciuta e ringrazio di cuore la mia compagna di banco che l'ha letta in anteprima e mi ha aiutata a sistemarla. Ringrazio anche tutti quelli che leggono la mia storia "Like a Phoenix" e le storie già concluse che, nonostante tutto, ricevono ancora molti visitatori!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi piacerebbe avere altri missing moment dal punto di vista maschile: non è facile scriverli, visto che ovviamente sono una donna, ma è una sfida che accetto volentieri, quindi non preoccupatevi!
Penso di avere detto tutto... beh, avevo promesso che avrei postato questa storia in settimana, ma essendo già a mercoledì ed essendo riuscita a pubblicare l'ultimo capitolo solo oggi, ho deciso di metterle tutte e due insieme, soprattutto per questioni di tempistica. Spero non vi dispiaccia ;)
a rileggerci presto, spero
mikchan

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: mikchan