16/05/2013
5 recensioni"Negli incidenti dovrebbero
morire i drogati, i misantropi,
gli zoppi...
Non giovani ventenni innamorate."
(Dr. House)
morire i drogati, i misantropi,
gli zoppi...
Non giovani ventenni innamorate."
(Dr. House)
Non si può curare,
dicevano. È ormai al termine, dicevano. La malattia non la
conoscevano, così come la cura.
Le lastre non presentavano nulla di anormale, gli esami del sangue erano perfetti. Ancora una volta, Gregory, si era ritrovato nei guai, senza una cura e con un paziente in stato di morte. Salvarlo sarebbe stato impossibile, o così tutti dicevano.
Scombinò le lastre, le guardò, le riguardò continuamente. Si passò una mano tra i capelli, portandosi poco dopo alla lingua le sue solite pastiglie.
-Il caso clinico del paziente?-
-Stato di coma, respirazione accelerata, battito cardiaco irregolare...-
Possibile che non trovasse una cura possibile per lui? Era un ragazzo giovane, pieno di idee, piedo di spunti... O almeno così fu la prima impressione che diede al medico una volta che si risvegliò. La lingua massaggiò le labbra lentamente, sentendone il sapore metallico del sangue.
-Ha avuto una sincope pochi giorni fa ed è rimasto in coma fino ad ora...-
-Esami del sangue?-
-Sono perfetti.-
-Le lastre?-
-Nulla di anomalo.-
-L'avete risvegliato dal coma?-
-Non ancora.-
-Fate in modo che si risvegli, ho bisogno di parlargli.-
Ma da quel giorno non riuscì a ricavare niente dal ragazzo; né della sua famiglia né del suo passato. Aveva così poche informazioni che quasi sembrava impossibile poter trovare una cura.
Il caffè era pronto, la lavagna anche. Le lastre poggiavano su una parete illuminata, in cui risaltava una parte del cervello del ragazzo. Cameron, non appena entrò insieme agli altri, guardò il medico con un fare corrucciato e confuso pensando che forse fosse riuscito a trovare una soluzione.
-Secondo voi questo che cos'è?-
-...Una lastra cerebrale?- rispose Chase in tono sarcastico. House in risposta fece un sorrisetto di compassione.
-Altre idee?- Si guardarono tutti per un secondo, fino a che non fu Allison a fare il primo passo.
-Non ci sono anomalie, abbiamo rifatto le lastre due volte e...- il pugno di House andò a scontrarsi con la lavagna e gli occhi si rimpicciolirono come due piccole serrature. Sfiorò con il dito il centro del cervello, passandolo fino alla scatola cerebrale.
-Nessuno nota il plasma uscito dai capillari del cervello? Emorraagia bianca, è un caso di Exemia.-
-Impossibile, si sviluppa dai capillari del...-
-Il cervello non ha capillari? Amico, studiati la medicina o altrimenti esci da qui.-
Quel momento di ironia fu spezzato dal suono di allarme dei loro apparecchi elettronici.
La madre era agitata; le sue urla di aiuto si potevano sentire dalla fine del corridoio. House rimase fermo, fuori dall'ambulatorio, a guardare la scena. Il paziente era agitato, si muoveva a convulsione; gli occhi erano divenuti bianchi come il latte e si potevano intravedere solamente i capillari colorare quella parte. Il sangue uscì senza problemi dalle labbra, sporcando le lenzuola bianche.
Intervennero in tempo.
-Pensi ancora che il cervello possa comunicare con la bocca?- serrò le labbra in una smorfia; se non era Exemia, allora...
Angolino dell'autrice: e sono di nuovo qui, con un'ennesima Fanfiction questa volta dedicata a Dr. House! Ho pensato di farla tra il comico/romantico/e ospedialiero(?) anche se questa come le altre due che ho scritto, mi sono venute di getto! Spero vi piaccia e spero in un vostro commento!
Baci.