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Autore: Mushroom    16/05/2013    3 recensioni
Il suono della T.A.R.D.I.S. è il suono dell’universo; le storie che si porta dietro materiale per leggende.
[Doctor who!AU. Doctor!Sherlock, Companion!John]
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The stuff of the legends
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: Doctor Who!AU, generale
Conteggio Parole: 550
Note: 1. Scritta per il Bootcamp#3 di X-Fandom @maridichallenge 2. Questa roba doveva essere una Eleven/Clara. Come sono arrivata a questo?



You watch the world exploding every single night
Dancing in the sun a newborn in the light
Say goodbye to gravity and say goodbye to death
Hello to eternity and live for every breath

- The Wicker Man (Iron Maiden)



Il suono della T.A.R.D.I.S. è il suono dell’universo; le storie che si porta dietro materiale per leggende.

Questo ancora John Watson non lo sa. Come potrebbe? Il Dottore è attento, le mani congiunte dietro la schiena, gli occhi che viaggiano impercettibilmente sulla figura umana di fronte a sé.
Questa incarnazione non sembra incline al patto sociale come la precedente, né sentimentale come quella ancora prima. Questa incarnazione è logica, in un senso molto stretto del termine, e trova che portare un umano con sé sia stupido, pericoloso, frustrante.

John continua a girare intorno alla console. Il Dottore ghigna, senza accorgersene, quando John accarezza i comandi, e la T.A.R.D.I.S. emette un borbottio che fa arretrare l’umano di un paio di passi; poi alza gli occhi verso l’alto, grattandosi una guancia. «Scusa» mormora colpevole, quel John Watson che è il primo essere umano a salire a bordo dopo davvero tanto tempo; il primo da quando ha quest’aspetto.

Il Dottore sente una matrice di sentimento afferrargli il petto. Lo scaccia. In mille e mille anni ancora, se c’è qualcosa che ha imparato è come controllare il cuore.

D’altra parte, non ha mai imparato come tenere a freno la mente. Oh, ma questa mente! È la parte la parte migliore del Dottore. Veloce, intuitiva, piena. Ecco, la mente del Dottore è piena, piena di ogni cosa, di ogni mondo, tempo, spazio. E la mente del Dottore, in questa versione, è più veloce di quanto sia mai stata. Strepita, urla, lo spinge a lanciare la T.A.R.D.I.S. nel vortice e a scappare agli angoli dell’universo, per scoprirne i segreti, per aggiustare tutto ciò che ha sempre voluto aggiustare.  È un qualcosa pieno di possibilità; un qualcosa di nuovo, appena nato, che il Dottore non vede l’ora di provare – quella mente è come un sole in esplosione, come un supernova che brucia al centro dell’universo, così potente da essere varco tra due universi.

John allora sorride, e la mente prodigiosa del Dottore fa cilecca. La sua debolezza – che, forse, è un po’ la debolezza di tutti i geni - è quella di aver bisogno un pubblico, di qualcuno da impressionare.

Nel corso del tempo ha avuto tanti companion, tanti volti a cui mostrare lo spazio.

«Quindi questa cosa può--» John si ferma, gli occhi strabuzzati dallo stupore. La T.A.R.D.I.S. emette uno sbuffo affettuoso. Il nuovo companion gli piace. Era ora che il suo ragazzo trovasse qualcuno con cui stare. «Viaggiare nel tempo? Per davvero?».
Il Dottore rotea gli occhi verso il cielo. Si aspettava un “è più grande all’interno” che non è arrivato. Gli piace quando lo dicono. Perché John non lo dice? «Ovviamente»
John si schiarisce la voce. Cerca di essere serio, ma la felicità lo tradisce, lo rende poco più di un bambino. «Fantastico» sussurra.
Questo al Dottore piace. 
«Può viaggiare per tutto il tempo e per tutto lo spazio» dice.
John sorride.
«Ma qualche volta, può essere pericoloso»
Il Sorriso di John si allarga.
«Tutto il tempo e tutto lo spazio» il Dottore si arrende. Inizia a volteggiare intorno alla console, un ghigno da pazzo sul viso. «Dove vuoi iniziare?» abbassa una leva e via, la T.A.R.D.I.S. è di nuovo nel vortice; la leggenda ha inizio.

Epilogo.
«Sai dove voglio iniziare? Dal sistema solare. Voglio vederlo.»
«Tz, noioso. È il meglio a cui sai pensare? Davvero? Quanto noiosa deve essere, la testa di voi piccoli esseri umani?»

   
 
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