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Autore: puntoeacapo    17/05/2013    1 recensioni
Dean non aveva mai cercato niente di diverso da quello: una fine, una fine anche abbastanza epica che magari sarebbe stata ricordata da quelle poche persone che l’avevano vissuta con lui.
Niente di più.
Non si aspettava niente di più.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione, Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'LaScatola!verse'
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Titolo: Those who do not seek

Conteggio parole:  443/443

Personaggi:  Castiel, Dean Winchester

Note: Spoiler Season 8!; flash-fic, What-if?,  pre-slash, angst.

                                                  
Trama
: Dean non aveva mai cercato niente di diverso da quello: una fine, una fine anche abbastanza epica che magari sarebbe stata ricordata da quelle poche persone che l’avevano vissuta con lui.
Niente di più. Non si aspettava niente di più.


Note d’autrice:  Per San Valentino mi hanno regalato una scatoletta di Baci Perugina e mi è venuta quest’insana idea di scrivere qualcosa per ogni frase che saltava fuori.

 

© Ovviamente nessuno di questi bambocci mi appartiene, siano lodati i giovedì e le torte, eccetera, eccetera. Ci siamo capiti no? Beh, Amen.

 

Chi cerca non trova, ma chi non cerca viene trovato.
Those who seek do not find, but those who do not seek are founded.
F. Kafka(n.67)

Dean non aveva mai cercato niente di diverso da quello: una fine, una fine anche abbastanza epica che magari sarebbe stata ricordata da quelle poche persone che l’avevano vissuta con lui.
Niente di più. Non si aspettava niente di più.
Quindi non gli dispiaceva particolarmente morire in quel modo. Mentre Sam affrontava l’ultimo dannatissimo test e lui faceva da diversivo per permettergli di chiudere i famigerati cancelli dell’Inferno.
D’altronde lo aveva sempre creduto, che sarebbe morto con una pistola in mano.[1] Quindi no, Dean non aveva mai cercato niente di diverso da quello.

Ed ecco, quando i proiettili erano ormai finiti tutti in mezzo alla fronte di più demoni-guerrieri possibili, aveva sentito quell’amaro in bocca – quell’amaro tipico di rimpianto e contrarietà, qualcosa di strano che gli fece corrugare la fronte e serrare la mascella forse troppo duramente.
Non aveva detto addio. Non aveva salutato nessuno. Qualcosa da fare doveva essere rimasto.

Una luce. Era appena stato scaraventato sull’asfalto bagnato dalla pioggia e il fiato gli si era mozzato in gola per il colpo alla schiena; poi l’aveva vista – e il fiato era tornato solo per mozzarsi un’altra volta per l’acqua che scrosciava in applauso per quell’entrata angelica ad effetto.

Si era voltato e aveva protetto il viso, ostinandosi a guardare la strada nera – perché se non era morto un motivo ci doveva pur essere e non voleva rischiare di non scoprirlo solo perché gli erano saltati gli occhi come due petardi per colpa di un angelo qualsiasi.

Poi un tocco sulla spalla e sollievo immediato per tutte le ossa rotta e ferite profonde. E quindi, magari no, non era proprio un angelo qualsiasi.

Si voltò imprecando qualcosa e accettò la mano che gli aveva teso per tirarlo su.
Nell’inferno nero di quella notte, i suoi occhi blu brillavano talmente tanto che Dean - anche con tutta la buona volontà del mondo- non sarebbe riuscito a concentrarsi su nient’altro.

“Sei tornato.” Commentò soltanto, forse stupito, forse cauto, dopo qualche istante di silenzio fatto di pioggia e tuoni, ancora con il fiatone – anche se non sapeva più perché.

Castiel, nonostante si fosse trasformato e fosse cambiato più volte, alla fine era sempre lo stesso; inclinò leggermente il capo ficcando i suoi occhi in quelli del cacciatore e parlando con la solita voce bassa e roca, sempre decisa e determinata ma con una cadenza dolce che non sapeva ancora spiegarsi “Ti ho trovato.”

E non aveva molto senso, solo tre parole fuori contesto dette da un angelo inzuppato davanti ad un edificio pericolante che sarebbe stato luogo di salvezza mondiale, ma a Dean bastarono per sentir sciogliere quell’amaro in bocca in qualcosa di più dolce sollievo.

Fin.

 

[1] Battuta di Dean nella 8x14.
E personalmente io direi.. Wow. Quella scena, la puntata, le scelte.. tutto. Tutto wow. xD

Ho scritto questa fic chissà quanto tempo fa, forse poco dopo l’uscita della 8x14 ma non l’ho pubblicata perché mi sembrava che mancasse qualcosa. Allora l’ho ripresa oggi e l’ho sistemata.
Non è nulla di speciale, solo una scena che avevo in testa da un po’ di tempo e che volevo mettere per iscritto. Comunque spero sia piaciuta lo stesso,

Baci

Eyes-

   
 
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