Questa fanfic si svolge nella puntata 1x21 e cerco di immedesimarmi nel personaggio di sylar tenendo i discorso originali. è la mia prima fanfic.. abbiate pietà *___* Ho le mani ancora sporche di tempera. Guardo il quadro che ho fatto. Continuo a fissarlo incredulo -Quell'uomo ha le mani luminescenti... è lui l'uomo che esplode!!- Comincio a parlare da solo. Brutto segno. Mi tremano le mani e lascio cadere la tavolozza. -Sto per acquisire i suoi poteri!!- Continuo a parlare col mio interlocutore immaginario -Allora sarò io a esplodere!!- Parlo col fiato mozzato, rimango incosciamente con la bocca aperta girandomi intorno, guardando gli spezzoni di vita messi sulla tela dal pittore veggente. Isaac è li, immerso in una pozza di sangue con la testa scoperchiata. Prima di morire me lo aveva detto, me lo aveva detto che aveva visto la mia morte e io per tutta risposta l'ho inchiodato a terra con i suoi pennelli -E'questo il mio futuro? è questo quello che hai visto?- Mi rivolgo a lui.. All'uomo che ho ucciso anche se so che non può rispondermi. La paura gioca brutti scherzi. Si esatto, la paura. Il grande assassino Sylar ha paura. Io ho paura. Paura della morte. Io che la morte l'ho portata a tanti. Io che quando alzavo il dito vedevo il terrore negli occhi delle mie vittime e ridevo. Mi piaceva veder morire la gente. Adesso che sono io davanti il dito inquisitore della morte ho paura. Ho paura e sto parlando con un cadavere. Voglio aiuto. Si anche Sylar chiede aiuto. Forse so chi può aiutarmi. Anzi so per certo che può aiutarmi. Ha provato a uccidermi. Ha provato a uccidermi quando sotto tortura ho ammesso di essere Sylar. Quando viaggiavamo e io fingevo di essere Zane, potevamo dirci anche amici. Ma Sylar non ha amici. Perchè hanno paura di me, perchè io per loro sono la morte. E in questo momento come dargli torto?! Cerco un telefono. E' proprio vero che gli artisti sono disordinati. Scavo tra pennelli, tempere, tele ancora bianche per cercare questo maledetto telefono. Comincio a innervosirmi. Finalmente! eccolo. Oltre al telefono ritrovo la calma. Comincio a comporre il numero che so a memoria. Finalmente il potere della cameriera del Texas mi torna utile. Se ripenso al Texas e a quel viaggio inutile che ho fatto per prendere il potere di Claire, che poi è scappata grazie a Peter, mi va il sangue al cervello più di quanto non ne abbia ora! Attaco il telefono perchè mi viene davvero la tentazione di far saltare per aria New York. Se solo penso che Peter può acquisire i poteri di tutta quella gente inutile senza alzare un dito, senza essere costretto a vivere nell'ombra per non essere scoperto.... una morsa allo stomaco mi ferma i pensieri... ecco ancora quella senzazione sgradevole di paura... quella senzazione troppo umana per essere provata da una persona speciale come me. Ricomincio a tremare. Dai fai questo maledetto numero, dai! Riprendo il telefono e ricompongo il numero. Squilla. Aspetto. -Pronto?- ecco ha risposto -Moindher!! devi aiutarmi!.. - l'ho detto così diretto, troppo forse, senza preoccuparmi di nascondere la paura che non mi fa neanche ragionare. Infatti non ho neanche detto chi sono -Sylar?!- mi ha riconosciuto.. è sorpreso. Al suo posto lo sarei anch'io -Credo che farò qualcosa di brutto.- Di nuovo. Di nuovo troppo diretto. Ma ho paura. -Sei un assasino! vuoi anche la mia benedizione??- Lo so che sono un assasino. Lo so. E la tua benedizione non la voglio!! voglio il tuo aiuto!! è così difficile da capire?!? Dai mantieni la calma -Tu non ti rendi conto! Credo che ucciderò molte persone!! Moltissime... Prima aveva un senso, uccidevo con uno scopo preciso, per prendere quello che gli altri non si meritavano... è la selezione naturale- mi deve aiutare, cerco di farglielo capire parlando del senso delle cose, usando le sue stesse parole.. La selezione naturale!! le sue parole.. le sue e di suo padre. -Insomma di che parli??- non capisce.. ma come potrebbe. A parole una volta ero tanto bravo..Riuscivo a raggirare molta gente, lui compreso. Interpretazione da oscar quella volta. Provo a rispondere alla domanda -Di un'apocalisse. Di un massacro.. mezza città distrutta in un secondo, gente insignificante e innocente. Non ci guadegnerei niente dalla loro morte. Perchè dovrei innescare uno sterminio di massa?!?- mi siedo sul pavimento vicino al disegno del fungo atomico e di new york disastrata aspettando la risposta -Infatti è inutile e nessuno ti costringe. Se sei davvero pentito di quello che hai fatto allora... costitiusciti!- mi alzo di scatto. sento che sta chiamando la polizia. E stavolta perdo la calma!! -sento che telefoni al 911!! ho fatto male a cercarti!!- Mentre attacco lo sento chiamare il mo nome. Tanto con me salterà in aria New York e quindi anche lui. Peggio per lui.. Una cosa giusta però l'ha detta. "nessuno ti costringe". Infatti. Prendo un respiro profondo. Vorrei cercare di cambiare il mio futuro. Per farlo dovrei cambiare vita. Tornare a riparare orologi?? no. No. Forse. Sarà più difficile che evitare la morte. Ma per farlo ho bisogno di aiuto. Non dell'aiuto di uno scienziato.. Ho bisogno di sostegno di calore umano.. e c'è qualcuno che puo farlo. C'è qualcuno che può aiutarmi. C'è qualcuno che mi accetta per come sono. Se non posso evitare la strage vorrei almeno rivederla per l'ultima volta. perchè lei non ha paura di me... mia madre non chiamerà la polizia. com'era?? continuo a scrivere l'incontro con la madre o lascio perdere?? scrivetemi qualche recenzione tanto per farmi sapere se mi devo ritirare o continuare :) .... Grazie in anticipo. CIAO A TUTTI!!