Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: _Lally_chan_    04/12/2007    2 recensioni
prima ficcy sui tokio hotel...due ragazze conosciutesi la mattina del concerto si uniranno in una sfida contro il tempo...
Genere: Azione, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* TUTTO PUO' ACCADERE...*

Questa è la mia prima ficcy sui tokio hotel(che sfortunatamente non mi appartengono...sigh...sigh...)Dico solo che vorrei tanto che questa mia ficcy si realizzasse...si, si...bhe, spero tanto che vi piaccia!!! buona lettura:

 

 

Quel giorno pioveva a dirotto e il vento spirava implacabile. Laura stava correndo a perdifiato pregando di non perdere l’ autobus che l’ avrebbe portata al luogo del concerto.

Era già tremendamente in ritardo perché quella mattina, proprio quella mattina, la sua sveglia aveva deciso di non suonare; e lei così si era svegliata due ore dopo il previsto.

E poi c’ era pure quell’ orribile pioggia…solo due giorni prima un sole che spaccava le pietre brillava in cielo; e ora, nel giorno più importante il sole aveva lasciato il posto a quel cielo plumbeo.

< Perfetta…questa giornata è all’ insegna della perfezione della mia sfortuna… > disse a bassa voce Laura mentre continuava a correre.

Arrivò alla banchina dell’ autobus e con un salto felino vi entrò proprio nel momento in cui si chiudevano le porte.

< Uhff…almeno questo! > disse cercando di riprendere fiato e asciugandosi il volto bagnato dalla pioggia poi si appoggiò al vetro della porta e chiuse per un attimo gli occhi per riprendersi.

< Anche tu vai al concerto? >

Laura aprì gli occhi per vedere chi le avesse rivolto la parola; fu così che incrociò lo sguardo con una ragazzina sulla quindicina, alta non più di un metro e sessanta. Aveva corti capelli mori e due bellissimi occhi color nocciola, una maglia a righe bianche e nere e un paio di jeans scuri strappati in vari punti.

< Da cosa lo deduci?! > provocò scherzosamente Laura alla ragazza appena conosciuta.

< Beh…forse dalla ventina di spille sulla tua borsa, o forse dalla maglia che hai indosso…o forse dal polsino che porti sulla mano destra… >

Le due ragazze risero all’ unisono.

< Piacere sono Laura e vengo da Milano. >

< Piacere, Io sono Giulia e abito poco fuori Milano… >

< E’ il tuo primo concerto? >

< Si, e non vedo l’ ora!!! > rispose Giulia eccitata.< Ah, ecco….siamo arrivate!!! >

< Andiamo?! > chiese Laura prendendo sotto braccio la ragazza appena conosciuta.

< Si. > disse lei sorridendo e cominciando a correre sotto la pioggia.

*******************

Un ragazzo di non più di diciotto anni dormiva scomposto in un piccolo letto improvvisato. Il piumone che prima lo copriva, era ormai caduto a terra rendendo visibile il corpo snello e longilineo e le gambe lunghe e sinuose.

< Bill…>

< Uhm…> mugugnò il moro rigirando si nel letto.

< Su dormiglione è ora d’ alzarsi! Siamo arrivati! >

< Uhm.. > ripeté il giovane per niente intenzionato ad alzarsi.

< Ma guarda te se non devo sempre faticare per farti alzare… > disse Tom facendo ruzzolare il fratello giù dal letto.

disse Bill ormai completamente sveglio < Ti sembra il modo di svegliarmi questo?! Potevo farmi male sai?! Poi chi le sente le fans se non mi posso esibire!!! >

< non preoccuparti che hai la pellaccia dura! E ora bando alle ciance e sbrigati! Gustav e Georg sono già pronti!>

< Si, si…però prima devo fare colazione, se no non carburo… >

< Mi dispiace, ma la colazione te la sei giocata quando hai deciso di fare il pigro >

*******************

< Per fortuna che siamo arrivate prima! Guarda già quanta gente c’è?! > disse Laura mentre con Giulia si posizionava davanti ad uno dei cancelli di accesso al luogo del concerto.

< E dire che sono a malapena le otto!!! >

< Si…e pensa che dovremo stare qui per 10 lunghissime ore!!! Speriamo solo che questa orribile pioggia si plachi >

< Non penso che possa accadere… > disse Laura ridacchiando < …il cielo sembra più brutto ogni istante che passa…probabilmente è come una specie di prova che dobbiamo superare per arrivare a ciò che desideriamo! >

< … >

< Io la penso così…almeno in questo modo la si può prendere con filosofia ,no? >

< Si, hai ragione! >

< Tu li hai mai visti prima d’ora? > chiese Laura per iniziare un discorso.

< Si, quando sono venuti a Milano…ma ero lontana per vederli bene…spero che oggi vada meglio.>

< … >

< E tu? E’ la prima volta? >

< Si…sfortunatamente li ho conosciuti un po’ tardi…per cui…mi sono persa i loro precedenti live in Italia…se ci penso…mi viene una rabbia…ma penso anche che avrò altre occasioni. >

< Si, certo! >

******************

< Finalmente abbiamo l’ onore di averti con noi! > disse scherzosamente Georg mentre Bill faceva la sua comparsa sul palco.

< Ah, ah, ah… > rispose sarcastico il moro. < Sempre simpatici di prima mattina! >

< Noi facciamo il possibile…tu piuttosto…neanche un terremoto ti riuscirebbe a far scendere dal letto?! >

< Dopo più di due mesi di concerti sono un po’ spossato….scusate… >

< Guarda che siamo nella stessa barca! >

< Si, si…lo so! >

Bill abbassò per un momento il capo, inspirò profondamente poi lo rialzò.

< Penso proprio che sia ora di iniziare le prove!!! >

*******************

< Che ore sono? >

< Le 18.00… > disse Laura visibilmente stanca.

< Manca poco!!! Come sono felice!!! >

< Si…dopo tutto questo tempo sotto l’ acqua…mi sento un po’ giù…però il solo pensiero che tra poco li vedrò mi fa tornare tutta l’ energia!!!>

Le due ragazze sorrisero.

< Le ragazzine con cui parlavo prima hanno detto che sono state anche ai loro concerti in Francia e Germania…che fortuna! Una di loro si è pure beccata una bacchetta di Gustav… >

< OH….che fortuna! Speriamo che stasera becchiamo qualcosa anche noi?! >

< Si!>

< Vuoi ascoltare un po’ di musica per ammazzare il tempo? > disse Laura tirando fuori il suo lettore Mp3 dalla borsa.

< Aspetta!!!… > Giulia bloccò l’ altra ragazza < Si stanno avvicinando le guardie…stanno per aprire!!! >

Laura infilò in fretta e furia il lettore Mp3 nella borsa e tirò fuori il suo biglietto.

< Bene…ora dammi la mano e non lasciarmi… >

< Si. >

< Corri più che puoi e cerca di non inciampare, ok?

< Ricevuto. > disse Giulia mentre si preparava all’ imminente apertura dei cancelli.

******************

< Bene ragazzi…mi sembra che abbiamo provato abbastanza! > disse Bill riposizionando il suo microfono sull’ asta di sostegno.

< Finalmente! Ho una fame!!! > disse Gustav sorridente.

< Bene; perché ho fatto portare pizza per tutti! > rispose Tom.

< sei un genio fratellone…cosa aspettiamo, la pizza ci aspetta!!! >

Bill e gli altri lasciarono i loro strumenti e corsero nel salone del backstage a mangiare. Dopo di che, i quattro si divisero ed andarono ognuno nel proprio camerino a rinfrescarsi e prepararsi.

Bill entro nel suo camerino e si diresse verso la grande specchiera per controllare che il suo trucco fosse ancora perfetto.

Improvvisamente sentì una presenza dietro di lui, ma non fece a tempo a girarsi che venne bloccato da una potente morsa; una mano con un fazzoletto gli bloccò la bocca.

L’ ultima cosa che vide prima di svenire fu il duro pavimento dove cadde e un paio di scarponi vecchi e logori.

*******************

Laura e Giulia correvano per la lunga rampa di scale che portava all’ interno del forum dove stava per cominciare il concerto.

Davanti e dietro a loro, migliaia di ragazze anch’ esse intente a correre a perdifiato.

< Dai Giulia…manca poco… > cercava di dire Laura continuando a correre trafelata.

< …si… >

Le due corsero a perdifiato fino a raggiunger il palcoscenico.

< Ce l’ abbiamo fatta!!! Siamo sotto!!! Da qui li vedremo benissimo!!! >

< Si, ora dobbiamo solo aspettare… >disse eccitata Laura iniziando a guardarsi intorno.

< Non è strano… > iniziò a dire Giulia.

< Cosa? >

< Tutte le guardie della sicurezza stanno andando via… >

Laura si voltò verso la guardia più vicina a loro e la vide confabulare con un’ altra accanto a lui, per poi defilarsi verso il backstage.

< Giulia… >

< Che c’è? >

< Guarda li…la guardia ha chiuso male la porta… >

< E allora? >

< Quella porta conduce al backstage e andrà dritta ai camerini!!! Se non ci facciamo vedere… >

< Ma sei impazzita!!! >

< Probabilmente…ma se non ci provo lo rimpiangerò a vita. >

< … >

< Vuoi venire? > disse con un sorriso Laura mentre si faceva spazio fra una moltitudine di ragazze intorno a lei.

< Aspettami Laura…vengo con te! > rispose Giulia correndole dietro.

Le due ragazze cominciarono a vagare nei lunghi e deserti corridoi del backstage. Passarono dieci minuti ma dei camerini neanche l’ ombra.

< Ma non era una strada diretta ai camerini?! > chiese sottovoce Giulia.

< Ehm…lo speravo… >

< Come lo speravi?! Se ci beccano siamo in guai grossi!!! >

Laura mise una mano sulla bocca di Giulia.

< SHHT!!! Sicuramente se urli così si che ci beccano!!! >

Giulia annuì col capo e si girò per vedere se l’ avesse sentita qualcuno.

< Non senti un vociare… >

Laura aguzzò l’ udito.

< Si… da quella parte…su andiamo! >

Le due ragazze si avvicinarono ad una porta socchiusa e si misero all' ascolto della conversazione.

< ...come è potuto succedere!!! > gridava il manager dei Tokio Hotel in un perfetto inglese.

< Mi dispiace molto signore... > cercava di rispondere una guardia della sicurezza. < ...abbiamo guardato d' appertutto, chiuso ogni uscita...ma non c'è traccia ne del rapitore ne del ragazzo... >

< ... >

< Probabilmente saranno già fuori...il rapitore l' avrà già portato da qualche parte... >

< Cosa vi pago a fare se non sapete neanche tenere sott' occhio quattro ragazzini... >

< ...si...ma... >

< Niente ma!!! Ora bisogna pensare a qualcosa... >

Scese un silenzio inquietante in cui tutti guardavano il manager David; il quale alzò lo sguardo scrutando tutti i presenti con aria risoluta.

< Ora statemi bene a sentire; perché non lo ripeterò un' altra volta... >

< ... >

< Rivoltate questo posto come un calzino e non fate uscire anima viva di qui!!! >

< Si, signore! >

< Io rimarrò qui per sapere le novità e aspettare una possibile chiamata di riscatto. >

< ... >

< Voi tre invece... > disse David rivolto a Tom, Gustav e Georg, che per tutto il tempo erano stati seduti in un divano di pelle nera nell' angolo della stanza. < ...voi non vi muoverete di qui per nessun motivo...me ne basta uno di rapito... >

Gustav e Georg annuirono mentre Tom si alzò e si appoggiò vicino ad un mobiletto posizionato accanto al divano, con le braccia conserte e il cappellino basso.

Sicuramente stava pensando al fratello.

< Tu ci hai capito qualcosa?! > chiese Giulia visibilmente curiosa.

< Bill... > riuscì solo a dire Laura da davanti a Giulia. < ...hanno rapito Bill!!! >

< Che cosa?!?!?!?! >

< ...ZITTA!!!... > tentò di dire Laura prima che l' amica le cadesse addosso inciampando.

Le due caderono rovinosamente a terra, facendo spalancare la porta e sorprendendo tutti i presenti.

Laura alzò la testa.

< ...S-salve... > disse in inglese cercando di fare uno dei suoi migliori sorrisi.

< E voi chi diavolo siete?! > disse sempre più iracondo il manager.

< Noi...cercavamo il bagno...e...ci siamo perse... > cercò di mentire Laura.

Due guardie della sicurezza presero in malo modo le due ragazze e le tirarono su a forza.

< Cosa facciamo di loro? >

< Se hanno sentito quello che abbiamo detto non possiamo lasciarle andare!!!... > disse risoluto David.

< Ehi Laura, cosa stanno dicendo?! > chiese impaurita Giulia.

< Che non possono lasciarci andare perché abbiamo ascoltato la loro conversazione... >

< Oddio, cosa ci faranno?! >

< Non preoccuparti, tutto si risolverà... >

< Voi due... > disse rivolto alle ragazze David < ...finché tutto non si risolverà, voi rimarrete qui dove io possa vedervi...non ho nessuna intenzione che la notizia dilaghi! >

< ... >

< Datemi i vostri cellulari...non voglio correre rischi! >

< Si... > dissero Laura e Giulia abbassando il capo.

< Signore... > David si voltò verso il capo delle guardie che l' aveva appena chiamato. < ...come dobbiamo comportarci per il concerto?! >

< Per ora non diremo nulla...quando arriverà il momento parlerò personalmente al pubblico.>

< Si, signore! >

Detto questo le guardie uscirono di corsa dalla stanza e Laura e Giulia si sedettero su un divano vicino a quello dove erano seduti Gustav e Georg.

Nessuno osava parlare; tutti avevano la testa china a guardare il pavimento.

< Io ora vado un attimo nel mio camerino a prendere ciò che mi serve... > iniziò a dire serio David. < ...voi non muovetevi per nessuna ragione da questa stanza...siamo intesi?!?! >

< Si... > dissero uno dopo l' altro i presenti mentre David chiudeva la porta.

< Uhff...finalmente un po' di pace... > se ne uscì Georg appoggiando la testa sullo schienale della poltrona < Ancora un po' e mi sarei messo ad urlare!!! >

A quelle parole Laura si mise a ridere, portando inevitabilmente su di sé tutta l' attenzione.

< Oh, scusate... > disse Laura arrossendo vistosamente < ...è che... >

< Non preoccuparti; ora come ora un po' di allegria serve! > disse sorridendo Georg.

Laura ricambiò il sorriso e si alzò in piedi.

< Mi presento, io sono Laura, ed è un immenso piacere conoscervi!...anche se questo non è uno dei momenti migliori... >

< Piacere Laura, immagino tu sappia chi siamo noi... >

< Certo!!! > disse euforica la ragazza.

Poi capendo di essere troppo allegra cercò di ricomporsi.

< ...cioè...volevo dire... >

Georg rise ancora.

< Ah...lei è Giulia... > disse tirando su l 'amica dalla poltrona.

< Piacere... > disse lei col volto imbarazzato.

< Avete finito di cinguettare voi altri. > disse alterato Tom , che fino ad allora era stato muto nel suo angolo.

< Ehi, capiamo che sei preoccupato per tuo fratello... ma non te la puoi prendere con noi!!! > disse Gustav alzandosi improvvisamente dal divano.

< Forse è meglio calmarsi... > disse Laura mettendosi in mezzo tra i due. < Tom... > continuò poi voltandosi verso il ragazzo < ...ti posso capire benissimo...sai anche io ho una gemella a cui voglio molto bene, lei è come una parte di me...senza di lei non potrei vivere... >

Tom abbassò lo sguardo di nuovo.

< Non ti abbattere... > disse Laura appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo < ...io farò tutto quello che è in mio potere per aiutarvi... >

< Grazie... > riuscì a balbettare Tom prima di buttarsi sulla poltrona li vicino.

< Bene...visto che bisognerà aspettare un po' prima che...prima di uscire di qui... > disse Georg per rallegrare gli animi < ...facciamo un po' di conoscenza! >

*********************

Un uomo sulla quarantina era comodamente seduto su una sedia imbottita, intento ad osservare vari schermi posti davanti a lui.

La stanza in cui si era chiuso, era completamente buia ed insonorizzata e non ospitava solo lui; steso per terra con le mani e i piedi legati , un giovane ragazzo dalla criniera leonina era ancora svenuto.

L' uomo lo guardò di sbieco poi abbozzò un sorriso e prese in mano il suo cellulare.

< E' ora di chiamare i tuoi amichetti... >

*********************

Dopo che David era uscito dalla stanza ne era tornato portando con se il suo cellulare e delle ricetrasmittenti; poi era uscito di nuovo per parlare col capo delle guardie.

Nella stanza ormai si era creata una bellissima atmosfera; Laura e Giulia supereccitate per l' opportunità che gli si stava parando difronte, parlavano senza sosta riempendo di domande Gustav e Georg, che rispondevano allegramente ad ogni questione posta dalle due ragazze.

In un angolo intanto Tom, con aria torva e preoccupata , guardava il pavimento, come se li ci fosse scritto il modo di risolvere quella situazione.

< Oche... > disse tra se e se osservando il comportamento delle due fans. < ...Bill è stato rapito da chissà quale maniaco e qui fanno salotto come fosse nulla! >

< Guarda che ti sentiamo! > disse Laura in tono serio voltandosi verso uno stupito Tom < Non pensare che noi non ci preoccupiamo per la situazione di Bill; ma ora come ora non possiamo farci niente... >

Tom per la rabbia di saper quelle parole così vere, tirò un pugno contro il mobile dietro di lui, facendolo tremare.

< Lo so...lo so benissimo!!! Maledizione!!! >

Laura addolcì il suo sguardo,prima serio, e si avvicinò al ragazzo abbracciandolo come farebbe una madre farebbe col suo bambino.

< Non ti preoccupare... > iniziò a dire accarezzandogli i capelli che spuntavano dal berretto nero < ...tutto si risolverà per il meglio! Ne sono sicura!!! Come prima fan, perdutamente innamorata di Bill, è mio dovere salvarlo!!! >

< ... >

< E se hai bisogno di sfogarti noi siamo qui!...vero ragazzi?! >

< Si!!!!! > dissero in coro gli altri tre.

Finalmente sembrava che un po' di tranquillità fosse tornata a regnare; Laura era tornata a sedere sul divano vicino a Giulia, e Tom si era unito a Georg e Gustav sul divano accanto.

< Oddio....!!!! > disse sottovoce Laura verso l' amica.

< Cosa c'è? >

< Ma ti rendi conto... >

< Di cosa? >

< Io...ho abbracciato...Tom...oddio...l' ho fatto davvero!!! > disse Laura arrossendo al solo pensiero.

< Si...chi l' avrebbe mai detto che ci sarebbe successo tutto questo! > rispose Giulia sorridendo.

DRIN-DRIN

Il quintetto si ammutolì al suono appena udito.

DRIN-DRIN

Era il telefono di David.

DRIN-DRIN

< Cosa facciamo?! > chiese preoccupata Giulia.

< Dobbiamo rispondere! Potrebbe essere il rapitore! > rispose seria e sicura Laura.

DRIN-DRIN

Tutti guardarono il cellulare quasi a pregare che smettesse di suonare; poi Laura, sorprendendo tutti lo prese in mano e rispose.

< Hallo?! >

Dall' altra parte, il silenzio più totale.

< Pronto?! Chi è? >

< Voglio parlare col manager dei Tokio Hotel. >

< Si...ma ora il signor David non è qui! Vuole lasciare detto a me? >

< E lei chi sarebbe?! >

< La segretaria del signor David. >

< Ma lui non ha una segretaria. >

< E per lei come fa David a mandare avanti la baracca?! Perché ci sono io dietro ad aiutarlo...certo, non mi stupisce che lei non mi conosca...il signor David fa credere che sia tutta opera sua... >

< Si, si ho capito!!! >

< Allora, in cosa posso esserle utile?! > ripeté Laura.

< Dica al signor David che ho il suo bene più prezioso! Chiamerò tra mezz' ora per le trattative... >

< Bene signore, riferirò il suo messaggio. > così dicendo Laura chiuse la conversazione e si gettò sul divano sfinita.

Tutti la fissavano aspettando il resoconto della telefonata.

< Allora?! > chiese subito Tom.

< Era il rapitore...parlerà tra mezz'ora con David per farci sapere del riscatto... >

< Bisogna avvisarlo subito allora!!! > urlò Tom correndo verso la porta.

< Vedrai che tornerà presto...lo sai che non possiamo muoverci... > disse Gustav cercando di calmarlo e riportandolo sulla poltrona. < Giulia... >

< Si Gustav... >

< Puoi andare dalla guardia qui fuori e dire che abbiamo bisogno di parlare con David? >

< Si certo , vado subito! > disse lei allontanandosi.

< Intanto perché noi non riascoltiamo la conversazione tra me e il rapitore?...magari possiamo capire dove è nascosto Bill! > disse Laura prendendo in mano cellulare.

< Hai registrato la chiamata?!>

< Certo! Sono sicura che ci sarà molto utile. >

********************

Faceva freddo.

Bill sentiva i brividi percorrergli tutto il corpo.

Provò a muoversi ma si accorse di essere legato.

Aprì allora gli occhi; riuscendo a focalizzare solo un tavolo a cui era seduto un uomo, intento a visionare tre schermi davanti a lui.

Cercò di mettere in ordine i pensieri per rammentarsi come era finito in quella situazione: era entrato nel camerino; una mano gli aveva bloccato la bocca...poi più niente; il buio più assoluto.

Solo ora si rendeva pienamente conto dell' accaduto...era stato rapito!

< Ah, ci siamo svegliati... > L'uomo si era alzato dalla sedia e si era avvicinato a Bill. < Non ti preoccupare; se il tuo manager pagherà...potrai rivedere la luce del sole... > Detto questo tirò fuori dalla tasca un fazzoletto; versò il liquido e premette la mano contenente il fazzoletto sul viso di Bill,che cercò di sottrarsi finché non svenne nuovamente.

*********************

< ...mi hanno detto!!! > disse aprendo violentemente la porta David e catapultandosi nella stanza.

< Si...ha chiamato venti minuti fa. Richiamerà a breve... >

< Cosa ha detto? Come sta Bill?! >

< Questo non lo sappiamo...non è che abbia detto molto. > rispose sconsolato Georg.

< Bene,allora io torno di là dalla polizia...>

< E noi dovremmo stare qui ad aspettare ancora!!! > disse Tom alterato

< Voi non potete fare... >

DRIN-DRIN

Il cellulare in mano a Laura cominciò a squillare.

DRIN-DRIN

< Dammi subito quel dannato cellulare!!! > sbraitò il manager.

DRIN-DRIN

< Pronto?! >

< Finalmente riesco a parlare con lei signor David... >

< Mi faccia parlare con Bill!!! >

< Mi dispiace...ma ora dorme così bene che sarebbe un peccato svegliarlo... >

< Cosa vuole? >

< Un milione >

< Un milione di euro??? Ma è pazzo?! >

< Non particolarmente... >

< E per lei dove li troverei tutti questi soldi?! >

< Non è un mio problema...inizi spaccando il salvadanaio! >

< ... >

< Tra due ore all'ingresso del forum...ah; quasi dimenticavo, dica ai suoi amici poliziotti di levare le tende! Non mi vorrei veder costretto a fare del male al suo pupillo. >

< Ma... >

TU-TU-TU

David chiuse la chiamata e si sedette sulla poltrona più vicina a lui.

< Allora? Cosa si fa? > chiese Gustav preoccupato.

< Voi niente...state qui buoni...!!! >

< Ma... >

< Niente ma!!! > disse categorico David. < Tra un'ora un auto vi verrà a prendere e vi porterà in un posto sicuro... >

< ... >

< Quanto a voi... > disse guardando le due ragazze < ...sarete riportate alle vostre case...>

< Si... > dissero sottomesse Laura e Giulia.

< ...e dovrete tenere la bocca chiusa!!! Mi sono spiegato?! >

< Si... >

< Bene...a dopo! > così dicendo si alzò dalla poltrona e sbattendo la porta uscì di corsa dalla stanza.

*******************

Vagava in quel immenso buio e sentiva il corpo sempre più pesante e freddo...

Bill spalancò gli occhi di colpo cercando di richiamare alla mente i ricordi...

Un orribile mal di testa lo stava colpendo e tutto il tempo passato a terra l' aveva reso febbricciante.

Cercò di guardarsi intorno e notò che la stanza era vuota. Si tirò su a sedere ed iniziò a fregare la corda, con cui era legato, contro le borchie appuntite della sua cintura.

< Oh, finalmente!!!... > disse con gioia mentre buttava a terra le corde. < E poi mio fratello dice che questa cintura era brutta e inutile!!! >

Velocemente Bill si alzò in piedi e si diresse verso la porta; logicamente chiusa. Provò ad urlare, ma si accorse quasi subito che la camera era insonorizzata.

Si diresse allora al tavolo dove il rapitore era stato seduto tutto il tempo ed iniziò ad esaminare gli schemi accesi davanti a lui.

< Ma...aspetta un momento...questo è... >

******************

< Allora ragazzi, abbiamo meno di un'ora per ritrovare Bill. >

< Come scusa?! > chiese Tom per niente convinto. < E tu come pensi di riuscirci? >

< Almeno voglio provarci...io... > disse seria Laura prendendo casta e penna.

< ... >

< Allora, facciamo il punto della situazione: se Bill è stato rapito intorno alle diciotto, orario in cui è stato visto l' ultima volta, il rapitore ha avuto solo

minuti per portare via Bill prima che le uscite venissero chiuse. >

< ... >

< Questo ci fa supporre che il rapitore e Bill possano essere da qualche parte qui nel forum... >

< Ma sei ammattita?! Questo è impossibile!!! >

< NO...penso anche io che Laura abbia ragione... > disse Giulia per venire in aiuto all' amica. < Pensateci bene...noi eravamo in fila da stamattina e vi giuro che nessuno è mai uscito da questo forum! >

< Giusto! Poi come ci ha detto David, tutto è stato bloccato. >

< ... >

< Ora...il forum è immenso per cui in un'ora non ce la faremmo mai a girarlo tutto... >

< E allora che si fa? > chiese Georg iniziando a capire la situazione.

< Bisogna prima di tutto restringere l' area di ricerca...per cui... >

Laura sfoderò un grosso sorriso e prese il cellulare di David in mano.

< Adesso riascolteremo le conversazioni col rapitore... >

< ... >

< Dobbiamo captare ogni minima cosa o rumore che ci possa far capire dove sia Bill. >

*******************

CLICK!

La porta si aprì lentamente inondando la stanza della forte luce esterna. Poi, come si era aperta, la porta si richiuse ributtando la stanza nel buio più assoluto.

< Spero tu stia facendo dei bei sogni mia piccola miniera d' or... >

L'uomo si girò verso il punto dove doveva essere steso Bill.

Il nulla.

< Ma cosa diavolo... >

Senza riuscire a finire la frase il rapitore venne attaccato alle spalle e buttato violentemente a terra. Bill non si fece scappare l' occasione e iniziò a correre verso la porta; verso la salvezza.

Una mano però gli prese la caviglia facendolo inciampare e cadere rovinosamente sul pavimento. Bill cercò di alzarsi il più velocemente possibile, ma il rapitore fu più veloce: con una mossa fulminea tirò su il ragazzo e lo sbatté contro il muro; le mani intorno al suo collo.

< Riprovaci ancora una volta e sei morto!!! Capito?! >

Bill per tutta risposta gli lanciò un' occhiata piena di odio.

< Se proverai ancora a rovinare il mio piano ti farò molto...molto male! Vedrai poi quanto ti ci vorrà per continuare a cantare! >

< ... >

< Bravo...non opporre resistenza... >

Bill che si era momentaneamente rilassato, aveva raccolto tutte le sue energie ed aveva assestato un potente calcio negli stinchi del malcapitato rapitore, che per la sorpresa e il dolore si era piegato in due lasciando la presa del ragazzo.

< Tu!!! Maledetto... > disse iracondo l' uomo mentre si rialzava a fatica. < Adesso mi hai davvero stufato!!! >

L' uomo tirò un potente calcio che colpì Bill in pieno stomaco, sbattendolo nuovamente contro il muro.

< ...vediamo se adesso ti verrà ancora voglia di scappare... > disse infine rivolto verso il corpo inerme del giovane cantante.

******************

< Allora, cosa avete notato riascoltando le conversazioni... >

< Per me non è tedesco... > disse Gustav mentre ascoltava per l'ennesima volta la chiamata.

< Come mai lo dici? > chiese Giulia incuriosita.

< L' accento non è quello di un vero tedesco; o comunquedi uno vissuto in Germania...immagino possa averlo imparato per lavoro o diletto... >

< ... >

< Usa il tipico linguaggio da turista. >

< Quindi è presumibile sia italiano... > suppose Giulia.

< Molto probabile...anche perché non penso ci siano molti stranieri nei dintorni... > disse Laura mentre appuntava le loro considerazioni. < Bene, c' è altro? >

< Io non ho sentito nient' altro...ne un suono, ne un rumoreche ci possa far capire dove possa essere Bill... > disse Tom visibilmente esausto.

< Appunto!!! > se ne uscì Laura.

< Appunto cosa? > chiese alzando il soppracciglio Tom.

< Se abbiamo stabilito che Bill è rinchiuso da qualche parte nel forum... >

< ... >

< Non vi sembra strano che nelle telefonate non si senta il casino che fanno le fans?! >

< E' vero! Anche se poco di sicuro si dovrebbe sentire! > aggiunse Georg.

< Questo vuol dire... > continuò la giovane ragazza < ...che molto probabilmente la stanza che cerchiamo è insonorizzata... >

< Dobbiamo scoprire dove si trova!!!!!!! > disse Tom alzandosi dal divano, pronto all' azione.

< Qui però arriva il problema!... >

< Perché? > chiese innocentemente Giulia.

< Pensateci bene...un uomo si introduce nel backstage e riesce a rapire Bill sotto gli occhi di una sorveglianza ferrea...poi sa che David ha chiamato la polizia... >

< ... >

< ...tutto ciò non è strano?! >

< In effetti si, ora che mi ci fai pensare...questo vuol dire che ci spia!... > disse Gustav.

< Potrebbe essere qui tra noi. > disse risoluta Laura.

< Vuoi dire che potrebbe essere una guardia della sicurezza?! > disse Giulia sbigottita.

< Molto probabilmente...per questo non possiamo fidarci di nessuno... >

< E allora cosa possiamo fare? >

< Prima di tutto dobbiamo trovare il posto dove è nascosto Bill...poi dobbiamo riuscire ad arrivarci senza farci scoprire. >

< Bene, allora andiamo! > disse Tom correndo alla porta.

< No Tom...voi non potete andare! >

< E perché?! E' mio fratello!!! >

< Si lo so...ma oltre ad insospettire il rapitore, non vi lasceranno mai andare più lontano di 5 metri prima di ributtarvi qui! Sono gli ordini di David!>

< E allora?! >

< Andremo io e Giulia. > disse piatta Laura alzandosi.

< COSA?! > dissero tutti gli altri all' unisono.

< Ma sei matta?! > disse Tom alterato.

< No...noi avremo più possibilità di azione... > disse Lauradirigendosi alla porta con l' amica.< Manca solo mezz'ora all' inizio del concerto...cercheremo di fare in tempo...a dopo ragazzi, e fate i bravi! >

**********************

< Ehi, voi due! Dove state andando?! >

Laura e Giulia si bloccarono all'istante.

< Noi...cercavamo il bagno...sa non conosciamo questo posto... >

< La prima a destra poi la seconda a sinistra e ancora a destra dopo la rampa di scale...>

< Ma è troppo difficile da ricordare! > si lagnò Laura. < Non c' è una piantinadove può farmelo vedere? >

L' uomo ci pensò su un attimo.

< Venite qui che ce ne è una. >

Le due ragazze seguirono la guardia.

< Allora, come ti dicevo... >

< Signore... > lo interruppe Laura < ...io avevo un amico che per un po' ha lavorato qui...lui mi ha detto che c'è una bellissima camera insonorizzata in questo forum... >

< Non lo so... > disse l' uomo guardando la cartina < ...non sono qui da molto...però ne vedo una segnalata al secondo piano... >

< Ah, si! E' vero! Al secondo piano...ora ricordo... >

< Allora...come ti dicevo prima...vai di qua, poi di qua e lungo questo corridoio...>

< Grazie dell' aiuto! > disse cortesemente Laura tirando Giulia a se e incamminandosi.

*********************

< Signor David, cosa intende fare...non c'è più tempo! >

< Lo so, lo so!!! > disse spazzientito il manager dei tokio hotel al capo delle guardie. < Voi tornate tutti di là nella zona del concerto...io arriverò tra poco ad annunciare l 'annullamento dell' esibizione. >

< E per il riscatto? come farà?! >

< Per ora nulla...cercherò di temporeggiare...una tale somma non riuscirei comunque a trovarla ora... >

< Certo, capisco. > disse l'uomo in tono piatto < Io vado a dare le ultime indicazioni...con permesso. >

Il capo delle guardie si allontanò serrando i pugni. Aprì una porta sulla sua destra e la richiuse dietro di se.

< E così il tuo simpatico manager non vuole pagare... > disse malignamente guardando il corpo inerme di Bill.< Vediamo se dopo questo deciderà di cambiare idea... > aggiunse ridacchiando mentre sfilava dalla tasca un coltellino a serramanico.

*********************

< Ecco; adesso a destra… >

< Laura sei sicura della strada? > disse senza fiato Guglia.

< Si…manca poco…non rallentare… >

Le due ragazze finirono la rampa di scale che portava al 2° piano e si appoggiarono un istante al muro per riprendere fiato.

< Quella è la stanza… > disse Laura indicando una porta in ferro posta a cinque metri da loro. < Ora dobbiamo inventarci qualcosa… >

< Non è meglio chiamare la polizia… >

< Non sappiamo come potrebbe reagire il rapitore… >

< … >

< Però se vedrà due ragazzine perse, non sospetterà di nulla! >

< Allora che si fa? >

< Per cominciare busso… > disse Laura avvicinandosi alla porta.

< Aspettami!!! > urlò sottovoce Giulia correndo dietro all’ amica.

Laura prese la maniglia e provò a girarla per aprire, ma logicamente era chiusa. Allora si mise a bussare ripetutamente.

< Dai Laura, andiamo… >

< Ancora un… >

La porta si aprì all’ improvviso e il capo delle guardie si affacciò con faccia torva.

< E voi cosa ci fate qui?! > disse in malo modo alle due ragazze.

< Oh, ci scusi… > cominciò Laura allegra. < …sa, cercavamo il bagno e così ci siamo perse…allora abbiamo cominciato a girare e… >

< Si, si…ora però tornate subito nella stanza dove eravate!!!…vi ci riaccompagno io. > disse uscendo nel corridoio.

< Ah!!!! > urlò Laura < Ma questa è la famosa stanza di registrazione dove molti cantanti prima del concerto hanno avuto ispirazione per delle nuove canzoni! Non avrei mai pensato di vederla!!! >

senza che l’ uomo potesse fare niente, Laura si fiondò nella stanza buia ed iniziò a guardarsi in giro.

< Ehi tu! Esci subito di li!!!! >

< Oh, ma che cattivo che è; non mi lascia neanche…> Laura si bloccò all’ istante; uno sguardo di sorpresa e rabbia gli si formò sul viso.

Per terra, in un angolo, Bill era steso privo di sensi; le mani e i piedi legati saldamente con una corda e una brutta ferita sulla nuca da dove usciva ancora del sangue. Per non parlare delle escoriazioni si mani e gambe.

A Laura non poté che scappare una lacrima; ma non di tristezza…quella che provava in quel momento era rabbia allo stato puro.

< TU!!! COME HAI OSATO…MALEDETTO BASTARDO…COME HAI POTUTO RIDURRE IL MIO AMATO BILL COSI’?! > disse iraconda Laura girandosi verso il rapitore.

< Ormai sapete troppo… > rispose lui mentre spingeva senza troppo riguardo Giulia dentro la stanza. < Mettetevi nell’ angolo… > intimò alle due ragazze puntandogli il coltello a serramanico.

< Perché l’ ha fatto? Perché l’ ha ridotto così?! > disse Laura piangendo < …lei è un mostro! >

Per tutta risposta l’uomo le tirò un violento schiaffo che la fece cadere a terra.

< Laura stai bene?! > chiese preoccupata Giulia avvicinandosi all’ amica.

< Si…non mi ha fatto niente… > disse pulendosi il sangue che scendeva dal labbro rotto. < Dobbiamo fare qualcosa; e subito! Non possiamo aspettare che ci vengano a cercare… > aggiunse abbassando il tono di voce.

< Ma lui è molto forte, ed ha un coltello… >

< Si ma noi siamo in due… >

Senza che le due ragazze lo potessero sentire, il rapitore si avvicinò a loro e con una manata divise le amiche facendole finire ai due angoli della stanza.

< Voi due mi avete proprio rotto! > disse al limite dell’ ira < Visto che avete rovinato i miei piani…ora mi toccherà agire di conseguenza… >

Così dicendo si avvicinò pericolosamente a Giulia, che iniziò a piangere fortemente.

< Non ti azzardare a toccarla!!! > urlò Laura lanciandosi addosso all’ uomo.

< Lasciami ragazzina! > inveì il rapitore scaraventando a terra la giovane. < Se vuoi essere la prima ti accontento subito!> disse tirando fuori il coltello.

< NO!!! > urlò Laura cercando di proteggersi.

Chiuse istintivamente gli occhi, aspettando l’ inevitabile…ma nulla accadde.

Laura aprì lentamente gli occhi e vide accanto a se Tom, che con il braccio aveva fatto scudo al colpo. Il sangue che colava dalla ferita appena inferta sull’ avambraccio, sporcava il pavimento sottostante.

Laura lo guardò stupita, poi vide anche Georg e Gustav che cercavano di tenere fermo il rapitore.

< Ragazzi, ma come… >

< Pensi che avremmo lasciato due belle ragazze, andare da sole a scovare un pericoloso rapitore?! > disse Tom sorridendole.

Laura non poté che contraccambiare il sorriso.

< Grazie. >

< Non preocc… > Tom non riuscì a finire la frase che il rapitore, liberatosi da Gustav e Georg, estrasse il coltello dal braccio del ragazzo e lo buttò a terra guardandolo con fare omicida.

< E’ proprio l’ ora di chiudere i conti… > disse con un ghigno alzando il coltello.

< No, Tom!!!!!! >

***********************

Il forum era ormai pieno; 12000 fans impazzienti di vedere i propri idoli. Tutte urlavano come matte e chiamavano a gran voce i loro nomi.

Da dietro il palco David, il manager dei tokio hotel, sospirava cercando di raccogliere le forze per l' annuncio che stava per fare.

< E' tutto pronto signor David... >

< Si arrivo. >

< E' sicuro di voler dire loro la verità?! Forse sarebbe meglio... >

< No...ho scelto! >

< Come vuole lei. >

David si incamminò a passo lento verso il palco; tutte le ragazze che stavano urlando si ammutolirono ed iniziarono ad osservarlo.

< Buona sera a tutti... > incominciò David prendendo in mano il microfono.< So che tutti aspettate con impazzienza che i tokio hotel si esibiscano... >

Si fermò un attimo a prendere fiato.

< Ma sfortunatamente... >

< Ma sfortunatamente occupi tu il mio spazio David!!! >

L' uomo , appena sentito il suo nome, pronunciato da chi sapeva, si voltò di scatto e rimase sconvolto.

< Allora David...mi lasci il palco o il concerto lo facciamo insieme?! > chiese Bill sorridendo al manager.

La folla in visibilio urlò a più non posso finché Bill non chiese il silenzio.

David intanto si era avvicinato al cantante.

< ...ma come... >

< Dopo David...ora abbiamo un concerto da fare... >

< Sei sicuro di farcela?! >

< Si. >

David diede una pacca sulla spalla al ragazzo e si dileguò nel backstage.

< Bene...se vogliamo incominciare... >

Tutti urlarono all' unisono.

*********************

Laura guardava dal suo posto in primissima fila Bill e gli altri che cantavano e suonavano. In mente aveva ancora i ricori degli ultimi minuti passati.

(inizio flashback - pensieri di Laura)

< No Tom!!! >

Laura chiuse gli occhi per non vedere la scena. Sentì solo un tonfo e poi il silenzio. Aprì lentamente gli occhi e vide il rapitore steso a terra, svenuto sopra a Tom e Giulia con in mano una sedia mezza rotta.

< Giulia ma cosa... > disse Laura incredula.

< Stava per fargli del male...non ho potuto fare altrimenti... >

Laura sorrise e si avvicinò a Tom che cercava di tirarsi fuori da sotto il rapitore.

< Sei stata mitica !!! Ci hai salvato tutti!!! > disse Gustav avvicinandosi.

Giulia arrossì e appoggiò la sedia a terra poi si avvicinò a Tom.

< Tutto bene? > chiese gentilmente aiutandolo ad alzarsi.

< Si grazie. >

< Aspetta che ti fascio la ferita... > gli disse mentre prendeva la fascia dei tokio hotel comprata quella mattina al chiosco fuori dal forum.

Gustav e Georg intanto presero la corda trovata nella stanza ed iniziarono a legare il rapitore.

Laura invece si avvicinò a Bill ed iniziò a slegarlo delicatamente.

Improvvisamente Bill si svegliò e si alzò repentinamente a sedere, sbattendo la testa contro quella della malcapitata Laura.

< Ahia!!! > disse Laura acusando in pieno il colpo. < Bill, cerca di stare più attento!!! >

Il ragazzo guardò stranito la giovane davanti a lui, poi vide il fratello, il suo braccio sanguinante e infine Giulia, Gustav e Georg intenti a legare il rapitore.

< Siete venuti a salvarmi?! >

< Perché, pensavi che ti avremmo lasciato in balia di quello?! > disse scherzosamente il fratello.

< Grazie ragazzi!!! >

< Noi non abbiamo fatto quasi niente... > disse Georg < Devi piuttosto ringraziare Laura e Giulia che hanno rischiato la vita per venire qui a liberarti! >

Le due ragazze arrossirono a quelle parole; poi Laura rispose.

< Lo rifarei altre mille volte se fosse necessario!!! vero Giulia?! >

< Certamente! >

Laura guardò l' orologio; un quarto alle nove.

< Ragazzi! Dobbiamo sbrigarcio non riuscirete a fare il concerto! >

< Hai ragione! Andiamo!!! > disse Tom avviandosi alla porta. < Bill tu ce la fai? > chiese poi rivolto al fratello.

< Si! Datemi solo dieci minuti e mi rimetto a nuovo. >

Il gruppo iniziò ad uscire dalla stanza. Laura si voltò verso il tavolo dove c' erano le chiavi della portae le prese. Poi notò che vicino a esse c'era una busta; così decise di prenderla e corse anche lei fuori a raggiungere gli altri.

Bill era già intento a truccarsi e sistemarsi i capelli, Tom si stava facendo fare una fsciatura da Giulia , che aveva preso la cassetta del pronto soccorso, e Georg e Gustaverano intenti a parlare con un poliziotto per spiegare la situazione.

Laura si diresse cerso di loro e consegnò le chiavi dalla stanza dove era rinchiuso il rapitore al poliziotto; poi si sedette su una poltroncina e aprì la busta trovata poco prima. Dentro c'era contenuta una lettera di due righe in cui il rapitore minacciava di far del male a Bill e una ciocca del cantante tenuta insieme da uno spago.

Laura rise poi si alzò edandò verso Bill, ancora tutto intento a sistemarsi.

< Ancora poco e non so se ti avremmo trovato tutto intero... >disse lei mostrandogli la busta.

Bill mandò qualche imprecazione per lo scempio dei sui capelli.

< Sono contenta che tu sia salvo... > disse Laura senza quasi pensarci.

< Tom mi ha detto che hai avuto molto sangue freddo e molta astuzia... >

< ... >

< Sai...Tom non fa mai molti complimenti alle persone...quindi vuol dire che sei davvero in gamba! >

Laura per tutta risposta arrossì vistosamente.

< G-grazie... > riusci solo a dire lei.

< Quella se vuoi la puoi tenere. > disse Bill guardando la ciocca.

< Davvero posso?! >

< Si...tanto non posso mica riattaccarmeli! >

Laura sorrise, e primache il cervello potesse connettersi al resto del corpo, abbracciò Bill e iniziò a piangere. Lui, inizialmente sorpreso dalgesto, ricambiò l' abbraccio.

< Non mi piace che una ragazza pianga... >

Laura lo guardò e si asciugo le lacrime.

< Ecco così va meglio...ora però dobbiamo proprio andare! Pronti ragazzi?! >

< Si!!! >

< Voi ragazze fatevi mettere in prima fila dalle guardie, ok?! > disse Tom uscendo con gli altri.

< Si. > risposero Laura e Giulia correndo verso l' area del concerto.

( Fine flashback - Pensieri di Laura )

Bill finì di cantare Rette Mich.

Tutte le ragazze iniziarono ad urlare e a saltare eccitate.

< Bene... > disse in un perfetto inglese.< E' arrivato il momento che qualcuno salga sul palco a farci compagnia... >

Tutte le ragazze iniziarono ad urlare per l' eccitazione, cercando di farsi notare il più possibile.

< Laura...Giulia...volete farci l' onore? >

Le due ragazze oltrepassarono le transenne, sotto gli occhi stupiti delle altre fans, e salirono sul palco posizionandosi ai lati di Bill.

< Desidero ringraziarvi per essere qui stasera... > disse prendendole sottobraccio. < E ringrazio anche tutte voi... > aggiunse rivolto al pubblico.

< Questa è SCREAM!!!!! >

Tutti iniziarono a cantare e urlare; il concerto era entrato nel vivo.

**********************

< E' ora di salutarci... > disse sfinito Tom mentre si apprestava a salire sul autobus del gruppo.

< Si... > risposero Laura e Giulia in coro.

< ...Tom, come stai? Ti fa tanto male il braccio? >

< Meno di prima...il dottore che mi ha visitato ha detto che non è grave...un po' di riposo.... >

< ...grazie per quello che hai fatto stasera per me...mi hai salvato la vita... > disse Laura leggermente imbarazzata.

< Di nulla...e poi tu hai salvato mio fratello...quindi siamo pari. > rispose allegro Tom.

< ...sai...la mia opinione su di te è migliorata... >

< Perché prima cosa pensavi? > chiese curioso Tom.

< Che eri un rubacuori aprofittatore... >

< Modestamente... > rispose lui ridendo e avvicinandosi. < ..se la pensi così... > aggiunse baciando senza preavviso la ragazza.

< Toooom...muoviti a salire sull' autobus... > disse Bill scendendo le scale del bus.

< Si arrivo!!! > rispose Tom allontanandosi da Laura, che rossa come un peperone rimaneva immobile e muta.< Se cambi idea sul "fratello" da amore...io sono disponibile... >

< Allora fratellone, vuoi sbrigarti?! Dobbiamo partire! > disse spazientito Bill.

< Bill... > disse riscuotendosi Laura. < Io...io volevo lasciarvi il mio numero e la mia mail...se a vuoi va bene...ma se non volete... >

< Ma certo!!! > disse allegramente Bill scendendo dall' autobus. < Ti scriveremo appena ci danno un po' di tempo, promesso! >

< Grazie!!! >

Laura tornò dalla amica, e insieme videro il pulman allontanarsi nella notte.

La giornata più bella della loro vita era appena finita; unico ricordo di quei magnifici momenti, erano le miriadi di foto fatte coi loro idoli...foto che non avrebbero mai cancellato quell' indimenticabile incontro.

.:)FINE(:.

Ebbene si...purtroppo è finita...spero tanto vi sia piaciuta...la prossima spero proprio di riuscirla a fare Twincest...inizio subito a mettermi sotto!!! Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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