18/05/2013
2 recensioniDesire in a Flame
-Bocchan, è ora di alzarsi!-
Una luce soffusa penetrò lentamente nella camera da letto, rivestita interamente da fine parato azzurro. . .il grigio sole dell’Inghilterra rischiarò finalmente anche quell’angolo della ricca magione, illuminando il volto del nobile disteso sul letto, leggermente stravolto dalla notte agitata. . .il Conte Ciel Phantomhive, giovane capo del suo prestigioso casato nonché proprietario di ricchi possedimenti, volge lentamente uno sguardo seccato al suo mero servitore, intento a versargli accuratamente e con grande maestria l’Early Morning Tea, in attesa di potergli elencare uno per uno, gli impegni previsti per quella giornata. . .
-Sebastian. . .chiudi quelle tende! È ancora troppo presto. . .-
con un agile movimento tirò il cordone accanto a sè, rilasciando le tende del ricco letto a baldacchino, e si infilò nuovamente sotto il piumone avvolto dall’oscurità.
Il maggiordomo sospirò...anche quella mattina avrebbe dovuto faticare per far alzare il suo padrone dal letto...”Tipico degli adolescenti umani...la mattina non si schiodano dal letto se non li si tira per le orecchie!” eh già...non è facile fare il maggiordomo provetto quando il proprio padrone di casa è un tredicenne capriccioso ed egoista, che non fa altro che dare ordini e tenere perennemente il muso ventiquattro ore su ventiquattro...certo, per tutto quello che aveva subito e per lo stile di vita a cui era sottoposto continuamente, gli si poteva anche tollerare...ma lui era davvero un esagerazione! Non metteva minimamente in dubbio che le sue capacità e abilità fossero superiori a quelle di normali ragazzi della sua età, ma avrebbe gradito almeno un sorriso accennato...anche se si era più volte detto che non gli importava. In fondo se lui lo serviva era per un solo scopo...riscuotere la sua prelibata anima al termine del contratto!
Ebbene si...lui non era un comune essere umano. Era uno dei demoni più potenti mai esistiti, evocato quasi per caso da quel sorprendente ragazzino, al solo scopo di salvarlo da morte certa...avevano stipulato un contratto che ambiva alla vendetta come unico scopo, e al termine di questo, lui avrebbe potuto farne ciò che voleva del piccolo Ciel... al momento non aveva ancora deciso però...... si accontentava di giocare ancora un po’ al perfetto maggiordomo, attendendo con pazienza e pregustando il dolce sapore della sua anima......con le mani chiuse a pugno poggiate sui fianchi, si avvicinò con il busto al giaciglio del conte, gli scostò una ciocca di capelli e gli sussurrò all’orecchio con fare molto sensuale: -Bocchan.....se non vi destate al momento, giuro sul mio onore di servitore che stasera a cena non avrete il dolce!-
-!!!!!!!!!!!!- con un agile balzo, quasi felino, il ragazzo si tirò a sedere con il volto segnato da un espressione di panico.....il dolce della sera era l’unico momento rilassante della giornata, non poteva mancare! Con un sospiro di rassegnazione si poggia ai cuscini prontamente preparati dal servitore, attendendo che lui gli dia la fine tazza di porcellana......ne osserva l’esile e allo stesso tempo muscolosa figura, soffermandosi sui capelli corvini che gli ricadevano sul pallido collo sottile, più lunghi di quello che avrebbero dovuto essere......appena si volta ne approfitta per mirare i suoi incredibili occhi rosso sangue, capaci di scorgere e di penetrare qualunque schermo, mettendo a nudo sentimenti ed emozioni di qualsiasi essere, anche il più insondabile......allunga la mano con fare scocciato ed attira a sé infastidito la tazzina......quella mattina non aveva proprio voglia di alzarsi! Aveva avuto il sonno agitato da misteriosi sogni e non era riuscito a riposare come avrebbe davvero voluto......no, non erano i suoi soliti sogni cruenti, quelli che gli ricordavano l’orribile mese trascorso in una fredda cella, alla mercè di disgustosi pervertiti......erano più che altro come spezzoni di ricordi......ricordi soffusi, offuscati, frammenti di emozioni, ogni volta più opprimenti, ma che sapeva non gli appartenevano.......quando mai era stato in un castello medievale lui? E in quale occasione aveva intravisto una dama dai lunghi capelli bianchi e dal sorriso mellifluo e malvagio? Non gli sembrava possibile......all’inizio pensava fosse semplice autosuggestione derivata dai racconti dell’orrore che era solito leggere la sera......ma quei strani sogni si erano perpetuati nel tempo, rendendogli impossibile il riposo quotidiano.....che avesse bisogno di un po’ di riposo?
Intanto, nel porgergli la tazza, il servitore si accorse che qualcosa non andava.....lo sguardo del suo Bocchan vagava lontano, molto più pensieroso del solito......deciso ad approfondire la questione si schiarì la voce e gli chiese umilmente: -Bocchan, c’è qualcosa che vi affligge?-
-Non particolarmente Sebastian... gli impegni di oggi?-
era evidente che non gli avrebbe confidato nulla almeno in quel momento... avrebbe atteso l’occasione giusta, in fondo il tempo non gli mancava... -Molto bene Bocchan... ..stamane non vi sono impegni, perciò potete fare ciò che più vi aggrada.....a mezzogiorno dovrete presiedere alla solita riunione mensile con i rappresentanti dell’azienda, alle quattordici vi attende la consueta lezione di musica, alle quindici quella di disegno, alle diciassette storia della letteratura, dopodichè avrete terminato gli impegni. Per merenda vi servirò un pregiato Keemun con torta di mele e lamponi-
-Benissimo Sebastian... ...preparami la tenuta da equitazione allora. Ho bisogno di schiarirmi un po’ le idee-
-Yes, My Lord!-
//Voglio dedicare questa mia prima fanfiction a Valeria, la ragazza più bella e straordinaria che io abbia mai conosciuto, ad Undertaker e Tenebris, il duo più pazzo del mondo