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Autore: Yeppa_    18/05/2013    2 recensioni
"Forse dovevo davvero dimenticare. Forse lui era la persona giusta. Forse poteva aiutarmi."
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter one  

Quella notte non chiusi occhio. Tutta la notte a pensarlo. E quando sentì la sveglia rimbombarmi nelle orecchie mi pentì di aver passato una notte intera solo a pensare.
Ma come potevo non pensarlo? Come potevo essere felice quando sapevo che lottava per la vita?
Erano gli unici pensieri che invadevano la mia mente. Notte e giorno. 24 ore su 24.
La depressione mi stava assalendo. Se ne erano accorti tutti. Mia madre puù di tutti.
L'unica cosa che mi diceva sempre ea solo una :
" Giselle, tesoro mio, non puoi andare avanti così. Devi dimenticare lui e tutta questa situazione "
Lo ripeteva tutti i giorni. Ma non poteva capire come mi sentivo. Non poteva sapere il dolore e la tistezza che provavo da due mesi.
DIMENTICARE. Facile dirlo a parole. Ma metterlo in pratica?
è quasi impossibile dimenticare una persona che ha fatto parte della tua vita, che ti ha amato e che ti ama ancora.
Doverlo dimenticare mi distruggeva. Non è per niente facile.
 
Come ogni mattina, mia madre mi abbracciò con affetto. Prima di lasicarmi andare mi diede un bacio sulla fronte. Mi limitai a sorridere e a salutarla con la mano.
Non volevo andare a scuola. Non volevo vedere le persone che ci andavano. Non volevo vedere la scena di  tutti i giorni.
Appena entravo tutti mi guardavano. Alcuni mi guardavano male, alcuni ridevano e altri erano totalmente indifferenti. 
Sapevano quello che stava succedendo. Della malattia di Jackson. La mia depressione.
Sapevo tutto, ogni cosa della mia vita.
Ecco perchè non volevo andare a scuola. A causa delle persone.
 
Ero immersa nei miei pensieri , in una specie di coma.
La causa del mio risveglio da quel " coma " furono le urla di Christopher. Il mio migliore amico.
- Weee bellezza - disse lui schioccandomi un bacio sulla guancia
- Ciao Cristoforo - dissi ridacchiando 
- Sai che odio essere chiamato così - disse lui seccato ma comunque divertito 
- Si, ecco perchè ti chiamo così - dissi in modo ovvio
Ecco. Il nostro rapporto era quello che mi risollevava. Ogni mattina facevamo discorsi simili , e lui riusciva sempre a farmi ritornare il sorriso e a farmi dimenticare, parzialmente, tutti i problemi che mi travolgevano.
- Allora - cominciò lui - Oggi arriva il ragazzo nuovo. Quello dall'Australia - disse sorridendo
-  Lo so - dissi indifferente 
- Come? Solo questo? Cioè, potresti farci amicizia, si innamorerà di te, vi metterete insieme, poi vi sposerete ... - d ecco i suoi odiosi filmini mentali.
 - Oddio. Tu non stai bene. Seriamente ti fai tutti questi filimini mentali? - dissi guardandolo a dir poco scioccata
- si. Perchè che c'è di male? - disse lui facendo il finto offeso
Stavo per rispondere ma mi fermai - Niente, niente - dissi ridendo - muoviamoci sennò facciamo tardi - dissi aumentando la velocità del passo.
 
Arrivammo all'entrata di scuola proprio quando suonò la campanella. salutai Chris, che doveva correre nella sua classe, ed io cominciai a dirigermi versoil mio aramdietto.
Presi i libri di filosofia, la materia che avevo alla prima ora. Chiusi in fretta l'armaidetto.
appena mi girai andai addosso a qualcuno. 
*Che figura di merda* pensai 
- oh,cavolo. Scusami davvero. Ero di fretta e stavo andando in classe e ... - mi interruppe
- Stai tranquilla. Non fa niente - disse sorridendomi.
Era un ragazzo alto, magro, biondo, occhi azzurri e con gli occhiali da vista.
Ricambiai con un piccolo sorrido timido. 
Mi ricordai poco dopo di essere in ritardo.
- Oh scusa ma adesso devo andare in classe. ciao - dissi slutandolo in fretta e cominciando a correre verso la classe 
- Ciao - gli sentì dire in lontananza
 
Bussai alla porta e sentì un - Avanti - della prof.
- Salve professoressa - dissi tremendamente imbrazzata per l'ennesimo ritardo 
- Signorina Collins, di nuovo in ritardo! - disse alzando la voce 
- Scusi ho avuto un contrattempo - dissi cercando di essere credibile
Sospirò e poi disse - Vai al tu posto. Non ho voglia di cominciare male la giornata - disse guardandomi.
Quella professoressa era adir poco odiosa. Ma non mi interessava molto non ero una di quelle super studiose. Ero tutto il contrario.
- Allora ragazzi , come sapete, oggi arriverà un nuovo ragazzo dall'Australia - disse seguito da un ' si ' schietto da parte della classe.
L'aveva ripetuto non so quante volte. 
- Forza, entra -disse lei rivolta verso la porta della classe.
Entrò il ragazzo. Lo riconobbi subito. Era il ragazzo con cui mi ero scontrata poco prima.
Mi notò subito e mi sorrise. Io feci l'indifferente. Non sono la tipa che si appiccia ai ragazzi.
- Bene, lui è Ashton e d'ora in poi farà parte della 5 B. - disse - Ashton accomodati vicino a Giselle
Appena sentì il mio nome sbarrai gli occhi. perchè proprio vicino a me?
- Eii - disse lui sedendosi - Così ti chiami Giselle. Io sono Ashton, piacere -disse tendendo la mano
- Piacere -dissi scocciata stringendo la mano.

@Jelaous_
  
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