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Autore: Ily18    05/12/2007    3 recensioni
[PRISON BREAK]
Sara e Michael erano destinati ad incontrarsi?
Se lui non fosse entrato a Fox River, e i due non si fossero incontrati, avrebbe potuto comunque imbattersi in lei?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Michael Scofield, Sara Tancredi | Coppie: Michael/Sara
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“Lincoln ammettilo, hai bisogno di entrare in riabilitazione”

“Certo fratellino, è il mio sogno spendere soldi inutilmente in una cosa che non mi sarà utile”

“Lincoln…sto parlando sul serio. Se continui a bere ti caccerai presto in guai seri”

“E tu come sempre sarai lì pronto ad aiutarmi, perché tu fai sempre la scelta giusta”

“Non prenderla in questo modo Linc, lo dico per te!”

“Certo, certo…tu sei quello intelligente, quello che non sbaglia mai…”

“Linc…sul serio, pensaci”



Michael aveva provato in tutti modi a convincere il fratello ad entrare in un gruppo di alcolisti anonimi, ma Lincoln era stato sempre riluttante a quest’idea.
Forse perché pensava che tutto questo avrebbe solo sottolineato il fatto che Michael era migliore di lui.


“E se non funziona?” chiese Lincoln al fratello

“Tranquillo, io ho fiducia in te fratellone” disse Michael dandogli una pacca sulla spalla.

I due si trovavano davanti ad una porta.
Sulla porta c’era un cartello con su scritto “Oggi riunione alcolisti anonimi e P.C.D.”

“PCD?” disse Lincoln non avendo mai sentito quella sigla

“Persone Con Dipendenza” disse Michael

“Ah…beh, sarò in buona compagnia…” disse Lincoln sconsolato mentre apriva la porta.

I due fratelli entrarono nella stanza, nel cui mezzo c’erano tante sedie messe in cerchio.

“Benvenuti! Prego, accomodatevi” disse con una voce amichevole la signora che presiedeva quella seduta

Lincoln guardò Michael storto e si accomodò in una delle poche sedie rimaste libere.

“E lei non si siede?” chiese la donna a Michael che era rimasto in piedi

“Come? No, io sono venuto solo per accompagnare mio fratello, e se possibile rubarvi un po’ di caffè” disse sorridendo

“Il caffè è da quella parte, si serva pure” gli rispose la signora indicandogli un punto in fondo della stanza.

Salutò con un cenno del capo e andò verso il tavolino col caffè.
Dopo essersene versato un po’ nella tazza si sedette su una sedia e aspettò.



“Suo fratello non sembra molto entusiasta di essere qui”

Michael sentì una voce che lo distolse dalla lettura di un giornale che aveva trovato lì per caso.

“Come scusi?” chiese alla ragazza che si era accomodata nella sedia di fianco a lui

“Dicevo che se suo fratello potesse, sarebbe già scappato”

“Dice bene” le rispose lui sorridendo

“Però da quello che ha detto prima, mi sembra che le cose non siano state molto facili per lui…”

“Ah si?” chiese Michael ironico

“Beh, una famiglia inesistente, passare da famiglia a famiglia, un rapporto un po’ instabile con suo fratello…”

“Con tutto il rispetto signorina…?”

“Tancredi…Sara” gli disse correggendosi mentre allungava la mano

“Piacere Sara, sono Michael” le disse stringendole la mano

“Dicevo, con tutto il rispetto, ma non ha idea di cosa parla. Lincoln si è auto-creato molti dei problemi che lo hanno portato ad ubriacarsi praticamente ogni notte”

“Mhm…e lei ovviamente era sempre presente per impedirglielo vero?”

“Io e lui ci siamo persi di vista per un po’…” disse Michael cercando di sembrare il più freddo possibile

“Sembra quasi che si senta in colpa per la situazione di suo fratello”

“Mi creda, se è qui è solo merito mio…Scusi, ma com’è che le interessa tanto?”

“Ha ragione…Dovrei farmi gli affari miei…” disse Sara alzandosi dalla sedia

“Non intendevo questo” le disse fermandola istintivamente per un braccio.

Sara si girò a guardarlo.
Fissò la mano di Michael sul suo braccio e sorrise.

“La pausa è finita, si torna a parlare dei nostri problemi seduti in cerchio” disse Sara indicando il gruppo

Michael la lasciò andare e la seguì con lo sguardo mentre tornava alla sua sedia.
Una volta raggiunta la sedia, Sara si voltò velocemente verso lui e, incrociando lo sguardo, sorrisero entrambi.



Una volta finita la seduta, Michael si alzò per raggiungere il punto in cui c’erano tutte le sedie.
Con lo sguardo cercò il fratello tra le poche persone rimaste nella stanza.

“Se sta cercando suo fratello, le consiglio di rassegnarsi…è già andato via” gli disse Sara

“Bene…un modo come un altro per farmi capire che non ha gradito la mia idea” disse passandosi una mano sulla testa

“Gli dia un po’ di tempo. Non è facile accettare che si ha bisogno di aiuto” disse lei prendendo la sua giacca dalla sedia

“Spero non debba toccare il fondo prima di accettarlo…Lasci che l’aiuti” disse Michael aiutando Sara ad infilarsi il cappotto

“Grazie…” disse imbarazzata da quel gesto galante

“Io ho capito di essere arrivata ad un punto di non ritorno dopo un’overdose” disse Sara in uno slancio di sincerità che non si sarebbe mai aspettata di avere con un perfetto sconosciuto

“Oh…mi dispiace…” disse Michael spiazzato da quella confessione inaspettata

“Già…Però almeno ora sono qui ad affrontare i miei problemi…”

“Spero per lei che ci riesca” le disse sorridendo mentre le teneva aperta la porta della stanza da cui stavano entrambi uscendo

“Non per essere troppo sicura di me, ma sono sulla buona strada” disse Sara guardandolo negli occhi.

I due si scambiarono ancora qualche battuta prima di uscire dall’edificio.

“Nevica!” disse Sara sorpresa di vedere la neve a Chicago in questo periodo dell’anno

“Sembrerebbe di si” disse Michael un po’ infreddolito

“Adoro la neve, mi fa tornare un po’ bambina” disse Sara rivolgendo il palmo della sua mano di modo che sopra ci cadesse qualche fiocco di neve

“Anche a me piace, forse perché mi fa pensare al Natale” disse mettendo anche lui il palmo della mano rivolto verso l’alto

“Questo mi ricorda che ho ancora qualche commissione da fare” disse Sara quasi controvoglia nel dover finire quella conversazione troppo presto

“Bene…allora…arrivederci Sara…” disse Michael porgendole la mano

“Arrivederci Michael…spero di rivederla la prossima volta che accompagna suo fratello” gli rispose stringendogli la mano

“Mhm, non penso accadrà…mio fratello è una testa calda…è testardo, per cui penso che questa sia stata la prima ed ultima volta…”

“Oh…” disse Sara quasi delusa nel sentire queste parole

“Per cui…che ne dice se andiamo a prendere qualcosa al bar…che so, una cioccolata calda, un caffè…” propose Michael indicando un bar all’angolo della strada

“Pensavo ne avesse bevuto abbastanza per oggi” gli disse Sara sorridendo

“Già…Che vuole farci, ho anche io le mie dipendenze…”

   
 
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