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Autore: Elena1104    18/05/2013    4 recensioni
"Hai fatto le scelte più sbagliate, e fra tutte le scelte che ho fatto io, questa alla fine sarà la peggiore, ma non mi dispiace di essermi innamorata di te" dice velocemente.
Schiudo le labbra rimanendo pietrificato. Se solo avessi avuto un cuore, a quest’ora mi sarebbe esploso nel petto. Era tutto vero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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-I’m not sorry that I’m in love with you.




  

 
 
 


 
E’ come se le scintille scoppiettanti del camino mi lambissero la pelle. Come se mi bruciassero. Ero così determinato a scusarmi con Elena mentre adesso sono come questo fuoco.
Sono arrabbiato. E scintille di rabbia esplodono all’interno del mio corpo.
Come diavolo faceva a pensare anche per un solo istante che la cura fosse la mia unica soluzione?  Sono a dir poco adirato con lei per averci anche solo pensato.
Pensato a questa nuova vita che mi sarebbe capitata, a questa maledizione. C’era un tempo in cui volevo tornare ad essere umano, a provare le stesse emozioni degli umani e a comportarmi come uno di loro. Adesso mi sembra quasi una maledizione. Una disgrazia, oserei dire.
Tutta la mia vita oramai, ha smesso di girare intorno a questo “grande dono” che tutti definiscono: la cura.
La cura.
Qualcuno che deve essere curato da una malattia.
Ma ho finalmente accettato il fatto che la mia non è una malattia. Mi sono accettato per quello che sono. Ho imparato a vivere così da tanto tempo. A fare quello che volevo. A ottenere quello che volevo.
Non oserei mai negare il fatto che io sia una grandissimo egoista, sotto un miliardo di punti di vista, ma non cambierei mai. Io sono così.
Sono fatto così e non esiste persona al mondo che possa impedirmi di compiere questa scelta. E forse sarà anche la più sbagliata, ma è una mia scelta.
E voglio che Elena lo capisca.
Ho bisogno, che lei lo capisca.
E per un attimo la mia ira sembra placarsi, assottigliata dai mille pensieri che mi frullano per la testa, dalle mille ragioni per cui non dovrei scusarmi con lei.
Non sopperterei mai e poi mai di perderla. E diventando umano darei soltanto voce ai miei incubi peggiori.
Lei vivrebbe per sempre, splendida e bella com’è, e io? Crescerei, invecchierei, morirei... La perderei. Tra tutte le cose che ho perso e che perderò, Elena è quella a cui non posso rinunciare, quella a cui do maggiore importanza, quella per cui darei la vita anche a costo di morire. Nonostante l’idea di non rivederla più mi farebbe stare male, nonostante mi farebbe morire una seconda volta.
All’improvviso riesco a udire un rumore di passi, che si avvicinano...sempre di più. Riconosco subito l’odore. Il profumo della sua pelle, i respiri decisi eppure, irregolari. E’ arrabbiata, lo sento. Ma non m’importa.
La vedo scendere decisa le scale, col suo splendido vestito bianco e i capelli fatti apposta a incorniciare il suo viso perfetto, pronta a farmi la ramanzina, ma stranamente non parla.
Perciò suppongo che dovrei farlo io e dirle la verità...quella che lei non vuole accettare perchè è troppo cocciuta.
-Volevo scusarmi con te oggi- le dico.
Consertò le braccia, in attesa delle mie scuse e ignara del fatto che non gliele darò mai.
-Fammi finire. Ho detto che volevo scusarmi, ma poi ho capito che non mi dispiace-
-Preferiresti morire, piuttosto che essere un umano, e ti aspetti che a me vada bene?-
-Non ho detto che dovevi essere d’accordo, ho detto solo che non mi dispiace..-
E questa volta nessuno mi fermerà. Voglio aprirmi a lei in ogni modo possibile, voglio che lei sappia quello che penso, quello che sono... Esatto quello che sono. Vorrei ribadirglielo ancora una volta. Vorrei che non se ne dimenticasse perchè non c’è ragione al mondo per cui io debba essere qualcun’altro.
-Sai cosa sono io realmente? Un egoista- le dico -Perchè faccio delle scelte pessime che ti feriscono.- E a questo punto mi  accorgo di non essere più arrabbiato con lei. Perchè in realtà... sono più arrabbiato con me stesso. Ogni scelta che faccio, ogni direzione che prendo... finisco sempre col ferirla. E se ferisco lei, ferisco anche una parte di me. Quella parte che si scontra con l’altra parte di me stesso. Quella parte che vuole essere migliore per lei, che vuole amarla nel modo in cui l’ha fatto Stefan e che non ci riesce, perchè ogni volta che viene fuori finisce col ferirla. Quindi cosa dovrei fare? Dovrei lasciare andare? Dovrei lasciare che Elena ami quella parte di me?
Ma forse era solo tutto sfrutto dell’Asservimento. Forse neanche mi ama veramente.
E il solo pensiero.... la sola idea, fà più male di un paletto conficcato in pieno petto.
-Certo.. preferirei morire che essere un umano. Preferirei morire adesso, che trascorrere una manciata di anni con te solo per poi perderti quando sarò vecchio e malato mentre tu sarai ancora così. Preferirei morire proprio adesso...- le dico, alterandomi - che trascorrere i miei ultimi anni di vita a ricordarmi di quanto fossi felice e di quanto bene me la passassi, perchè io sono fatto così,Elena. E non cambierò. E non esiste scusa al mondo che racchiuda tutti i motivi per cui non sono quello giusto per te-
Sotto la sua espressione che sembra addolcirsi, mi calmo, tengo a bada il respiro che mi sale in gola e rifletto sulla verità delle mie stesse parole, uscite a raffica dalle mie labbra. E mentirei se dicessi di non averci mai pensato.
Quante volte mi sono domandato :"E se fossi io quello giusto per lei"? E quante volte sono arrivato sempre alla stessa e sola conclusione? Quella che mi detta la testa, ma quella che non mi detta il cuore, quella maledetta placca ossea.
Torno a guardare il camino, sperando che Elena non se ne vada, che resti con me nonostante la verità di quelle parole abbia colpito anche lei come un fiume in piena.
E infatti lei non se ne va.
-Va bene. Allora non dispiace neanche a me.- Mi volto a guardarla, non capendo dove vuole arrivare.
-Non mi dispiace di averti incontrato. E neanche che l’averti conosciuto mi abbia fatto mettere in dubbio ogni cosa e che nel mio stato di morte, tu sia quello che mi fà sentire più viva-
Abbasso lo sguardo, confuso, riflettendo sulle sue parole.
-Tu sei stato una persona terribile- continua scuotendo il capo, meravigliandosi di quanto lo fossi stato veramente.
Alzo il volto a guardarla. Mi sento quasi impotente... vulnerabile difronte a lei e al suo cuore che inizia a battere velocemente.
Dove vuole arrivare con questo?
-Hai fatto le scelte più sbagliate, e fra tutte le scelte che ho fatto io, questa alla fine sarà la peggiore, ma non mi dispiace di essermi innamorata di te- dice velocemente.
Schiudo le labbra rimanendo pietrificato. Se solo avessi avuto un cuore, a quest’ora mi sarebbe esploso nel petto.
Era tutto vero.
Dio santo, tutto ciò che provava per me, era reale.
Come ho potuto dubitarne? Come?
Sono un idiota.
-Ti amo, Damon- ripete.
Non posso resisterle ancora, e neanche voglio resisterle, perchè l’unica cosa di cui ho bisogno e che voglio fare è baciarla... baciarla sino a farle girare la testa, fino a farle tremare le ginocchia e mentro avanzo verso di lei confortato dal suo ultimo dolce e debole “Ti amo” penso al fatto che Elena, per la prima volta, sia mia. Completamente e indiscutibilmente mia.
In preda alle emozioni le prendo saldamente il viso tra le mani e la bacio. La bacio dimenticandomi di tutti, di tutto... dimenticandomi chi sono e tutti i problemi spariscono come ombre nella luce.
La bacio con più ardore mentre sento il suo respiro accellerare, allora mi stacco da lei appoggiandole la fronte alla mia per sentire quei deliziosi respiri sul mio viso sino a drogarmene. Ma poi la bacio di nuovo.
Le faccio scorrere delicatamente il dito sulla sua guancia inseguendo la consapevolezza che lei è li con me, che lei è mia, e che la sto baciando.
Le sue mani mi afferrano, trepidanti, le spalle, la nuca e mi prende anche lei il volto tra le mani, baciandomi con più foga, dimostrandomi quanto abbia bisogno di me anche in quel povero gesto, che per me, invece è tutto.
La sento gemere sulle mie labbra e la spingo di più verso di me, facendo aderire ogni singolo centimetro del mio corpo, al suo, mentre un ultimo pensiero mi affiora alla testa, e più che un pensiero è la semplice e pura realtà... “Sei mia”.


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Un tributo a Damon ed Elena!
Volevo ricreare la scena dal punto di vista di Damon, e cercare di capire quello che provava... i suoi pensieri. Premettendo che, quello di Damon, è un carattere molto difficile da comprendere, spero di non aver fatto una schifezza ( cosa alquanto probabile!).
E dopo aver pianto come una disperata a fine puntata, finalmente ho avuto il coraggio di creare "questa cosa" e di renderla pubblica :D
Spero che vi sia piaciuta!
Baci, Elena.



   
 
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