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Autore: Moonlight Waltz    19/05/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se capovolgessimo gli avvenimenti della fiaba? E se non fosse la Bestia a trasformarsi in un bel principe, ma fosse Bella a diventare... un'altra bestia?
Genere: Demenziale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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C'era una volta in un villaggio molto lontano una bella ragazza il cui nome era, appunto, Bella. La fanciulla viveva in una casetta piccola e confortevole insieme alle due sorelle e al padre, che aveva recentemente perduto tutti i suoi averi.
In poche parole erano diventati poveri, ma a lei andava bene così perché non aveva bisogno di tanto denaro. L'importante era che fossero tutti sereni, in salute e uniti come una vera famiglia.
Un giorno… ah, ma la storia tradizionale la conoscete tutti, no? Allora passiamo subito al punto in cui c'è la svolta.

Ci troviamo sempre nello stesso villaggio, sempre nella stessa casetta e sempre con la stessa famigliola. Ma in questo momento la situazione è cambiata e, aggiungerei dolorosamente, in peggio purtroppo: il povero padre caduto in disgrazia è disteso sul letto. Ha gli occhi febbricitanti e molto probabilmente anche le allucinazioni, triste preludio di una morte ormai vicina. Due delle sue figlie si aggrappano disperatamente a lui e piangono al suo capezzale neanche troppo silenziosamente, segno inequivoco del poco interesse riguardo al proprio genitore. Il rispetto per i malati è venuto a mancare da un po' di tempo a quella parte, purtroppo.

Manca però un'altra figlia all'appello, la più preziosa ed amata, e il padre sta aspettando proprio lei. Vuole vederla almeno un’ultima volta ed essere sicuro che, almeno lei maledizione, non si tratti di un'ennesima allucinazione causata dalla febbre un po' troppo alta.

Poco dopo, con immensa gioia di quasi tutti, un fascio di luce invade la stanza, portandosi dietro una ragazza elegantemente vestita e dal sorriso candido e puro. L'unico sorriso che è in grado di allietare le giornate del povero padre morente.

-Bella, ti aspettavo- sussurra con un filo di voce l’uomo.

Bella gli si avvicina e gli accarezza il viso timidamente, quasi temesse che il padre sia così fragile da rompersi al tocco della sua mano.

–Papà, mi dispiace, mi dispiace tantissimo. Se non me ne fossi andata adesso tu staresti ancora bene. È tutta colpa mia-
Singhiozza la giovane e si butta in ginocchio con più garbo delle sorelle, piangendo sommessamente, mentre quest’ultime, accantonati momentaneamente gli esagerati pianti disperati, rosicano alla vista dei suoi splendidi vestiti. L'uomo sorride e le asciuga una lacrima che scorre triste lungo la guancia con fare paterno.

-Non piangere, figlia mia, e alzati. Per tutta la mia vita la mia ragione di esistere sei stata tu. Tu mi hai dato la forza di continuare per tutto questo tempo-

-Padre...-

-Figlia amata, ho un favore da chiederti-

Bella si alza e guarda il padre dritto negli occhi –Farò tutto ciò che mi chiederai- decide.

Il sorriso si posa sulle labbra dell'anziano, che chiude gli occhi e stringe forte la mano della ragazza.

-Allora, resta qui fino alla fine-

Bella si rende conto quasi subito che quella è una richiesta impossibile. Se non torna nell'arco di una settimana al castello, la Bestia morirà di crepacuore. D'altro canto, non può lasciare che il padre si avvii verso il suo triste destino da solo.
Ma lui è già in punto di morte…

Chi deve scegliere? Il padre o la Bestia? 

Il padre o la Bestia?

Il padre o...

-Come desideri, papà-

A causa sua il suo amato padre aveva colto quella rosa dal giardino della bestia. Era il minimo che gli doveva. E la Bestia doveva capire.

E così trascorrono i giorni, felici come quelli di un tempo. Bella cucina e spinge la carrozzella, il padre la ringrazia. Sembra tutto un paradiso. E le sorelle? Loro continuano a guardare da lontano e a struggersi dall'invida, come al solito.

Trascorre una settimana. E poi due, tre… finché sopraggiunge davvero la fine. Il padre spira il suo ultimo alito di vita e se ne va da questo mondo con un sorriso, con la grande soddisfazione di aver dato vita a un essere così puro ed etereo come sua figlia.
Qualche giorno dopo ha luogo il funerale.

Bella assiste a tutto questo con il pianto nel cuore e con la consapevolezza di non poter fare nient’altro. E, come se fosse poco, sente il rimorso di aver abbandonato la bestia, ma quest’ultimo può ignorarlo fino al suo arrivo al castello.

Quando le cerimonie funebri finalmente finiscono, il cielo si appresta a dipingersi del blu cupo della notte e le stelle iniziano a fare capolino da dietro le nuvole.

Dal nulla comincia a piovere.

-Addio, non vi dimenticherò mai-

Bella non può permettersi di perdere neanche un secondo di più. Saluta tutti con un bacio e sale sulla carrozza.
Il tempo scorre in fretta, quindi è lei stessa che si fa strada fino all'antico maniero.
Dentro di sé spera solo che non sia già troppo tardi.

Un forte batticuore la coglie all'improvviso, riesce a sentire lo scroscio delle gocce che le frustano il viso. Potrebbe scommettere di aver sentito un urlo disumano provenire dai labirinti più profondi del castello.
Ma ormai è quasi arrivata.

Il cancello si apre e lei si addentra nell'oscurità del giardino. Come aveva immaginato, qualcuno sta gridando da una delle stanze. Il suono è straziante e lei sa perfettamente di chi si tratta.

Cerca di fare più in fretta che può, inciampa varie volte negli scalini e sente che qualcosa le si rompe dentro ogni volta che gli sguardi dei servi la guardano con occhi affranti, delusi e accusatori.

A mano a mano che procede, le urla le arrivano più distintamente e le flagellano il cuore. Percorre l’ultima rampa di scale e spalanca la porta della stanza, gettandosi ai piedi dell'immenso baldacchino rosso dove la bestia sta dando sfogo al suo dolore.

-Ti prego, perdonami- supplica tra le lacrime, stropicciando tra le mani le coperte disordinate e singhiozzando disperatamente.
- Come potrei perdonarti dopo che mi hai abbandonato? - rantola la Bestia. La sua voce è più roca del normale e pure Bella, miracolosamente, questa volta fatica a sentirla.

Le sue condizioni sono pessime: le iridi nocciola della creatura stanno rotolando verso la parte superiore dell'occhio e una bava di un colore non definito cola dagli angoli della sua bocca.

-Ti prego, per favore, non abbandonarmi. Da adesso in poi ti starò per sempre vicina, non c’è nessun altro che possa separarmi da te. Ti chiedo solo di non abbandonarmi- continua a supplicarlo lei, piangente, stringendogli i lembi del vestito fino a farsi sbiancare le nocche.

La Bestia non risponde niente.
Bella si asciuga le lacrime e cerca di abbozzare un mezzo sorriso rassicurante.

–Sai, la prima volta che ti ho visto ho pensato "E' impossibile che esista qualcuno di così mostruoso". Per questo motivo quando mi hai chiesto di sposarti ti ho risposto che avevo bisogno di tempo per pensarci. La verità è che non volevo unirmi in matrimonio con un essere come te-

La Bestia ascolta impassibile, o almeno così vuole credere Bella. Ha lo sguardo vacuo e fisso sul soffitto. La povera ragazza ricomincia a singhiozzare.

-Ma ora, ora finalmente ho capito quali sono i miei veri sentimenti e ti prometto che non ti lascerò mai più. Perché questa è la risposta che per tanto tempo hai aspettato: ti amo e voglio sposarti-

Appena finite di pronunciare le ultime parole, come per magia- sì la magia dell'amore- gli occhi della Bestia riprendono vita e, con un balzo, il suo corpo raggiunge Bella e la stringe a sé possessivamente, senza farle del male.

-Bella, grazie di tutto- le soffia sulle labbra mentre una luce sorda li avvolge entrambi, la bava improvvisamente risucchiata tra le pieghe dolci del cuscino –Promettimi che non lascerai mai più il mio fianco-

-Te lo prometto. E tu promettimi che non lascerai mai il mio- risponde aggraziata la fanciulla.

La Bestia sorride –Ti amo-

La luce diventa sempre più accecante, inonda la stanza e scompare nel momento in cui le labbra della Bestia si separano da quelle della sua promessa sposa.

Ora Bella è finalmente… un'altra bestia?

Con zanne potenti nuove di zecca scaraventa la vera Bestia dall'altro lato della stanza e intraprende una corsa frenetica e disperata verso lo specchio. Non riesce ad afferrarlo bene a causa delle sue unghie decisamente lunghe e antiestetiche, incrinandolo durante l’azione, ma scorge l'essenziale.
-Come… Com'è possibile?!- grida furibonda – Non doveva andare così. In tutte le storie che ho letto il vero amore trasforma il principe e la principessa, che vivono entrambi per sempre felici e bellissimi! Mai la donzella si ritrova nel corpo di un orribile licantropo! -

La Bestia si alza, ancora mezza intontita dal volo, e con somma paura cerca di spiegarle che non si tratta di un licantropo.

-Silenzio! - tuona Bella, a cui ora, per ovvi motivi, sarebbe meglio cambiare il nome.
-Io non avevo previsto questo, noi dovevamo vivere per sempre insieme, ma come due umani! - 

In preda alla frustrazione, inizia a graffiarsi la pelle con le sue lunghe unghie marce e a strapparsi i peli della testa. La Bestia non può fare altro che osservare terrorizzata e con gli occhi spalancati la metamorfosi della sua compagna, che ora ha le mani imbrattate del rosso del suo stesso sangue.

-Io non posso crederci- dice Bella –Io… io...  sono nervosa. Io… ho fame-

Gli occhi di Bella si posano sulla Bestia, dementi. Sul suo grottesco muso è dipinta una smorfia folle e affamata.

-Bella...- deglutisce la Bestia, ma la sua compagna avanza verso di lui senza dargli retta. Con un salto gli è sopra e lo azzanna direttamente al collo. La Bestia non può far altro che soccombere mentre il suo grande amore si dà da fare come se stesse presenziando un buffet.

I servi corrono via, spaventati e impotenti, rovesciandosi fuori dal castello. Giù per le scale e lontano dal mostro cannibale, l’assassino del loro padrone. Ma neanche le loro urla e i loro passi disordinati riescono a coprire il rumore dei denti che masticano la carne dura.

Quando Bella si sente finalmente sazia, ormai il castello è rimasto totalmente disabitato. Squadra da capo a zampe il pasticcio di sangue sotto di lei e, dopo essersi arrovellata un po' il cervello, giunge a un patto con la sua coscienza.
-In fin de conti te lo avevo promesso-

Ad ogni sua parola, pezzi di carne che le si sono intrappolati tra i denti svolazzano e si liberano nell’aria.
Con un ultimo morso stacca quello che è rimasto della testa della Bestia e la nasconde dentro un fagottino, che poi si issa sulla spalla. Il sangue viene assorbito dal tessuto e comincia a gocciolare. L'odore di carne morta fa girare la testa a Bella.

-Ho di nuovo fame- constata dopo un breve tragitto poi, con un sorriso insanguinato. Getta un'occhiata al fagotto, un tempo candido e ora scarlatto, e ride macabramente della disgrazia altrui.
-Come vedrai, staremo sempre insieme… anche se a modo nostro-

  
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