Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Ricorda la storia  |      
Autore: Yli_x    19/05/2013    1 recensioni
Cosa ha rappresentato il 23 Marzo nei cuori delle migliaia di fan presenti a quel concerto?
E cosa rappresenta realmente Justin Bieber per tutte le Beliebers?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Justin Bieber, 23-03-13
16.000 Belieber
Unipol Arena, Casalecchio di Reno
Bologna, Italy. 



Quando quel sabato sono arrivata fuori quell’arena eravamo in circa cento ragazze non di più.
Il sole era ancora nascosto dietro le montagne e il freddo si faceva sentire a gran voce, le uniche persone più attive a quell’ora oscena del mattino erano i venditori ambulanti che cercavano in ogni modo di farti comprare una maglietta o una fascia da mettere sulla fronte e i genitori che cercavano di convincere le ragazze più piccole a fare colazione.
Tutto intorno invece c’erano ragazze con le coperte, con i cuscini e alcune stese per terra che cercavano riparo da quel freddo osceno. Alcune girovagavano con addosso un groppo Plaid passando per ogni ragazza a chiedere “ Hai il numero? Devi metterti in fila”.
Era una scena inverosimile, e quasi stentavo a credere a quello che stava succedendo a quell’ora di notte, mentre la maggior parte delle persone comuni erano nel pieno dei loro sogni.
Con il passare dei minuti passammo da cento persone a circa cinquecento e man mano che la giornata proseguiva aumentavano sempre di più.
Era un qualcosa di spettacolare, c’erano persone venute da tutta Italia, che avevano affrontato viaggi lunghissimi e stancanti solo per trovarsi in fila fuori quell’arena.
A metà mattinata eravamo tutte alzate pronte per affrontare quell’interminabile giornata di emozioni e di divertimento.. la giornata in cui molte ragazze avrebbero realizzato il loro sogno.
***
“ Cantiamo One Love.. Baby.. One Time” “ JUSTIN BIEBER… JUSTIN BIEBER ”
Erano queste le uniche frasi e parole che potevi ascoltare in mezzo a quella folla, insieme a cori, urli e varie esclamazioni come “Devo andare in bagno”, che facevano nascere un sorriso sul viso di tutti.
Eravamo senza sicurezza e quindi arrivati nel pomeriggio la stanchezza e le spinte cominciarono a farsi sentire più forti che mai, eravamo in balia di noi stesse e le ragazze che si trovavano in fondo cercavamo in ogni modo di spingere e di arrivare più avanti, mentre noi poste di fronte ai cancelli diventavamo un tutt’uno con le griglie di ferro.
Ricordo bene che a fianco a me c’era un ragazzo, Andrea se non erro, che continuava a fare battute e urla varie chiedendo di arretrare mentre io .. ecco .. utilizzavo la sua schiena come poggia capo.
Eravamo stanchi e stremati, quando Dio ha ben pensato di mandarci una bella pioggia rigenerante.
La situazione è precipitata, ombrelli ovunque e acqua piovana in posti in cui l’acqua piovana non dovrebbe esserci, ma continuavamo a fare canti e grida disperante quando la visione di un tecnico veniva scambiato per Justin.


***


Intorno alle Diciassette il clima aveva cominciato ad essere tutto tranne che pacifico e sereno come in mattinata.
Delle mamme dietro a tutto e che erano fuori dalla fila cominciavano a gridare “ Stanno per aprire i cancelli, state calme” , peggiorando la situazione già abbastanza tragica.
Le spinte cominciano a diventare fortissime facendo diventare me e le transenne un solo corpo e una sola anima, stessa storia per le altre ragazze al mio fianco naturalmente.
Per non parlare di quelle messe in dietro compresse tra di loro come sottilette.
Alle Diciassette e trenta minuti un grido fortissimo aveva  fatto fermare la pioggia.
I cancelli erano stati aperti.
Insieme a loro un branco di Beliebers assatanate avevano cominciato a lottare fra di loro in strane spinte e frasi, per far strappare quel biglietto.
“Non correte” “Non spingete”
Continuavano a gridare, ma più lo dicevano e più correvamo forte all’interno di quella arena con la speranza di poter capitare vicino al palco, per poterlo vivere dopo quattordici ore di attesa.
E così, tra svenimenti, urla e pianti disperati eravamo arrivate al fatidico conto alla rovescia.
Ogni minuto che passava si diffondeva un forte urlo generale che faceva tremare i muri dell’arena e del mio cuore mentre eravamo tutti lì ad aspettare il nostro angelo scendere dal celo.


***


00:00:00
"signori e signore, benvenuti. adesso state per entrare in un altro mondo, un mondo in cui non ci sono limiti, non ci sono regole, ci sono solo infinite possibilita'. riuscite a sentirla? la vibrazione del battito, il ritmo del vostro cuore, l'elettricita' che scorre nelle vostre vene. fate spazio alla vostra immaginazione a razzo, ai vostri sogni che saranno remixati. lasciate tutto ma non cio' che esiste. siate forti, siate coraggiosi, ma cosa piu' importante: BELIEVE."
Un urlo comune, un pianto condiviso, lo shock, l’amore, la speranza e quel never say never finalmente reale.
Era questo che si respirava in quel momento a Bologna, mentre lui atterrava lì, davanti ai miei occhi, davanti alla mia mano tesa nella speranza di sfiorarlo, di viverlo di poter sentire la mia vita unita al mio corpo.
Lui era lì.
Justin Bieber era davanti ai miei occhi bello come mai.
Era reale, niente a che vedere con le rigide sagome di cartone e con i troppo fragili poster. Era tutto perfetto, assolutamente perfetto.
Dopo varie canzoni Justin sale su una sottospecie di Gru che lo porta in alto sopra di noi.
Comincia a sorridere e a guardarsi intorno, incrociando gli occhi delle ragazze sulle tribune che , con i cuori in gola, urlavano il suo nome misto a grida e lacrime.
La musica per le prossime canzoni parte, e come bravi italiani, decidiamo di non smentire la nostra capacità di fare figure di merda.


*Le beliebers iniziano a cantare Be Alright*

J: Non ho ancora iniziato la canzone ragazze! Voi ragazze, voi ragazze avete una bellissima voce, non fraintendetemi, ma dovete aspettare me per cantare, va bene?”
Il momento più bello ed imbarazzante di tutta la mia vita, lo descriverei così, se mai mi chiedessero cosa ne penso.
E poi il concerto continua, lui fa altre canzoni, chiama la sua OLLG sul palco e fa gridare di gioia le quindicimila beliebers presente in quell’arena.
E poi, come tutto è iniziato, tutto finisce.
Lui scompare sulla sua passerella mentre la consapevolezza di tutto quello che era accaduto comincia ad attraversarmi come un treno.
Non poteva essere successo sul serio, era tutto troppo assurdo, così breve, così inreale per essere vero.
Lentamente e con le lacrime che scendevano a fiume comincio ad uscire da quell’arena insieme alle mie amiche e mio padre.
Mentre uscivamo un senso di vuoto di smarrimento aveva colpito in pieno il mio petto insieme al freddo e all’umidità di quella sera. Stavo dimenticando qualcosa in quell’arena.
Arrivata alla macchina mi appoggio allo sportello con una mano, mentre lentamente giro il volto verso quella struttura così scura e grande.
Un'altra fitta colpisce il mio petto e allora compresi a pieno cosa avevo lasciato in quel palazzetto.


***


Quella sera non riuscì a chiudere occhio tanta era la stanchezza e l’incredulità della serata appena trascorsa, e la stessa cosa la feci durante il viaggio di ritorno, mentre sfogliavo i vari video del giorno ormai trascorso.
Arrivata a casa, salutai mia madre con un grosso bacio, mentre le parole uscivano dalle mie labbra come un fiume in piena, mentre mi domandava di com’era Justin.
E così, una volta finito di spiegare guardai mia madre negli occhi e mordendomi il labbro dissi.
-  Mamma, ho lasciato una cosa all’interno di quell’arena.
-  Sei sempre la solita – mi rispose – cosa hai lasciato?
-  Il mio cuore mamma, ho lasciato lì dentro il mio cuore.
E così lentamente sorrisi mentre il viso di mia madre passava dal nervoso allo sconvolto.
Sorrisi per la consapevolezza che prima o poi il mio cuore sarei andata a riprendermelo, magari in un altro stadio, in un arena.
Lo avrei ripreso per poi perderlo di nuovo e donarlo a chi ormai ne era diventato il legittimo proprietario.

Justin Bieber.
23-03-13 Grazie. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Yli_x