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Autore: lady_hope    19/05/2013    4 recensioni
Semplicemente una giornata in casa CrissColfer dove la follia, l’amore e la demenzialità non mancano mai.
- Che hai combinato?- chiese Nathaniel
-La cosa peggiore che si possa mai fare- sussurrò Darren con voce tetra
-Hai lavato bianchi e colorati insieme? Per la milionesima volta? Oh, papi lo fai sempre, ormai siamo abituati a girare con i boxer rosa. Dovresti lanciare una nuova moda-
-No, non è questo. È molto peggio. Chris mi ucciderà sul serio!-
-Addirittura! Hai superato te stesso allora papi, dovrebbero inserirti nel Guinness dei primati o creare una nuova disciplina olimpica per chi riesce a mettersi nei guai più frequentemente. Caspita il tuo è un vero e proprio talento- commentò uscendo fuori dalla dispensa quello che sembrava un lungo rotolone di carte igienica e afferrando una penna - Allora cosa hai fatto questa volta? Sono pronto ad aggiornare la mia lista- disse guardandolo in attesa
-Oggi è il 28 giugno- si limitò a dire il più grande abbassando il capo.
-Papi, so che giorno è oggi, e … oh…- si bloccò il ragazzo quando comprese finalmente cos’era ciò che stava preoccupando così tanto suo padre.
-Si, hai ragione, papà ti ucciderà- dichiarò alla fine.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. So che questo ultimo periodo è stato piuttosto pesante per il fandom, impegnato in stupide guerre tra Chill e CrissColfer. Come avevo già detto precedentemente io non ho alcunché contro Will o  Mia, se Chris e Darren sono felici buon per loro. Ma ognuno è libero di shippare quello che vuole, perciò che importa se Chris sta con Will, nella mia mente lui  è felicemente impegnato con Darren e non penso che ciò che succeda nella  mia mente sia un problema degli attori. Avanti ragazzi, un po’ di elasticità mentale e comprensione, non vi azzannate l’un l’altro, queste warship sono piuttosto infantili, non si sa nulla per certo, magari alla fine si scoprirà che Will era solo una copertura e che Chris in realtà sta con Mia, la quale è a sua volta la copertura di Darren che in realtà sta con Will, oppure che Will e Mia stanno insieme e che Chris e Darren sono solo la copertura.  Sì, è assurdo ma è divertente pensarlo, e il fandom dovrebbe essere questo “DIVERTIMENTO” perciò smettiamola con queste divisioni e shippiamo tutti e quattro insieme appassionatamente.  Ora vi lascio alla lettura della one-short. È il seguito di “Welcome to the family” ma si può leggere tranquillamente anche senza aver letto la precedente one-short, io però vi consiglio di farlo. Buona lettura.

 

For always


Nathaniel CrissColfer era un ragazzo paziente, molto paziente, dopotutto aveva sempre acconsentito a vedere innumerevoli volte la saga di Harry Potter, di cui i suoi genitori erano risaputamente drogati.

Non che a lui non piacesse il maghetto occhialuto, anzi, lo adorava, da piccolo, ma dopo aver visto tutti i film circa 150 volte ciascuno, essersi travestito da ogni singolo personaggio della saga ad ogni Halloween e sapere a memoria tutte le citazioni dei libri e dei film, poteva permettersi di andare leggermente fuori di testa al solo sentire parlare di gufi e scuole di magia. Era più che comprensibile!

Quindi si, era paziente, lo era abbastanza per sopportare i suoi genitori, il che non era da tutti. Naturalmente li amava infinitamente, quei due erano uno spasso e Nate adorava l’instancabile euforia di Darren e le crisi isteriche e le battute sarcastiche di Chris, ma entrambi i suoi genitori avevano il piccolo difetto di tendere all’esagerazione.

“Mi hanno messo al mondo, sarebbe scortese da parte mia ripagarli gettandoli giù da un burrone, anche se lo meritano” si ripeté mentalmente cercando di concentrarsi sul romanzo che stava leggendo e ignorando Darren che stava camminando nervosamente avanti e dietro per tutto il salone, da circa un ora.

-Papi, si può sapere che diamine stai facendo?- chiese il giovane esasperato dopo l’ultimo sospiro teatrale del padre.

-Sto pensando- rivelò enigmatico il riccioluto, senza interrompersi.

Nate scosse la testa facendo danzare i suoi riccioli scuri, identici a quelli del padre.

-E c’è bisogno di scavare una buca nel pavimento per pensare?- domandò ironico, anche se in effetti il parquet  si era leggermente inclinando dopo le ripetute passeggiate di Darren.

-Che cosa?- chiese l’uomo, ancora perso nei suoi pensieri.

-Sto parlando del pavimento papi- gli spiegò il figlio indicandoglielo.

Darren abbassò lo sguardo per terra e fece un salto indietro.

-Oh, cielo, Chris mi ucciderà!- esclamò.

-Non credo, non l’ha fatto quando hai allagato la casa, ne quando hai perso le fedi il giorno prima del vostro matrimonio, ne quando ti sei finto etero e hai corteggiato la commessa del negozio nel quale stavi comprando il regalo per papà per avere uno sconto, ne quando hai…- cominciò ad elencare il ragazzo tenendo il conto sulle dita.

-D’accordo, d’accoro, ho capito il concetto- sospirò Darren- Ma come fai a ricordarli tutti?-

-Ho una buona memoria, e poi papà li ha scritti su una lista o meglio un papiro lungo 3 kilometri, che tira fuori ogni volta che vuole farti qualche battutina o vuole farti sentire in colpa  per costringerti a comprargli un regalo- rivelò Nate facendo spallucce come se fosse una cosa assolutamente normale.

-Davvero? E dove la tiene nascosta?-

-La sua? Non ho idea. So dove ho nascosto la mia però-

-Ne hai una anche tu?- chiese Darren sorpreso.

-Certo che si, e ne una anche su papà, solo che non è lunga come la tua. Ma sono molto utili, è così che vi costringo ad aumentarmi la paghetta- lo informò il figlio con totale nonchalance e senza il minimo cenno di pentimento.

-Sei un genio diabolico. Sapevo che avresti ereditato il cervello malefico di Chris- sospirò sedendosi accanto al figlio

-Grazie. Comunque a cosa stavi pensando così profondamente?- volle sapere Nate.

-Ah, giusto- urlò Darren balzando subito su come se l’avesse punto qualcosa, girandosi verso il ragazzo- Nate, tesoro di papà, devi aiutarmi-

-Che hai combinato stavolta?-

-Ho fatto un casino- rivelò il genitore.

-Sai che novità. Il sole sorge ad est, papi ha fatto un casino, benvenuti alla fiere delle ovvietà- commentò il giovane ironicamente alzando gli occhi azzurri al cielo.

-Nate, un po’ di comprensione per il tuo vecchio- si imbronciò il moro.

-Papi, tu non puoi farti chiamare vecchio mio come gli altri genitori, visto che non raggiungerai mai la vecchiaia, la tua età celebrale è bloccata tra i 6 e i 13 anni. Si può dire quasi che siamo coetanei- gli spiegò il figlio dandogli pacche affettuose sul braccio.

-Vedo che hai anche ereditato il pungente sarcasmo di tuo padre. Da me cosa hai preso, oltre l’evidente bellezza?- chiese un po’ abbattuto.

-Non la tua altezza, per fortuna-  non seppe trattenersi il più giovane scoppiando a ridere.

-Nate!- lo rimproverò il padre.

-Ok, scusa, ma papà ha ragione, prenderti in giro è così facile e divertente-

-Ti ringrazio figliolo, fa sempre piacere spere quanto si è rispettati nella propria famiglia-

-Beh, se può farti piace ho ereditato la tua fluente capigliatura, il tuo talento musicale e il tuo sguardo da cucciolo. Anche se con gli occhi azzurri esce molto meglio. Nessuno può resistermi!- lo informò Nate facendogli l’occhiolino.

-Nessuno si aspetta che dietro quel bel visino e quegli occhioni azzurri si nasconda una simile mente malvagia. Oh, io e tuo padre abbiamo creato un piccolo genio del male!- sospirò Darren abbattuto.

-Puoi ben dirlo, ma stai nuovamente divagando. Che hai combinato?-

-La cosa peggiore che si possa mai fare- sussurrò il moro con voce tetra.

-Hai lavato bianchi e colorati insieme? Per la milionesima volta? Oh, papi lo fai sempre, ormai siamo abituati a girare con i boxer rosa. Dovresti lanciare una nuova moda-

-No, non è questo. È molto peggio. Chris mi ucciderà sul serio!-

-Hai perso il suo Golden globe? Cavolo è la seconda volta questo mese, l’ultima volta che l’hai fatto papà ti ha quasi ghigliottinato con quei suoi dannati sai- gli ricordò il figlio aprendo il frigorifero prendendo una diet coke e cominciando a sorseggiarla tranquillamente.

-No, non è neanche questo, mai ti conviene nascondere quei dannati aggeggi e chiamare un’ imprese di pompe funebri. Potresti ritrovarti molto presto con un solo padre, perché non sopravvivrò a questa sera- dichiarò Darren.

-Addirittura! Hai superato te stesso allora papi, dovrebbero inserirti nel Guinness dei primati o creare una nuova  disciplina olimpica per chi riesce a mettersi nei guai più frequentemente. Caspita il tuo è un vero e proprio talento- commentò uscendo fuori dalla dispensa quello che sembrava un lungo rotolone di carta igienica e afferrando una penna - Allora cosa hai fatto questa volta? Sono pronto ad aggiornare la mia lista- disse guardandolo in attesa.

-Oggi è il 28 giugno- si limitò a dire il più grande abbassando il capo come se avesse appena confessato un crimine orrendo.

-Papi, so che giorno è oggi, e … oh…- si bloccò il ragazzo quando comprese finalmente cos’era ciò che stava preoccupando così tanto suo padre. Cominciò a guardarsi intorno quasi come se tesse valutando tutte le possibile vie di fuga, poi si voltò verso il genitore.

-Si, hai ragione, papà ti ucciderà- dichiarò.

-Come ho potuto dimenticarlo?!?- urlò Darren afferrando il figlio per le spalle e cominciando a scuoterlo come un milk shake –Come?! Come?!-

-Papi, papi. Darren Everett Criss, tona in te miseriaccia- tuonò Nate liberandosi dalla stretta del padre.

-Che cosa posso fare? Come ho potuto dimenticare il nostro anniversario?- piagnucolò l’uomo.

-Niente panico papi. Papà tornerà questa sera alle 20, perciò abbiamo tutto il tempo per organizzare qualcosa di speciale-

-Grazie figliolo!- esultò Darren abbracciandolo e baciandolo sulla fronte.

-Figurati, ci sono abituato, ho aiutato anche papà, quando 2 anni fa si era dimenticato il tuo compleanno- rivelò con non curanza.

-Che cosa?- volle sapere Darren curioso.

-Papi ci sono cose sui propri genitori che solo un figlio deve sapere- dichiarò solennemente incrociando le gambe nella classica posizione ioga della meditazione.

-D’accordo oh grande oracolo, non indagherò oltre, non oggi almeno- sbuffò il moro.

-Molto bene, signor Criss- cominciò a dire Nate aprendo il suo Block notes e giocherellando con il tappo della penna- Tiriamo fuori delle idee geniali che lascino papà così sorpreso ed estasiato che ti si getterà addosso non appena ti vedrà-

-Non per strozzarmi, spero- si preoccupò Darren.

-No, tranquillo, solo per strapparti i vestiti e gettarti sulla prima superficie idonea per una bella scopata- lo tranquillizzò il ragazzo.

-Magari!- sospirò il più grande con aria sognante- Hei aspetta un momento, tu non dovresti essere  imbarazzato e disgustato al pensiero dei tuoi genitori che fanno sesso? Di solito i figli lo sono!-

-Ah, papi, come sei antico. Io sono felice che i miei genitori ci diano ancora dentro. Nonostante l’età- aggiunse.

-Ma quale età? Io ho solo 38 anni ragazzo, non sono mica in via di pensionamento- si impuntò Darren.

-Credimi lo so, siete stati richiamati più volte per sospetti “lavori notturni”. E dobbiamo dire a papà, che la scusa del “ non stavamo scopando, stavamo solo spostando i mobili per le pulizie di primavera” è un tantino poco credibile, soprattutto se usata in piena notte e a novembre-

-Meglio la mia di scusa non trovi?- gli chiese il padre con tono orgoglioso.

-Oh, ma certo papi, è stata un vero colpo di genio chiamare tutto il vicinato e dire qualcosa come: “Salve sono Darren Criss il vostro vicino. Mi scuso dei rumori notturni dell’altra  sera, ma  si era aperto un varco spazio temporale nel mio microonde e ne è uscito un Ungaro Spinato a 4 teste e 9 cose. Ho provato a cantagli una canzone per ammansirlo, come avevo fatto nel musical in cui ho recitato quando ero al college, ma inspiegabilmente non ha funzionato. Abbiamo perciò dovuto tramortirlo alla vecchia maniera, ovvero lanciandogli contro la vecchia e orribile cassapanca della nonna per poi rispedirlo a Narnia tramite l’armadio di mio marito. Spero che  questi rumori notturni non vi abbiamo disturbato troppo, in caso contrario vi posso consigliare un ottima crema anti rughe che fa miracoli per le occhiaie. Ah, a proposito, questa sera dovremmo combattere un alieno che spunterà fuori dalla lavastoviglie. Cercheremo di fare piano, ma temo che non potremmo evitare di fare qualche rumore. Vi auguro una buona giornata, con affetto il vostro vicino Darren Freakin Criss!-

- È geniale no?- chiese Darren del tutto compiaciuto da se stesso.

Nate sopirò alzando gli occhi azzurri al cielo. Un gesto tipico di Chris quando cercava di calmarsi e si ripeteva mentalmente che no, non poteva gettare Darren giù dalla finestra, nonostante le enormi cavolate che diceva o faceva il riccioluto.

-Si papi, la tua genialità non conosce limiti. La tua scusa si che era realistica e credibile, complimenti. Almeno non possono accusarti di mancanza di fantasia, ma solo di carezza di cervello. Su torniamo alle idee per l’anniversario ora- gli ricordò.

Darren si lascò cadere sul divano, posò gli indici sulla propria fronte e con gli occhi chiusi cominciò a massaggiasi le tempie respirando profondamente.

-Papi, non ti devi mica trasformare in un super sayan..- cominciò Nate.

Ma Darren aprì gli occhi all’improvviso alzandosi dal divano e precipitandosi al tavolo dove era seduto il figlio.

-Nate, ho l’idea perfetta- esclamò euforico.

-Ha a che fare con dell’esplosivo?- volle chiedere Nate, preoccupato.

-No- lo tranquillizzò il padre.

-D’accordo, sono tutto orecchi-

Darren si affretto a informare il figlio sulla magnifica idea che aveva avuto, gesticolando allegramente e saltellando per la stanza impaziente di metterla in pratica.

-Wow, papi è… grandiosa. Sai essere serio allora quanto ti metti d’impegno. È davvero molto romantico, papà lo apprezzerà sicuramente- si complimentò il ragazzo sincerante sorpreso, suo padre era incredibile.

-Solo che la mia idea non si può mettere in pratica in casa, abbiamo bisogno del posto adatto- commentò Darren pensieroso guardandosi intorno.

-Lascia fare a me papi, so chi sarà più che felice di aiutarci- annunciò prendendo il suo cellulare e componendo velocemente un numero telefonico.

-Pronto, sono Nathaniel CrissColfer, vorrei parlare con il Signor Bomer per cortesia. È piuttosto urgente- aggiunse mordicchiando il tappo della penna nell’ attesa.

Attesa che durò solo pochi secondi.

-Ciao Nate- lo accolse la voce calda e famigliare del bellissimo Matt Bomer- Che cosa è successo?-

-Mi spiace disturbarti sul set zio Matt, ma siamo in piena emergenza CrissColfer- lo informò subito il ragazzo-

-Che ha combinato Darren questa volta?- chiese Bomer allegramente.

-Perché dai per scontato che sia colpa mia?- si intromise Darren cercando di togliere il telefono al figlio per lamentarsi con Matt.

-Papi- lo rimproverò Nate, facendogli cenno di tacere per poi tornare a rivolgersi al suo interlocutore.

-Ha dimenticato il loro anniversario- rivelò cercando di non scoppiare a ridere davanti al broncio infantile del padre.

Matt non ebbe la stessa premura infatti cominciò  a ridere fragorosamente- Tipico di lui- disse tra una risata e l’altra.

-Ehi ma se è la prima volta che mi succede!!- si giustificò il cantante cercando nuovamente di sottrarre il telefono al figlio.

-Vuoi stare zitto papi. Se non l’hai notato, noi qui stiamo cercando di salvarti il collo e il matrimonio. Sono troppo  giovane per diventare orfano di padre, e poi chi lo sopporta  papà da solo!- sbottò atterrito da quella prospettiva.

-Nate- lo richiamò Matt divertito dalla teatralità del ragazzo.

-Si, scusa zio, allora papi ha avuto un idea davvero geniale, aspetta un momento però, devo appuntarmelo da qualche parte, perché è un evento più unico che raro …-

-Nate!!- lo rimproverò il padre, ma il giovane non gli diede ascolto.

-… però abbiamo bisogno del tuo aiuto per metterlo in pratica. Ci stai?- chiese

-Certo che ci sto!- esclamò Matt entusiasta.

-Ora che ci penso, avremmo bisogno dei rinforzi. Bene, chiamerò anche zio Mark e zio Chord. La squadra CrissColfer torna in azione!- dichiarò solennemente.

***

Chris uscì dal negozio di musica con un espressione stanca ma anche soddisfatta. Era molto orgoglioso del suo acquisto, una chitarra fucsia e nera, personalizzata dal disegno di un paio di occhiali da sole e dal nome “Darren freakin Criss”. Suo marito l’avrebbe adorata!

Il soprano avrebbe tanto voluto organizzare qualcosa di speciale per quel giorno ma non c’era riuscito. Aveva lavorato ininterrottamente dall’inizio del mese, tant’è che quando tornava a casa, aveva solo il tempo di salutare suo figlio e poi crollava addormentato tra le braccia accoglienti di Darren.

Chris amava il suo lavoro, aveva faticato tanto per arrivare dove era, sfidando i pregiudizi e l’ignoranza della gente, ma non poteva permettere che la sua carriera lo portasse a trascurare la sua famiglia. Non vedeva l’ora di andarsene in vacanza con suo marito e suo figlio. Possibilmente al mare. Oh, sì, Darren in costume da bagno era uno spettacolo che voleva gustarsi a pieno. Anche se Chris lo preferiva con senza alcun tipo di indumento addosso, in modo da poter ammirare il bellissimo corpo di suo marito e aver libero accesso ad ogni lembo di quella pelle calda e deliziosa.

Il soprano entrò nella propria auto e mise subito in moto, desideroso di raggiungere casa quanto prima per poter scherzare con Nate, bearsi dell’espressione stupita di Darren davanti al suo regalo, e godersi una lunga e approfondita seduta di coccole da anniversario.

Sorrise compiaciuto al pensiero delle proprie labbra su quelle morbide di suo marito, quando il cellulare cominciò a squillare fastidiosamente distogliendolo dalle sue fantasie.

-Si, chi è?- rispose dopo aver indossato l’auricolare.

-Oh, Chris sei ancora in auto, vero?- domandò una voce squillante e femminile.

-Si, Jessika, cosa c’è?-

-Devi assolutamente portarmi la bozza della sceneggiatura a cui hai lavorato stamattina, George vuole vederla immediatamente!- esclamò rischiando di sfondare il timpano dell’uomo dall’altra parte della cornetta.

-Jessika, non puoi chiederlo a Thomas o a Dean o qualche alto autore con cui ho passato tutta la settimana per lavorare a quel maledetto copione? Non vorrei essere scortese, ma sono in piedi dalle 6 di questa mattina e, per quanto la gente possa dubitarne, anch’io sono umano, devo staccare la spina qualche volta e dedicarmi alla mia famiglia. Ho un marito fantastico e un figlio adorabile che mi attendono a casa. Sempre che quei due non abbiamo fatto saltare in aria l’abitazione in mia assenza. E francamente, conoscendoli,  la cosa è molto probabile- si sfogò il soprano esasperato.

Insomma era un grande lavoratore, però cavolo, aveva bisogno di una pausa. Era il suo anniversario! Aveva o no diritto a passarlo crogiolandosi tra le lenzuola con suo marito? Dannazione,  non era mica un robot!

-Non preoccuparti per Darren, c’è Nate a tenerlo d’occhio- cercò di rassicurarlo lei –Mi spiace Chris non te lo chiederei se non fosse urgente, ma conosci George. Su fammi questo lavoro e domani potrai avere tutta la mattinata libera. Te lo prometto!-

Beh, almeno avrebbe potuto fare colazione con la sua famiglia, non lo faceva da circa tre mesi ormai. Infondo poteva rientrare con qualche minuto di ritardo.

-D’accordo- acconsentì Chris odiando profondamente il suo ligio senso del dovere – Inviami l’ indirizzo, sto arrivando- sbuffò.

- Grazie Chris, sei un tesoro!- lo salutò lei con il suo solito tono spacca timpani riagganciando.

- Ci puoi girare- borbottò Chris mentre inseriva l’indirizzo nel navigatore satellitare e intanto schiacciava il tasto per le chiamate rapide.

-Pronto- rispose subito una voce allegre e famigliare che fu come un balsamo per le membra stanche dell’uomo.

-Ciao Nate- lo salutò dolcemente Chris – Come va? Non ho visto camion dei pompieri per la strada, devo desumere che tuo padre non abbia incendiato qualcosa questa volta?

-Ciao papà. Non preoccuparti, la casa è tutta intera e abbastanza incolume.  Papi non ha fatto troppi danni oggi a parte spaventare a morte la vicina. Ma non è certo colpa sua se la signora Carter è completamente sorda e ceca come una talpa. Quella vecchia pazza ha urlato come una ossessa che papi gli è spuntato alle spalle all’improvviso, facendole prendere un accidente. Ma dai, papi era vestito come un insegna a neon luminosa, era impossibile non vederlo soprattutto con quei pantaloni verde mela. Oh, papà credimi quei pantaloni sono terribili, io gliel’avevo detto di non andarsene in giro conciato così, perché l’avrebbero accusato di crimini contro il buon gusto nel vestire, ma lui non mi ha dato ascolto. Dovremo far sparire quei maledetti pantaloni uno di questi giorni. Non si possono vedere, anche Blaine Anderson si sarebbe rifiutato categoricamente di indossarli, il che è tutto dire se lo afferma un tizio che si veste con una giacca grigia con disegnate sopra delle aragoste. Delle aragoste diamine! –

Chris scoppiò a ridere di gusto. Suo figlio era l’unico, oltre a Darren, a farlo ridere in quel modo.

-D’accordo tesoro. Ci sbarazzeremo di quei pantaloni imbarazzanti che tuo padre continua coraggiosamente a indossante-rise il soprano – A proposito di tuo padre, potresti passarmelo per favore?-

-Ora non può rispondere, è troppo occupato a ronfare profondamente sul divano- lo informò Nate.

-A quanto pare spaventare le vecchiette deve essere un occupazione più stancante di quanti pensassi- commentò Chris ridacchiando.

-Beh, si e anche spettegolare tutto il pomeriggio con lo zio Matt lo è- aggiunse il ragazzo.

-Mio marito si che sa come occupare al meglio la propria giornata- scherzò Chris – Senti Nate quando il bell’addormentato si degnerà di svegliarsi per tornare a canticchiare ininterrottamente puoi dirgli che farò un po’ di ritardo?-

-Non penso che si desterà molto presto, non senza il bacio del suo bel principe- sghignazzò Nate con tono malizioso.

-Ti conviene svegliare tuo padre signorino e aiutarlo a cucinare qualcosa perché sono talmente affamato che potrei divorare la sua preziosa scorta di Red Wines- lo avvertì Chris con tono fintamente minaccioso.

-Oh, questa non me la voglio proprio perdere. Tu odi quella roba. Ci vediamo più tardi papà-

-Ciao tesoro- lo salutò Chris con il sorriso sulle labbra.

Oh, quanto adorava suo figlio! Inizialmente aveva temuto di non essere all’altezza di rivestire il ruolo di padre. Aveva avuto paura di sbagliare qualcosa, di essere troppo indulgente o troppo severo, di viziarlo o peggio di renderlo infelice.

Invece tutte le sue paure si erano rivelate infondate: Nathaniel era un ragazzo fantastico. Era intelligente, sarcastico, determinato e con una grande forza di volontà , tutte caratteristiche che aveva ereditato da Chris, ma a differenza del padre non era diffidente verso gli altri, tutt’altro, aveva preso l’allegria, l’ottimismo e la gioia di vivere tipici di Darren.

Questo non faceva di lui un ragazzo perfetto, anzi, il caro Nate aveva i suoi numerosi difetti, era testardo, lunatico, terribilmente teatrale e curioso, con la tendenza ad impicciarsi degli affari altrui e sapeva inventare scuse originalissime per sottrarsi alle faccende domestiche. Ma era speciale anche per i suoi difetti e nonostante le critiche e le loro paranoie Chris e Darren avevano tirato su davvero un bravo ragazzo.

Chris sospirò un po’ affranto mentre pensava a suo marito. Doveva ammettere di essere un po’ deluso. Certo non si aspettava mica che Darren gli mandasse 100 rose rosse a lavoro o che prenotasse nel ristorante più lussuoso ed elegante di tutta la città, per mangiare aragoste ed ostriche. Se lo potevano permettere si, ma non era nel loro stile e Chris non avrebbe apprezzato simili apparenze, non era un tipo superficiale.

Anzi era un uomo semplice ma anche molto romantico, gli sarebbe bastata una cenetta intima sulla veranda di casa, e poi vedere un bel film sdraiati sul divano l’uno tra le braccia dell’altro. Che tipo di film non era importante dato che non l’avrebbero guardato affatto , troppo presi a baciarsi e coccolarsi.

E poi come degna conclusione di una serata perfetta un bel po’ di sano sesso.

Ecco qui, un programma semplice ed efficace, qualcosa che persino Darren poteva organizzare senza fare troppi danni.

Invece no. Il suo adorabile marito aveva deciso di passare il loro anniversario spaventando vecchiette, spettegolando con Matt come due vecchie comari e poltrendo sul divano. Un vero romanticone!

Assurdo! Erano sposati da 14 anni. Chris lo sopportava da più di un decennio, non era una meta da festeggiare il fatto che non avesse ancora strozzato suo marito? Di certo i motivi per farlo non gli mancavano.

E Chris aveva così tanto bisogno di una bella serata tranquilla dopo tutto quel lavoro. Se lo meritava un po’ di riposo diamine e Darren l’avrebbe sentito una volta tornato a casa, tutto il vicinato avrebbe sentito la sua sfuriata. Sperando di non addormentarsi nell’ingresso come invece sarebbe sicuramente successo, e dovendo rinviare il litigio al giorno dopo, giocandosi così anche la sua unica mattinata libera.

 Cavolo lui però non voleva litigare, aveva dei programmi ben diversi per quella sera!

Mentre pensava a ciò era finalmente giunto all’indirizzo che Jessika gli aveva inviato. La ragazza gli aveva indicato solo la via, assicurandogli che la sua era l’unica casa su quella strada e che non poteva proprio confondersi.

Facile a dirsi un po’ meno a farlo, dal momento che davanti a lui non si vedeva neanche l’ombra di una casa nell’arco di kilometri.  Le opzioni erano due, o Chris era più stanco di quanto immaginava e la sua vista cominciava ad affievolirsi o Jessika gli aveva inviato l’indirizzo sbagliato.

Chris sbuffando scese dall’auto e prese velocemente a comporre il numero della ragazza, la quale era tristemente nota come l’essere più distratto del pianeta, sicuramente aveva scritto male l’indirizzo per la fretta di inviarglielo.

-Dannazione Jessika, rispondi!- sbottò il soprano esasperato e infuriato.

Perché erano circa le 10 e mezza di sera e lui si trovava nel bel mezzo di una strada deserta, stanco e affamato mentre cercava di contattare qualcuno così sbadato che probabilmente aveva perso il suo telefono o l’aveva dimenticato in ufficio, e cosa peggiore di tutte: era il suo maledetto anniversario!!!

Niente da fare Jessika non rispondeva.

Ma cosa aveva fatto di male? Certo, pretendeva molto, ma era sempre gentile e rispettoso con tutti, questo perché il suo grado di sopportazione era piuttosto alto,dopotutto era sposato con Darren. Perciò non si arrabbiava quasi mai, anche se ieri aveva risposto un po’ bruscamente alla madre di una compagna di classe di Nate. Ma insomma che altro poteva fare, quella vipera ci stava provando apertamente con suo marito, con il suo Darren! Ah lo sapeva era colpa di quella vecchia strega e delle maledizioni che gli  aveva lanciato alle spalle!

Beh, ormai era inutile arrabbiarsi per come era andata la serata. Sfinito si appoggiò al cofano della sua auto ascoltando il rumore dell’oceano alla sua destra. Il soprano si avvicinò alla balaustra  che divideva la carreggiata dalla costa e la sua attenzione fu catturata da qualcosa che brillava sulla spiaggia. Incuriosito parcheggiò meglio l’auto nella piazzola di sosta li vicino e poi cominciò a scendere la duna sabbiosa.

Mentre avanzava si fermò un momento per togliersi le scarpe e godersi la sensazione piacevole  della sabbia fresca sotto i piedi, poi continuò a camminare. Per un attimo pensò di ritornare indietro ma il suono delle onde e l’aria fresca della sera lo tranquillizzarono subito e poi era troppo curioso di sapere cosa ci fosse di così luminoso su quella spiaggia, perciò continuò a procedere.

Ma quando superò l’ultima duna rocciosa e giunse finalmente alla spiaggia aperta rimase immobile e senza parole davanti a ciò che si trovava dinanzi a lui.

Sulla sabbia qualcuno aveva creato un ambio cerchio fatto con delle fiaccole poste l’una poco distante dall’altra, al centro del cerchio c’era un grande  tovaglia rossa con  sopra un piccolo cestino da picnic. Ma la cosa più sorprendente era che qualcuno con la sabbia bagnata aveva costruito non un castello bensì delle lettere, alte quasi 50 centimetri e illuminate anch’esse con delle fiaccole e le lettere componevano due parole, le più semplici e importanti dell’universo: TI AMO.

Era tutto talmente dolce e perfetto e l’atmosfera creata dalle fiaccole, dal mare e dalla sabbia era  incredibilmente intima e romantica che Chris si senti quasi in dovere di andare via, non voleva disturbare i due amanti che avevano organizzato tutto ciò, anche se stranamente non c’era nessuno a parte lui su quella spiaggia. Forse erano in acqua, pensò, ma anche l’oceano sembrava deserto. Avrebbe dovuto andarsene, eppure non riusciva a muoversi, troppo incantato da quella meraviglia.

-Sei arrivato!- esclamò una voce gioiosa e incredibilmente vicina.

Chris sobbalzò stupito e si voltò immediatamente nella direzione da cui proveniva la voce e rimase a bocca aperta.

Davanti a lui c’era l’uomo più bello che avesse mai visto. Indossava dei pantaloni di lino bianchi, e una camicia candida leggera completamente sbottonata e aperta davanti in modo da lasciare in bella vista il petto e il torace tonico. Era scalzo e il colore bianco dei vestiti che indossava metteva in risalto la sua  carnagione abbronzata. Gli occhi dorati erano luminosi e allegri e  guardavano Chris con uno sguardo dolce e innamorato. L’uomo gli si avvicinò e nel farlo i suoi riccioli scuri danzarono intorno al suo viso. Quando si trovò davanti al soprano gli regalò un sorriso raggiante egli porse una splendida rosa rossa.

-Buon anniversario amore- gli sussurrò dolcemente.

E Chris si sciolse completamente. Con le lacrime agli occhi gli saltò al collo stingendosi a lui.

Darren rise e lo stinse più forte a se  mentre affonda il viso nell’incavo del collo dell’altro per poter assaporare a pieno il profumo di Chris.

-Devo desumere che la sorpresa sia stata apprezzata- scherzò il moro.

Chris si allontanò un po’ da lui per poterlo guardare negli occhi, senza però smettere di giocherellare con quei adorabili riccioli scuri sulla nuca del compagno. Osservò attentamente il volto di Darren e gli sorrise teneramente, con il cuore che quasi scoppiava per tutto l’amore che provava verso quell’uomo meraviglioso. Non poteva credere che fosse tutto suo.

-Darren Everett Criss ….- cominciò a dire il soprano con la voce un po’ roca per l’emozione-

-Si, presente- sorrise Darren.

- …tu sei l’uomo più sorprendete e incredibile che io abbia mai conosciuto-  affermò Chris con le lacrime agli occhi – e non puoi neanche immaginare quanto io ti amo. Se non fossi già mio marito ti chiederei di sposarmi immediatamente -

-Oh, Chris- sussurrò teneramente il moro avvolgendogli il viso tra le mani  per raccogliere quelle piccole lacrime di felicità, poi si sporse verso di lui e lo baciò.

Da prima con dolcezza, limitandosi a sfiorargli le labbra con le proprie ma poi Chris gli si avvicinò maggiormente mordendogli il labbro inferiore e introducendogli  la lingua nella bocca.

 Darren mugolò soddisfatto  mentre le loro lingue si intrecciavano, duellando nella sua bocca, e intanto  fece scendere le mani lungo i fianchi del soprano, ne accarezzò il fondoschiena sodo e perfetto, poi afferrandogli le natiche  lo attirò a se facendo scontrare i loro inguini già quasi eccitati.

Chris ansimò inebriato mentre si staccava per riprendere fiato e si avventava sul collo esposto del marito, mordendo, succhiando e leccando ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere. Era così preso da quella piacevole occupazione da non rendersi quasi conto della risata allegra di Darren.

-Cosa c’è di così divertente?- domandò staccandosi mal volentieri dal collo del moro ma curioso di sapere cosa avesse scatenato tutta quell’ilarità. Non che ci fosse bisogno di un motivo, Darren rideva sempre anche per un nonnulla.

-Stavo pensando a qualcosa che ha detto Nate questo pomeriggio- rivelò il moro continuando a sorridere.

-Ovvero?-volle sapere Chris sempre più curioso.

-Beh, quando gli ho raccontato che sorpresa volevo organizzarti per il nostro anniversario, ha detto che tu l’avresti apprezzata talmente tanto da saltarmi addosso, stapparmi i vestiti, e gettarmi sulla prima superficie disponibile per una bella scopata. A quanto pare aveva ragione, ci conosce troppo bene- gli spiegò Darren.

Chris scoppiò a ridere insieme a lui – Sai prenderò il suggerimento di Nate alla lettera- commentò allegro prendendo per mano Darren  e conducendolo  su quell’invitante tovaglia rossa. Vi gettò contro il marito senza troppe cerimonie e poi  gli si avventò nuovamente contro mettendosi a cavalcioni su di lui. Chris  riprese a baciarlo con bramosia.  Gustandosi a pieno ogni gemito del compagno.

-Signor Criss ….- ansimò il soprano mentre con la lingua lasciava una scia infuocata che partiva dall’ombelico e risaliva lungo la gola dell’altro – … lei  si che sa come sorprendere e conquistare un uomo- dichiarò mordendogli il mento.

-Mentre lei, signor Colfer è un vero maestro nell’arte della seduzione- replicò Darren facendo vagare la sua mano lungo la schiena del più piccolo concentrandosi soprattutto sul fondoschiena e pizzicandogli una natica.

-Darren!- esclamò il soprano fingendosi indignato.

-Scusa tesoro, ma sai che ho una vera e propria ossessione per il tuo sedere- si scusò il moro lanciandogli un occhiata maliziosa.

-Credimi nessuno meglio di me, conosce questa tua inguaribile passione per il mio fondoschiena- scherzò Chris.

-Oh, allora saprai anche che cosa vorrei farci in questo momento?- gli chiese con voce roca mentre infilava la mano oltre il tessuto dei jeans e dei boxer per poterlo accarezzare direttamente senza la barriera di stupidi vestiti.

-Ne ho una vaga idea si- annuì Chris godendosi quelle piacevoli attenzioni. Ma Darren si fermò troppo presto per i suoi gusti. Il soprano lo osservò stupito mentre il moro, facendo leva sui gomiti, si metteva a sedere continuando però ad avere Chris a cavalcioni sul suo inguine.

Il più piccolo gli lanciò uno sguardo interrogatorio ma Darren gli sorrise tirandogli un pizzicotto affettuoso sulla punta del naso.

-Siamo troppo vestiti- gli spiegò con semplicità – Mi piace sentire la tua pelle nuda contro la mia-

Chris gli sorrise malizioso,  posò due dita, l’indice e il medio, della mano destra sugli addominali del moro e le fece risalire lentamente lungo il petto del compagno.

-Signor Criss, non mi starà mica proponendo di spogliarmi completamente qui e ed ora?- domandò fingendosi scandalizzato.

-Oh, si. La trova una proposta indecente?- chiese Darren stando al gioco.

-Assolutamente. Sa che potremmo essere arrestati per atti osceni in luogo pubblico?- lo informò il soprano mentre le sue dita erano arrivate alla giugulare del compagno.

-Beh, questo rende il tutto molto eccitante, non trova?- domandò il moro rabbrividendo sotto il tocco delicato e sensuale del marito.

-Oh non saprei, sono molte le cose che trovo eccitanti e le sto osservando proprio adesso- replicò il soprano mangiandosi con gli occhi il corpo davanti a se e lanciandogli un finto sguardo innocente che fece impazzire il moro.

-Per esempio?- chiese Darren malizioso.

-Lei è troppo curioso e io sono decisamente troppo affamato per parlare-  concluse Chris con uno sguardo scuro e pieno di desiderio.

-Oh, bene, ho proprio quello che fa per lei allora- lo rassicurò il più grande avvicinando a se il cesto da picnic.

-Darren non intendevo quel tipo di fame- scherzò Chris –Non voglio del cibo,  non ora almeno, ho dei bisogni più urgenti da soddisfare, quando avremo finito potremmo assaggiare tutto quello che hai portato-

-Oh, credimi Chris questo ti piacerà e placherà la tua fame- dichiarò il moro con fare misterioso prima di uscire qualcosa dal cestino e mostrarglielo.

Chris osservò estasiato ciò che Darren aveva in mano poi alzò lo sguardo verso il marito e sorrise malizioso –Come hai vecchi tempi- affermò.

-Già, dopotutto  questo è il classico dessert CrissColfer, non trovi?- chiese Darren mentre afferrava una fragola rossa e invitante e se la metteva in bocca assaporandola lentamente – Deliziosa!- commentò – Ne vuoi una?-

-Più tardi, ora c’è qualcosa di molto più delizioso che desidero assaggiare ….- annunciò Chris mentre con una mano afferrava la bomboletta di panna saprai e con l’altra accarezzava l’addome del moro giocando con la peluria che si trovava sotto l’ombelico e che spariva incantevolmente dentro i pantaloni.

–…..e gustare  …- continuò facendo scendere la mano più giù e sbarazzandosi velocemente dall’ingombro dei pantaloni e dei boxer e liberando finalmente il membro eccitato del compagno.

-….  e assaporare fino in fondo- concluse spruzzandovi sopra un’abbondante strato di panna.

Poi si rivolse a Darren che lo guardava in trepida attesa – Posso?- chiese con tono lamentoso, come un bambino che chiede di poter assaggiare il suo dolce preferito.

Il moro deglutì sonoramente annuendo  con enfasi e Chris lo ricompensò regalandogli un sorriso dolcissimo prima di abbassarsi e avvolgere le labbra intorno all’erezione pulsante di Darren.

Dopotutto questo anniversario si stava rivelando più piacevole del previsto, pensò Chris continuando a leccare e succhiare con foga, senza staccare lo sguardo dagli occhi del marito. Darren aveva in viso un espressione completamente appagata e sembrava, se possibile, ancora più bello del solito. Chris si beò di quella meravigliosa visione.

Amava quel fantastico, pazzo e sorprendente uomo che gli aveva appena regalato uno dei più romantici ed eccitanti anniversari di sempre. E Chris era intenzionato a godersi tutto a pieno. In fondo aveva appena cominciato e a lui idee divertenti da mettere in pratica di certo non mancavano. Non con l’ispirazione costante che solo  il corpo nudo e voglioso di suo marito sotto di lui poteva fornirgli.

Si amarono più volte quella sera. Prima con passione travolgente divorandosi a vicenda, poi con dolcezza, accarezzandosi e scherzando, cullati dalla melodia dell’oceano e avvolti dall’atmosfera intima e suggestiva di una spiaggia notturna illuminata dalle fiaccole. Mangiarono qualcosa imboccandosi a vicenda, ridacchiando come due bambini e bevendo Champagne.

Poi rimasero svegli, ad attendere l’alba, seduti  l’uno tra le braccia dell’altro. Chris con la testa poggiata nell’incavo del collo di Darren,  con le mano e le gambe intrecciata e i corpi avvolti da una morbida coperta leggera che li riparava dal freddo mattutino.  Rimasero lì, rilassati e silenziosi a godersi lo spettacolo del sole che sorge dal mare e li illuminava con i primi raggi del giorno. Darren strinse Chris più forte a se, baciandolo delicatamente sulla guancia e il soprano si lasciò cullare da quelle dolci premure, per poi voltarsi e incontrare gli occhi dorati dell’amore della sua vita e sorridergli teneramente. Si limitarono solo a fissarsi amorevolmente senza dire nulla, non c’è n’era bisogno i loro occhi parlavano per loro e dicevano che si sarebbero amati per sempre.

 

ANGOLO DELL’AUTRICE.

Ed ora tutti dal dentista! Perché lo so, questa conclusione è talmente sdolcinata da far cariare i denti. Ma ormai dovreste conoscermi, le mie one-short cominciano comiche e terminano nello zucchero filato. Anche se in questo caso c’è anche una scena un po’ più spinta, nulla di eccessivo ma ci stava bene. Inizialmente non era prevista ma poi Chris ha agito di testa sua e ha preteso una scena simile e non ho potuto negargliela, insomma è il suo anniversario e voleva trascorrerlo come si deve.   Ma ora passiamo al mio personaggio preferito: Nathaniel. È ufficiale, io lo amo. Quando ho descritto la sua nascita in “Welcome to the family” non avevo idea che avrei approfondito il suo personaggio ma sono contenta di averlo fatto,  perché lui è il degno figlio dei CrissColfer. Mi sono divertita moltissimo a scrivere la sua scena con Darren, quei due insieme sono esilaranti, ma mi piace anche il rapporto che ha con Chris. Mi piace il clima di amore e allegria che si è creato in questa buffa famiglia e spero di essere riuscita a renderlo al meglio. Voglio dedicare questa fan fiction ai miei genitori,anche perché il 28 giugno è il loro anniversario. Non potrei mai farli leggere questa one-short, però ci tenevo a dedicargliela. Beh, spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto divertire. Ci sentiamo alla prossima.  Un bacione.  Ciao ;)

  
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