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Autore: Just a Shapeshifter    19/05/2013    5 recensioni
Odiava il giorno, odiava la notte.
L'unica cosa che apprezzava? Il crepuscolo, forse, quando giorno e notte si univano, diventando un tutt'uno, per poi sparire.
Ed andava avanti, di giorno in giorno, fumando sigarette, inghiottendo nicotina, giorno dopo giorno, standosene rintanato in casa a giocare a videogiochi il giorno, e girando di locale in locale la notte, per distrarsi.
Ogni notte una donna diversa...
Mai, mai avrebbe pensato di innamorarsi di lui...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Il trillo del campanello fece tremare, scattare i timpani del moro.
Sbuffò Duncan, andando ad aprire e tornandosene subito dopo in cucina, alla ricerca di cibo. Non gli serviva nemmeno alzare lo sguardo per capire chi fosse.

Lui era li. Sempre.

"Beh, non mi saluti neanche, Dunc?" Ghignò il ragazzo, seguendolo in cucina e sedendosi sul tavolo.
"Ah, ora dovrei anche salutarti, caro il mio stronzo?" Ricambiò il ghigno, il punk, addentando una fetta di salame tagliata poco prima.
"E non hai una casa tutta tua tu, invece che venire a rompermi i coglioni ogni giorno?"
"Primo, non vengo da te da una settimana. Secondo, non è colpa ma se hai una casa stupenda e..." L'amico del punk sorrise maliziosamente.
"Oggi è sabato." Sussurrò al suo orecchio, facendo immobilizzare il moro e approfittandone per rubare dalle sue labbra il pezzo di salame, o meglio, ciò che ne rimaneva della fetta, con un rapido bacio.
Sussultò il Marcio, riprendendosi e lasciando lì salame e coltello, iniziando a riordinare casa, per poi bloccarsi nuovamente.
Aveva del salame tra le labbra, pochi istanti prima. E né i denti, né lo stomaco avevano ricevuto quel pezzo di cibo. Serrò la mascella girandosi verso il ragazzo, con le braccia incrociate sul petto, che ghignava.
"Scott, fottuto stronzo! Smettila di rubarmi il cibo di bocca, cazzo!" Si diede una manata in faccia quando lo vide scrollare le spalle, prendendosi un'altra fetta di affettato.

Era a conoscenza da anni della bisessualità della Iena e, francamente non gliene era mai importato. Insomma, era il suo migliore amico, ogni volta che veniva in casa sua veniva sempre con delle ragazze tutte tette e culo, mai un ragazzo. Al moro andava bene così; dava una stanza per una notte a pel di carota e si rimediava un paio di ragazze da scopare... un bell'affare, no?

"Beh, ti eri bloccato, ed io avevo fame" Si giustificò il rosso, alzando le spalle nel vederlo sfiorarsi le labbra con le dita.
"E smettila di fare sceneggiate! Non ti ho nemmeno sfiorato..." Sogghignò. "Forse." .

Doveva ammetterlo Scott, era andato d'accordo col moro fin dal primo giorno e, si, aveva avuto anche una breve infatuazione per lui... Ma non c'era mai stato nulla tra di loro.
Adoravano entrambi il genere femminile, tralasciando quei brevi periodi in cui la Iena si interessava alle persone del proprio sesso... Settimana da checca, come le chiamava Duncan. Ma erano buoni amici e, l'appartamento del punk aiutava sempre i due a portarsi a letto qualche ragazza, di solito...

Duncan alzò il dito medio, mentre raccattava vestiti e confezioni di pizza sparsi per la casa. Durante l'intera settimana potevano benissimo rimanere avanzi di pizza e mutande sopra il divano, sotto il letto o persino sulle lampade o ventilatori ma... il sabato il suo appartamento doveva risplendere.
"Invece di fare il coglione, immaginandomi semi nudo, alza il culo dalla sedia e metti in ordine la cucina. Non puoi entrare nella settimana da checca ora." Sibilò il ragazzo dagli occhi blu, continuando a sistemare il soggiorno e i divanetti di pelle.
La Iena se la prese comoda, limitandosi a buttare via un paio di cartoni di pizza per poi afferrare il moro da dietro, prenderlo per le spalle e girarlo, sbattendolo al muro.
"Senti caro il mio idiota. Sono appena le sei, usciremo minimo alle dieci. Quindi. per favore. rilassati." Sbuffò. "Sembri una fottuta donna col ciclo che ha il pallino per l'ordine maniacale..." Rabbrividì, deglutendo. "Quelle sono le peggiori."
Mollò il moro tornando a sistemare quei pochi piatti di ceramica e i bicchieri nel lavello, mente si domandava perché lo stesse facendo... di certo non per l'appartamento.
Beh, si, la casa di Duncan era moderna, fottutamente moderna e bella, accattivante, senza il tocco femminile... La classica casa da single, affascinante e allo stesso tempo misteriosa.
Divani di pelle in sala, due camere da letto con matrimoniali, mini-bar in ambedue le stanze... certo, era stupenda, quando ogni singolo mobile non era sommerso da vestiti o altro. Ancora si chiedeva come uno come lui avesse potuto permettersi tutto quello ma... ah, giusto.
Tutte le interviste che aveva concesso in passato per il triangolo amoroso con l'ispanica e la gotica avevano fruttato un bel po' di soldi, a Duncan. Quel ragazzo adorava farsi desiderare... dalle ragazze e anche dai media, o da ogni singolo giornalista...
Ma non era questo il punto. Scott lo aiutava a pulire, ogni sabato pomeriggio, per il semplice fatto che Duncan era stato uno dei pochi, se non l'unico, ad aiutarlo quando era conciato male.

"Mi piacciono i tuoi modi di pensare, le tue strategie." Aveva mormorato il moro, appena l'aveva visto.
"Sono Duncan ma..." Si girò nuovamente verso di lui, ghignante. "Credo tu mi conosca già, e non solo per la mia comparsa nella vostra insulsa quarta stagione. Sarò breve. Come ho già detto mi piacciono i tuoi modi di fare Scott, e m'interesserebbe la tua amicizia: ci stai?"
La iena aveva esitato, sgranando per quel che poteva gli occhi color nebbia ma, alla fine, era stata la lucina verde a lampeggiare...

E così l'amicizia dei due si era consolidata, fino a farli diventare migliori amici. C'erano sempre, l'uno per l'altro...
Mentre Duncan era tornato in bagno, per ridefinire i lineamenti del viso levandosi di dosso la barba, lasciando solo quel pizzetto che lo caratterizzava e a cambiarsi i piercing, sostituendo quelle caratteristiche palline color metallo con un paio bianche per il sopracciglio e per il naso, Scott stava sistemando la stanza degli ospiti, oramai la sua ogni sabato sera. Addirittura aveva portato alcuni dei suoi vestiti, scarpe e alcuni oggetti personali, senza chiedere il permesso all'amico, ma sapeva che a Duncan sarebbe andato bene così. Oramai erano come fratelli.
Aprì la porta del bagno, fregandosene in che condizioni o stato potesse essere il moro, che per fortuna stava solo disinfettando uno degli innumerevoli orecchini che aveva appena staccato dal lobo, ed aprì l'acqua della doccia.
"Bussare semi checca? Non si usa più?"
"Non da quando stai in bagno più tempo di una donna."
Si limitò a rispondere Scott, poggiando un paio di boxer neri con le cuciture bianche sulla lavatrice.
"Farti la doccia a casa tua? O ti hanno nuovamente tagliato l'acqua calda?" Ghignò il ragazzo pieno di piercing, disinfettando l'ultimo, per poi infilarlo nel sopracciglio.
"Magari non aveva senso farsene una alle sette del mattino e una prima di uscire, che ne dici genio?" Scott si tolse la maglia, rivelando tutte le cicatrici che gli aveva lasciato quel reality, un ricordo, come se fossero un souvenir. Eppure, nonostante quelle imperfezioni sulla pelle, che lottavano contro le lentiggini per il dominio sul corpo del rosso, la Iena attirava le ragazze, le seduceva e completava sempre nel migliore dei modi, sotto le coperte, tra gemiti ed ansimi.
Il Marcio non gli diede risposta, finendo di sistemarsi ed uscendosene dal bagno, mormorando un "Muoviti, che siamo in ritardo."
Quando Scott uscì dal bagno, con indosso solo i boxer, notò finalmente la casa splendente, come ogni sabato sera. Sorrise maliziosamente, leccandosi le labbra, da li a poco avrebbe potuto sfogarsi, facendo urlare dal piacere la ragazza che si sarebbe portato a casa. Trovò Duncan sul divanetto, con una bottiglia di birra ghiacciata in mano.
Stava guardando distrattamente il proprio cellulare, ovviamente ultimo modello dell'iPhone... Senza di quello Duncan non sarebbe stato... Duncan. Indossava un paio di jeans, quei classici jeans tendenti al blu/blu scuro ed una camicia nera, leggermente sbottonata sul davanti, che lasciava intravedere i pettorali del ragazzo.
"Non sei ancora pronto? Mezza checca, muovi il culo o ti lascio qui come si fa con i cani."
Scott sbuffò, procedendo verso la camera. "Gentile come un cazzo in un culo."
"Beh... dovresti esserne abituato, oramai."
Duncan non fece in tempo a ghignare che si ritrovò per terra, sul tappeto con il rosso sopra di sé, che lo teneva per il collo della camicia.
"Io NON mi faccio inculare, idiota" Sibilò, mollandolo e tornandosene in camera propria, in cerca di vestiti. "Inculo" Mormorò abbastanza forte da farsi sentire dal moro, ghignando, mentre prendeva una canotta nera, un paio di jeans della stessa tonalità ed una camicia tendente all'arancione/rosso.


Angolo di M:

Hola popolo di EFP! ^°^"
E così il nostro Scott è un tenero bisessuale dalle idee confuse e...
Scott: COSA?! COSA MI HAI FATTO DIVENTARE!
*sospiro, schiacciando un pulsante rosso sul muro, e un colpo di pistola parte, sparando un sonnifero dritto dritto sul collo della iena* Come vi dicevo, Scott ha fatto la sua comparsa, e i due amici-fratelli si preparano per uscire a fare conquista ^^
Come si evolverà questa situazione?
Perché il punk dovrebbe innamorarsi di un uomo?
Scoprirete questo e molto altro solo restando qui, sintonizzati su A tutto, reality.... *Un sasso rompe la mia finestra, atterrando sul letto* Cosa?! Sono stata denunciata per plagio di conduttore?! *sbuffo, afferrando il cellulare* Mi servirà l'aiuto di Courtney e... Oh! giusto!
Alla prossima gente *^*
-M

  
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