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Autore: Angel_29    20/05/2013    2 recensioni
A Micheal viene data la possibilità di uscire dalla gabbia. cosa deciderà? Micheal/Lucifer
seguito della mia oneshot Eternal trap Eternal Love
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Lucifero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Gli era stata data una scelta. Dio gli aveva dato la possibilità di tornare, di uscire da quella gabbia e tornare in paradiso. Lui era il più forte, quello che aveva sempre sistemato i casini, che aveva governato in Sua assenza. Come figlio maggiore aveva la responsabilità di andare. Il paradiso era nel caos più completo e lui era l’unica speranza.
Però…
“Allora hai deciso”
Una voce alle sue spalle lo distolse dai suoi pensieri. Non aveva bisogno di girarsi per sapere chi era; dopotutto c’erano solo loro due lì dentro.
Non rispose. Quella formulata non era una domanda. Lucifer lo sapeva, sapeva già quale era la risposta.
Continuò a dargli le spalle e a rimanere in silenzio.
Dentro Lucifer la rabbia cresceva sempre di più. In un attimo si ritrovò a tre centimetri dall’altro.
“Rispondimi! E’ così allora. Hai deciso di andare!”
Ancora silenzio.
“Dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, dopo tutto quello che ci siamo detti, tu prendi e te ne vai. Abbandoni tutto. Riprendi le tue ali e te ne ritorni in Paradiso, lasciandomi qui a marcire in questa stupida gabbia, come se niente fosse successo” strinse i pugni. Rabbia, dolore, rimpianto avvolgevano il suo essere. Non riusciva ancora a crederci.
Micheal continuava a non dire una parola e in uno scatto di rabbia Lucifer lo prese per le spalle e lo sbatté al muro, riuscendo finalmente a incontrare i suoi occhi. “Parlami!” Quello che vide però lo lasciò spiazzato. Negli occhi dell’altro trovò la stessa disperazione, lo stesso dolore e lo stesso rimpianto che lo stava distruggendo.
Si bloccò per un attimo. Quell’attimo però bastò a Micheal per reagire finalmente e spingerlo via furioso.
“Credi che per me sia facile? Credi che io vada in vacanza in Paradiso? In questo momento è il caos, non ci sono regole, c’è bisogno di una guida, di un comandante abbastanza forte da riuscire a controllare gli angeli ribelli e impazziti che imperversano lassù”
“Perché devi essere proprio tu? Perché vengono a cercare te, quando per tutto questo tempo ti hanno lasciato qui a marcire? Perché devi essere proprio tu ad assumerti questa responsabilità? Non hai diritto anche tu ad avere un po’ di pace?”
“Tu questa la chiami pace? Rimanere chiuso in questa gabbia con te? Questa è la tua concezione di pace? Dover scontare una colpa che non ho commesso? Essere tormentato ogni attimo dall’angoscia per i miei fratelli, per quello che è successo loro. Questa la chiami pace?”
Lucifer si tirò indietro ferito. Micheal sembrava rimpiangere, tutto quello che era successo tra loro in quella gabbia.  Tutto quello che provavano l’uno per l’altro, sembrava essere svanito in un soffio di vento.
“Io sono il fratello maggiore Lucy. A me spetta il peso delle responsabilità. Da quando nostro Padre se ne è andato, spetta a me il compito di guidare la famiglia” si avvicinò piano all’altro e poggiandogli una mano sul petto alzò gli occhi su di lui.
“Non sto rimpiangendo nulla. Quello che provo per te è un sentimento che non si spegnerà mai. Tu sei l’altra parte della mia anima. Tutto quello che abbiamo passato, è servito solo a rafforzare il nostro legame. Il mio desiderio più grande è quello di passare il resto dell’eternità con te. Sarebbe bellissimo, ma non posso. Il mio posto è lassù, a capo delle schiere celesti. Hanno bisogno di me, più di chiunque altro. So che non se lo meritano, ma io devo andare”
Lucifer non disse nulla. Per pochi lunghi attimi i due si fissarono negli occhi. Un dialogo silenzioso che esprimeva tutto quello che non riuscivano a dirsi a parole. Poi Micheal si avvicinò lentamente all’altro e i due si scambiarono un lungo bacio appassionato.
Sarebbe stato l’ultimo, lo sapevano. Non si sarebbero più rivisti. Il destino voleva così.
Quando si staccarono si guardarono un’ultima volta negli occhi, prima che Micheal sparisse in un turbinio di luce bianca.
Era un addio.
   
 
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