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Autore: 2calzona3    21/05/2013    2 recensioni
La specie umana può continuare. Un nuovo pianeta totalmente intoccato dall'uomo e quattro ragazzi nati diciottenni su quelle terre. Si risveglieranno nudi, senza aver mai imparato a parlare, a leggere o ad avere un Dio.
Questa è la mente umana che vive senza pregiudizi.
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Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:

 

 

 

 

Il cielo era arancione su Eden. Non era il tramonto e non era l'alba, l'arancione era dato dalla stella più vicina, i cui raggi attraversavano l'atmosfera del pianeta in modo differente dal sole sulla terra. Sembrava un paesaggio d'oro, riempito di pulviscolo scintillante, sembrava che Dio vivesse in quel mondo. Eden.

I quattro coloni erano appena stati depositati a distanza fisica ravvicinata, in modo che che si trovassero e instaurassero un rapporto. Nessuno era a conoscenza di come avrebbero reagito, nessuno di loro sapeva ancora parlare, nessuno di loro sapeva scrivere e dovevano scoprire ancora le gioie dell'arte. Noi terresti, nell'istante in cui abbiamo depositato i quattro su quel pianeta, siamo diventati gli alieni.

La sede centrale terrestre dirigeva l'esperimento, era colma di omini neri con le loro tute nere, con i loro animi neri. L'intera sede Aspera era uno schermo televisivo, tappezzata ovunque di immagini in movimento in dimensione improbabile che permettevano all'occhio umano di vivere a 360° il pianeta Eden. Era la nuova tecnologia. L'aria aveva una composizione quasi terrestre, l'unica variante era rappresentata dalla presenza di molecole microrobotiche. Come miliardi di videocamere che vivevano e interagivano fra loro, come migliaia di batteri vivi telecomandabili. Queste viaggiavano, registravano, riempivano l'aria e riempivano di conseguenza i corpi dei 4, entrando a far parte dei loro polmoni sani, delle loro valvole cardiache o dei neuroni stessi. Potevamo far pensare e agire loro a nostro piacimento. Ma la terra aveva appena subito una guerra mondiale per questo.

“I loro primi respiri, qualche secondo e saremo in circolazione”. Un addetto alle riprese muoveva masse d'aria intorno al suo corpo, con la mano sinistra toccava uno schermo olografico con il quale selezionava le zone d'aria di Eden, con la destra ne dirigeva il cammino. Era la ripresa più fluida e naturale che l'uomo avesse mai concepito. Lo schermo video della registrazione mostrò un primo piano di uno dei quattro ragazzi. Nessuno fece in tempo a registrarne le fisionomie, un colpo di polmoni e questi si dilatarono, i microrobot furono inspirati dalle narici e ben presto le immagini divennero confuse, ultraveloci e illeggibili. Quattro dottori furono chiamati ad ispezionare il corpo interno, le registrazioni furono rallentate in modo da distinguere cellula per cellula le pareti dei loro organi.

Questi ragazzi non avevano un nome, non avevano uno scopo nella vita, non avevano famiglia o religione. Eppure tutti, in quella sede centrale terrestre, sapevano che a breve la situazione sarebbe cambiata.

Centinaia di persone si persero a guardare gli schermi, a nessuno importava del volto dei quattro. L'intera popolazione della Terra aveva potuto contribuire a scegliere la composizione genetica dei ragazzi, tutti ne conoscevano il volto, il corpo, la voce. Erano tutti ammaliati dal battito cardiaco di questi. Quattro cuori che pompavano con diversi tempi. Il ritmo era pressoché identico, ma sembrava che ogni cuore avesse una sua voce, sembrava che cantasse sopra gli altri.

Due donne e due uomini registrati e inviati dall'azienda più potente del pianeta. Nessuno avrebbe potuto interferire con le loro azioni, con il loro sviluppo culturale o con lo sviluppo cerebrale. Da lì la specie umana doveva ripartire, la missione era gestita da 5 aziende, rappresentata da cinque gruppi di persone. Quattro caucasici, quattro africani, quattro orientali, quattro latini e quattro mulatti, disposti casualmente su Eden.

 

   
 
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