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Autore: _MakaAlbarn_    21/05/2013    2 recensioni
E qui, ragazzi miei, una delle tante One Shot sulla coppia GaLe di Fairy Tail (che personalmente amo moltissimo!!) spero che vi emozioni e possa piacervi, visto che io mi sono divertita parecchio a stenderla!! è la mia prima One Shot che pubblico, per cui spero non siate troppo severi! ^^" ciao ciaoooo -Levy McGarden
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Lisanna, Mirajane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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È vero: erano passati ormai un bel po’ di giorni da quando Levy e Gajeel erano tornati dall’ultima missione, eppure lui si trovava ancora in infermeria.
La piccola maga decise, dunque, di andare a trovarlo, pur sapendo che forse al Dragon Slayer  non sarebbe piaciuta molto la cosa.
Dopo pochi minuti era vestita ed era uscita di casa, camminando a passo affrettato per raggiungere l’infermeria il prima possibile, anche se nemmeno lei sapeva il motivo di tutta quella fretta.
 
Levy aprì la porta lentamente e, sbirciando dentro, vide Gajeel in un letto che dormiva profondamente. Entrò facendo meno rumore possibile, pur sapendo che il ragazzo non si sarebbe svegliato nemmeno se si fosse messa a correre per tutta la stanza; si avvicinò a passo leggero al letto e si mise inginocchiata.
Era forse la prima volta che lo guardava così da vicino, per questo non gli staccava gli occhi di dosso.
 
Dopo poco il mago si svegliò, aprendo lentamente gli occhi, che si posarono sullo sguardo di Levy, che si trovavano a pochi centimetri di distanza dai lui:
 
-Che fai, nana?- furono le sue prime parole
 
A quella frase la piccola maga fece un urletto e si tirò indietro, arrossendo visibilmente e chinando la testa.
 
-Ma che hai?- proseguì il moro –Stai bene, oggi?- e detto questo prese a mordere un pezzo di ferro che si era tenuto di riserva sotto il letto
 
-Sì, si.. sto bene- fu la risposta di Levy, che nel frattempo si era alzata e aspettava di uscire, appoggiata sulla porta dell’infermeria.
 
-Come mai sei venuta?- chiese Gajeel, mentre masticava rumorosamente quel pezzo di ferro.
 
-Emh.. volevo vedere come stavi..-

-Ah, che c’è, ti preoccupi, gamberetto?- disse il ragazzo con un ghigno, proprio per vedere la reazione della maga, che non tardò ad arrivare, poiché Levy prese ad arrossire in volto fino a diventare completamente rossa; il moro, non sapeva nemmeno lui il perché, amava metterla in imbarazzo!

-No..- rispose lei, mentendo e maledicendosi dentro di sé per quella risposta –Ma volevo anche ringraziarti…-
 
-E per cosa?- chiese perplesso il Dragon Stayer

-Per.. avermi protetta da Laxus e averci aiutato a sconfiggerlo.. tutta la Gilda ti è grata per questo!-
 
-Non ho fatto nulla di che..- rispose lui, girandosi dall’altra parte del letto-
 
-In ogni caso grazie…- disse sorridendo Levy, che intanto aveva aperto la porta e, dopo aver salutato, uscì richiudendola alle sue spalle.
 
Il giorno seguente, mentre Levy se ne stava nella sua casa, con la testa china sulla scrivania, intenta a decifrare questa volta chissà quale strana lingua antica, sentì bussare alla porta e, dopo aver aperto, si ritrovò davanti Mira e Lisanna, che la salutarono, dicendole:
 
-Buongiorno! Disturbiamo?-
 
La piccola maga sorrise, invitandole ad entrare:
-Certo che no!! Entrate pure!-
 
Appena varcato l’uscio, le due sorelle si sedettero sul divano vicino alla scrivania dove riprese posto Levy. Diedero un’occhiata ai polverosi libri che teneva sulle gambe, poi le dissero:
-Bando alle ciance! Hai saputo che hanno dimesso quell’ammasso di ferro?-
 
A quelle parole il cuore di Levy perse un colpo, e la giovane fatina sorrise tra sé:
-Davvero..?- chiese un po’ imbarazzata.
 
Il suo tono di voce insospettì Mira, che disse subito:
-C’è qualcosa che non sappiamo, forse?-
 
-Oh oh… c’è aria di novità, oggi!- aggiunse con un sorriso complice Lisanna
 
-No! ..p-perché mai..?- si difese Levy, appoggiandosi con la testa sul libro –Se ci fosse qualcosa ve lo direi!-
 
-E va bene.. comunque adesso dobbiamo andare!- sorrise Mira e, presa per un braccio la sorella, uscirono in fretta dalla casa.
 
La piccola maga rimase sola, con la testa ancora appoggiata sul libro, poi d’un tratto la sollevò e, appoggiandosi con la schiena sulla sedia, fissò il soffitto, rimanendo con la testa ciondoloni all’indietro e sorridendo:
-Sono felice…- si disse, mentre riprendeva la sua piuma d’oca e il suo foglio e ricominciava ad appuntarsi delle traduzioni.
Di lì a pochi minuti, però, lanciò la piuma sulla scrivania, gettò i fogli a terra e, come presa da un impulso improvviso, uscì di casa sbattendo la porta.
 
Nemmeno lei sapeva perché, ma voleva andare a casa di Gajeel per salutarlo dopo la sua dimissione. Arrivò dopo pochi minuti e, lì per lì, si fece prendere dalla solita timidezza che la contrassegnava; però si fece ben presto coraggio e bussò un paio di volte, dopodichè attese che qualcuno aprisse.
Qualche secondo dopo la porta si aprì, e il moro torreggiava dietro di essa con il suo solito fare serio e autoritario:
 
-Che vuoi, gamberetto..?- chiese insospettito il mago
 
-Emh.. eh.. ciao…- disse semplicemente la ragazza, arrossendo –Sono.. venuta a chiederti come stai: mi hanno detto che ti hanno appena dimesso e allora…-
 
-Sì.. sì è così…- rispose freddamente il moro, per poi aggiungere –E poi.. sto bene! Non c’era bisogno che ti preoccupassi-
 
-Ah..ah, bene.. meglio così!- sorrise la fatina dai capelli azzurri
 
-..Entra.. – disse poi Gajeel, interrompendo la sua frase
 
-Emh.. ma no tranquillo, io…-
 
-Hai da fare?-
 
-No, no… ma non vorrei disturbare..-
 
-Se ti dico di entrare è perché non disturbi, ti pare nana?-
 
-Emh.. sì..- dunque entrò, chiudendosi alle spalle la porta; si sedette sul divano, stringendosi il più possibile, mentre Gajeel ci si gettò sopra in modo a dir poco indecoroso, facendone scricchiolare le molle.
A quel punto, però, l’attenzione di Levy venne attirata da alcuni libri appoggiati a terra, a cui si avvicinò senza nemmeno troppo nervosismo: con i libri, infatti, aveva molta dimestichezza: inforcò i suoi occhiali rossi e lesse alcuni titoli
 
-Non sapevo ti piacesse leggere…-
 
-Infatti odio leggere.. ma quando mi sono trasferito qui quei libri c’erano già…- il resto della frase sarebbe dovuto essere “per cui li avrei sicuramente dati a te” ma il moro, non riconoscendosi in quella situazione, preferì concludere dicendo: -Per cui li ho lasciati dove erano-
 
-Ah.. capisco… - aggiunse la ragazza, senza obbiettare altro, poi tornò a sfogliare le pagine di quei libri incartapecoriti.
Assorta nella lettura di quelle pagine a lei sconosciute, non si era ancora resa conto che il mago le si era avvicinato parecchio e, con la sua voce profonda, le chiese:
 
-Ti diverti, nana?-
 
Levy sobbalzò: -S-sì.. ma non farmi più prendere simili colpi!- sbraitò, per poi tapparsi la bocca con la mano
 
-Non ti scaldare, tappo! Ho capito.. non sono sordo; per ora.. –
 
Levy arrossì: -Scusami.. – aggiunse divertita
 
-No, nulla…- e il Dragon Stayer tornò a “sedersi” sul divano quasi come fosse sdraiato per terra.
 
A quel punto la ragazza si mosse verso di lui e si rimise a sedere; si strinse per cercare di occupare meno spazio possibile, poi chiese:
-Allora.. le tue ferite sono tutte guarite…-
 
-Ovvio.. per chi mi hai preso?-
 
-Emh.. non intendevo offenderti: ero solo un po’ in pensiero..-
 
-In pensiero, dici..? Ahhh.. allora ti preoccupi eh, gamberetto?- e detto questo le strofinò la mano sulla testa spettinandola e divertendosi a guardare le espressioni di fastidio di Levy.
 
-Ok, lo ammetto.. un pochino- disse lei, cercando di allontanare la mano del mago, che però si divertiva troppo a indispettirla, e non aveva certo intenzione di smettere!
 
Dopo alcuni secondi il silenzio era calato su di loro: nessuno dei due aveva domande o argomenti da tirar fuori, e questo innervosiva la giovane maga, che cominciava a sentire la tensione salirle dentro; nemmeno lei ne conosceva il motivo, sapeva solo che non le era mai successo di essere tanto tesa di stare con un ragazzo: cosa le succedeva?
Decise di darsi ben presto la risposta: fissò per un istante il mago negli occhi e capì di essersi innamorata di lui..
A quel punto, Levy, che voleva assolutamente farla finita con tutte le menzogne che aveva volontariamente (ma anche involontariamente) raccontato per nascondere i suoi sentimenti, provò una pazzia: avvicinò lentamente le sue labbra a quelle di Gajeel, chiudendo gli occhi, anche se dentro di sé diceva: “lo so… tanto si allontanerà…”
Le sue supposizioni, però, erano errate, perché ben presto le sue labbra sfiorarono quelle fredde del ragazzo che, dal canto suo, decise di venirle incontro, premendole le labbra contro.
La maga sbarrò gli occhi: non era possibile! Ma decise di non soffermarsi troppo sui dettagli e, approfittando di quell’attimo di dolcezza che, era sicura, sarebbe stato forse l’unico tra di loro, tra quelle due persone così diverse come erano, si affrettò a non essere da meno: baciò il Dragon Stayer con tutto l’amore che aveva dentro finché non avvertì la presenza del suo braccio che le si avvicinava: a quel punto era davvero la fine; il moro l’avrebbe allontanata e lei, con le lacrime agli occhi, ne era certa, se ne sarebbe andata via per non rivederlo mai più.
Anche questa volta, però, le sue previsioni erano sbagliate, se non addirittura contrarie.
Gajeel, infatti, stava utilizzando la sua mano per accarezzare i capelli della maga e per stringerla ancora più forte a sé fino a quando, dopo circa due minuti, i due non si allontanarono.
 
-Ehi, nana… te la cavi bene- commentò il mago con un ghigno malizioso sul volto
 
La giovane arrossì, non riuscendo a proferire parola.
A questo silenzio, il mago rimediò con un secondo bacio, questa volta ancora più dolce e romantico del primo; cosa assai strana che la piccola fata non si aspettava da una persona come lui.
 
A questo punto non restava altro da fare che convincersi che quello che Levy aveva sempre sognato o immaginato nella sua testa stava accadendo davvero e, capacitatasi di questo, strinse le braccia intorno al collo di Gajeel che, mettendole le mani dietro la schiena, si sdraiò sul divano, accompagnando Levy.
Lei, con le lacrime agli occhi, si rannicchiò vicino al suo amato che, mettendole le mani sotto le braccia la avvicinò a sé, continuando a toccarle i capelli..
Dopo pochi minuti, il silenzio venne rotto dalla voce cavernosa del Dragon Stayer, che disse semplicemente una parola:
 
-Levy…?-
 
Era la prima volta che la chiamava per nome e questo stupì la maga, che si affrettò a rispondere:
 
-Sì…?-
 
La sua voce era esitante, ma il moro la rassicurò, dandole un bacio sulla guancia
 
-Ti amo…-
 
Riuscì a malapena a dire lui: era certo di non essere mai stato in grado di dire una cosa più sincera di quella, in vita sua, e di questo era stranamente felice, per non parlare di Levy che, in preda all’emozione, lo strinse forte e, piangendo gli rispose:
 
-E io anche di più! …non so come ho fatto a stare tutto questo tempo senza di te…-
 
Il ragazzo si stupì, ma presto lo stupore divenne un sorriso che andò a stamparsi sul suo volto: il più bel sorriso che Levy avesse mai visto…
  
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