4. L’INIZIO
DELLA VENDETTA
Era animato da uno
spirito quasi animalesco e agiva semplicemente usando il suo istinto. Aveva
davanti a lui due uomini che lo guardavano con aria vittoriosa, sicuri ormai
che il ragazzo fosse spacciato. Lui stava a guardarli, con
negli occhi la luce del predatore che sta per azzannare la preda.
Improvvisamente, Heiji si mosse verso di loro, con le mani dietro la schiena,
per attaccarli. Quando però si avvicinò a uno dei due, quello
più grosso, questo si spostò, schivando il tentativo di spallata
del ragazzo. Fatto questo, gli mise una mano dietro il collo premendo con
forza, e lo mandò a sbattere contro lo stipite della porta. Il giovane
vide l’angolo metallico avvicinarsi e fece appena in tempo a chinare la
testa prima di vedere un lampo bianco che partiva dal suo cervello e andava ad
offuscargli la vista. Ebbe solo il tempo di appoggiarsi su un ginocchio per non
cadere a terra, che il senso di smarrimento svanì, per lasciare spazio
ad un dolore lancinante. Il detective sentì subito dopo un liquido caldo
scorrere sul suo viso.
H – Ah!! – Gli sembrava che la testa gli si fosse rotta in
due.
Dopo alcuni
istanti, assaggiò il sapore metallico del sangue che era arrivato fino
alle sue labbra. Alzò lo sguardo verso quello che lo aveva mandato a
sbattere contro lo stipite con il viso deformato dalla rabbia
H –
MALEDETTO BASTARDO!! – Si scagliò contro
di lui a testa bassa e, cogliendolo di sorpresa, riuscì a colpirlo sullo
sterno. Data la ferita che aveva sulla fronte, l’attacco fu piuttosto
doloroso anche per lui, ma se non altro, lo scimmione barcollò e cadde
all’indietro.
L –
maledetto pivello!! – Il malvivente si rimise in
piedi inveendo contro il ragazzo.
Heiji provò
a muovere le mani per prepararsi alla difesa di un attacco certo da parte del
suo avversario, ma i polsi erano ancora saldamente legati da una spessa corda
che gli graffiava la pelle ad ogni singolo movimento. Fece qualche passo
indietro fino ad appoggiarsi con le spalle al muro, in modo da non perdere
l’equilibrio se il ladro gli fosse andato conto;
dimostrazione che le diverse disavventure vissute gli avevano insegnato molto
su come affrontare un combattimento corpo a corpo. Come previsto, infatti, il
troglodita si scagliò verso di lui, tanto velocemente quanto la sua mole
enorme gli permetteva. Prima di raggiungere il suo obiettivo però, venne colpito da un violento calcio allo stomaco: Heiji
infatti, aveva aspettato di avere l’uomo abbastanza vicino senza far
capire le sue intenzioni, e poi lo aveva attaccato prendendolo in pieno!! Le
ore passate ad osservare le gare femminili di Aikido della squadra femminile
della scuola si rivelarono veramente utilissime. Approfittando del fatto che il
nemico fosse in ginocchio, il detective gli andò di fianco e gli
assestò un calcio talmente forte dietro la nuca da fargli perdere in
sensi: l’uomo, infatti, si accasciò sulle cianfrusaglie metalliche
sparse sul pavimento provocando un fastidioso fracasso. I suoni della
colluttazione arrivarono anche due piani più in alto, dove due persone
stavano chiuse in una stanza, ma in condizioni totalmente diverse. Uno era
seduto su una poltrona da ufficio con i piedi sulla scrivania che aveva
davanti, masticando in continuazione un sigaro; e guardava con soddisfazione
davanti a sé.
Proprio li di fronte, stava un uomo in giacca e cravatta,
inginocchiato a terra con mani e piedi legati, e fissava con astio il suo
interlocutore.
SH –
è una fortuna che io mi sia ricordato di distruggere la tua radiolina.. l’ispettore Toyama avrebbe potuto capire come
rintracciarti.. Heizo.. – ghignò soddisfatto.
HE – Se
pensi che no ti troveranno sei solo un povero stupido..
–
Entrambi gli
uomini si zittirono sentendo i rumori provenienti dal piano terra
SH – Non ti
illudere.. non sono rinforzi per te quelli che senti..
sono i miei uomini, e direi che hanno trovato qualcosa con cui divertirsi,
magari una ragazza – disse mentre un sorriso disgustoso si dipingeva sul
suo volto – o forse sono semplicemente ubriachi.. tanto per adesso non mi
servono più.. io ho te.. ed è tutto quello che mi serve.. –
HE – e si
può sapere cosa vuoi da me?! –
SH – Niente
di che.. diciamo.. protezione – rispose
scandendo con cura le sillabe dell’ultima parola
HE – in che
senso?
SH –
ricatterò la polizia.. dirò loro che se
rivogliono il capo vivo.. dovranno smettere di darmi la caccia; e lasciarmi
andare tranquillamente in un paese straniero dal quale non farò mai
più ritorno in Giappone, e dove potrò godermi le fortune
guadagnate negli ultimi tempi.. –
HE – e non
pensi che sia un po’ pericoloso per te tenermi qui in ostaggio? Pensi che
bastino due corde per fermarmi? – lo pungolò il poliziotto,
abbastanza esperto da capire che il piano dell’uomo che aveva di fronte
non si fermava a quello che aveva appena detto.
SH – oh.. non temere per quello.. tu non vivrai abbastanza a lungo
da poter far niente.. morirai oggi stesso, giusto il tempo di scattare alcune
foto da inviare di tanto in tanto alla polizia per far vedere che sei vivo..
– disse il malvivente con un ghigno diabolico sul volto, attirandosi un o
sguardo d’odio da parte del suo interlocutore.
Nel frattempo, due
piani di scale più sotto, Heiji, dopo aver atterrato uno dei due uomini
che aveva di fronte, si era appoggiato contro il muro col fiatone. Con le botte
che aveva ricevuto, anche il solo respirare gli costava fatica. In compenso,
ormai, i suoi occhi si erano completamente abituati alla semioscurità, e
poteva vedere benissimo intorno a lui. L’altro ladro nel frattempo, si
era messo in allerta: pensava che il ragazzo fosse ormai fuori combattimento,
mentre invece era riuscito a metter KO il suo amico piuttosto velocemente.
Decise di attaccare immediatamente, approfittando del fatto
che il ragazzo stesse prendendo fiato.
L2 – ora sei
spacciato moccioso!! –
In tutta risposta,
Heiji emise un suono più simile al ringhio di un lupo che non a un suono
umano: era ancora fortemente arrabbiato.
Il nuovo avversario,
decisamente più minuto e agile del primo, attaccò molto
più velocemente, e colpì il liceale con un pugno allo stomaco che
gli fece sputare una rilevante quantità di saliva.
H – cough cough.. – il giovane
tossi con foga, mentre il suo viso diventava color porpora.
Soddisfatto per la
buona riuscita dell’attacco, il ladro si fermò qualche istante di
troppo vicino al ragazzo che, guidato dall’istinto e dallo spirito di
sopravvivenza, alzò il capo e colpì il nemico con una violenta
testata sul volto, sporcandolo del sangue che continuava ad uscire dalla ferita
sulla fronte. Il ricercato fece un paio di passi all’indietro
barcollando, con le mani premute sul viso.
L2 –
maledetto marmocchio!! –
Fece solo in tempo
a togliersi le mani dalla faccia, che un’altra testata, ancora più
forte della precedente, lo colpì sul naso, costringendolo in ginocchio
L2 –
AAAAAAAAAAAH!! Ti ammazzo maledetto!!
–
Approfittando del
momento di debolezza del ladro che lo rendeva vulnerabile, Heiji gli
assestò un calcio sotto al mento, facendolo cadere all’indietro.
Anche quest’ultimo perse conoscenza sbattendo contro le lastre di pietra
del pavimento.
Rendendosi conto
di aver abbattuto anche il secondo avversario, la furia cieca di Heiji si
dissolse, facendo tornare nella testa del ragazzo una maggiore lucidità,
e con essa anche il dolore. Il liceale si
lasciò cadere pesantemente sulle ginocchia, e si ripiegò su se
stesso appoggiando il capo sulle fredde mattonelle. Il respiro affannoso, i
vestiti bagnati di sudore e macchiati di sangue. Alzò la testa di scatto quando di rese conto che stava quasi per
addormentarsi per quanto era esausto.
H – Non
posso.. non posso dormire.. manca pochissimo per
arrivare da papà.. – la fatica e la scarsa razionalità lo
portavano anche a parlare da solo, ma lui sapeva che era l’unico modo per
farsi coraggio.
H – Avanti
Heiji.. MUOVITI!! – si intimò vedendo che
i muscoli del suo corpo sembravano non rispondergli. Emettendo gemiti di
dolore, si alzò faticosamente in piedi, barcollando e minacciando di
crollare nuovamente a terra. Si guardò attorno, alla ricerca di qualcosa
che potesse liberargli i polsi dalla corda che gli
stava ormai bruciando la pelle. Sussultò quando
vide una sedia con un coltello chiuso nel fodero; si avvicinò, cercando
di non inciampare. Girò le spalle all’oggetto di legno, piegandosi
all’indietro per raggiungere l’arma contundente.
H – Ah!! – Si bloccò improvvisamente
quando una fitta lancinante lo attraversò da parte a parte nel
punto in cui lo scimmione che aveva messo KO gli era atterrato con le
ginocchia. Restò immobile per qualche istante per riprendere un normale
ritmo respiratorio, prima di ritentare l’impresa. Si piegò sulle
ginocchia per evitare un nuovo attacco di dolore, e riuscì ad afferrare
l’oggetto bramato; e siccome sin da piccolo aveva maneggiato piccoli
coltelli per aprire porte ed intrufolarsi ovunque, non gli fu difficile
estrarre questo dal fodero. Girò, per quanto possibile, i polsi per
prendere meglio l’arma e iniziò a tagliare.
Strinse i denti quando sentì la sottile e affilata lama
recidergli la pelle all’altezza della mano sinistra, ma non si
fermò, in quanto sapeva benissimo che quello era l’unico modo per
liberarsi.
H – Ha.. – emise un sospiro di sollievo quando sentì
la corda cadere a terra e lasciargli liberi i polsi. Si accucciò in
avanti premendosi al petto le parti lese cercando di far cessare le dolorose
pulsazioni.
La figura di suo
padre, però, tornò a farsi spazio nella sua mente: il ragazzo
alzò il capo di scatto e si rimise in piedi. La testa gli faceva
incredibilmente male, mentre sentiva fitte dolorose ovunque ad ogni minimo
movimento. Sputò per togliersi di bocca il sapore metallico del sangue,
e passò la mano destra, non ferita dal coltello, sulle labbra per
evitare di ingerirne altro. Si premette il capo tra le mani per alleviare
momentaneamente il dolore.
La ferita sulla
fronte aveva ormai quasi smesso di sanguinare, e il detective la tamponò
con la manica digrignando i denti per sopportare il bruciore.
H – quel
cane me la pagherà cara.. – si disse
– ma adesso pensiamo a papà!! –
Iniziò a
guardarsi intorno alla ricerca di una rampa di scale e, individuatane una nella penombra,
iniziò a salirla reggendosi forte al corrimano per non cadere.
Rieccomi!!
Prima di tutto vorrei ringraziare in modo particolare le mie due commentatrici!!
Viky4ever: grazie infinite per aver
lasciato il tuo commento anche qui!! Apprezzo
tantissimo i tuoi complimenti!! Aggiornerò presto!! Bacioni!!
Redarcher: hehe.. mi aspettavo il tuo
commento!! Eri quasi sotto minaccia di morte!! XDXD
scherzo ovviamente!! Anche se tu hai le anticipazioni
continuerò sicuramente!! Un bacio!!
Ok..
ora posso ringraziare anche quelli che si sono limitati semplicemente a
leggere.. visto che comunque siete in tanti..!! grazie..
e.. se riuscite, lasciate un commento!! Un bacio a tutti
Alla prossima!!