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Autore: ethelsgonnabeokay    22/05/2013    3 recensioni
Piccola Flashfic senza pretese, scritta dopo aver rivisto per l'ennesima volta la 3x11 "Micheal", che per inciso adoro. Naturalmente è una Thadastian.
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-E va bene, ora che ci siamo tutti riappacificati e bla bla bla, possiamo andarcene?
Sebastian si tirò su dalla sedia con un gesto brusco e scomparì dall'auditorium in un niente. Wes, David, Nick e Jeff si girarono contemporaneamente verso Thad. Lui chiuse gli occhi, sentendo lo sguardo di New Directions e Warblers puntato su di lui.
-Ok, vado a recuperarlo- bisbigliò alla fine lo spagnolo, con un sospiro ben udibile.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuove Direzioni, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm proud of you, Seb.

 



-E va bene, ora che ci siamo tutti riappacificati e bla bla bla, possiamo andarcene?

Sebastian si tirò su dalla sedia con un gesto brusco e scomparì dall'auditorium in un niente. Wes, David, Nick e Jeff si girarono contemporaneamente verso Thad. Lui chiuse gli occhi, sentendo lo sguardo di New Directions e Warblers puntato su di lui.

-Ok, vado a recuperarlo- bisbigliò alla fine lo spagnolo, con un sospiro ben udibile.

Sapeva dove era andato, e non era solo per dire: ormai lo conosceva fin troppo bene, meglio di quanto Sebastian stesso potesse pensare. Si ricordava, per esempio, di quando gli aveva raccontato di quello che faceva quando la sorella lo trascinava a vedere le sue prove di teatro: per quanto quel posto gli piacesse, finiva sempre a rifugiarsi in un angolo del palco o nell'entrata nascosta, quella che nessuno usava, perciò nessuno vedeva.

Era quel posto che stava cercando con gli occhi, ora, mentre si guardava intorno nascosto dagli occhi degli altri. Sentiva i due Glee club che parlavano come se fossero vecchi amici, e aveva riconosciuto le voci di Kurt e Santana che dicevano qualcosa riguardo lui e Sebastian. Ma ormai non gli importava più, perché credeva di aver trovato il posto al quale Sebastian doveva essersi riferito.

Vide che era così quando, avvicinandosi, sentì il lieve rumore del suo respiro. Quello era, probabilmente, il motivo per cui avevano mandato lui a cercarlo. Una persona qualsiasi non lo avrebbe sentito, ma ormai Thad si era abituato a doverlo cercare per tutta la Dalton quando era arrabbiato, e se Sebastian non voleva farsi trovare diventava peggio di un gatto. Perciò, in quel momento averlo trovato non sembrava solo facile, ma anche piuttosto ovvio. Sebastian aveva voluto farsi trovare, ma solo da Thad, perché (gliel'aveva detto un paio di volte, e il fatto che fosse ubriaco evidentemente non rendeva le sue parole meno veritiere) lui riusciva a capirlo.

Ma a questo lo spagnolo pensò solo più tardi, in quel momento attribuì tutto unicamente alla fortuna. -Bas?

-Oh, almeno uno che ricordi che sono io il capitano dei Warblers.

-Sebastian...

-Senti, Harwood, se sei qui per farmi una paternale puoi benissimo girare sui tacchi.

Thad si sedette accanto a lui sulle scale, sospirando. Ci volle poco, pochissimo, perché Sebastian crollasse almeno un po'. Appoggiò una guancia sulla spalla dell'altro e chiuse gli occhi, godendosi il profumo del suo ragazzo. Thad gli accarezzò i capelli. -Cosa hai intenzione di fare, Sebastian? Sbatterci fuori tutti quanti?

-Io sono il capitano, avreste dovuto come minimo resistere insieme a me. E invece siete stati tutti pronti a seguire Trent...

-Perché Trent aveva ragione- tagliò corto l'altro, facendo sbuffare il francese. -Sì, sei il capitano e te lo meriti, ma non per questo dobbiamo essere per forza d'accordo con tutto quello che dici o fai. Sì, è stato bello cantare contro le New Directions per contenderci Micheal, ma hai passato il limite, e lo sai. Blaine ha quasi rischiato un occhio!

-La granita non...

-Non era per lui, lo sappiamo, ma anche se fosse stata per Kurt non ti avremmo giustificato lo stesso. Wes e David potrebbero toglierti il ruolo di capitano...

-Ma tu non glielo permetteresti, vero?

-Due contro uno? E comunque non c'è niente da scherzare. Hai passato il limite, Bas.

Sebastian si scostò dalla sua spalla e lo guardò negli occhi. Thad fu sorpreso di vederlo per davvero serio. -Immagino che mi tocchi rimediare. Giusto?

-Sì, Seb. E potresti cominciare venendo di là e chiedendo scusa a Kurt.

Il francese sbuffò, ma l'unica cosa che ricevette da Thad fu uno sguardo divertito. -Eddai, non ti sto chiedendo di diventare buono improvvisamente. È così difficile dire “mi dispiace”?- Nessuna risposta. -Sai come ti posso ricattare.

Thad si alzò in piedi e, vedendolo annuire, gli tese una mano. Sebastian la prese, si alzò e lo tirò a sé per baciarlo. -Mi hai convinto.

Vedendoli tornare insieme, non mano nella mano ma quasi, i due Glee club si zittirono istantaneamente. Qualcosa gli diceva che stavano parlando proprio di loro.

-Kurt...- cominciò Sebastian, e sospirò. -Mi dispiace.

Kurt spalancò gli occhi e la bocca, non credendo a quello che aveva appena sentito.

Thad, rimasto un po' più dietro rispetto al suo ragazzo, gli disse piano all'orecchio: -Sono fiero di te, Seb.

 

 







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Angolo autrice ...

Non ho niente da dire su questa FF, solo che è nata da sé dopo aver rivisto la 3x11, e la Thadastian ha sempre un suo perché.
Sì, mi annoio.
...
Lo so che dovrei aggiornare la Long invece di scrivere cavolate.


Ethel

   
 
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