"Non imparerai mai a volare."
Tutti glielo dicevano, ma Elenia scuoteva il capo.
"Volerò come le aquile in volo, batterò le ali possenti e sicure e mi libererò nell'aria."
"Elenia, non essere sciocca non puoi volare."

Forse aveva ragione, lei non poteva volare.
Ma lei voleva volare.

"Ma io volerò, volerò come mamma."
"Tua madre si è suicidata Elenia. Il suo volo è stato la sua morte!"

La voce grintosa del padre la percuoteva dentro.
Le lacrime stavano per crollare giù dagli occhi.
Elenia scappa.

E corre lontano, corre e corre, immagini dei suoi amici che le dicono: Non puoi volare.

Lei poteva volare.
Lei ne era convinta.
Lei avrebbe avuto due belle ali bianche come quelle di sua madre.

Un precipizio, e sotto un fiume scorrente, appuntiti massi regnavano in esso.

"Elenia, tua madre si è suicidata, quel volo è stato la sua morte."
Suo padre glielo diceva sempre.
Ma sua madre non era morta.
Sua madre era la regina del cielo, e vegliava sempre su di lei.
Sempre, sempre, sempre.

E ora, si inchina di fronte al vuoto, prendendo ai lati il suo grazioso vestito azzurro, come quello delle Vergini Celesti.

Un invito al cielo per accoglierla tra le sue braccia.

Due ali bianche e pure, e uno spirito volteggiante nell'aria.

L'acqua a chiazze rosse di un fiume.

Un corpo disteso su un masso appuntito.

Lo spirito adulto volteggiante nell'aria sorrideva, guardando il suo stesso corpo.

Aveva imparato a volare, alla faccia di tutti, esattamente come la madre.

-End-

Bhe, ora sarò presa sicuramente per pazza. Questa fanfiction è finita nella categoria Non Sense, ma forse non lo è del tutto. Ad ogni modo sono soddisfatta di averla scritta, è strana e forse ha un piccolo significato che può essere soggettivo in base a colui che la legge.
Spero in qualche commento.

Ashley.