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Autore: dauntlessrevolution    23/05/2013    2 recensioni
Melanie è rimasta sconvolta quando il padre se n'è andato di casa. La ragazza è convinta,per chissà quale motivo, di essere LEI la causa della separazione tra i suoi genitori. Sonya, la madre, non sopporta la vista di sua figlia in quello stato. Così decide di mandarla dallo zio in North Carolina per farla stare meglio.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Come up to meet you
Tell you I'm sorry
You don't know how lovely you are
I had to find you
Tell you I need you
Tell you I set you apart

Tell me your secrets
And ask me your questions
Oh let's go back to the start
Running in circles; coming up tails
Heads on a silence apart

Nobody said it was easy
It's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be this hard
Oh take me back to the start

I was just guessing at numbers and figures
Pulling your puzzles apart
Questions of science; science and progress
Do not speak as loud as my heart

Tell me you love me
Come back and haunt me
Oh and I rush to the start
Running in circles, chasing our tails
Coming back as we are

Nobody said it was easy
Oh it's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be so hard
I'm going back to the start”

 

2013
Tre giorni. 72 ore. 259200 secondi.
Durante questo periodo di tempo, Melanie non fece altro che ascoltare la canzone di Chris Martin e i suoi Coldplay sul suo ipod. Un testo che parlava del perdono e dell'amore che riceve una seconda possibilità.
Tre giorni per capire che suo padre a casa non sarebbe tornato.
L'unica cosa che Melanie riuscì a pensare in quelle 72 ore fu che Chris Martin si era sbagliato: non tutti riescono a perdonare. E lei faceva parte di quel gruppo di persone.

 

1990
I genitori di Melanie, Tom e Sonya, si erano conosciuti per caso.
Lui, diciottenne di Rawlins, Wyoming.
Lei, diciassettenne di Roseburg, Oregon.
Accadde tutto durante una fresca mattina di primavera, a New Orleans. Sonya si trovava lì con i genitori per festeggiare il compleanno di suo fratello Jackson. L'unica volta in cui tutta la famiglia si trovava riunita: Jackson si era trasferito proprio a New Orleans per studiare. Sonya sapeva che si sarebbe divertita a stare con suo fratello: le avrebbe mostrato le strade e i musei più belli della città. Un'intera settimana all'insegna dell'arte e dell'architettura. O così almeno credeva..

Tom, al contrario, era in quella città solo per riposarsi dopo un semestre pesante. Nessuno lo accompagnava, o meglio, nessuno voleva accompagnarlo: veniva ritenuto da tutti i suoi conoscenti a Rawlins un ragazzo difficile. Era solo, ma non aveva idea che durante quella piccola vacanza avrebbe incontrato l'amore della sua vita.

“Sonya, che ne dici di andare a fare un giro mentre mamma e papà si sistemano?”, domandò Jackson alla sorella, contento del fatto di rivederla dopo così tanto tempo. “Certamente. Così mi mostri le zone di New Orleans che ti piacciono di più.” , acconsentì la ragazza. “Mamma, papà, noi usciamo. Fate con comodo.” urlò poi Jackson a Kate e John, i genitori dei due. “Va bene Jackson, basta che torniate a casa per cena.” “Per chi mi hai preso mamma?! Saremo di sicuro a casa prima di cena.” “Okay, okay. A dopo allora, amori miei.” “Ciao!” urlarono insieme i due fratelli.
Jackson prese le chiavi dal mobiletto accanto alla porta e aprì l'uscio, lasciando passare per prima la sorella. “Oh, ma che gentiluomo sei diventato Jacks. Hai imparato questa mossa solo per far colpo sulle ragazze?” lo prese in giro Sonya, mettendosi a ridere. “Sonny, prendi in giro?” Jackson rimase stupefatto dal commento della sorella. “Ovviamente.”, rispose allora lei, continuando a ridere. Si mise a correre per il corridoio del condominio, tentando di raggiungere le scale, ma non ci riuscì: voltando la testa per controllare se il fratello la stesse rincorrendo o meno, andò a sbattere contro una persona, che la prese per le spalle, evitando ad entrambi una rovinosa caduta per terra. La ragazza disse: “Mi dispiace, non volevo farlo apposta.”. Si sentì rispondere da una voce dolce, ma molto mascolina: “Tranquilla, non c'è problema.” Sonya alzò lo sguardo verso il ragazzo. Due occhi marroni come il cioccolato incontrarono i suoi, di un azzurro ghiaccio. Estate ed inverno. Terra e acqua. Gli opposti. Ma, come un famoso detto dice, gli opposti si attraggono.






ANGOLO AUTRICE
Ciao ragazzi ;)
Mi piacerebbe ricevere un commento o una recensione. Sono molto gradite. Anche perchè così capisco cosa vi piace o meno. Insomma, quelli dei lettori sono sempre OTTIMI consigli! Al prossimo capitolo :D
Diesis_Girl    (Sara)

  
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