-Come ha fatto ad
azzeccare la misura?-
-Fortuna,immagino…allora,sei
pronta per il grande passo?-
-Sono
agitatissima…JOOOOOO! Ma ti rendi conto che domani mi sposo?!?-
-Già…-
-Ehi…cos’è
quell’espressione triste?-
-No niente…-
-Non ci credo…-
-No,davvero,non ho
nient…-
-Non dire
scemenze…ti conosco! È successo qualcosa con Tom?-
-No,no…-
-Tesoro,mi sembri
troppo triste…-
-Ho un ritardo.-
-Di quanto?-
-Due settimane.-
Jo era
terrorizzata.
-Hai fatto il
test?-
-No…ho troppa
paura…aiutami,ti prego!-
-Tesoro,andrò io a
comprare il test…tu non ti muovere,ok?-
-O…ok…fa presto
però!!-
-Torno prima di
subito,promesso!-
“Merda,questa
proprio non ci voleva!!! E se Jo è davvero incinta?”
…
-Ragazze,spicciatevi!-
-E’ già andata
via?-
-Certo,demente,per
chi mi hai presa?-
-Ma non ti pare di
avere “leggermente” esagerato?-
-Ma no…in fondo era
solo una scusa,quella del ritardo,no?-
-Si,ma lo sai com’è
fatta Emma…a quest’ora si starà tormentando…-
-Uffa! Questa festa
di addio al nubilato dovevamo organizzargliela,no?-
-Si ma ora
spicciamoci che sta per arrivare!-
-Jo! Sono a
casa…Jo! Dove sei?-
Silenzio.
-Jo?-
Nella sua voce
c’era una nota leggermente preoccupata.
-Jo?-
Stava diventando
isterica.
-JO!!!-
-SORPRESA!!!!!!-
-Oddio! Karen! Miriam! Mi
avete fatto prendere un colpo! Jo dov’…un attimo! Quindi voi tre
mi avete fatto fare una grandissima figura di merda in farmacia…e tu non
sei incinta??? Non hai nessun ritardo?-
-Ehm…effettivamente
no…-
-Comincia a
correre!!-
Emma si lanciò
all’inseguimento dell’amica per tutta la casa.
-Tanto ti prendo!-
-Non ci riuscirai
mai,tappa!!-
-Presa!!!-
-Nooooooo!! Tom!! Bill! Georg! Gustav! Aiuto!!-
-Amore,che succede?
Perché gridi??-
-Aiuto,questa pazza
vuole uccidermi!!-
-Scusami chi è
l’idiota che mi ha fatto credere di essere incinta?!?-
-Sei incinta?-
-No,tranquillo!-
-Stronza!-
-Che finezza!-
-Vaffanculo!-
-Mostrami la
strada!-
-AUUUUUUUUU!!! ORA
BASTA!-
La delicata vocina
di Gustav riportò l’ordine nella stanza.
-C’è da organizzare
un matrimonio qui! Voi due fuori!-
-Ma questa è casa mia!-
protestò Bill.
-E io devo
organizzarti la festa di matrimonio,quindi voi due fuori!-
-Ma perché
anch’io?-
-Che domande! Sei
la sposa,no? Andate a farvi una passeggiatina,forza!-
-Ma noi…-
-FUORI!-
-Uff…ma tu guarda
se è il modo di trattare qualcuno…-
-E lasciamoli nei
casini! Andiamo a fare una passeggiata!-
-Io avrei un’idea
migliore…-
-Cioè?-
-Piccola,è il
nostro ultimo giorno da fidanzati…-
-Si?-
-Ecco…sorpresa!-
La prese in braccio
e le diede un bacio sulla fronte.
-Mi fido…- sorrise
lei chiudendo gli occhi e poggiandosi al petto di lui.
Camminarono un po’
e poi il ragazzo la poggiò su qualcosa di morbido e duro allo stesso tempo.
Sabbia.
-Che bello…-
mormorò la ragazza.
-Mai quanto te…-
Gli sorrise
dolcemente.
Era quello giusto.
Se lo sentiva.
Emma raccolse
entrambe le gambe al petto.
-Sai Bill…stavo
pensando…-
-Cosa?-
-Questa spiaggia
per me è sempre stata un luogo dove sfogarmi…quando avevo voglia di stare
sola…di urlare…di piangere…-
-Le belle ragazze
come te non dovrebbero piangere…-
-Me l’hai detto
anche quando ci siamo incontrati per la prima volta,ricordi? In ospedale…-
-Si…-
-Non sai quante
volte sono scesa quaggiù e ho versato le mie lacrime di fronte al solo che mi
ascoltava…-
-E chi è?-
-Il
mare…perché,vedi,mi p sempre successa una cosa strana…io,per gli altri,ci sono
sempre…loro,per me,non ci sono mai…-
-Ehi…guardami negli
occhi…e saprò portare via la tua malinconia…e ricorda che sono sempre con te…-
-Ma come siamo
poetici oggi…-
-Solo oggi?-
-Scemo!!-
-Sarò scemo ma mi
ami,vero?-
-Certo che ti amo…-
Le accarezzò i
capelli.
Chiuse gli occhi
per baciarla.
-No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life-
-Ma proprio ora dovevi chiamarmi???-
-Che ho fatto?-
-Lascia stare che è meglio…comunque che vuoi?-
-Volevo solo dirti che stasera devi dormire da
Emma…-
-E come mai? Non avrete mica distrutto la casa?!?-
-No,no…tranquillo,fratellino…e comunque la festa
deve rimanere una sorpresa…-
-E va bene,va bene…a domani allora…-
-Tchuss fratellino!-
CLICK.
-Che dice tuo fratello?-
-Posso dormire da te stasera?-
-Certo che domande…!-
-Dove eravamo???-
-Qui…-
Emma gli prese il mento e lo baciò.
In quel momento le venne in mente la Divina
Commedia.
“Quando leggemmo il dïsiato riso
esser baciato da
cotanto amante,
questi,che mai da
me non fia diviso,
la bocca mi baciò
tutto tremante”
Bill le sorrise.
Quel sorriso che
solo lui sapeva fare.
-Andiamo a casa?-
-Si…domani sarà un
lungo giorno…-
-Non vedo l’ora che
arrivi…-
-Anch’io…a
proposito…-
-Cosa?-
-Chi arriva per
ultimo è un salame!-
-Allora sei una
salama!-
-Una che?-
-Ci vediamo a
casa!-
-Tanto ci arrivo
prima io!!-
-No,io!-
Come non detto.
Emma arrivò a casa
nello stesso momento di Bill.
-Che
corsa,accidenti! Sono stanco morto!-
-Sei un pappamolle,ecco
cosa sei! Entra a casa,sfaticato!-
-Meno male che
dobbiamo sposarci…pensa se non potevamo sopportarci che mi dicevi!-
-Cos’è,non vuoi
più?-
-Non pensarlo
nemmeno!! Certo che voglio sposarti!-
-Sicuro?-
Bill la prese in
braccio.
-Sicuro…- le
sussurrò.
La portò in camera.
-Ti amo,Emma…-
-Anch’io,Bill…anch’io…-
I loro vestiti
andarono a finire sul tappeto.
Sospiri.
Gemiti.
Raggiunsero l’apice
e si addormentarono,sognando il giorno dopo.
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuu!!!
Scusatemi per
il madornale ritardo,ma mi mancava l’ispirazione!!
Sniff…
Siamo davvero
alla fine…
Un altro
capitolo…
Forse due…
Ma ho già in
mente una nuova storia!!!
Alla prossima
tesore!!!
Tchuss!