Riddles
“E’ la quarta
volta?”
“Settima.”
“E stiamo parlando da soli
cinque minuti…è un record?”
“Non so…non ci
ho mai fatto veramente caso. Mi rilassa ed è
l’unica cosa che penso mentre lo faccio.”
Non lo stava guardando, ma il sorriso
che le si creò sulle
labbra era indirizzato a lui. Le mani continuavano a muoversi senza
esitazione
sulla superficie in plastica del quadrato facendo ruotare le tessere
colorate
del cubo.
Con uno scatto anche
l’ultima fila venne fatta allineare
nella faccia verde; tendendo la mano verso di lui, gli porse il cubo
per quella
che a detta di lei era l’ottava
volta ed
aspettò che venisse nuovamente scomposto.
Attese qualche istante mentre il
ragazzo armeggiava per
scomporre nella maniera più complicata il cubo;
nell’attesa fece vagare lo
sguardo dal cubo al viso di lui e vice versa ripetendo
l’azione parecchie volte.
“Mi ricordi un enigma, un
indovinello.”
“Ah se? Pensavo bisognasse
essere intelligenti e furbi per
essere definiti ‘enigmi’.”
esclamò lui col suo caratteristico sorriso a
trentadue denti mentre le restituiva il cubo. “Io non dovrei
essere l’esatto
opposto? Visto che gli altri mi chiamano sempre stupido e
beh….ehm…beh lo so
anche io che non brillo d’intelligenza.”
“Talvolta sono gli
indovinelli all’apparenza più stupidi e
semplici ad essere quelli più complicati da
risolvere.”
“A me pare però
che tu risolva solo quelli difficili, non ti
ho vista prestare interesse per quelli semplici fino ad ora.”
“Ci conosciamo da appena
due giorni. Un po’ presto per
affermazioni del genere non trovi?”
“Whatever.”
“Stiamo ancora parlando di
indovinelli?” chiese lei con un
sorrisetto malizioso. Lui in risposta mise un piccolo broncio ed
incassò il
viso tra le braccia distogliendo lo sguardo da quello di lei.
“Pensi davvero che mi
piaccia un tipo come lui?”
“Perché, non
è così forse?”. Lei semplicemente
sorrise.
“Non
c’è competizione.”
“Ah…quindi sono
completamente tagliato fuori. Grandioso.”
“Non
c’è competizione perché lui non
l’ho considerato.”
“Quando siamo tutti assieme
lo consideri eccome mi sembra.”
“Mi piace battibeccarci
assieme. E’ divertente irritarlo.”
“Quindi…se non
c’è competizione perché lui non lo
consideri…vuol
dire che ho già vinto io!”
“No. Vuol semplicemente
dire che a te lascio la possibilità
di tentare.” disse lei ridacchiando alla vista
dell’espressione di gioia sul
viso del ragazzo.
“Quindi io ti
piaccio.”
“No. Ma mi
intrighi.”
“Uh?”
“Lui è serio e
scontroso. Il massimo che potrebbe fare è
dire chiaro e tondo ciò che pensa semplicemente per arrivare
al più presto al
risultato. Tu invece sei completamente estraneo a tutto ciò
che si possa
definire romantico o semplicemente collegato ad amore e relazioni tra
due
persone da quello che mi hanno detto…e da ciò che
ho visto. Vederti tentare su
un fronte del genere col carattere estroverso e innocente che ti
ritrovi mi far
venir voglia di vedere cosa escogiterai. Tutto qui.”
“Quindi….stai
dicendo che alla fine, anche se tentassi di
tutto…la tua risposta resterebbe comunque no?”
“Esatto.”
Il volto di lui restò
serio. Si alzò dal prato in cui erano
rimasti a parlare, sbatté un po’ d’erba
dai pantaloni per poi girarsi verso di
lei e rivolgerle il suo caratteristico sorriso.
“Just wait….In
the end I’ll make you say
‘YES’.”
Lei continuò a guardare la
sagoma del ragazzo allontanarsi
sempre di più.
Volgendo lo sguardo verso il cubo di
Rubik ormai dimenticato
che teneva in mano, non poté fare a meno di sorridere.
“I know.”
Buongggggiorno
buongiorno! J
Questa
piccola shot mi è venuta in mente questa mattina
mentre…ehm…ma guarda un po’? Mentre
stavo continuando il nuovo capitolo di
Nexus!! v.v
Qualcuno
lassù non me la vuole lasciar finire quella long. Ahhhhh!
Vabbè
dai ;) Per il momento godetevi questa.
Spero
piaccia :D Io a scriverla mi sono divertita!
Un
bacio
Claudia