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Autore: argentmist    09/12/2007    9 recensioni
Tra rapimenti, inaspettati alleati e la nascita di un amore il destino di Alagaesia verrà deciso.Il terzo uovo si schiuderà...e l’identità del suo cavaliere influenzerà le sorti della guerra...
ecco la mia versione del terzo libro dell'eredità. spero vi piaccia!!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angela, Arya, Eragon, Roran | Coppie: Eragon/Arya
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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CAP 16
WYRDA

I due cavalieri sguainarono le spade, si scrutarono come due animali muovendosi di alcuni passi, le spade pronte all’attacco, gli occhi fissi sull’avversario.
Fu Galbatorix a sferrare il primo attacco, la spada levata, la cui lama era di un nero così profondo che sembrava assorbire la luce circostante, e puntò verso il fianco sinistro dell’avversario.
Eragon parò prontamente il colpo e lama blu e lama nera, luce e oscurità, speranza e morte, cozzarono tra loro provocando scintille.
I due continuarono a sferrare colpi e a pararne, quando all’ennesima parata di Eragon, Galbatorix lestamente colpì la gamba del giovane cavaliere, che cadde a terra.
Subito l’erba si tinse di rosso, per il sangue che sgorgava copioso dalla ferita.
Il tiranno, che torreggiava sul cavaliere ferito, alzò sopra la testa la spada e con un ghigno malvagio disse: - Il tuo wyrda pare averti abbandonato. Ora di pure addio alla tua dragonessa.-
Dopo di che calò la spada, che mandava bagliori di morte, e si avvicinava sempre di più al collo del cavaliere.
                                                  
                                                       *         

Anche i Varden non se la passavano bene.
Qualche giorno la partenza di Eragon e Saphira, erano stati attaccati dai soldati di Galbatorix , e tutt’ora erano sotto assedio.
Fino ad adesso erano riusciti a respingere gli attacchi, ma non sapevano fino a quando sarebbero riusciti a resistere.
Erano questi i pensieri che agitavano la mente di Arya, mentre dava una mano a curare i feriti, che quel giorno erano numerosi, mentre, fortunatamente  per il momento c’erano stati pochi morti.
Quando ebbe finito era distrutta, ormai era gia notte inoltrata e raggiunse Valdor per riposarsi quelle poche ore concesse durante un’ assedio.
Quando si fu rannicchiata contro il ventre caldo e squamoso di Valdor si sentì finalmente al sicuro e si lascio andare tra le braccia di Morfeo.
Valdor la coprì gentilmente con una delle sue grandi ali, come a proteggerla da tutto il male del mondo.
Arya sognò un’ Eragon ferito alla gamba, ai piedi di Galbatorix, quest’ultimo con  la spada pronta a essere calata.
Quando vide la lama della spada calarsi verso il suo amato, l’elfa si svegliò di colpo, madida di sudore con il cuore che batteva all’impazzata, il volto bagnato da solitarie lacrime scese durante il sogno e con un gemito strozzato trattenne il grido di angoscia che minacciava di uscire.
Valdor sfregava il muso contro la testa dell’elfa, emettendo dei mormorii di gola, nel tentativo di consolarla.
Arya sperava che quello non fosse un sogno premonitore, ma anche se lo fosse stato, l’elfa sapeva che Eragon se la sarebbe cavata, come tutte le altre volte. Era un giovane pieno di risorse.
Rincuorata, almeno un poco, da quel pensiero si rimise a dormire.

                                             *

La nera spada  calava inesorabilmente  verso il collo di Eragon, il quale pensava che volta solo un miracolo lo avrebbe potuto salvare.
Guardò negli occhi il suo aguzzino, facendo trasparire tutto l’odio e il disprezzo che provava per lui, mentre la spada si avvicinava sempre più inesorabilmente.
Ancora  pochi pollici e la leggenda di Eragon Ammazzaspettri si sarebbe conclusa, quando improvvisamente una lama rossa bloccò la letale discesa della lama nera.
Lo sguardo di Galbatorix si spostò dalla lama rossa al suo proprietario, e sul volto del tiranno apparve un’espressione di puro stupore seguita da una furiosa.
Eragon vide che le due spade si levarono dal suo collo, così che potesse alzarsi.
Si alzò, l’emorragia alla gamba si era fermata, e quando vide chi fosse il suo misterioso salvatore, gli si mozzò il respiro.
Era Murtagh.
Il miracolo si è trasformato in disgrazia, pensò Eragon. L’ultima volta che aveva incontrato il fratello, non era stato un’incontro dei più piacevoli dato che ci aveva quasi rimesso la pelle.
Ma Eragon non era a conoscenza della decisone del fratello di aiutarlo.
Galbatorix invece, superato il primo stupore, era livido di rabbia. Come osava intromettersi!
- Cosa ci fai qui?  Ti avevo dato ordini precisi!- disse il tiranno, la rabbia e l’irritazione che trapelavano dalla voce.
- Ho l’impressione che invece i tuoi piani subiranno una leggera modifica, mio signore.- rispose Murtagh con tono di sfida, e sputando le ultime due parole con tono sarcastico.
                        
                                              *

La battaglia, inizia poco dell’alba, era nel suo pieno svolgimento e non dava segno di voler cessare.
Nella confusione della battaglia Arya era stata separata dal suo drago e la ferita alla spalla, infertole da un’arciere nemico, le bruciava e non smetteva di sanguinare.
Mentre si faceva strada fra la marea di tuniche rosse che la circondavano, sentìì il gracchiare il gracchiare di un corvo, sovrastare il clangore della battaglia.
L’elfa alzò lo sguardo e vide un corvo dal candido piumaggio volteggiare nel cielo.
Arya lo riconobbe all’istante: era Blagden!
E se Blagden era li, voleva dire che l’esercito elfo era finalmente arrivato.
Infatti poco dopo la comparsa del corvo bianco fede il suo arrivo l’esercito elfo al completo con in testa la regina Islanzadi.
Arya vedendolo si senti pervasa da un’ondata di speranza. Con l’aiuto degli elfi sarebbero riusciti a sconfiggere l’esercito di Galbatorix.

                                                *

Quando il significato delle parole di Murtagh arrivò a Galbatorix, sul volto del tiranno apparve un ghigno malefico, e mentre si muoveva con una lentezza che risultava quasi inquietante si avvicinò a Murtagh, e con voce mortalmente tranquilla, ipnotica, da cui non traspariva alcuna emozione, disse: - Dunque hai scelto di voltarmi le spalle...Pagherai le conseguenze di questa tua scelta con la vita.-
Mentre pronunciò queste ultime parole mosse la spada con un guizzo letale, destinato a togliere di mezzo quel traditore,ma l’attacco venne prontamente bloccato dalla lama carminia di Murtagh.
Le due spade cozzarono violentemente tra di loro, tanto che Murtagh sentìì la vibrazione della lama salirgli lungo il braccio.
Galbatorix, dimentico per qualche momento del suo principale obbiettivo, Eragon, si concentrò su come eliminare quel fastidioso impiccio.
I due iniziarono lo scontro, le due spade si incrociavano, sprigionando scintille per la violenza dei colpi.
Galbatorix aveva quasi un secolo di esperienza, e questo lo rendeva troppo sicuro di sé, convinzione che gli sarebbe costata cara di li a poco.
Sferrò un colpo diretto all’addome dell’avversario, colpo che però venne lestamente parato dalla lama rossa di Murtagh.
I colpi e le parate si fecero sempre più veloci, e Murtagh sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto.
Doveva agire in fretta e prendere il suo avversario di sorpresa.
Diresse il suo attacco verso il braccio sinistro di Galbatorix, che per parare il colpo lasciò scoperto il fianco destro.
Quando vide che il suo avversario era caduto nel suo inganno, dire repentinamente la lama verso il fianco scoperto.
Galbatorix capì troppo tardi che quella di Murtagh era una finta, e non riuscì a parare il colpo che andò così a segno.
La lama rossa penetrò profondamente nella carne dell’avversario, che ringhiò di dolore .
Galbatorix capì che le cose si stavano mettendo male per lui, e pronunciò una parola occulta dell’antica lingua che scagliò lontano Murtagh facendolo atterrare molti metri più in là.
Mentre Eragon correva ad aiutare il fratello, Galbatorix chiamò con un fischio il suo drago e gli salì in groppa.
Shurikan si alzò in volo e drago e cavaliere fuggirono dall’isola, e di loro si avvistava solo più un puntino che andava via via allontanandosi.


Ringrazio per le recensioni:
MartyViper: sono contenta che ti sia piaciuto!!^^
hai visto alla fine c’è l’ho fatta a postare!
spero che la tua domanda su come murtagh aiuta eragon sia stata soddisfatta!! un bacio!!
Silvietta: grazie mille!! la tua teoria era molto interessante! XD
baci!
XXXBEAXXX: grazie molte!! mi fa piacere che ti sia piaciuto! ^^
spero che anche questo cappy ti sia piaciuto!! bacio!
sesshy94: grazie mille!!sei molto gentile!!^^
chibi51: grazie mille sono contenta che lo scontro ti sia piaciuto!! fammi sapere se l’entrata in scena del tuo murty ti è piaciuta!! baciotti!
stefy_81: grazie stefy!! sei veramente gentile!! ehehe per rispondere alla tua domanda ci sarà da aspettare ancora un cappy! baci!!
Parisienne: ho riso per mezz’ora dopo aver letto la tua recensione!! si in effetti il vecchio eragon era un pò troppo logorroico XD
comunque...a parte cavaliere afflitto da cianceria acuta...sono contenta che ti sia piaciuto il cappy!! ^___^ un bacio!!!
Gaia91: grazie mille!! kiss
DarkArya: grazie mille veramente!! si a me come coppia piace molto e secondo me arya può sembrare a primo impatto scontrosa perchè gli ne sono successe molte e quindi non mostra molto i suoi sentimenti.
un bacio!!
marty23: tesora grazie mille!!! O_o ehm che cosa vuol dire sghecia? O__o
  
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