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Autore: Blacky46    24/05/2013    0 recensioni
UN gruppo di ragazzi delle scuole superiori cerca di scappare dai non morti che ormai hanno completamente invaso la città....e non solo
Genere: Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Max, dai andiamo, presto”
Massimo era a terra, appoggiato ad una macchina, e non si muoveva. Nel frattempo uno dei quattro
uomini si stava avvicinando a noi.
“Oi, tutto bene, cos’hai?”
Gli chiesi mentre gli porgevo una mano.
“Niente, tranquillo andiamo”
Mi rispose affaticato, mentre si rialzava. Lentamente iniziammo ad aggirare le auto, in modo da non essere scoperti.
 
“Qui non c’è nessuno, te l’ho detto, te lo sarai solo immaginato quel rumore”
“….”
“Ora andiamocene da qui, abbiamo perso anche troppo tempo.”
Si iniziarono a sentire dei cigolii, accompagnati da una luce fioca che si faceva però sempre più intensa. Una delle saracinesche si stava lentamente aprendo.
Improvvisamente, si senti un boato all’interno del garage, capii subito che il rumore veniva da dietro di me, quindi mi girai immediatamente.
Massimo era inginocchiato a terra, il suo fucile poco lontano da lui, pure quello a terra; probabilmente era stato proprio il fucile a provocare quel rumore.
“Massimo,  che hai?”
Gli chiesi mentre mi avvicinavo a lui.
“Scusa…prima non te l’ho detto…”
Alzò la testa e mi guardò, era tutto sudato, si vedeva che non stava per niente bene.
“Prima, mentre venivo qui mi sono imbattuto in un gruppo di zombie…..mentre li ammazzavo sono stato poco cauto…eheh ho finito per essere morso”
Rimasi senza parole.
“Ma….cazzo….e adesso cosa facciamo???!”
Nel frattempo, i quattro uomini, accortisi di noi iniziarono a spararci, quindi fummo costretti a nasconderci dietro ad una macchina.
 La situazione era delle peggiori, non potevamo muoverci da dietro alla macchina e le condizioni di Massimo peggioravano di minuto in minuto.
“Te l’avevo detto che c’era qualcuno lì, presto, dobbiamo eliminarli prima di andarcene”
Anche io iniziai a sparargli da dietro alla macchina, però erano equipaggiati molto meglio di noi, mentre noi avevamo dei banalissimi fucili loro avevano dei mitra militari e non solo.
“Ma chi diavolo sono quelli….Max, tu cerca di resistere”
Improvvisamente uno di loro smise di sparare, qualche secondo dopo sentii il rumore di qualcosa rimbalzare sul pavimento vicino a noi. Guardai da sotto l’auto, era una bomba.
Mi buttai contro Massimo facendolo cadere e mi stesi a terra. Pochi istanti dopo, ci fu l’esplosione.
Dal colpo sia io che lui fummo sbalzati via.
Quando mi ripresi avevo la testa che mi girava, la vista annebbiata e quasi non ci sentivo più. Mi guarda attorno cercando Massimo. Cercai di avvicinarmi a lui andando a gattoni.
“Oi, sei ancora intero?”
“Più o meno, presto andiamocene da qui.”
 
“Li hai presi?”
“Credo di si, non possono essere sopravvissuti all’esplosione.”
“Bene, tutti a bordo che ce ne andiamo”
“Aspetta, in caso fossero ancora vivi.”
Uno degli uomini sparò al lucchetto che chiudeva la grata e subito gli zombie si riversarono all’interno del parcheggio.
“Bene andiamocene”
 
Mentre il furgono se ne andava, ora illuminato dalla luce proveniente dall’esterno, riuscii a distinguerne le fattezze. Era un furgone completamente nero, probabilmente blindato, sembrava quasi un portavalori, e su di un lato c’erano due rombi incastrati tra di loro che contenevano le lettere: R-H. Guardai il furgone andarsene, mentre gli zombie si avvicinavano a noi.
“Presto Max, rimettiti in piedi che gli zombie si stanno avvicinando.”
Lentamente ci alzammo entrambi barcollando, presi Massimo sotto braccio e ci incamminammo verso l’uscita.
“Dai, più veloce, se no ci raggiungono.”
Anche se barcollavamo ancora dall’esplosione, in un modo o nell’altro riuscimmo a raggiungere l’uscita, ma gli anche gli zombie raggiunsero noi.
“Vattene, lasciamo qui, ti rallento solo, tanto orami mi hanno morso, diventerò uno di loro”
“Ma cosa stai dicendo, ti pare che ti lasci qui, tu verrai con me, non importa che ti abbiano morso o meno, io non lascio indietro gli amici.”
Gli zombie ormai stavano per afferrarci quando aprii la porta.
“Visto, ce l’abbiamo fatta, e insieme”
Massimo sorrise, mi guardò e mi diede uno spintone, tanto forte da buttarmi oltre alla porta.
“Che cazzo fai Max?!”
“Te l’ho detto, ormai per me è finita, vattene”
“No aspe-“
Feci per rialzarmi ma lui fu più veloce di me, chiuse la porta e la bloccò dall’altro lato.
“Hei, non fare scherzi, apri subito, hei”
Ripetei battendo i pugni sulla porta….ma niente. Sentii degli spari, poi rumore di passi e infine, più in lontananza rispetto agli altri, uno sparo solo, l’ultimo. Dopo di che non sentii più nulla.
 
“Dannazione, non doveva andare così.” Continuai a ripetere mentre non riuscivo a trattenere le lacrime.
“Chi diavolo erano quei bastardi….proprio ora che avevamo quasi finito….mi spiace Max, non sono riuscito ad aiutarti.”
Presi a pugni il pavimento fintanto che non iniziò a farmi un male terribile la mano.
“Ora però non c’è tempo, devo andare dagli altri.”
Feci un bel respiro , asciugai le lacrime e, ripercorrendo le scale che avevo fatto all’andata, tornai al supermercato.
“Bzzzz.zzzz..zz…zzz..Pier mi senti?”
Finalmente la ricetrasmittente aveva ripreso a funzionare.
“Si Andrea, dimmi.”
“Qui è tutto apposto, la corrente è tornata e abbiamo riavviato il sistema, le saracinesche si stanno già chiudendo tutte, ottimo lavoro ad entrambi.”
“Max non ce l’ha fatta”
“……”
“E’ stato morso mentre veniva da me, e pochi minuti fa è morto”
Andrea rimase ancora in silenzio.
“Non è possibile, anche lui” capii dalla sua voce che stava trattenendo le lacrima anche lui
“Per quanto mi dispiaci ora però dobbiamo pensare a ripulire la zona, se riesci raggiungi il gruppo di Alessio, si trovano al primo piano, si sono barricati in un negozio, ma è da un po’ che non rispondono alle chiamate.”
“Ok, sto andando, comunque senti, tu conosci qualche ditta o ente che come simbolo abbia due rombi incastrati tra di loro con incise all’interno una R e una H?”
“Oddio, ce ne sono diverse…vediamo c’è..”
Trovai davanti a me un gruppo di zombie, non riuscii a contenere la rabbia, sentivo qualcosa venirmi da dentro, quelle cose avevano uccisa il mio amico, avevano ucciso Massimo e ora dovevano pagare.
“Ora non posso, se ti viene in mente chiamami.”
Chiusi di colpo la conversazione e mi buttai su quelle creature. Davanti a me ne vidi cinque, ma senza paura mi scagliai contro di loro. Benché avessi con me il fucile, raccolsi un palo di ferro che si trovava a terra e saltai addosso al primo che incontrai. Subito un colpo veloce e la sua testa si ruppe, poi subito sull’altro, mi alzai e girandomi gli diedi un colpo facendolo cadere. Gli conficcai il palo in un occhio, nel frattempo altri due zombie cercarono di aggredirmi ma mi spostai, dopo di che colpii ripetutamente la testa di uno dei due con il pezzo di ferro, tanto da romperlo assieme alla testa dello zombie. Per uccidere quello che si stava rialzando, presi il fucile e lo colpii in faccia con il calcio, fino a spaccargli la testa.
Infine all’ultimo, dopo essermi rialzato, tenendo il fucile come una mazza, gli tirai un colpo in pieno volto, lo zombie cadde e non si mosse più.
Improvvisamente sentii l’adrenalina andarsene, mi calamai un attimo e capii quello che era successo. Quella furia che mi aveva dominato in quei secondi se ne andò completamente e rimasi li solo, assieme ai corpi dei non morti.
Ripulito un attimo il fucile dal sangue, iniziai a correre alla ricerca di Alessio e degli altri.
Passando per il primo piano, notai che ora, a differenza di prima, la maggior parte delle luci era accese, eravamo riusciti a ridare corrente a tutto lo stabile, però a quale prezzo.
Fu proprio uno zombie che mi condusse ad Alessio. Infatti ad un certo punto vidi un cadavere a terra, immediatamente andai vicino a vedere, aveva chiaramente la testa spappolata. Ora alla mia destra c’era una saracinesca abbassata, mentre alla mai sinistra c’erano una serie di corpi a terra.
Seguendo i corpi arrivai nei pressi di un negozio, circondato da una quarantina di zombie, tutti intenti a provare ad entrare.
“Eccoli finalmente”
Vidi delle scale mobili alla mia destra, le salii fino a meta e poi da lì, impugnato il fucile iniziai a sparare agli zombie a uno a uno. Sparato il primo caricatore, intravidi oltre dei ragazzi. Attirai quindi l’attenzione degli zombie per permettere agli altri di ucciderli.
“ALESSIO, SONO QUI. IO LI ATTIRO, VOI ELIMINATELI!!!!!”Gridai.
A quel punto la maggior parte degli zombie si diressero verso di me. In quel modo i ragazzi furono liberi di uccidere quelli che erano rimasti davanti il negozio e poi di uscire ad uccidere i restanti.
Una volta uccisi tutti gli zombie, scesi le scale e raggiunsi Alessio.
“Grazie Pier, è bello rivederti. Max dov’è?”
“Lui no ce l’ha fatta, è stato morso.”
“Non ci credo. Cazzo lo sapevo che non dovevamo farlo andare da solo…se solo..”
“Non è stata colpo vostra, non è stata colpa di nessuno. Ora andiamo però abbiamo da rendere si curo questo posto. Non possiamo lasciare che la morte di Massimo e di tutti gli altri sia stata vana.”
 
Nello stesso istante in cui iniziammo a muoverci, Andrea mi ricontattò.
“Hei Pier, ci sei.”
“Dimmi tutto, io sono qui con Alessio e gli altri, stanno tutti bene per fortuna. Ora stiamo andando a liberare completamente il primo piano.”
“Ottimo, finalmente una buona notizia, comunque riguardo quello che mi avevi chiesto prima, so a chi appartiene quello stemma.”
“Dimmi”
“La Rebirth”
“…….”
  
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