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Autore: luna nueva 96    24/05/2013    3 recensioni
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COPPIE: KOL/BONNIE - BONNIE/JEREMY - DAMON/ELENA
Era strano guardare tutto dall’esterno. Era come essere al cinema a vedere un film: provi delle emozioni, vorresti fare qualcosa e cambiare ciò a cui assisti, ma non puoi perché quelle che vedi sono solo immagini. Bonnie era diventata spettatrice della vita che aveva vissuto fino a pochi giorni prima per dei miseri 18 anni.
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-Che ci fai qui Kol?- chiese burbera.
-Sai com’è, non avevo nulla di meglio da fare e sono venuto a trovare la mia streghetta preferita- affermò con un sorriso strafottente e canzonatorio- Tu piuttosto? Dato che non puoi avere una tua vita sentimentale spii con avidità quella altrui?-
Ignoralo ignoralo ignoralo ignoralo
-Chi ti ha detto che io non possa avere una vita sentimentale, Mikaleson?-
Kol scoppiò a ridere. –Che cosa? Ti prego dimmi che stai scherzando. Sei morta Bonnie! M-o-r-t-a –
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Kol Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era strano guardare tutto dall’esterno. Era come essere al cinema a vedere un film: provi delle emozioni, vorresti fare qualcosa e cambiare ciò a cui assisti, ma non puoi perché quelle che vedi sono solo immagini. Bonnie era diventata spettatrice della vita che aveva vissuto fino a pochi giorni prima per dei miseri  18 anni.
 
Non aveva preso neanche in considerazione l’idea di lasciare Mystic Falls e abbandonare i suoi amici a sé stessi; probabilmente non avrebbe trovato la pace neanche da morta di questo passo, ma non avrebbe mai potuto continuare a “vivere” ignara di ciò che stavano passando le persone a lei più care.
 
Dopo la sua morte le acque almeno all’apparenza sembravano essersi calmate in città. Nessun esercito di ibridi assassini, nessuna invasione di fantasmi. Silas era imprigionato in una roccia e tutto sembrava essere tornato alla normalità.
 
Aveva fatto un salto dai suoi cari. Suo padre non aveva ancora saputo della sua scomparsa. Come previsto Jeremy aveva mentito a tutti dicendo che avesse deciso di passare l’estate con sua madre, quindi si era premunita di informare Abby della situazione sempre grazie al suo ex ragazzo; la neovampira sul momento era scoppiata a piangere rumorosamente- coro a cui Bonnie si era aggiunta subito- ma poi aveva capito la sua situazione e aveva deciso di coprirle le spalle con chi avrebbe chiesto di lei.
Non erano passati che un paio di giorni che infatti Rudy aveva chiamato la sua ex moglie chiedendole della loro primogenita; Abby era stata brava a fingere, aveva detto che dopo tutto quello che era successo Bonnie aveva bisogno di stare un po’ da sola lontana da Mystic Falls per riordinare le idee.
Il nuovo sindaco ci aveva creduto subito e si era immerso nell’arduo lavoro di rimettere insieme i cocci di una città martirizzata.
 
Quella mattina poi si era recata dai suoi amici. Aveva visto Matt e Rebekah preparare le valigie. Li aveva sentiti parlare di Europa e di Cina, di quanto si sarebbero divertiti e di come alla fine dell’ estate si sarebbero separati. Rebekah avrebbe raggiunto i suoi fratelli e New Orleans, mentre Matt sarebbe diventato studente del  Whitmore College, che non è Mytic Falls ma è abbastanza vicino per tornare a casa il sabato per fare il bucato*.
 
Caroline naturalmente era super entusiasta di iniziare una nuova avventura; aveva già iniziato a scegliere gli alloggi, e, naturalmente, stava già provvedendo a rifarsi il guardaroba per l’anno successivo. O almeno era quello che voleva mostrare. Bonnie nella sua forma invisibile l’aveva vista piangere sul letto la notte prima.
Se per Tyler o per Klaus questo non lo aveva capito.
 
Adesso invece era a casa Salvatore, l’attuale dimora di Elena e Jeremy. La sua migliore amica stava preparando la cena per il fratello e Bonnie, seduta sul tavolo della cucina, la osservava in silenzio.
Erano successe tante cose nella sua vita e la ragione principale per cui Bonnie non aveva voluto rendere nota la sua scomparsa era proprio Elena; in poco tempo era diventata un vampiro, aveva scoperto di essere asservita a Damon, aveva perso la parte mancante della sua famiglia, spento l’umanità e riacquistata, e rimesso totalmente in discussione i suoi sentimenti in campo amoroso.
Stava con Damon adesso e in quel poco tempo che era passato sembrava felice.
Le serviva un periodo di completa tranquillità, doveva preparare tutto per andare al College, passare del tempo con suo fratello, vivere intensamente la sua storia d’amore.
Poi avrebbe saputo il resto, ma solo quando sarebbe stata pronta.
 
Sentì qualcuno scendere dalle scale e scorse la figura di Jeremy Gilbert, il quale, non appena la vide, le dedicò uno sguardo stupito e penetrante.
 
-Tutto bene Jer?- chiese Elena notando che il fratello stava guardando in un punto indefinito sul tavolo.
 
-Oh si, certo!- rispose quello- Devo portare questo a Matt prima che parta- e agitò la busta che aveva in mano- E’ la XBOX dei Salvatore,dice che senza non può farne a meno. Gli avrei prestato la mia ma sai, è andata in fiamme insieme alla nostra casa- affermò divertito. Elena sorrise di rimando ma subito dopo abbassò lo sguardo colpevole. Bonnie la capì, se fosse stata davvero in sé stessa non avrebbe distrutto la sua casa, l’unica cosa che la legava alla sua vita da umana. Solo una persona senza emozioni avrebbe bruciato per sempre tutti quei ricordi.
 
Jeremy fece per andare via, quando Elena lo fermò di nuovo. –Ehi Jer- lo chiamò- Hai notizie di Bonnie? Non  risponde alle mie chiamate da giorni, inizio ad essere preoccupata-
 
Il cacciatore trattenne il fiato evidentemente in difficoltà, riservandole un’esplicita richiesta d’aiuto attraverso gli occhi . –Va tutto bene Jeremy- disse Bonnie- Raccontale ciò che abbiamo concordato-
 
Questo inghiottì invano e sembrò riprendere la situazione sotto controllo. –Te l’ho detto Elena, passerà l’estate con sua madre, lontana da Mystic Falls. Non vuole avere problemi per un po’, deve capire cosa è andato storto nell’ultimo periodo con la sua magia. Sai dopo… l’espressione e tutto il resto-
 
La doppelganger annuì, anche se poco convinta. Tant’è vero che appena il fratello varcò l’uscio di casa permise ad una lacrima solitaria di scendere lungo la guancia candida.
 
-Non ce l’ha con te-
 
Bonnie notò Damon Salvatore appoggiato allo stipite della porta della cucina. –Bonnie ti ha già perdonato per quello che è successo quando avevi spento le emozioni. Non è per questo che se ne è andata, quindi non sentirti in colpa-
 
Elena si avvicinò al bel vampiro e gli avvolse le braccia intorno alla vita. –Il fatto è che non è mai scappata via per così tanto tempo senza dire nulla a nessuno, non è da lei! Di solito anche quando è furiosa con me si confida comunque con Caroline, ma questa volta neanche lei sa dov’è, e stiamo morendo di preoccupazione. E poi anche Stefan… Credo di averlo ferito troppo, temo che possa ritornare ad essere lo squartatore di prima, e…-
 
-Ehi ehi ehi basta! Shhhhh!- la confortò Damon- La streghetta è un tipo tosto, ovunque stia starà sicuramente bene, e tornerà: sai che noi non siamo mai andati d’amore e d’accordo ma se c’è una cosa che ho capito di lei è che non lascerebbe mai davvero soli i suoi amici- se solo Damon l’avesse potuta sentire, Bonnie gli avrebbe detto per la prima e unica volta di essere concorde con lui- E per quanto riguarda mio fratello-continuò- Se fosse tornato ad essere uno squartatore avremmo già sentito parlare di massacri in TV, quindi non mi preoccuperei di questo. E poi è Stefan, lo sai com’è fatto, ce lo ritroveremo presto di nuovo tra i piedi, giusto finchè non avrà trovato un’altra ragazza con cui sfoggiare la sua singolare capigliatura e la tendenza a fare l’eroe. Chissà potrebbe essere qui tra un paio di mesi… o d’anni… o di secoli-
 
-O di millenni- intervenne una voce. Bonnie spalancò la bocca quando vide il fantasma del più giovane dei Mikaelson ritto proprio dietro la coppietta felice.
 
Ebbe l’istinto di aggredirlo, ma poi si ricordò che ogni essere soprannaturale una volta morto era privato delle sue capacità, quindi era incapacitato ad attaccare sia altri nella sua  stessa situazione, sia esseri ancora in vita. Insomma, Kol oltre a lanciare maledizioni, non avrebbe mai potuto far del male a una mosca. E neanche lei.
 
-Che ci fai qui Kol?- chiese burbera.
 
-Sai com’è, non avevo nulla di meglio da fare e sono venuto a trovare la mia streghetta preferita- affermò con un sorriso strafottente e canzonatorio- Tu piuttosto? Dato che non puoi avere una tua vita sentimentale spii con avidità quella altrui?-
 
Ignoralo ignoralo ignoralo ignoralo
 
-Chi ti ha detto che io non possa avere una vita sentimentale, Mikaleson?-
 
Kol scoppiò a ridere. –Che cosa? Ti prego dimmi che stai scherzando. Sei morta Bonnie! M-o-r-t-a –    
   
La non-più-strega serrò le labbra. –Io e Jeremy possiamo continuare ad essere felici anche così. Lui del resto è l’unico che può vedermi anche in questo stato. Se non è destino questo…-
 
Il volto dell’Originale smise di essere irale come poco prima e si trasformò in un’espressione seria. –Sei  un’egoista-
 
Bonnie ebbe un sussulto.
 
-Si, hai capito bene, sei solo una lurida egoista bastarda- affermò Kol infervorato- Mi  hai accusato di aver provato ad uccidere Jeremy, ma anche tu stai facendo la stessa cosa. E’ umano Bonnie! Non potrebbe mai funzionare e lo sai. Potrebbe vivere felice, avere una famiglia e un nuovo amore… e invece tu lo costringi a rimanere ancorato al passato. Se gli dicessi addio definitivamente probabilmente sul momento soffrirebbe, ma poi ti dimenticherebbe e andrebbe avanti, proprio come saranno costretti a fare tutti gli altri. Gli stai privando di essere felice solo perché tu non accetti di essere morta, Bennett-
 
La ragazza sentì gli occhi farsi pesanti. Si era mai visto una fantasma che piange? Non credeva proprio. Si era mai vista una Bennett piangere? Forse ancora meno.
 
Si concesse di versare una e una sola lacrima, ma appena questa solcò il suo volto, anche le sue gemelle premettero- e vinsero- per uscire. Se si fosse guardata allo specchio non si sarebbe riconosciuta: gli occhi rossi, le labbra tremanti, il naso chiuso, il volto deformato dal dolore. Doveva apparire un mostro.
 
Anche Kol sembrò accorgersi di quello che le stava succedendo, e, forse in un moto di carità, allargò le braccia, tra le quali si fiondò subito il corpo di Bonnie scosso dai singhiozzi.
 
-E’ che…-
 
-Che?-
 
-…che volevo tanto andare al Collegge con loro. Dividere la stanza. Laurearmi, sposarmi e continuare la mia discenza- esclamò tra le lacrime- Ho disonorato la famiglia. Sono una pessima strega, la vergogna tra le Bennett-
 
In un moto di pietà Kol le accarezzò goffamente il capo, cosa che Bonnie trovò allo stesso tempo confortevole e un po’ inquietante. –Oh Darling!, non parlarmi di pecore nere nella famiglia perché altrimenti dovrei raccontarti molte cose della mia luuuunga non-vita; credimi, non hai fatto niente di così grave per cui la tua famiglia non possa perdonarti. E poi, non eri tu quella che ha detto che “non possiamo avere tutto quello che vogliamo”?- **
 
L’Originale sentì la strega rilassarsi tra le sue braccia, per poi alzare la testa e guardarlo nei suoi occhi color miele. Per un momento entrarono in sintonia, il mondo smise di girare e ci furono solo loro due; erano ad un passo dallo sfioramento di labbra. Poi la vide aggrottare la fronte e stringere gli occhi mentre si allontanava da lui.
 
-Che cosa volevi dire prima?- chiese perplessa- Quando si parlava di Stefan. Cosa volevi dire?-
 
Kol aprì le braccia in modo teatrale. –Tesoro mio, si vede che non ti sei allontanata dalla città neanche un attimo da quando sei morta. Vuoi sapere dov’è Stefan? Chiuso in una cassa a venti miglia sotto il mare!-
 
-Cosa? Come? Chi? Perché? Ma… Kooool!- gridò la strega
 
-Calma piccola non è opera mia purtroppo. E’ stato Silas-
 
-Silas è imprigionato nella roccia-
 
-Silas non è più imprigionato nella roccia da quando tu sei morta. L’incantesimo era legato a te, quando eri viva. Appena hai perso la vita… puff! E’ tutto scomparso-
 
Bonnie sentì il respiro mancarle. –Oh mio Dio! Devo avvertire subito gli altri. Jeremy, mi serve Jeremy! Sarà ancora a casa di Matt, dannazione!-
 
-Calmati streghetta- disse Kol scuotendola per le spalle- Jeremy è qui vicino, tornerà da un momento all’altro, lo avviserai dopo. Credimi per un essere immortale come il giovane Salvatore 5 minuti in più o in meno non fanno affatto la differenza. Sai credo che dovrei quasi ringraziarti di aver rialzato il velo: a quest’ora avrei potuto essere tra le grinfie di quell’essere abominevole-
 
La mora li liberò dalla sua presa. –Fa silenzio dannato Originale! Mi spieghi perché non mi hai avvertito prima, eh?-
 
Sul volto di Kol si dipinse un sorriso malizioso. –Era più divertente vederti impazzire di terrore da un momento all’altro-
 
-Stronzo, questi giochetti falli con la tua famiglia di assassini. Magari inizierai a rompere le palle anche a loro!-
 
Nonostante fosse accecata dall’ira, per Bonnie fu impossibile non notare il lampo di dolore che trapassò gli occhi color miele di Kol. Lo osservò meglio; aveva contratto tutti i muscoli del corpo, spostato lo sguardo in un punto indefinito del pavimento, e le mani avevano iniziato a tremargli leggermente.
 
La situazione era fin troppo chiara; ecco perché Kol era lì. –La tua famiglia non vuole incontrarti- lo disse quasi bisbigliando, ma lo sguardo affranto dell’Originale confermò ciò che aveva pensato.
 
Si portò una mano alla bocca. Bonnie in vita aveva sbagliato, aveva disonorato il nome della famiglia, aveva quasi scatenato l’Apocalisse in terra,ma, una volta dall’altro lato, le sue antenate l’avevano accolta a braccia aperte. Non poteva neanche pensare che nessuno volesse incontrare Kol dopo la morte, neanche il sangue del suo stesso sangue. Non poteva pensare che qualcuno potesse rimanere solo per l’eternità.
 
-Ricordi quando prima ti ho parlato di essere la pecora nera della famiglia? E’ di questo che ti parlavo. Esther, Mikael e Finn non vogliono vedermi, non mi ritengono degno e per niente pentito. Ma cazzo,come se dovessi veramente pentirmi di essere stato in vita per tanto tempo!- sbraitò infine con uno scatto di furore.
 
Poi il suo sguardo si addolcì. –Ho sperato per un momento di rivedere mio fratello Henrik, ma lui non era un essere sovrannaturale quando è morto, e sicuramente adesso sarà in un posto migliore-
 
Si sedette malamente sul divano dei  Salvatore, distendendo le gambe sopra il tavolino. –Non ho un posto dove andare. Contenta adesso, streghetta? Le uniche che mi accettano tra loro sono le streghe che ho conosciuto-
 
-Hai conosciuto delle streghe?-
 
-In Africa, nel 14esimo secolo; ad Haiti nel 17esimo secolo; e a New Orleans nel 900. Ho una grande stima delle streghe***-
 
L’orgoglio di Bonnie era combattuto. Sapeva esattamente cosa il suo cuore volesse dire, ma quella piccola grande di sé, l’orgoglio appunto, non la lasciava in pace neanche da morta. Non fu affatto facile, quindi prendere quella decisione.
 
-Sono certa che avrai conosciuto oltre a me anche delle streghe Bennett in tutto questo tempo. Chissà forse le mie antenate sotto una leggera pressione da parte della sottoscritta potrebbero darti il permesso di rimanere con noi… come parte della famiglia intendo-
 
La strega voltò il capo dall’altra parte per non guardarlo negli occhi. Si poteva arrossire anche morti? A quanto pare era possibile.
Non aveva mai fatto un gesto simile e tanto altruista verso un vampiro, ma ormai cosa importava? Era MORTA. Non poteva avere Jeremy, non poteva stare davvero accanto ai suoi amici. Quando sei dall’altra parte tutte le distinzioni di razza si sgretolano, tutti i muri che in vita avevi costruito si abbattono. L’unica cosa che vuoi è non rimanere sola. E Kol sotto certi aspetti poteva rivelarsi un’ottima compagnia.
 
Trattenne il fiato solo finchè non sentì una leggera risata provenire dal divano.
 
Gli occhi di Kol ridevano con lui. Nonostante il dolore provocato dal rifiuto della sua famiglia gli fosse ancora stampato in viso, sembrava essere più rilassato.  
 
-Ne sei sicura tesoro? Certe cose valgono per sempre lo sai…-
 
Bonnie dovette mordersi il labbro per non mettersi a ridere. –Mmm… chissà, potrebbe essere divertente-
 
L’Originale emise un piccolo sospiro di stupore, poi il suo viso tornò ad assumere quell’espressione strafottente che lo aveva sempre caratterizzato.
 
-Tesoro, credi che da i morti possano fare sesso?-
 
 
 
 
 
 
 
*Frase detta dalla stessa Plec in riferimento alla 5 stagione.
** Bonnie a Kol nella 4x23
*** Kol ad Elena nella 4x12
  
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