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Autore: keccolina    24/05/2013    2 recensioni
Avete presente le giovani d'oggi? Quelle tutte belle truccate che si tirano bene insieme che fanno le fighe vestendosi da trentenni ma hanno solo 17 anni? Ecco io sono ben diversa, non sarò il massimo della bellezza ovvio, però vivo bene con me stessa...
Ho fatto esperienze nella mia breve vita però, devo dire, hanno formato la persona che sono, una persona vera e non come quelle tizie che fingono di essere ciò che non sono e mai saranno, finte e rifatte!
Come tutte le persone umane ho avuto anche io dei momenti di crisi di quelli che non ti riconosci più, ti guardi allo specchio e non sai chi sei!
E' stato proprio nel peggiore di questi momenti che, nella mia vita, è piombata una delle persone più importanti per me, quella che è riuscita, senza nemmeno saperlo, a salvarmi da ciò che stavo diventando... La persona che mi ha scombussolato la vita...
Ed ecco come tutto è iniziato...
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Molte cose succedono per una ragione, c'è un motivo per cui accadono, mentre nella mia vita è quasi tutto affidato al "caso", anche se non è il termine più esatto, ed è proprio quello che la rende semplicemente fantastica!
Qualcuno potrebbe benissimo dire che è un comportamento incosciente o troppo rischioso ma se non lo facessi e per tutto ci fosse un senso, diciamo la verità, perchè dovremmo conoscere persone che vediamo la mattina e con cui nemmeno parliamo? Oppure, perchè dovremmo fare cose incoscienti? O, fare altre milioni di cose, proprio quelle che rendono la nostra vita meravigliosa quelle che ci danno una ragione per rialzarci dopo una brutta caduta e andare avanti per continuare a provarci.
Dopotutto se non rischi non otterrai mai niente! La soluzione ai problemi non è certo rimanere a piangere bagnando un povero cuscino innocente per i nostri sbagli commessi solo perchè pensavamo di fare la cosa giusta, affrontare i problemi significa alzarsi, guardare avanti convinti di poterci riuscire.
Ma perchè racconto questo? Perchè anche io ho avuto i miei tempi bui e devo ringraziare quelle persone che mi sono state vicine anche nel peggio e chi, inconsciamente, mi ha regalato un nuovo sorriso, più bello e più forte... LUI... che ancora è qui, ma chissà per quanto! Non durerà per sempre ne tanto meno per molto perchè siamo troppo diversi.
Non volevo "innamorarmi" di lui, è successo tutto per uno stupido sbaglio, per colpa di un altro ragazzo ma, ora, chi riesce più a nasconderlo, chi riesce più a negarlo, chi riesce più ad ignorarlo, chi riesce più a lasciarlo andare, chi riesce più a DIMENTICARLO.

Questo fantastico uomo io lo chiamo kecco per la sua somiglianza con il cantante leader dei Modà, non mi piace chiamarlo per nome perchè, in fondo, non serve sapere come si chiama una persona per apprezzarla ne tanto meno per raccontare le mie avventure con lui!
All'inizio non ci conoscevamo neppure però, già dal primo giorno, ho visto che aveva il viso di una persona di cui ci si poteva fidare.
Lavorava sul battello che uso per andare a scuola, il primo anno portavo i capelli lunghi, sempre raccolti in una coda di cavalo, nemmeno mi piacevano ma mi erano imposti da mia mamma che ha sempre adorato i capelli lunghi ma io per niente, infatti, nemmeno mi guardava, troppo bruttina per lui, e chi gli dava torto!
La prima volta che sono riuscita a tagliarli era passato ormai un anno di scuola ma, nel primo anno, mi piaceva da morire un ragazzo che lavorava sul traghetto, bellissimo, purtroppo al di fuori dalla mia portata, appunto è andata a finire male, sottolineo solo per me, lui neanche lo sapeva!
Era San. Valentino, periodo in cui andavo a fare fisioterapia per un incidente, e stavo parlando al telefono con una mia amica, Laura, che mi chiedeva cosa avrei indossato se fossi uscita, io le ho risposto "Tu cosa metti? Il perizoma e il reggiseno di pizzo rossi!". Io e kecco ci eravamo messi a ridere. Lui più che ridere sghignazzava per non farsi vedere.
Dopo varie figuracce e aver speso tutti i soldi, sia io che lei in chiamate, le ho esposto la mia teoria che mi era "scappato" l'occhio sul sedere del battellaio (non li chiamerò mai nella forma corretta "battellieri") che in teoria non potevo guardare per una lunga storia.
Io le ho spiegato "Tanto non si vede niente, i pantaloni sono troppo larghi, però ha un culo fatto bene!" e lei "Ma Chiara! Mica non dovevi guardarli?!" così le ho spiegato tutto "Ma è a scopo scientifico. Volevo provare che tutti quelli che sono abbastanza carini e lavorano sui battelli hanno un bel culo. Quindi, in teoria, la mia promessa non l'avrei infranta! Per ora, per quelli del traghetto, ha sempre funzionato.".
Comunque, da quando avevo fatto quella promessa non l'avevo "quasi" mai infranta, vi assicuro, in quel periodo ero in "crisi d'astinenza" di sederi, per dire.
I miei progetti per quel San. Valentino erano molto diversi, purtroppo dovetti cancellarli, quindi l'avevo passato di nuovo da sola però, per la prima volta, kecco mi aveva salutata per primo e in un modo dolcissimo, anche perchè dopo aver sentito tutta la conversazione sui perizomi, reggiseni e tanga almeno un saluto per averlo fatto ridere ci voleva.
"Ha un bel sorriso e, devo ammetterlo, anche la voce non è male. La gente è così bella quando sorride."
Questo è quello che ho detto e pensato il giorno in cui sono scesa da quel battello. Io sorrido nel vedere che gli altri sorridono.

Io scrivevo tutto sul mio diario, quando ero a scuola e, tra le prime cose, c'era proprio annotata questa. Ordinavo gli eventi per data, e a volte, saltavo giorni per vedere se i problemi che creavo sarei riuscita a risolverli prima di riportarli e far si che fossero momenti stupendi da non dimenticare, quindi voglio riscrivere ciò che in quel periodo provavo con gli stessi sentimenti ed emozioni e, non meno importanti, dolori e sofferenze.
Non perdiamo tempo allora la vita è breve ma, a raccontarla, non sempre!
E questo è solo l'inizio!
  
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