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Autore: lupabianca    25/05/2013    2 recensioni
Una lettera ad un amore impossibile, una ragazza divisa tra i canoni che la società e il successo le impongono e il vero amore, che non sarà mai suo perché è troppo presa dalle apparenze. Purtroppo un problema molto attuale non solo nel passato ma anche nei giovani d'oggi.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi dispiace così tanto. Noi due non staremo mai insieme, lo sai vero? Non possiamo.
Per colpa di condizioni e canoni che mi sono imposta io stessa. E della gente che parla troppo.
Siamo troppo diversi per stare insieme. Io sono troppo in alto rispetto a te. Non potrei mai mettermi con uno come te. La gente ci additerebbe. MI additerebbe. Penserebbe o che sono troia o che sono disperata.
Certo il pensiero che fossi innamorata di te non li sfiorerebbe nemmeno. Sì, perché mi sto innamorando. Una come me si può anche innamorare sai? Ma non di uno sfigato e brutto come te. No, una come me deve mantenere un certo livello. Deve mantenere la faccia. Deve essere figa e stronza.
Però io a volte non ce la faccio, a ignorare la tua dolcezza. Non ce la faccio ad ignorarti quando mi chiedi un bacio sulla guancia con quegli occhioni. Mi dispiace così tanto farti soffrire. Non vorrei... Soprattutto visto che tu cerchi sempre di farmi stare bene.
Per esempio quel giorno sul pullman. Quando abbiamo dormito testa contro testa. Quando ti sei risvegliato e mi hai sistemato meglio su di te, facendomi da cuscino. Quando mi accarezzavi e mi davi bacini sulla fronte. Non ho mai dormito così bene. Mi sono sentita al sicuro come non era mai successo, da quando LUI mi ha lasciato. Forse questo vuol dire qualcosa, anche se io non voglio accettarlo. 
Adesso sono distesa nel mio letto, è l'una e mezza di notte. Sto pensando a quanto mi sono divertita oggi alla festa. A quando mi hai insegnato a ballare la salsa a modo tuo, a quando mi facevi girare girare e volteggiare in mezzo alla pista, facendomi sentire unica. In quel momento non mi interessava degli sguardi degli altri. Mi sentivo bella, potente e soprattutto libera.
Stavo pensando al nostro lento. Alla tristezza insopportabile che mi stava stringendo il cuore. Alle lacrime che minacciavano di uscire.
Mi sono aggrappata a te con tutte le mie forze e tu non dicevi niente, assaporando il nostro contatto. Io tenevo la testa nascosta nell' incavo del tuo collo, le labbra premute involontariamente contro esso. Hai proprio un buon profumo. Stavo cercando di scacciare la malinconia che mi era scivolata addosso al pensiero che non potremo mai stare insieme. Al pensiero del male che ti stavo facendo, dandoti tante illusioni. Ti sussurravo parole dolci all' orecchio, ma tu sei troppo stupido per aver capito ciò che ti stavo dicendo. Altro motivo per cui non staremo mai insieme. Ti abbracciavo forte, cercando di scacciare via la tristezza, o perlomeno di scacciare via i pensieri e i cattivi presentimenti
"Questa canzone mi mette tristezza" ho detto, "ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a sopportarla, che mi sostenga..." e quel qualcuno sei tu. Questo non ho osato dirtelo, ma le parole erano sospese tra di noi.
Era così bella la sensazione dei tuoi baci sul collo e delle tue mani sui miei fianchi. Ho troppo bisogno di te. Della sicurezza che mi dai tu. Il fatto è che tu non mi ispiri baci o cose romantiche. Mi ispiri pomeriggi da passare sdraiati sul divano a vedere la tv. Mi ispiri gesti quotidiani, panni da lavare, bambini da prendere a scuola. Saresti un buon marito, ma non un buon fidanzato.
Oggi temevo che stessi per baciarmi. Non so come avrei reagito a quel punto. Mi ha fatto tremare lo sguardo che mi hai regalato alla fine, insieme con quelle parole imbarazzate. Non ce la faccio a rinunciare a te, anche se ho così poco. Ma non ce la faccio più a farti soffrire con questo comportamento contraddittorio.
Prima ti rifiuto come ragazzo e poi ti chiedo di ballare con me. Probabilmente è perché mi piace sentirmi oggetto di attenzioni e amata. Sono così meschina ed egoista che ne sarei capace. Comunque lo faccio anche per il tuo bene, a non mettermi con te dico. Io ti farei soffrire ancora di più. Non sono una brava ragazza, mi stuferei presto e ti spezzerei il cuore. Non voglio farti soffrire. Per questo non potremo mai stare insieme. Siamo troppo diversi, e sarebbe un inutile sofferenza per tutti e due.
 
Addio, amore che non mi apparterrà mai. Ci vediamo nell'altro mondo, dove forse le differenze non conteranno più. Dove forse sarò meno superficiale e queste cose non mi interesseranno.
 
Dimentichiamoci di noi.
  
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